Descrizione del bene
Aree tematiche
|
- Storica (momenti, aspetti/problematiche, protagonisti) - Demoetnoantropologica (Tradizioni, riti, ...) - Linguistica (dialetti, ...) - Artistica - Saperi tecnici e artigianali - Territoriale-ambientale
|
Valutazione interesse culturale
|
Molto della storia antica dei nostri territori è ancor oggi sconosciuta ai più. Le motivazioni potrebbero essere molteplici e riconducibili anche a una sorta di declassamento culturale avvenuto nei secoli passati, per cui tutto ciò che fosse antico assumeva il carattere di vecchio, stantio, orpelloso.
I saccheggi materiali e, conseguentemente, intellettuali o intangibili relativi al patrimonio archeologico, hanno depauperato quel metaforico libro che, spesso, i nostri avi, attraverso le loro fabbriche, lasciarono a noi come testamento efficace e non scritto consegnando il racconto dei tempi antichi agli addetti del settore scientifico e archeologico.
È necessaria dunque un’azione efficace, capace di incuriosire, meravigliare, stupire lo spettatore autoctono, ma anche quello esterno al territorio, facendo intendere a loro quanto il patrimonio conservato sia un dono effettivo per le generazioni presenti e per quelle future.
La tutela si pone l’obiettivo di veicolare storie ma anche quelle emozioni che accomunano l’uomo dei millenni passati all’uomo contemporaneo e tracciando il percorso verso il futuro. La molteplicità dei sistemi di comunicazione ci verrà in aiuto, soprattutto col sistema della narrazione teatrale, per veicolare le ragioni delle forme dell’antichità e del recente passato in nostra eredità, quale essenza di quelle testimonianze. Ricorrendo a un linguaggio condiviso e contemporaneo si realizzare la solida base per il balzare verso il futuro, imitando il coraggio e l’azione impavida di quegli uomini, nostri progenitori, quando a bordo di primitive imbarcazioni, effettuarono il salto dei mari, dalla loro patria a questa novella e florida terra per iniziare un nuovo corso. In epoca greca come in epoca moderna.
Attraverso il linguaggio teatrale, attraverso la rievocazione e l’esperienza diretta, avremo che la storia ci starà più dappresso di quanto non si possa pensare, facendo assumere diversa comprensione di tutti quegli oggetti che rimarrebbero spettacolari solo perché rimasti nascosti per millenni e fabbricati da uomini apparentemente da noi lontani.
Si intenderà percorrere un viaggio dunque, un viaggio a ritroso nel tempo per immaginare, attraverso anche i sensi, come viveva compitamente un uomo giunto a noi grazie a un manufatto.
|
Contesto
|
Il contesto culturale è quello delle nostre comunità che esprimono professionalità formatesi sulla conoscenza del patrimonio archeologico presente nel Parco Archeologico di Policoro ed in tutta la zona della costa metapontina - fino a Nova Siri, partendo da Metaponto, con i suoi importanti siti archeologici - che possono essere veicolo di fruizione e di trasmissione dell'esperienza della vita nella Magna Grecia, sia per la comunità locale che per i turisti. Si consideri anche il contesto sociale in cui si realizzerà il progetto, che esprime professionalità di eccellenza nei vari campi di pertinenza: ricerca archeologica, teatro, ricerca enogastronomica, ecc.
Il contesto culturale proprio delle comunità provenienti dai vari paesi che in epoca moderna hanno generato Policoro, presentano delle forti peculiarità originarie che si sono combinate tra loro per generare un laboratorio sociale di vivo interesse su cui c’è poca attenzione. Alla luce del percorso temporale, dalla presenza magnogreca sino a oggi, emergono elementi di riflessione e attenzione per comprendere la peculiarità sociale, multietnica, multiculturale proprie di Policoro e che rappresenta il tesoro e la forza dell’intera comunità, in contrasto con altre realtà che soffrono integrazioni di vario tipo.
|
Descrizione modalita' di gestione
|
Le modalità di conservazione e salvaguardia praticate sono a carico della ricerca e delle scoperte archeologiche testimoniate dai reperti studiati, catalogati e conservati nel Museo della Siritide. Anche il patrimonio orale di molti testimoni e operatori in carico alle campagne archeologiche, gettano una luce umana avvicinando le vicende dei secoli antichi alla meraviglia dei lontani discendenti. I racconti dei protagonisti della moderna colonizzazione rappresentano una fondamentale scoperta, che nel transfert all’antico, getterà nuova luce sulla dimensione umana dell’antropizzazione di una terra fertile ma, in origine, inospitale. Le aspettative, le delusioni, le gioie, il sudore e tutti i sentimenti che non trovano posto nei trattati scientifici sono vivificate dalla catalogazione e dal successivo racconto teatrale quale memoriale dei nostri avi. La gestione trova concretezza attraverso la possibilità di rivivere la magia dei luoghi della colonia greca di "Heraclea" mediante la valorizzazione del teatro greco antico in forma itinerante (all'interno del parco archeologico e in altre zone topiche della storia territoriale). Importanti saranno i laboratori teatrali che verranno avviati nel corso dei mesi autunnali ed invernali, un percorso ed un coinvolgimento che servirà per rendere questo patrimonio culturale, diffuso e fruibile anche attivamente da parte della cittadinanza.
|
Caratteristiche significative
|
Il patrimonio archeologico è un rilevatore degli elementi tramandati dai documenti ed esso stesso rappresenta un documento, una traccia degli episodi oggi storia e che una volta furono quotidianità. Le tradizioni i riti, il patrimonio demoantropologico (riti funebri, riti legati ai momenti topici della vita degli uomini di un tempo, i riti legati alla salute, alla fertilità dei campi e dei raccolti, i riti religiosi) sono strettamente legati all’esperienza descritta e tramandata dal patrimonio archeologico e da quello più recente -non dissimile dall’antico- tramandato oralmente e vivo ancora in molti. L’area linguistica di un dialetto in evoluzione ma legato ai tempi che furono è riconducibile anche alla presenza di origine greca dei secoli passati (termini come “attàn”, “iazz”, “stuppièdd”, “mazzaro”, “milogna”, “abbient”, “ciràsa”, “cotulare”, e tanti altri testimoniano una stratificazione linguistica della cultura greca di epoca volgare ma anche di epoca bizantina). Molti dei saperi tecnici e artigianali sono riconducibili all’epoche storiche di pertinenza del bene intangibile, quali la costruzione di canalizzazioni per la raccolta delle acque, l’organizzazione dello spazio urbano con alla base l’idea di far convivere le varie classi sociali evitando segregazioni e gruppi esclusivi; l’organizzazione dei terreni e l’estimo relativo alla posizione e alla produttività del terreno (come testimoniato dalle Tavole di Heraklea). Anche la sanità e il vissuto religioso sono testimoniate dal bene intangibile quali la ritualità demoantropologica di cui sopra, ma anche i prolegomeni scientifici di una chirurgia oggi moderna e massiva. La religiosità testimoniata da templi e donazioni alla divinità, dalla successiva presenza di comunità monastiche sino ad arrivare ai riti più moderni, fondamentali episodi di aggregazione comunitaria nella quale ritrovava e accresceva la neonata identità.
"Megále Hellàs Experience" si propone di far rivivere le magiche atmosfere della ricca cultura della Magna Grecia attraverso rappresentazione teatrale ed eventi "esperienziali" che, diano la possibilità di un contatto vero ed ampio, interattivo in senso stretto, con il mondo magnogreco.
Immaginare un evento nell’area archeologica di Policoro getta le basi per compiere un’unione verso un itinerario condiviso sul territorio caratterizzato dalla presenza magnogreca.
L’acquisizione di competenze da parte di quanti saranno coinvolti a una partecipazione attiva, donerà particolare valore alla comunità che, certamente, sortirà benèfici effetti estendendoli nel tempo che verrà. Non si escluda anche la significatività del rilancio urbano, sbilanciando l’ubicazione verso quel cuore storico cittadino, troppo spesso dimenticato e per varie ragioni, del quale oggi, si sente la necessaria presenza per l’effettiva identità e base sostanziale per un futuro maggiormente solido.
|
Bibliografia
|
• Rondinelli Prospero, “Montalbano Ionico ed i suoi dintorni: Memorie storiche e topografiche”, Premiato Stab. Angelo Lodeserto – Taranto, 1913
• Signorile Antonio, “L'università di Policoro nel XIII secolo. La cittadina della costa ionica nell'ambito del Regnum Siciliae e i suoi rapporti coi poteri universali”, Edisud – Salerno, 2006
• Quinto di Smirne (a cura di Emanuele Lelli), “Il seguito dell’Iliade”, Bompiani, Milano, 2013
• Omero (trad, Rosa Calzecchi Onesti), “Iliade”, Einaudi – Torino 2007
• Buccolo Nicola, “Policoro un paese diverso”, Tipografia Policarpo – Castellaneta
• Di Sanzo Donato, “Mobilità bracciantili e nuovi insediamenti nella piana di Metaponto all’epoca della riforma agraria”, Meridiana No. 105 (2022), pp. 45-66 (22 pages)
• La riforma fondiaria,
|