Contesto
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L'insediamento di Pescopagano è molto antico e risale all'et? neolitica, come attestano i reperti, arredi vari e monete, rinvenuti in una contrada agricola del paese e nelle vicine necropoli di Conza e Cairano. Le origini storiche e geografiche del luogo sono pertanto collegabili a quelle della vicina citt? di Coza o Conza, la cui posizione, naturalmente vantaggiosa, la proteggeva dalle incursioni. Anche la fortezza di Petra Pagana, l'attuale Pescopagano, fortificata dai Goti, sorgeva in posizione dominante, e la sua storia si snoda sotto il dominio romano.
Tutta la zona fu travagliata da invasioni e guerre. Nel 220 a.C. l'invasione di Annibale e nel 321 a.C. la guerra sannitica. Le prime notizie storiche sono quelle risalenti all'epoca romana, come spiegherebbero anche alcune scritte e denominazioni ed epigrafi rinvenute in diverse zone del paese. Ricordiamo l'iscrizione sulla Porta Sibilla (Sibilla Cumana IV-V sec. a.C.) collocata in una zona che originariamente indicava la fine del paese, attualmente collocata sotto la Torre dell'orologio, eretta nel 1560 con pietra locale. In una nicchia posta sotto la torre si trova una raffigurazione di Giano Bifronte.
Nel 555 d.C. secondo lo storico greco Agatia, la rocca di Pescopagano fu occupata dagli ultimi settemila Goti, accolti in un primo momento dagli abitanti in modo favorevole, perché accomunati dalla religione e dalle leggi, che resistettero circa sei mesi all'assedio delle truppe romane guidate da Narsete.
Nel 568 arrivarono i Longobardi, popolo d'origine germanica il cui dominio decadde solo nell'852, a causa delle invasioni saracene. I Saraceni spinsero molti abitanti di Conza a rifugiarsi sulla rocca più alta e più sicura e cos? fecero gli abitanti dei casali circostanti. Si venne a formare il Castrum Petra Pagane, villaggio sulla roccia. Questo primo agglomerato urbano conobbe anni di prosperit? e sviluppo e nel 1331 la regina Sancia, moglie di Roberto D'Angi?, ne fece donazione alla famiglia dei Gesualdo, che govern? il feudo in modo duro e violento fino al 1697. Nel 1799 anche Pescopagano entr? a far parte del dipartimento dell'Ofanto con altri 14 cantoni.
Anche in queste zone il fenomeno del brigantaggio fu presente; di fatti nel 1861 un migliaio di briganti, guidati da Carmine Crocco e Ninco-Nanco, invasero il paese e si scontrarono con la popolazione del posto. Sui vecchi ruderi del castello si attest? la Guardia Nazionale di Pescopagano per opporsi all'ingresso dei brigante al comando del Boryes. Gli abitanti del paese si difesero strenuamente, con coraggio, e molti degli assalitori furono uccisi e feriti.
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