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Patrimonio culturale della Basilicata Regione Basilicata
Guida alla compilazione
Riferimenti dell'Ente
Qualificazione giuridica Comune
Denominazione COMUNE MONTALBANO JONICO
Codice fiscale/Partita IVA 81001250778
Comune Montalbano Jonico
CAP 75023
PEC comune.montalbano@cert.ruparbasilicata.it
Legale rappresentante PIERO MARRESE
Responsabile del procedimento
Nominativo MARIA LORUBBIO
Email patrizia.nardiello.pn@gmail.com
Telefono 0835593814
Ruolo 2
Denominazione del bene tangibile
Nome del bene La Riserva Regionale dei Calanchi di Montalbano Jonico
Localizzazione
Localita' Montalbano Jonico
Indirizzo c/o S.S. Valle d'Agri I Calanchi
Coordinate geografiche
Riferimenti catastali
Comune Montalbano Jonico
Foglio come da elenco allegato
Particella/e come da elenco allegato
Subalterno come da elenco allegato
Descrizione del bene
Natura prevalente Giardino o parco
Complesso strutturale I Calanchi appartengono alla Riserva Regionale, fatta da antiche mulattiere, dette "appiett'", che da tempi remoti collegano il Centro storico di Montalbano Jonico ai terreni irrigui della Val d'Agri (i cos? detti Giardini).
Periodo di realizzazione Anno Quaternario o Neozoico
Valutazione espressa dal MiBACT Nessuna
Contesto Studi condotti per oltre un ventennio lungo il versante occidentale della collina su cui sorge Montalbano Jonico hanno consentito di ricostruire in dettaglio la storia dell'evoluzione stratigrafico-ambientale quaternaria di questo che un tempo era il fondale di un paleomare (Quaternario o Neozoico sono due termini che indicano l'era geologica più recente, quella in cui viviamo, marcata da varie glaciazioni e iniziata circa 1,8 milioni di anni fa).
I risultati delle ricerche hanno permesso di proporre la Sezione di Montalbano Jonico come sezione di riferimento internazionale per lo stratotipo del limite Pleistocene inferiore-medio.
Proprio per la particolarit? geologica e l'alta valenza scientifica dei Calanchi di Montalbano Jonico, la Regione Basilicata ha inteso tutelare quest'importante area naturale, che pu? considerarsi un vero museo a cielo aperto ricchissimo di fossili, istituendo con L.R. n.3 del 2011 la 'Riserva regionale dei Calanchi di Montalbano Jonico'.
Ma l'area calanchiva di Montalbano, unica al mondo per gli aspetti geologici e paleontologici è anche di particolare pregio paesaggistico, ambientale, archeologico e culturale.
Le profonde incisioni dei calanchi che degradano fino ai campi coltivati, contornati da boschetti di macchia mediterranea, pini e cipressi, disegnano paesaggi di grande suggestione, come spettacolare è il geosito di "Tempa Petrolla", uno sperone isolato di roccia che si innalza in un mare di argilla.
Il particolare ambiente dei calanchi ha selezionano una vegetazione tipica che si è adattata alle difficili condizioni climatiche e pedologiche. La flora, quindi, è più ricca e complessa di quanto non sia comunemente ritenuto e comprende autentiche rarit? botaniche, tutelate dall'Unione europea.
Anche la fauna è più ricca di quando il brullo paesaggio possa far ritenere. Molte specie animali, infatti, popolano la Riserva, che resta collegata attraverso piccoli corsi d'acqua (veri "corridoi vegetazionali") alle aree verdi dell'Agri e del Cavone. L'ampia area dei Calanchi lucani permette la sosta e la riproduzione di diverse specie di uccelli, tanto da essere riconosciuta a livello europeo come I.B.A. (Important Bird Area).
Dai tanti scorci del centro storico di Montalbano Jonico si ammira la pianura metapontina e si osservano storici luoghi del periodo ellenistico e romano, come Eraclea e Pandosia.
Sintesi morfologica e tipologica GEOMORFOLOGIA
L'abitato di Montalbano è situato sopra un terrazzo marino che testimonia il ritiro del mare verso l'attuale linea di costa. Infatti salendo da Appiett'u mulin (stupenda ed antica mulattiera che collega i Giardini con la Terra Vecchia), si pu? notare un passaggio litologico dal basso verso l'alto di argilla-arenarie-conglomerati. Questo indica un passaggio da un ambiente marino profondo fino ad uno poco profondo di spiaggia. L'intero abitato si sviluppa su una superficie debolmente inclinata verso mare, a conferma della fase di ritiro delle acque verso l'attuale costa. L'intera area è formata dai Calanchi che rappresentano il prodotto del processo di modellamento dei versanti dove l'azione degli agenti esogeni agisce e quindi modella l'argilla. In seno alle masse argillose sono talora insediati cunicoli sotterranei ed inghiottitoi costituenti tipici fenomeni di erosione ipogea, forme pseudocarsiche createsi in seguito all'erosione delle acque di infiltrazione nelle fessure di disseccamento. Nei Calanchi è possibile osservare tutti gli stadi dell'evoluzione morfogenetica tipica delle argille, che conferiscono al paesaggio pregi naturalistici non comuni. Si hanno infatti sistemi di calanchi con creste sottili denominate a "Lama di coltello"che rappresentano uno stadio iniziale di erosione e altre rotondeggiante chiamate "Biancane" o a "Dorso di elefante" che testimoniano forme erosive più mature. La disposizione dei calanchi d? vita a forme spettacolari: a spina di pesce, a raggiera o a pettine. Purtroppo l'area calanchiva è sede di movimenti di masse (frane) che minacciano la stabilit? del centro storico di Montalbano Jonico. Sono per lo più rappresentate da frane di scivolamento, soprattutto localizzate nei contatti fra argilla e depositi terrazzati; infatti una volta bagnata l'argilla funge da "cuscinetto di scorrimento" per gli strati soprastanti.
Storia La fauna fossile presente nei Calanchi è importante per le ricerche paleoecologiche, paleobiogeografiche, paleoclimatiche e per gli aspetti tafonomici. Le associazioni fossilifere sono rappresentate da foramniferi bentonici, molluschi, granchi, briozoi e da otoliti, ovvero parti dell'apparato uditivo dei pesci. I granchi presenti, conservati ancora integri, di echini (ricci) con le spine ancora articolate, testimoniano un decesso improvviso, come seppellimento da colate fangose e, quindi una morte per asfissia. Non mancano esempi di accumulo di bivalvi con orientazione delle valve senza alcun orientamento preferenziale. In molti casi la presenza di pirite nella cavit? dei gusci indica che il seppellimento di essi è avvenuto prima della decomposizione della parte organica. Dallo studio delle associazioni macro e micro-fossilifere, sono stati riconosciuti differenti paleoambienti che vanno dal batiale al circalitorale, con una profondit? del mare fra circa i 500-600 metri sino ad un minimo di 10 metri. La loro distribuzione stratigrafica ha permesso di riconoscere innalzamenti e abbassamenti del livello del mare indotti da cause climatiche, fasi interglaciali e glaciali.
Destinazione d'uso Non utilizzato Si, i Calanchi sono visitabili.
Periodo di fruizione Tutti i giorni.
Modalita' di gestione Diretta
Servizi attivi - Sussidi e materiale informativo
- Accoglienza
- Informazione
- Guida e assistenza didattica
- Organizzazione di mostre e manifestazioni culturali
- Iniziative promozionali
- Visita e vigilanza
Servizi attivabili - Editoria e vendita di cataloghi
- Sussidi e materiale informativo
- Riproduzioni
- Gestione dei punti vendita e l'utilizzazione commerciale delle riproduzioni dei beni
- Accoglienza
- Informazione
- Guida e assistenza didattica
- Caffetteria
- Ristorazione
- Organizzazione di mostre e manifestazioni culturali
- Iniziative promozionali
- Pulizia
- Vigilanza e biglietteria
- Visita e vigilanza
Non fruibilita' Il Parco dei Calanchi è fruibile.
Completamento ai fini della valorizzazione e fruizione
Data e storia recente dei restauri e degli interventi di conservazione Degli interventi di recupero, per evitare il crollo della terra vecchia dalla parte di via Estramurale, sono stati effettuati dal Genio Civile negli anni 88-90 con la Legge 120/1987; nello specifico, paratia su pali con pozzi drenanti e spritz beton.
Negli anni 1992-1994 si sono realizzati interventi con cordolo fondato su micropali e tirantato e spritz beton sempre su via Estramurale.
Negli anni successivi e attualmente, sempre per evitare frane nel centro storico, sono state eseguite opere di consolidamento con micropali e camminamento sull'area di Piazza Cirillo fino a via Pietro Micca a cura del Comune di Montalbano Jonico e del Commissario Straordinario della Regione Basilicata.
Lo scopo è quello di proseguire, con questi interventi importanti ed onerosi, per tutta la perimetrazione del centro storico.
Risorse necessarie per opere murarie 40000000
Risorse necessarie per attrezzature e allestimenti 20000000
Risorse necessarie per altro 10000000
Eventuale descrizione risorse necessarie per altro Istituzione di un parco dei Calanchi, con interventi mirati alla salvaguardia ambientale e architettonica della Terra Vecchia di Montalbano Jonico, con opere di consolidamento adeguate e durature nel tempo.
Intese istituzionali
Disponibilita' a forme di gestione diretta Forme di Associazione con privati che hanno competenze professionali in vari settori attinenti alla natura del bene, con risorse finanziare disponibili o da parte di ricchi mecenati o risorse della Comunit? Europea e/o statali o regionali.
Disponibilita' a forme di gestione indiretta Si, certo sempre al fine della salvaguardia del bene.
Risorse aggiuntive Si
Importo risorse aggiuntive 100
Sostenibilita' gestionale No
Sostenibilita' finanziaria Si alla sostenibilit? da parte di ricchi mecenati o risorse della Comunit? Europea e/o statali o regionali.
Vincoli su territorio Vincoli idrogeologico e ambientale
Conformita' urbanistica Le operazioni e gli interventi futuri dovranno rispettare le norme in materia nazionale e dovranno attenersi agli strumenti urbanistici vigenti.
Conformita' ambientale Le operazioni e gli interventi futuri dovranno rispettare le norme nazionali in materia di salvaguardia ambientale.
Eventuali risorse aggiuntive Si
Stato della progettazione Progettazione preliminare