Descrizione del bene
Natura prevalente
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Bene appartenente ad un complesso strutturale (se si, indicare la denominazione del complesso nel campo successivo*)
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Complesso strutturale
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Il bene è parte del Convento dei Padri Cappuccini appartenente alla Provincia dei Frati Cappuccini di Puglia. Il Comune ha il ruolo di segnalatore del bene. Il progetto dovr? coinvolgere l'Ente proprietario e la comunit? locale dei Padri Cappuccini.
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Periodo di realizzazione
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Inizio secolo XVII
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Valutazione espressa dal MiBACT
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Decreto di vincolo diretto ai sensi del Legge n, 1089 del 1939 e successive modificazioni (D.L. n. 42 del 22/01/2004 Codice dei Beni Culturali e del paesaggio)
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Contesto
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Il Convento è intitolato a S. Francesco ed all'Immacolata. Collocato all'esterno dell'abitato medievale, è oggi pienamente inglobato nell'espansione urbana del XIX secolo. Sul sito del convento sono stati effettuati ritrovamenti archeologici, che attestano la frequentazione del luogo sin dal VIII sec. a.C. Tra i rinvenimenti, un telamone di III sec. a.C. probabilmente appartenuto ad un importante edificio pubblico. La comunita' francescana e' una delle 4 comunit? monastiche anticamente insediate nel paese ed l'unica ancora in essere. Il convento conserva numerosi paramenti sacri e parte della dotazione libraria originaria nonche' oggetti appartenuti ad alcuni dei Frati che qui hanno vissuto tra cui fr? Ginepro Motola, morto, secondo la tradizione popolare, in odore di Santita'.
Il Museo nasce come raccolta di oggetti/strumenti appartenuti ai Frati e testimonia una storia plurisecolare ed il legame con la comunit? locale. La realizzazione del Museo permette anche il rientro di alcuni preziosi reperti attualmente conservati, per ragioni di i sicurezza, presso la Sede provinciale dell'Ordine a Bari. I manufatti da esporre sono paramenti ed argenteria per le liturgie, oggetti della vita quotidiana dei frati, libri e codici liturgici, fotografie sulla lunga vita della comunita' gli oggetti appartenuti a Fra' Ginepro.
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Sintesi morfologica e tipologica
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Il Convento è strutturato intorno ad un piccolo e semplice chiostro, dotato di cisterna per l'acqua. Al piano terra sono ubicate la cucina, il refettorio, gli spazi per la socializzazione, mentre al piano superiore sono collocate le celle, l'archivio e la biblioteca, il noviziato, attualmente riutilizzato come ostello della gioventù.
La chiesa è strutturata secondo lo schema tipico dei Cappuccini: una navata centrale e da una laterale, di modeste dimensioni. Sulla destra dell'aula principale, si aprono una serie di grandi archi che ospitavano altari e cappelle. La chiesa conserva un buon numero di tele e, nella navata laterale, la tomba di Niccol? Grillo che aveva contribuito alla costruzione del convento. Sulla lastra che chiude la sepoltura, una lunga epigrafe celebra il contributo dei Grillo alla realizzazione del convento. La semplice facciata della chiesa è decorata da una nicchia con la statua dell'Immacolata ed un piccolo campanile cuspidato realizzato in tufo. Addossata alla controfacciata della chiesa esiste ancora una cantoria tuttora utilizzata per gli uffici notturni.
Il convento dispone tuttora di ampi spazi verdi, utilizzati come orto-giardini, nei quali sono presenti cisterne e cavit? artificiali utilizzate come cantine. La collocazione del Museo e'prevista in un ambienti con accesso dal piazzale esterno del convento e negli spazi ipogei del medesimo che sono gli unici ambienti sui quali completare gli interventi di recupero del complesso.
Il completamento dei lavori permette la fruizione di allestimenti dedicati alla vita quotidiana dei Frati ed ad alcune figure monastiche di Montescaglioso: il Beato Giovanni da Montescaglioso (francescano); Fra' Ginepro Motola (Francescano); Padre Fabiano Pino (Benedettino); Padre Prosperino Gallipoli (Cappuccino).
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Storia
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L'edificazione del convento è da collocare tra la fine del secolo XVI e gli inizi del XVII. La comunit? fu eretta il 29/04/1608 con decreto vescovile. Subito dopo sono avviati i lavori di costruzione del convento al quale contribuiscono soprattutto l'Universitas di Montescaglioso e il feudatario del paese, Paolo Grillo, che acquisisce il diritto di sepoltura nella chiesa per se ed i suoi discendenti. La comunit?, sar? soppressa agli inizi dell'ottocento per essere reinsediata dopo 1818. Nuovamente soppresso con l'Unit? d'Italia e' stato poi definitivamente riaperto. Alla comunita' di Montescaglioso sono legati un gran numero di Frati. Ben 85 nomi sono contenuti nelle carte dell'Archivio generale dei Cappuccini di Roma, altri nei necrologi delle varie province Cappuccine Meridionali. Tra essi si annoverano grandi predicatori, uomini dotti, intraprendenti missionari, ma anche frati semplici addetti ad umili servizi e alla questua. Emergono le personalit? di Fra' Antonio Pompeo (1865-1942), Fra' Nazareno Petrozza (1908-66), Fra' Ginepro Motola (1927-1950) che gode tra i cittadini di Montescaglioso di fama di piccolo Santo e Fra' Prosperino Gallipoli, grande missionario cappuccino in Mozambico.
Fonti:
- A. Di Napoli, A. Santoro, Il Convento cappuccino di Montescaglioso, ed. Insiene 2011.
- AA. VV., Insediamenti francescani in Basilicata, II Matera 1988;
- F. Bernardi, I frati minori cappuccini di Puglia e Basilicata, T. Ped?o, a cura di, Bari 1985;
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Destinazione d'uso
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Luogo di culto Il convento è aperto tutti i giorni. Non sono fruibili le raccolte destinati ad i nuovi allestimenti.
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Periodo di fruizione
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Tutti i giorni, esclusivamente per il convento e la chiesa.
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Modalita' di gestione
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Diretta
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Servizi attivi
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- Accoglienza - Informazione - Caffetteria - Organizzazione di mostre e manifestazioni culturali
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Servizi attivabili
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- Editoria e vendita di cataloghi - Sussidi e materiale informativo - Riproduzioni - Accoglienza - Informazione - Guida e assistenza didattica
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Non fruibilita'
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Gli spazi del Museo dei Frati Cappuccini attualmente non sono fruibili a causa delle cattive condizioni degli ambienti che pertanto non consentono la esposizioni di manufatti ed opere.
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Completamento ai fini della valorizzazione e fruizione
Data e storia recente dei restauri e degli interventi di conservazione
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Nel primo dopoguerra il convento è stato oggetto di interventi di restauro che per? non hanno rimaneggiato complessivamente l'impianto originario. Dopo il sisma del 1980 sono stati realizzati interventi di adeguamento sismico. In occasione del Giubileo del 2000 l'ex noviziato e' stato trasformato in Ostello della Gioventù. Nel 2008 sono stati realizzati il rifacimento della pavimentazione della chiesa e il restauro della facciata. Il convento, nel suo complesso è ben conservato. Presentano invece evidenti condizioni di degrado, gli spazi verdi, le cantine e lo spazio del nucleo centrale del Museo. I nuovi interventi da realizzare sono: recupero con realizzazione di opere murarie, infissi e reti tecnologiche negli ambienti destinati al Museo; acquisto di vetrine per esposizione di manufatti ed opere; allestimenti didattici; segnaletica; restauro di alcune opere mobili. Tali interventi permettono il completamento del recupero del complesso e la piena fruizione dello stesso.
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Risorse necessarie per opere murarie
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100000
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Risorse necessarie per attrezzature e allestimenti
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180000
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Risorse necessarie per altro
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70000
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Eventuale descrizione risorse necessarie per altro
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IVA: e. 30000
Spese tecniche e generali: e. 20000
Restauro opere d'arte: e. 20000
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Intese istituzionali
Disponibilita' a forme di gestione diretta
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La Comunit? cappuccina è propensa ad una gestione diretta del Museo nel quale intende utilizzare i Frati della stessa comunit? con l'ausilio di volontari del Terzo Ordine Francescano. Tutto il personale utilizzato sar? adeguatamente preparato al compito affidato a seguito della effettuazione di attivit? formative e sar? in possesso di una buona conoscenza dell'inglese.
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Disponibilita' a forme di gestione indiretta
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La Provincia delle Puglie dei Frati Minori Cappuccini e' anche disponibile a forme di gestione indiretta qualora la Regione predisponesse un piano di finanziamento di imprese di gestione dei beni culturali ed eventuali accordi per la messa a disposizione del bene.
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Risorse aggiuntive
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Sostenibilita' gestionale
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Il Museo, gestito direttamente dalla Comunit? Cappuccina, si avvarr? esclusivamente di fondi del Bilancio del Convento e di entrate determinate dalla vendita di ticket di ingresso. Il piano per una gestione diretta prevede l'utilizzo dei Frati della stessa comunit? e dei volontari del Terzo Ordine Francescano.
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Sostenibilita' finanziaria
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Piano di gestione basato su visite rilevate in citta' (15000) con proiezione di 30.000 al 2019; tariffe del mercato locale;
Entrate
bigliettazione: e. 3x30000= e. 90000
visite guidate: e. 2 x15000 (50% di 30000 pax)=e. 30000
attivita'didattica: e. 5x3000 (10% di 30000 pax)=e. 15000
bookshop: e. 2 (spesa media) x 5000 (50% di 30000 pax)=e. 10000
TOTALE Entrate: e. 145.000
Costi
personale :e. 80.000
energia: e. 5000
manutenzione e pulizia:e. 20000
assicurazione:e. 2000
materiali consumo:e. 5000
TOTALE COSTO 112.000
Bilancio gestionale +33.000
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Vincoli su territorio
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Decreto di vincolo diretto ai sensi del Legge n, 1089 del 1939 e successive modificazioni (D.L. n. 42 del 22/01/2004 Codice dei Beni Culturali e del paesaggio)
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Conformita' urbanistica
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L'operazione è conforme agli strumenti urbanistici vigenti
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Conformita' ambientale
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L'operazione è conforme alle norme in materia ambientale vigenti
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Eventuali risorse aggiuntive
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Stato della progettazione
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Progettazione esecutiva e cantierabile
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