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Patrimonio culturale della Basilicata Regione Basilicata
Guida alla compilazione
Riferimenti dell'Ente
Qualificazione giuridica Comune
Denominazione COMUNE MONTESCAGLIOSO
Codice fiscale/Partita IVA 80001380775
Comune Montescaglioso
CAP 75024
PEC aaggdemografici.montescaglioso@cert.ruparbasilicata.it
Legale rappresentante Giuseppe Silvaggi
Responsabile del procedimento
Nominativo NUNZIO ANTONELLO BUONSANTI
Email info@comune.montescaglioso.mt.it
Telefono 0835209245
Ruolo 2
Denominazione del bene tangibile
Nome del bene Chiesa di S. Michele Arcangelo
Localizzazione
Localita' Montescaglioso
Indirizzo Piazza del Popolo centro storico snc - Km 1
Coordinate geografiche 40.558753,16.664651
Riferimenti catastali
Comune Montescaglioso
Foglio 21
Particella/e part. A
Subalterno --
Descrizione del bene
Natura prevalente Edificio di culto
Complesso strutturale E' all'interno dell'Abbazia di S. Michele, proprieta' del Comune. La chiesa e' proprieta' della Diocesi di Matera sotto la giurisdizione della Parrocchia di S. Pietro e Paolo. Il Comune segnala il bene ma gli interventi devono coinvolgere la proprieta'.
Periodo di realizzazione Seconda metà secolo XI
Valutazione espressa dal MiBACT Vincolo diretto ai sensi del Legge n, 1089 del 1939 e successive modificazioni (D.L. n. 42 del 22/01/2004 Codice dei Beni Culturali e del paesaggio)
Contesto La chiesa è una parte del ex complesso abbaziale benedettino di S. Michele Arcangelo. A seguito delle soppressioni postunitarie delle comunita' monastiche, il luogo di culto rest? propriet? ecclesiastica mentre il monastero fu assegnato al Comune di Montescaglioso. La chiesa è stata consacrata il 29 Settembre del 1099 e nel corso dei secoli è stata ampliata e restaurata più volte. Sorge su un pianoro sul quale si ipotizza fosse localizzata in antichit? parte della area sacra della citta' indigena e magno greca. I riscontri finora effettuati nella navata e nelle cappelle attestano la presenza, oltre la quota pavimentale, di camere mortuarie e altre cavita'. Si ipotizza che tale stratificazione possa anche restituire evidenze archeologiche di notevole interesse quali le fasi più antiche della chiesa ed i resti del nucleo demico indigeno e magno greco. La quadreria, i paramenti i codici liturgici, gli arredi e altari in marmo, dopo il trasferimento della comunit? , furono vendute ad alcune chiese di Matera o trasferite nella chiesa del Gesù a Lecce nuova sede della comunita' ove ancora oggi sono conservate. Nel corso degli anni settanta del novecento la chiesa è stata oggetto di interventi di consolidamento che per? non hanno risolto tutte le criticit?.
Sintesi morfologica e tipologica La chiesa occupa uno dei terrazzi più elevati della sommit? collinare di Montescaglioso contribuendo a caratterizzare fortemente il profilo urbano della cittadino percepibile anche a notevole distanza. L'attuale chiesa è formata da un'unica navata affiancata da quattro cappelle per ogni lato, un ampio transetto ed una conclusione costituita da un coro quadrangolare. L'intersezione tra navata e transetto è coperta da un'imponente cupola decorata con lo stemma della Congregazione Benedettina Cassinese. Navata e cappelle sono coperte a volta decorate con un ricco apparato decorativo in stucchi di prima met? secolo XVIII al di sotto del quale i restauri realizzati recentemente hanno evidenziato la presenza di affreschi e apparati decorativi rinascimentali. L'attuale configurazione tipologica è il risultato della ricostruzione della chiesa avviata dai monaci sul finire del sec. XVI. L'edificio medievale, ad impianto basilicale, è attestato dalla presenza di alcuni setti murari inglobati nell'edificio tardo rinascimentale. L'aula è preceduta da un nartece coperto e dal campanile la cui base conserva testimonianze della fase medievale. Le ricerche finora effettuate evidenziano la presenza nel sottosuolo di ipogei, camere mortuarie nel contesto di una potente stratificazione archeologica sigillata e mai indagata.
Storia La chiesa è consacrata il 29.9.1099, presenti i Vescovi di alcune diocesi limitrofe e i feudatari normanni di Montescaglioso e della zona. L'abbazia è gi? attestata tra il 1065 ed il 1076, pertanto la chiesa del 1099 sostituisce un edificio più antico. Secondo lo storico del monastero, il monaco e bateTansi, la chiesa medievale era a tre navate absidate divise da colonne. La chiesa ed il monastero, nel 1484 sono unite alla Congregazione di S. Giustina da Padova, che a partire dalla fine del sec. XVI avvia la ricostruzione della chiesa completata intorno al 1650. Nel sec. XVIII il complesso apparato decorativo rinascimentale sar? occultato da una ricca decorazione in stucco della quale si conserva anche disegni di progetto. I restauri degli ultimi anni evidenziano la presenza sotto gli stucchi e le tinteggiature settecentesche di ampie superfici affrescate di sec. XVI-XVII. Nel 1784 i monaci si trasferiscono a Lecce. Nel 1818 la chiesa e l'Abbazia sono assegnate ai Francescani di S. Lorenzo Maggiore di Napoli. Dopo il 1866 la chiesa passa alla Diocesi di Matera con officiatura affidata alla Confraternita del carmine. Bibliografia e fonti: F. Caputo, L.Bubbico, Insediamenti benedettini nel metapontino, Montescaglioso 1983. L. Bubbico, F. Caputo, A. Maurano, Monasteri italogreci e benedettini in Basilicata, voll. 2, Matera 1995-96 . F. Caputo, Super Muros Istos Angelorum Custodiam, Montescaglioso 2012 (ivi repertori aggiornati).
Destinazione d'uso Non utilizzato
Periodo di fruizione La chiesa non e' fruibile.
Modalita' di gestione Diretta
Servizi attivi - Pulizia
Servizi attivabili - Accoglienza
- Informazione
- Guida e assistenza didattica
- Vigilanza e biglietteria
- Visita e vigilanza
Non fruibilita' La chiesa e'ancora un cantiere.
Completamento ai fini della valorizzazione e fruizione
Data e storia recente dei restauri e degli interventi di conservazione I primi interventi moderni risalgono agli anni '70 quando furono rimodellate le coperture e realizzati interventi di consolidamento. Negli ultimi anni (2003 -2015) sono stati realizzati interventi di consolidamento e restauro per circa 1.200.000 euro ancora insufficienti a completare i lavori di recupero. Gli ultimi interventi sono stati finalizzati a restaurare gli apparati decorativi, sistemare le coperture. Gli stessi hanno permesso di evidenziare la presenza di affreschi e stucchi policromi in varie aree del grande edificio e presumibilmente presenti anche in altre parti della chiesa. I nuovi interventi da realizzare sono finalizzati a recuperare tutti gli elementi storico-artistici ed archeologici nel rispetto della stratificazione consolidata, a completare il consolidamento dell'edificio, a realizzare la rete degli impianti e quindi a rendere possibile la riapertura della chiesa al culto ed alla fruizione turistica.
Risorse necessarie per opere murarie 1700000
Risorse necessarie per attrezzature e allestimenti 150000
Risorse necessarie per altro 550000
Eventuale descrizione risorse necessarie per altro Ricerche archeologiche preventive: e. 150000
Spese tecniche e generali e. 150000
IVA: e. 250000
L'importo degli interventi individuato dal progetto a causa dell'incognita costituita dalle risultanze delle campagne di ricerca archeologica ancora da svolgere, e'suddiviso in 3 lotti lotti funzionali ed esecutivi autonomi di 800.000 euro cadauno comprensivi di spese tecniche e generali e IVA relativamente a: restauro apparati decorativi,coperture realizzazione impianti; restauro murature esterne e scavi archeologici; restauro strutture archeologiche, completamento impianti e allestimenti, sistemazione idrogeologica e aree esterne.
Intese istituzionali
Disponibilita' a forme di gestione diretta La chiesa sara'riaperta al culto e pertanto la gestione sara' curata dalla Confraternita del Carmine sotto la giurisdizione della Parrocchia di S. Pietro e Paolo. Le visite turistiche possono essere implementate a cura degli operatori locali della filiera turistica.
Disponibilita' a forme di gestione indiretta Disponibilita' a forme di gestione indiretta in presenza di sostegni alla gestione.
Risorse aggiuntive
Sostenibilita' gestionale Il piano di gestione prevede di approntare modalit? tali da sgravare il soggetto detentore del bene dai costi inerenti la organizzazione della stessa, implementando, se necessario, una integrazione con la filiera turistica locale gi? esistente.
Sostenibilita' finanziaria La sostenibilit? finanziaria della gestione è valutata in base al numero di 30.000 visitatori ipotizzato dalle proiezioni al 2019 e sul presupposto che chi visita il monastero e' anche potenziale visitatore della chiesa che dovra' essere riaperta al culto.
Entrate:
ingressi: n. 30.000 visitatori x e. 2,00 = 60.000,00;
gadget: spesa media e. 1,00 x 30.000 = 30.000,00
TOTALE e. 90.000,00
Costi:
personale: e. 50.000,00
consumi energetici: e. 5.000,00
pulizie e. 5.000,00
assicurazioni e. 1.000,00
manutenzioni: e. 10.000,00
TOTALE e. 75.000,00
Esito gestione: + e. 15.000,00.
Vincoli su territorio Vincolo diretto ai sensi del Legge n, 1089 del 1939 e successive modificazioni (D.L. n. 42 del 22/01/2004 Codice dei Beni Culturali e del paesaggio)
Conformita' urbanistica L'operazione e' conforme agli strumenti urbanistici vigenti.
Conformita' ambientale L'operazione e' conforme alle norme in materia ambientale vigenti.
Eventuali risorse aggiuntive
Stato della progettazione Progettazione esecutiva e cantierabile