Descrizione del bene
Natura prevalente
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Complesso architettonico
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Complesso strutturale
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La fattoria magno-greca del III secolo a.C. si trova nella "Difesa di Andriace", che nell'800 costituiva il bosco più importante della costa jonica lucana, circondata da latifondi, come le cosiddette "Terre di Papaciommo".
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Periodo di realizzazione
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Anno III secolo a.C.
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Valutazione espressa dal MiBACT
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Nessuna
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Contesto
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Della fattoria del III secolo a.C., di cui erano sopravvissute solo le fondazioni, si pens? alla ricostruzione filologica del manufatto con un significato culturale, come un' oggetto da museo all'aperto.
L'edificio era stato, infatti, costruito in un'area di straordinario valore storico e ambientale, vale a dire in una parte della chora degli antichi centri urbani di Siris-Heraclea della Magna Grecia, dove, tra il VII e il V secolo a.C., si erano insediati i coloni mediante una vasta opera di canalizzazione e di appoderamento dei terreni, ottenuta mediante partizioni modulari rettangolari di passo costante.
In questa rete dalle nitide geometrie si erano inserite le piccole fattorie degli agricoltori e qualche tempio. Tra la fine del IV e gli inizi del III secolo a.C. questo sistema di organizzazione agraria e urbana inizi? una fase di irreversibile declino. Con la fine del III secolo a. C. la romanizzazione impose diffusamente le sue forme di strutturazione territoriale. In questa fase di profonda trasformazione venne edificata la fattoria oggetto dell'intervento di ricostruzione, che, pertanto, rappresenta una testimonianza rara di struttura insediativa rurale, con finalit? essenzialmente produttive, anticipatrice delle più sofisticate forme della villa rustica romana, dall'altra la valorizzazione storico-paesaggistica se si considera la suggestiva bellezza culturale del luogo e la presenza della macchia mediterranea, che rappresenta il vero e proprio elemento di caratterizzazione del paesaggio storico di quest'area della Lucania.
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Sintesi morfologica e tipologica
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Attualmente la zona, dove è stata realizzata l'opera, è in gran parte ricoperta da una macchia mediterranea estesa circa quattrocento ettari e si trova tra i fertili terrazzamenti del metapontino a pochi chilometri dal mare laddove nel dopoguerra la riforma agraria ha maggiormente inciso nella trasformazione del paesaggio.
Ricostruzione di questa significativa architettura con materiali e finiture dell'epoca, utilizzando l'argilla perfino per i pavimenti dopo averla mescolata con vari tipi di olio.
Le difficolt? costruttive nella ricostruzione sono state soprattutto determinate dalla necessit? di dover calcolare la struttura sulla base della normativa tecnica vigente e proteggere le pareti in terra cruda dagli agenti atmosferici durante il processo di edificazione. Per questa ragione si è preferito dare autonomia statica al telaio ligneo e comporre il tetto prima di elevare le murature. Le tamponature sono costituite da doppio paramento in mattoni crudi di produzione seriale, costipati nell'intercapedine con paglia e argilla reperita negli scarti di lavorazione e posta in opera secondo le tecniche tradizionali con sola acqua. Il cantiere ha mantenuto costantemente, un carattere artigianale essendo stato necessario servirsi, in tutte le fasi di lavorazione, di maestranze in grado di offrire una variet? notevole di prestazioni manualistiche.
Le finiture interne sono state realizzate con intonaco in terra cruda e completate con coloriture compatibili. Quelle esterne sono state integrate con uno speciale strato in calce per proteggere le pareti dalla pioggia e dall'aggressione degli organismi infestanti.
Alla fine del lavoro la sorprendente scoperta. L'edificio non appare solo un reperto del passato ma dimostra di possedere eccezionali qualit? abitative, anche per le moderne esigenze di uso e, aspetto non trascurabile, richiede per la climatizzazione un modesto impiego di energia.
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Storia
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Edificata mediante pareti intelaiate (assi di legno e mattoni di argilla cruda) appoggiate su bassi muri in ciottoli, conglomerato e frammenti di tegole, articolava i suoi volumi, coperti da tetti lignei con manto di tegole, su tre lati di un piccolo spazio rettangolare, successivamente chiuso da un ulteriore corpo di fabbrica, forse un granaio o comunque un ricovero di animali e derrate alimentari e trasformato in un impluvio. La fattoria era dotata solo di pochi ambienti per l'abitazione delle famiglie dei coltivatori. Il resto degli spazi era adibito alla lavorazione dei prodotti e agli attrezzi e dalle attivit? di trasformazione di alcuni prodotti. L'indagine archeologica aveva evidenziato l'originalit? di questa tipologia di casa a corte.
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Destinazione d'uso
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Culturale Al fine di realizzare un'iniziativa turistico-culturale, il Comune di Montalbano Jonico gestisce e promuove le offerte turistiche locali.
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Periodo di fruizione
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Tutti i giorni.
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Modalita' di gestione
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Diretta
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Servizi attivi
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- Sussidi e materiale informativo - Accoglienza - Informazione - Guida e assistenza didattica
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Servizi attivabili
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- Editoria e vendita di cataloghi - Sussidi e materiale informativo - Riproduzioni - Gestione dei punti vendita e l'utilizzazione commerciale delle riproduzioni dei beni - Accoglienza - Informazione - Guida e assistenza didattica - Caffetteria - Ristorazione - Organizzazione di mostre e manifestazioni culturali - Iniziative promozionali - Pulizia - Visita e vigilanza
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Non fruibilita'
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Bene fruibile.
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Intese istituzionali
Disponibilita' a forme di gestione diretta
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Programma intercomunale che implichi la partecipazione dei comuni di Policoro e Scanzano Jonico, nonchè di imprenditori interessati per una ripianificazione strategica dell'intero territorio: recupero del centro storico, recupero ambientale del Bosco di Andriace.
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Disponibilita' a forme di gestione indiretta
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Si, anche a forme di gestione indiretta.
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Risorse aggiuntive
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Si, come imprenditori o persone qualificate nei settori competenti.
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Importo risorse aggiuntive
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100
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Sostenibilita' gestionale
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Attualmente non esiste un piano di gestione.
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Sostenibilita' finanziaria
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La gestione finanziaria del servizio sarebbe del comune di Montalbano, i costi di servizio suddivisi tra i comuni di Policoro e Scanzano Jonico e le fonti di finanziamento potrebbero essere da parte di imprenditori o dalla Regione o dalla Comunit? Europea.
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Vincoli su territorio
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Si
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Conformita' urbanistica
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Si, conforme agli attuali strumenti urbanistici.
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Conformita' ambientale
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Si, conforme rispetto alle norme ambientali.
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Eventuali risorse aggiuntive
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Si, come imprenditori o persone qualificate nei settori competenti.
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Stato della progettazione
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Progettazione preliminare
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