Descrizione del bene
Natura prevalente
|
Complesso architettonico
|
Complesso strutturale
|
L'immobile ricade all'interno di un Palazzo Marchesale, ricadente nel XI secolo. Nell'anno 2016 il comune ha acquisito una porzione dell'immobile donato dai proprietari al fine di destinarlo ad attivit? culturale.
|
Periodo di realizzazione
|
Anno XI Secolo
|
Valutazione espressa dal MiBACT
|
Edificio in attesa del vincolo della Soprintendenza della Regione Basilicata
|
Contesto
|
Il Palazzo Marchesale riveste un ruolo fondamentale per la storia di Castronuovo di Santâ�?�?Andrea, tant'è¨ che nello stemma del Comune è¨ raffigurato un castello fortificato con tre torri.
Il palazzo è situato nella parte sommitale dell'�?�?antico rione Manca, un punto strategico che consentiva di dominare la vallata sottostante e di controllare chiunque accedesse al paese.
In prossimit? del palazzo Marchesale sono presenti edifici religiosi, di propriet? della Curia, come la Chiesa Madre di�?�? Santa Maria della Neve e la Cappella di Sant'Andrea Avellino, santo protettore del comune.
Attualmente, solo una piccola parte del palazzo è¨ di propriet? comunale, dove è¨ in corso un intervento di recupero, volto alla creazione di un polo museale, mentre la restante parte rimane¨ di propriet? privata, avente come destinazione d'uso abitazione, anche se raramente viene utilizzata, non essendo i proprietari residenti nel comune.
Alla luce di ci?, si ravvisa la necessit? di acquisire la propriet? del palazzo nella sua interezza, in quanto nel corso del tempo, esso ha subito delle modiche e delle aggiunte che hanno deturpato l'�?�?aspetto iniziale, attraverso l'�?�?uso di materiali e tecniche costruttive non consone al contesto in cui si è operato.
Un intervento di recupero e valorizzazione del Palazzo Marchesale è essenziale ai fini di un ripristino dell'aspetto originario dell'antichissimo palazzo, unito all'esigenza di conservare la memoria storica e l'�?�?identit? culturale e artistica del paese.
|
Sintesi morfologica e tipologica
|
Il palazzo si presenta come un imponente Costruzione in muratura di origine medievale posta nella parte sommitale dell'antico Rione Manca, esso presenta una forma pressoché rettangolare ed occupa un'�?�?area di sedime di 800 mq, e si articola su tre livelli fuori terra. La struttura portante verticale è composta da pareti in muratura realizzata ad opus coementicium con materiali reperiti in zona (pietre di fiume squadrate e malta di allettamento a base argillosa). La struttura potante orizzontale è realizzata con travi di legno e tavolato, anche se in alcune parti della struttura i solai in legno sono stati sostituiti da solai con travi in ferro o latero cemento. La Copertura è realizzata con Travi in legno e coppi adagiati su listelli di legno.
A seguito del frazionamento della propriet?, nel corso degli anni sono stati aggiunti dei corpi di fabbrica e delle scale con ballatoi che, come detto in precedenza, hanno alterato il prospetto del palazzo.
|
Storia
|
La denominazione Castronuovo compare per la prima volta in un documento del 1059, dove viene descritto come un luogo fortificato e sicuro dove poter offrire asilo e protezione. Il Castello viene menzionato in un documento del 1496, dove il principe di Bisignano Bernardino Sanseverino espone al Re Federico di possedere in Basilicata la terra di Castronuovo con il suo castello. In una stampa del Settecento il castello viene raffigurato con delle torri, di cui oggi non si ha più traccia, forse crollarono a seguito del violento terremoto del 1857. L'edificio, dimora nei secoli dei Signori del feudo di Castronuovo, esisteva gi? al tempo della baronia normanna e del dominio della famiglia dei Chiaromonte che possedeva l'intera bassa vallata del Sinni. A Giacomo Sanseverino, Conte di Tricarico, al quale Margherita, ultima discendente dei Chiaromonte, port? in dote le terre di Castronuovo, si deve un primo ampliamento del Palazzo. Nel Settecento fu abitato dai Marchesi Villano che ne detennero il possesso fino al 1893 quando, per debiti di gioco, come vuole la voce popolare, tutti i beni immobiliari della famiglia furono venduti all'asta.
|
Destinazione d'uso
|
Non utilizzato Attualmente non fruibile- in fase di ristrutturazione
|
Periodo di fruizione
|
Attualmente non fruibile- in fase di ristrutturazione
|
Modalita' di gestione
|
Diretta
|
Servizi attivi
|
- Recapito del prestito bibliotecario - Gestione dei punti vendita e l'utilizzazione commerciale delle riproduzioni dei beni - Accoglienza - Guida e assistenza didattica
|
Servizi attivabili
|
- Editoria e vendita di cataloghi - Sussidi e materiale informativo - Riproduzioni - Informazione - Organizzazione di mostre e manifestazioni culturali - Iniziative promozionali - Vigilanza e biglietteria - Visita e vigilanza
|
Non fruibilita'
|
Attualmente non fruibile- in fase di ristrutturazione.
|
Intese istituzionali
Disponibilita' a forme di gestione diretta
|
Disponibilit? a gestire tramite la stipula di opportuni protocolli d'�?�?intesa con gli enti preposti, con associazioni / imprese culturali locale e regionale.
|
Disponibilita' a forme di gestione indiretta
|
Disponibilit? a forme di gestione indiretta tramite la stipula di convenzioni con gli enti regionali, con la messa a disposizione dei mezzi tecnici a disposizione dell'�?�?amministrazione, ma senza la partecipazione in termini finanziari da parte del comune per la fruibilit? totale del bene.
|
Risorse aggiuntive
|
|
Sostenibilita' gestionale
|
I progetti prevedono inizialmente una fase in cui saranno individuate e selezionate le associazioni culturali, tra cui alcune gi? presenti sul territorio comunale.
Sar? redatto uno statuto per la gestione delle attivit? museali, che in seguito sar? trasmesso alla Soprintendenza ai Beni Archeologici .
|
Sostenibilita' finanziaria
|
Le attivit? di Recupero e di restauro del Museo sono state eseguite con fondi del Programma Operativo FESR Basilicata 2007/2013 Asse IV a �?�?Valorizzazione dei Beni culturali e naturali�?Â. Mentre, per quanto riguarda le spese per la Gestione del Polo Museale parte dei fondi saranno recuperati
dalle varie attivit? svolte all'�?�?interno del museo, quali: attivit? di incisioni, esposizioni di mostre temporanee oltre all' organizzazione di eventi culturali, finanziate dagli sponsor, oltre che dalla vendita di gadget realizzati all' �?�?interno dei laboratori didattici. In una fase successiva, in occasione di alcune mostre temporanee, si pagher? un biglietto d'�?�?ingresso. Inoltre si impiegheranno fondi finanziari messi a disposizione dal comune e dagli enti sovra comunali (Ente Parco del Pollino, Regione e fondi FESR)
|
Vincoli su territorio
|
conforme ai vincoli
|
Conformita' urbanistica
|
Palazzo di interesse storico Architettonico, in attesa di vincolo da parte della Soprintendenza della Regione Basilicata.
|
Conformita' ambientale
|
Conforme
|
Eventuali risorse aggiuntive
|
|
Stato della progettazione
|
Progettazione preliminare
|