Descrizione del bene
Natura prevalente
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Fabbricato
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Periodo di realizzazione
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Inizio secolo 1850
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Valutazione espressa dal MiBACT
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Nessuna
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Contesto
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L'immobile è inserito nell'antichissimo Rione Saraceno. L'intervento di riqualificazione per migliorare la qualit? del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale, avverr? attivando un intervento di ristrutturazione edilizia di un piccolo brano edilizio, quasi cerniera a completamento di momenti di ristrutturazione gi? avviati (Palazzo Lizzadri) o in fase di approvazione (Finanziamento EPER per il recupero di 10 alloggi)
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Sintesi morfologica e tipologica
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Il progetto di recupero riguarder? la parte centrale di un isolato del rione Saraceno, estremamente degradato, parzialmente abbandonato, all'interno di un'area urbana anch'essa caratterizzata da degrado e da parziale abbandono, senza alcuna presenza di qualsivoglia servizio, tale recupero consister? essenzialmente:
-nella ricostruzione dell'efficienza statica, tecnologica ed ambientale dell'organismo edilizio
-nella ristrutturazione degli spazi attraverso interventi compatibili adeguando le tipologie residenziali agli standard attuali della qualit? ecosistemica e fruitiva
-nella realizzazione di spazi non residenziali atti ad ospitare funzioni che favoriscano l'aggregazione e le relazioni sociali (sale condominiali, depositi, locali pertinenziali, ecc. negli spazi ipogei).
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Storia
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Immobile all'interno del centro strorico nel quartiere Saraceno
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Destinazione d'uso
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Non utilizzato
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Periodo di fruizione
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Immobile non fribile attualmente in quanto inagibile
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Modalita' di gestione
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Indiretta
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Servizi attivi
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- Visita e vigilanza
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Servizi attivabili
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- Accoglienza
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Non fruibilita'
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L'immobile non è attualmente fruibile in quanto danneggiato dal sisma del 1980 e succ. e comunque in totale assenza di interventi di manutenzione
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Completamento ai fini della valorizzazione e fruizione
Data e storia recente dei restauri e degli interventi di conservazione
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La parte del centro storico chiamata Saracena è infatti la parte più fortemente degradata e, a seguito dei trasferimenti dei residenti avvenuti negli anni 60 e 70 prima, e a seguito degli eventi tellurici dell'80 poi, la meno abitata e il volume edilizio da recupero è di propriet? del Comune.
Il recupero è limitato a una parte ancora proponibile per un riuso ai fini abitativi, consentendo la realizzazione di alloggi idonei per ospitare le ragazze madri e spazi di socializzazione e spazi culturali a disposizione delle residenze recuperate e anche di altri utenti dell'area circostante.
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Risorse necessarie per opere murarie
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1800000
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Risorse necessarie per attrezzature e allestimenti
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0
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Risorse necessarie per altro
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0
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Eventuale descrizione risorse necessarie per altro
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Il progetto di recupero che si intende realizzare si propone di superare l'organizzazione della solita casa famiglia o quella del centro residenziale di assistenza perché nel primo caso si ha una oggettiva riduzione della privacy e il sorgere di conflittualit? tra le ospiti, nel secondo caso si ha una situazione alberghiera con una forte riduzione di elementi di socializzazione.
La proposta del progetto infatti realizza innanzitutto una soluzione residenziale di massima autonomia del piccolo nucleo familiare e la possibilit? di far diventare eventuale lavoro a rotazione tra le ragazze disoccupate (una pur piccola remunerazione è una utile integrazione all'assegno di maternit?, statale o comunale che sia), si tratta per esempio della gestione di alcuni servizi in comune come la cura dei piccoli, la pulizia degli spazi condominiali, l'assistenza e l'animazione culturale e/o ricreativa-occupazionale, oltre che ai piccoli, allargata anche ad una utenza di persone grandi.
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Intese istituzionali
Disponibilita' a forme di gestione diretta
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Disponibilit? a gestire tramite la stipula di opportuni protocolli d'intesa con gli enti preposti, con associazioni / imprese culturali locale e regionale.
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Disponibilita' a forme di gestione indiretta
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Disponibilit? a forme di gestione indiretta tramite la stipula di convenzioni con gli enti regionali, con la messa a disposizione dei mezzi tecnici a disposizione dell'amministrazione, ma senza la partecipazione in termini finanziari da parte del comune per la fruibilit? totale del bene.
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Risorse aggiuntive
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Se questo sar? il tema dominante dell'intervento esso sar? anche il perno per altri interventi che troveranno collocazione negli spazi previsti dal progetto di recupero edilizio; essi riguarderanno attivit? integrative di assistenza e riabilitazione a persone (soprattutto bambini ed adulti di diverse disabilit?), che associazioni ed enti privati gi? presenti sul territorio non riescono a prestare per mancanza di spazi nelle loro strutture (Coop. La Serena, Coop. Don Pancrazio, Il pozzo di Sicar, Casa Famiglia), attivit? che vanno al di l? degli aspetti terapeutici e custodialistici, per esempio con l'organizzazione di momenti di animazione culturale, ergoterapia o anche solo ricreativi negli spazi quali sala delle multimedialit?, laboratori occupazionali, giochi da tavolo o di movimento.
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Sostenibilita' gestionale
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I progetti prevedono inizialmente una fase in cui saranno individuate e selezionate le associazioni culturali, tra cui alcune gi? presenti sul territorio comunale.
Sar? redatto uno statuto per la gestione delle attivit? museali, che in seguito sar? trasmesso alla Soprintendenza ai Beni Archeologici .
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Sostenibilita' finanziaria
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Gli interventi di consolidamento saranno volti alla conservazione del patrimonio edilizio in ottica del ripopolamento dei centri storici unendolo con l'innovazione tecnologica. Gli investimenti saranno nel tempo compensati dagli introiti delle locazioni connesse ,tramite apposito bando pubblico ,e potranno essere generatori di economia per la pubblica amministrazione.
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Vincoli su territorio
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Vincolo Paesaggistico Ambientale
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Conformita' urbanistica
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Conforme agli strumenti urbanistici
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Conformita' ambientale
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Conforme previo parere della Soprintendenza
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Eventuali risorse aggiuntive
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Se questo sar? il tema dominante dell'intervento esso sar? anche il perno per altri interventi che troveranno collocazione negli spazi previsti dal progetto di recupero edilizio; essi riguarderanno attivit? integrative di assistenza e riabilitazione a persone (soprattutto bambini ed adulti di diverse disabilit?), che associazioni ed enti privati gi? presenti sul territorio non riescono a prestare per mancanza di spazi nelle loro strutture (Coop. La Serena, Coop. Don Pancrazio, Il pozzo di Sicar, Casa Famiglia), attivit? che vanno al di l? degli aspetti terapeutici e custodialistici, per esempio con l'organizzazione di momenti di animazione culturale, ergoterapia o anche solo ricreativi negli spazi quali sala delle multimedialit?, laboratori occupazionali, giochi da tavolo o di movimento.
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Stato della progettazione
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Progettazione esecutiva e cantierabile
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