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Patrimonio culturale della Basilicata Regione Basilicata
Guida alla compilazione
Riferimenti dell'Ente
Qualificazione giuridica Comune
Denominazione COMUNE COLOBRARO
Codice fiscale/Partita IVA 82001290772
Comune Colobraro
CAP 75021
PEC comune.colobraro@cert.ruparbasilicata.it
Legale rappresentante ANDREA BERNARDO
Responsabile del procedimento
Nominativo LILIANA SANTAMARIA
Email avvocatobernardo@alice.it
Telefono 0835841921
Ruolo 2
Denominazione del bene tangibile
Nome del bene CASTELLO CARAFA - Restauro conservativo e completamento funzionale
Localizzazione
Localita' Colobraro
Indirizzo Largo Castello Largo Castello snc
Coordinate geografiche
Riferimenti catastali
Comune Colobraro
Foglio 27
Particella/e 991
Subalterno 2-3-4-5-6
Descrizione del bene
Natura prevalente Complesso architettonico
Periodo di realizzazione Anno 1000
Valutazione espressa dal MiBACT Nessuna
Contesto Gli obiettivi del progetto generale di cui il presente intervento rappresenta una fase sono:
-Recuperare un bene culturale in via di degrado.
-Consentire la valorizzazione dell'acropoli su cui il castello stesso si innalza, unitamente al suo contesto ambientale.
-Inserire il castello di COLOBRARO nel circuito turisti-co/culturale della Lucania.
-Dotare il comune di Colobraro di una struttura di diffusione culturale e di socializzazione.
-Creare posti di lavoro.
Gli obiettivi del presente progetto mirano al consolidamento conservativo della attuale situazione del castello ed al completamento funzionale. I risultati attesi sono garantire la conservazione nel tempo dei resti monumentali, acquisire informazioni sull'impianto edilizio in parte perduto, consentire la parziale fruizione dei luoghi da parte di visitatori e turisti.
Sintesi morfologica e tipologica Le strutture più antiche del Castello Carafa, di epoca medioevale, comprendeva una torre oggi non più esistente, le cui mura avrebbero avuto uno spessore di due metri circa con gli angoli esterni fatti di pietra scalpellata. Le mura attuali risalgono in gran parte al tardo Cinquecento e presentano grandi apparati aggiuntisi nei due secoli posteriori.
Storia Il Castello Carafa fu edificato nel XII sec. e fu dimora di diversi feudatari. La prima fu Albereda di Chiaromonte (signora di Colobraro e Policoro, moglie ripudiata di Roberto il Guiscardo), nel XIII secolo. Furono poi signori del feudo i Sanseverino, cui seguirono i Carafa, i Donnaperna e i Brancalasso. Il castello è posto sul punto più alto del borgo ed è raggiungibile da percorsi ripidissimi che tagliano verticalmente il lato sudovest della collina, su cui è arroccato Colobraro. Sul lato nord-orientale, praticamente irraggiungibile, vi è un muro di cinta, ormai in stato di rudere, munito di feritoie. A nord vi sono spezzoni di muro che testimoniano la presenza di un ponte levatoio. L�??antica e probabile torre quadrilatera è stata abbattuta e gli ambienti sono stati utilizzati come stalle e deposito delle abitazioni prospicienti il castello. I Carafa, feudatari per circa due secoli a partire dal 1617, pur conservando il titolo di principi di Colobraro ne cedettero il territorio, vendendolo, o affittandolo o dandolo in dote matrimoniale ai Donnaperna. Nel 1736 nella Relazione del Gaudioso si legge, infatti, che la terra di Colobraro era nelle mani dei marchesi Donnaperna, da cui pass? in seguito ai Brancalasso di Tursi, per matrimonio di una di loro, Olimpia, con un Brancalasso. Fu allora che il castello venne abbandonato definitivamente e mai più scelto come dimora.
Destinazione d'uso Culturale
Periodo di fruizione periodo estivo (mesi di luglio e agosto)
Modalita' di gestione Diretta
Servizi attivi - Organizzazione di mostre e manifestazioni culturali
Servizi attivabili - Sussidi e materiale informativo
- Gestione di raccolte discografiche, di diapoteche e biblioteche museali
- Informazione
- Organizzazione di mostre e manifestazioni culturali
Completamento ai fini della valorizzazione e fruizione
Data e storia recente dei restauri e degli interventi di conservazione Nell'anno 2014 è stata completata la prima fase del restauro conservativo del Castello Carafa, in particolare la messa in sicurezza delle strutture superstiti, utilizzando il finanziamento per un importo complessivo di euro 800.000,00 con fondi : (IV? atto integrativo APQ delibera CIPE 03/06 P.O. FESR 2007/2013 - PIOT Metapontino Basso Sinni). Si è intervenuti con lavori di consolidamento di parte dei maschi murari, in particolare quelli più esposti. Nella seconda fase con successivo finanziamento di P.O. FESR 2007/2013 - Asse IV - Linea di intervento IV.I.I.A. PIOT Metapontino Basso Sinni) si sono realizzati lavori di completamento funzionale, in particolare il recupero di due sale al piano terra e due sale al primo piano.
Risorse necessarie per opere murarie 800000
Risorse necessarie per attrezzature e allestimenti 0
Risorse necessarie per altro 0
Eventuale descrizione risorse necessarie per altro Il progetto consister? nel recupero e nel completamento funzionale del Castello Carafa e precisamente verranno completate e rese fruibili due sale del piano terra ed il giardino antistante. Dovranno essere realizzati bagni accessibile ad entrambi i sessi ed ai disabili, verranno posti in essere gli infissi e realizzati gli impianti elettrici e fognari verr? sistemata la pavimentazione interna ed antistante il locale da utilizzare, verr? inoltre dotata di impianti tecnologici.
Intese istituzionali
Disponibilita' a forme di gestione diretta Direttamente tramite associazioni culturali e di volontariato presenti in loco.
Disponibilita' a forme di gestione indiretta Questo Ente è disponibile a forme di gestione indiretta ad imprese qualificate/associazioni culturali qualora la Regione predisponesse un piano di finanziamento.
Risorse aggiuntive
Sostenibilita' gestionale no
Sostenibilita' finanziaria non esistendo un piano di gestione non si dispone dei dati
Vincoli su territorio nessuno
Conformita' urbanistica Il progetto è conforme allo strumento urbanistico vigente
Conformita' ambientale Il progetto è conforme alle norme ambientali vigenti
Eventuali risorse aggiuntive
Stato della progettazione Progettazione esecutiva e cantierabile