Descrizione del bene
Aree tematiche
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- Storica (momenti, aspetti/problematiche, protagonisti) - Demoetnoantropologica (Tradizioni, riti, ...) - Linguistica (dialetti, ...) - Artistica - Saperi tecnici e artigianali - Territoriale-ambientale
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Valutazione interesse culturale
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Il bene culturale intangibile segnalato rappresenta un patrimonio culturale radicato nella storia e nella tradizione culturale della comunità tricaricese e della regione lucana nel suo insieme. Esso costituisce uno strumento di affermazione e percezione dell'identità culturale, nonché un esempio di eccellenza nell'applicazione delle abilità tecniche. Inoltre, il valore di unicità tradizionale del bene culturale intangibile segnalato è rilevante, poiché esso rappresenta una peculiarità della cultura lucana.
Tuttavia, il rischio di sparizione del bene culturale intangibile segnalato è concreto, a causa della progressiva perdita di interesse e di partecipazione da parte delle nuove generazioni. Per questo motivo, il progetto mira a valorizzare le tradizioni musicali e artistiche del Sud Italia, coinvolgendo attivamente i giovani lucani nella riproposizione dei riti, dei costumi, delle consuetudini e delle manifestazioni millenarie della propria terra.
Il progetto proposto prevede la creazione di una scuola-laboratorio all'interno di una sede prestigiosa messa a disposizione del comune di Tricarico, che consentirà di realizzare un lavoro antropologico su più fronti, dalla ricerca degli strumenti musicali di un tempo alla trascrizione dei canti della tradizione locale. Il filo conduttore del progetto è il Tarantismo, con la sua forza rituale, che richiama il significato storico della Basilicata nell'ambito degli studi demoantropologici.
In conclusione, il bene culturale intangibile segnalato rappresenta un patrimonio culturale di grande valore per la comunità tricaricese e della regione lucana nel suo insieme, che richiede una salvaguardia attiva per evitare la sua sparizione. Il progetto proposto mira a valorizzare le tradizioni musicali e artistiche del Sud Italia, coinvolgendo attivamente i giovani lucani nella riproposizione dei riti, dei costumi, delle consuetudini e delle manifestazioni millenarie della propria terra, al fine di preservare e trasmettere alle future generazioni questo patrimonio culturale unico e irripetibile.
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Contesto
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Tricarico è una città arabo-normanna situata nella provincia di Matera, che vanta una storia millenaria e un patrimonio artistico e architettonico di grande rilevanza. La città si sviluppa nei quartieri di Saracena, Ràbata, Civita, Piano e Monte, ed è caratterizzata dalla presenza di orti e giardini terrazzati, esempio dell'ingegno delle genti di coltivare terreni aridi.
La storia di Tricarico si intreccia con quella della diocesi di cui è sede sin dal secolo X, e con la cultura delle genti che l'hanno popolata nel corso dei secoli. Tra il IX e il X secolo, la città divenne una roccaforte degli arabi, che incisero profondamente sul tessuto urbano con la creazione dei quartieri Ràbata e Saracena. Durante la dominazione bizantina, Tricarico divenne una città fortificata, acquisendo ulteriore importanza con l'avvento dei normanni che la eressero a contea. Nel corso dei secoli, la città si arricchì della presenza di una consistente comunità ebraica e di una comunità albanese, contribuendo a consolidare la sua posizione di rilievo nel panorama culturale e politico della Basilicata.
Il mecenatismo dei Sanseverino e di molti dei vescovi che si sono succeduti alla guida della diocesi, insieme ai costanti rapporti mantenuti dall'aristocrazia locale con gli ambienti napoletani, hanno consentito alla città di arricchirsi di un grande patrimonio artistico e architettonico. Nel centro storico, si possono ammirare poderose mura di cinta, accessi alla città con torri e porte come la Porta delle Beccarie, Porta Monte, Porta Fontana, Porta e Torre della Ràbata, Porta e Torre Saracena.
Il contesto storico, culturale e sociale di riferimento che ha prodotto e produce il bene culturale intangibile segnalato è quello della città di Tricarico, caratterizzato dalla sua storia millenaria, dalla presenza di diverse comunità e dalla ricchezza del suo patrimonio artistico e architettonico. In questo contesto si sono sviluppate anche le tradizioni musicali e artistiche del Sud Italia, che rappresentano una parte importante del patrimonio culturale lucano. Il progetto proposto mira a valorizzare queste tradizioni, coinvolgendo attivamente i giovani lucani nella riproposizione dei riti, dei costumi, delle consuetudini e delle manifestazioni millenarie della propria terra, al fine di preservare e trasmettere alle future generazioni questo patrimonio culturale unico e irripetibile.
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Descrizione modalita' di gestione
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Il grande maestro Antonio Infantino è stato un musicista, ricercatore e guru del Tarantismo, che ha dedicato oltre 40 anni di studi e attività artistica per raccontare rituali fatti di musica, danza e arti visive. Infantino ha proposto un originale angolo di osservazione culturale come chiave di lettura per il suo lavoro, che è stato trasmesso da generazione in generazione in maniera orale e attraverso l'esempio pratico.
L'attuale modalità di trasmissione della conoscenza e della pratica del Tarantismo di Infantino è attraverso gli allievi e gli studiosi che hanno seguito il suo lavoro e che continuano a studiare e approfondire questa tradizione. La frequenza e l'ampiezza della pratica di recupero, salvaguardia e rivitalizzazione del bene intangibile sono varie e dipendono dal contesto e dal livello di interesse della comunità.
Infantino ha svolto un ruolo fondamentale nella valorizzazione e nella salvaguardia del patrimonio culturale intangibile del Sud Italia, e la sua eredità è stata accolta da diverse comunità e gruppi che si sono impegnati nella conservazione e nella promozione del Tarantismo. Alcuni di questi gruppi sono costituiti da musicisti, danzatori, artisti e antropologi, che hanno sviluppato un forte legame con il contesto circostante e con la storia della tradizione del Tarantismo.
La vitalità del bene intangibile del Tarantismo di Infantino è costantemente riattualizzata dalle comunità e dai gruppi che si impegnano nella sua promozione e salvaguardia. Tuttavia, è importante sottolineare che la trasmissione orale e attraverso l'esempio pratico non è sufficiente per garantire la conservazione e la promozione a lungo termine del patrimonio culturale intangibile. Pertanto, è necessario sviluppare e implementare ulteriori strategie e politiche per garantire la salvaguardia e la promozione del Tarantismo di Infantino e di altre tradizioni simili nel Sud Italia.
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Caratteristiche significative
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Il Tarantismo di Antonio Infantino è un bene culturale intangibile che si distingue per le sue caratteristiche uniche e distintive. Una delle sue principali caratteristiche è la base ritmica selvaggia basata sul "tre botte" della tammorra, che genera un effetto ipnotico e liberatorio sul corpo.
Le composizioni musicali di Infantino sono caratterizzate da una grande essenzialità degli elementi compositivi e melodici, insieme alla concisione dei testi, che spesso evocano trance ipnotici. La musica di Infantino si basa sui suoni e sui ritmi della sua terra e reinterpreta il mondo magico agricolo-pastorale della Basilicata.
Un'altra caratteristica significativa del Tarantismo di Infantino è l'uso di strumenti poveri, che conferiscono alla sua musica un'aura di autenticità e di essenzialità. La comunicazione attraverso la musica è un aspetto fondamentale del Tarantismo di Infantino, che riconosce alla musica il potere di recare beneficio e di porsi in relazione con la vita e la morte, la gioventù e la vecchiaia, la salute e la malattia.
Il Tarantismo di Infantino si distingue anche per la sua origine Orfico-Pitagorica, che lo rende un bene culturale intangibile che va oltre il folklore e che ha radici antiche e profonde. Infine, il Tarantismo di Infantino richiama anche alla musicoterapia, confermando la sua importanza come mezzo di guarigione e di benessere per l'individuo e per la comunità.
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Bibliografia
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1. Vandenbroeck, Paul. "Vols d'ame: Trance e Levitazione." Snoeck, Bucaju & Zoon, 2000.
2. Platone. "Parmenide: Paradosso Eleatico." Bur, 2004.
3. Popper, Karl. "Il mondo di Parmenide: Il paradosso e la nascita del Pensiero Scientifico." PM, 1998.
4. Rufini, Enrico. "Il Metodo di Archimede." Feltrinelli, 1961.
5. Lyne, C.I.V. "Tarantola: Poesia sul Tarantismo." In proprio, 1765.
6. Omero. "Iliade XVIII cap.: Sulla Danza a Ruota." Varie Edizioni.
7. Empirico, Sesto. "Contro i Matematici: Aporia e Paradosso." Laterza, 1979.
8. Filodemo. "Antichità di Ercolano: Sulla musica come pura percezione sensoriale." Banco di Napoli, 1988.
9. De Martino, Ernesto. "Sud e Magia: Le legature e Formule Incantatorie." Feltrinelli, 1989.
10. Eco, Umberto. "Opera Aperta: Semiologia e Comunicazione." Bompiani, 2000.
- Rai Cultura, "Antonio Infantino: il tarantismo come terapia" (4 giugno 2014): https://www.raicultura.it/arte/articoli/2014/06/Antonio-Infantino-il-tarantismo-come-terapia-2a172c66-bd0e-49a9-b8f8-7e1c0a87d40f.html
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Piano di salvaguardia proposto
Risorse aggiuntive
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L'attività di conservazione e promozione del patrimonio culturale intangibile del Tarantismo di Antonio Infantino non prevede l'utilizzo di risorse aggiuntive provenienti dal Bilancio comunale o da risorse proprie di una persona giuridica privata senza fini di lucro.
In ogni caso, l'impegno principale rimane quello di preservare e diffondere questa preziosa tradizione culturale attraverso l'impegno e la passione degli organizzatori, dei volontari e degli appassionati, senza alcun interesse economico o di lucro.
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Attivita' proposte
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Per la salvaguardia, la rivitalizzazione e la valorizzazione del Tarantismo di Antonio Infantino, si propone un piano di attività articolato in tre annualità:
Primo anno:
1. Organizzazione di un festival dedicato al Tarantismo di Infantino, con l'obiettivo di promuovere la conoscenza e la diffusione della tradizione tra i turisti e la popolazione locale.
2. Realizzazione di un laboratorio di costruzione di strumenti musicali tradizionali, con la finalità di preservare e trasmettere le tecniche artigianali utilizzate per la produzione degli strumenti poveri utilizzati nel Tarantismo.
3. Realizzazione di un corso di formazione per musicisti e danzatori, con l'obiettivo di diffondere la conoscenza del Tarantismo e di promuovere la formazione di nuovi artisti.
4. Realizzazione di un progetto di recupero delle tradizioni gastronomiche locali, attraverso la promozione di piatti tipici legati alla cultura e alla tradizione del Tarantismo.
Secondo anno:
1. Organizzazione di un evento di presentazione dei documentari di settore con l'obiettivo di promuovere la conoscenza del Tarantismo e del patrimonio culturale legato alla tradizione.
2. Realizzazione di un progetto di promozione turistica del Tarantismo, attraverso la creazione di itinerari culturali e la promozione di attività legate alla tradizione, come visite guidate, dimostrazioni di danza e musica, ecc.
3. Realizzazione di un progetto di valorizzazione della produzione di costumi tradizionali, attraverso la promozione di laboratori di arte tessile e la realizzazione di mostre e manifestazioni dedicate alla cultura dell'abbigliamento tradizionale.
4. Realizzazione di un progetto di promozione della produzione locale di prodotti tipici legati alla tradizione del Tarantismo, attraverso la valorizzazione delle tipicità agro-alimentari del territorio.
Terzo anno:
1. Realizzazione di un progetto di allestimento di un museo dedicato al Tarantismo di Infantino, con l'obiettivo di conservare e valorizzare il patrimonio culturale legato alla tradizione.
2. Realizzazione di un progetto di promozione del turismo sostenibile, attraverso la creazione di percorsi naturalistici e culturali legati alla tradizione del Tarantismo.
3. Realizzazione di un progetto di promozione dell'artigianato locale, attraverso la valorizzazione delle produzioni tradizionali di ceramiche, tessuti e altri manufatti.
4. Realizzazione di un progetto di promozione della musica e della danza tradizionale del Tarantismo, attraverso la creazione di eventi e manifestazioni dedicate alla cultura musicale e coreografica del territorio.
Tutte le attività proposte sono caratterizzate da una concreta fattibilità e sono orientate alla valorizzazione del patrimonio culturale immateriale del Tarantismo, con l'obiettivo di promuovere lo sviluppo economico del territorio e di garantire la fruibilità del bene intangibile segnalato.L'intera comunit? partecipa attivamente e si lascia coinvolgere dal tripudio di colori, suoni e danze e sapori.
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E' gia' stato attivato un piano per la salvaguardia/rivitalizzazione e valorizzazione/fruibilita'?
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Si, da oltre 7 anni
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Descrizione attivita' realizzate o da realizzare
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Le attività proposte nel campo precedente sono tutte da realizzare per la prima volta. Tuttavia, è importante sottolineare che alcune di esse potrebbero già essere state realizzate in parte o in forma diversa in passato, ma l'obiettivo del piano proposto è quello di rendere tali attività strutturali e continuative nel tempo, al fine di garantire la salvaguardia e la valorizzazione a lungo termine del patrimonio culturale immateriale del Tarantismo di Antonio Infantino.
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Calendario attivita'
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Il programma triennale per la salvaguardia e valorizzazione del Tarantismo di Antonio Infantino prevede, nel primo anno, lezioni ed esercitazioni di musica, concerti e sfilate, proiezioni all'aperto dei documentari di settore, dimostrazioni di costruzione di strumenti musicali, spettacoli musicali e teatrali, la trascrizione di canti popolari, e la realizzazione di depliant, mostre, pubblicazioni e convegni per promuovere la conoscenza della tradizione tra i turisti e la popolazione locale. Nel secondo anno, si prevede la creazione di un laboratorio di costruzione di strumenti tradizionali, l'organizzazione di un festival dedicato al Tarantismo di Infantino, un corso di formazione per musicisti e danzatori, mostre, pubblicazioni e convegni per approfondire la conoscenza del Tarantismo. Nel terzo anno, si prevede la creazione di un museo dedicato al Tarantismo di Infantino, la promozione di attività legate alla tradizione come visite guidate e dimostrazioni di danza e musica, la realizzazione di mostre, pubblicazioni e convegni per approfondire la conoscenza del patrimonio culturale legato alla tradizione. L'obiettivo del programma è preservare e valorizzare il patrimonio culturale immateriale del Tarantismo di Antonio Infantino, promuovendo la conoscenza della tradizione tra i turisti e la popolazione locale e garantendo la fruibilità del bene intangibile segnalato.
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Piano dei costi
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80000
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Piano dei ricavi
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10000
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Partecipazione comunita'
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Un esempio concreto di come promuovere la partecipazione della comunità nella salvaguardia e valorizzazione del Tarantismo di Antonio Infantino potrebbe essere l'organizzazione di un incontro pubblico per presentare le attività proposte e raccogliere suggerimenti, laboratori di costruzione di strumenti musicali tradizionali, lezioni di danza e musica, coinvolgimento dei giovani in attività formative e culturali, creazione di un comitato di gestione e coinvolgimento dei portatori di tradizione nella salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale immateriale del Tarantismo. In questo modo, si garantisce una partecipazione attiva e consapevole della comunità, valorizzando le competenze locali e assicurando la trasmissione della tradizione alle nuove generazioni.
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Stato della progettazione
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Progettazione esecutiva e cantierabile
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