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Patrimonio culturale della Basilicata Regione Basilicata
Guida alla compilazione
Riferimenti dell'Ente
Qualificazione giuridica Comune
Denominazione COMUNE BRIENZA
Codice fiscale/Partita IVA 80003110766
Comune Brienza
CAP 85050
PEC comune.brienza@cert.rupar.basilicata.it
Legale rappresentante Donato Distefano
Responsabile del procedimento
Nominativo GABRIELE VIGGIANO
Email angela.scelzo1980@gmail.com
Telefono 0975381003
Ruolo 2
Denominazione del bene tangibile
Nome del bene GALLERIA ELICOIDALE
Localizzazione
Localita' Brienza
Indirizzo viadotto di brienza staz/ne-elicoidaleBrienza
Coordinate geografiche (Stazione) lat :40.471914,lon:15.631394 (Galleria )lat 40.470540,lon15.627113
Riferimenti catastali
Comune Brienza
Foglio 40
Particella/e 180/867
Descrizione del bene
Natura prevalente Spazio urbano
Periodo di realizzazione Anno 1931
Valutazione espressa dal MiBACT Nessuna
Contesto La Atena - Marsico Nuovo, piccola linea di appena 27 chilometri, doveva far parte di una vasta rete di collegamento fra Puglia, Basilicata e Calabria, con un ramo che sconfinava anche in Campania. Finì invece per rimanere un piccolo tronco a se stante, diventando uno dei rami più "secchi" della storia delle ferrovie meridionali.
L'apertura della linea avvenne nel 1931 con due coppie di treni misti composti da prima e terza classe. Il percorso era compiuto in 80 minuti circa ed era effettuato da convogli composti da vetture tipo CDU3500 e AC330 tirati da locomotive a vapore del gruppo 400. Era inoltre previsto un collegamento merci giornaliero. La previsione iniziale dell'amministrazione su questa linea era oltremodo ottimistica visto che vennero inviate su di essa ben 3 locomotive a vapore, 7 vetture passeggeri, 11 carri merci chiusi e 22 carri merci scoperti. Difatti già nel 1940 la maggior parte di questo materiale rotabile (in pratica tutto tranne qualche carro merci ed un carro spazzaneve) venne dirottato sulle altre linee delle Ferrovie Calabro Lucane. Per i servizi viaggiatori vennero invece inviate due automotrici "Emmine" del tipo M1c. In tal modo diminuirono i tempi di percorrenza così da aumentare le coppie giornaliere da due a tre, tutte di sola terza classe (dal 1956 di seconda classe). Anche il servizio merci subì drastiche riduzione con una corsa ogni due o tre settimane, che col tempo finì addirittura per scomparire.L'apertura della linea avvenne nel 1931 con due coppie di treni misti composti da prima e terza classe. Il percorso era compiuto in 80 minuti circa ed era effettuato da convogli composti da vetture tipo CDU3500 e AC330 tirati da locomotive a vapore del gruppo 400. Era inoltre previsto un collegamento merci giornaliero. La previsione iniziale dell'amministrazione su questa linea era oltremodo ottimistica visto che vennero inviate su di essa ben 3 locomotive a vapore, 7 vetture passeggeri, 11 carri merci chiusi e 22 carri merci scoperti. Difatti già nel 1940 la maggior parte di questo materiale rotabile (in pratica tutto tranne qualche carro merci ed un carro spazzaneve) venne dirottato sulle altre linee delle Ferrovie Calabro Lucane. Per i servizi viaggiatori vennero invece inviate due automotrici "Emmine" del tipo M1c. In tal modo diminuirono i tempi di percorrenza così da aumentare le coppie giornaliere da due a tre, tutte di sola terza classe (dal 1956 di seconda classe). Anche il servizio merci subì drastiche riduzione con una corsa ogni due o tre settimane, che col tempo finì addirittura per scomparire.
Sintesi morfologica e tipologica Caratteristiche principali della tratta:
Lunghezza 26,764 km
Situazione attuale soppressa dal 1966
Numero binari 1
Trazione diesel (al momento della chiusura)
Scartamento ridotto (950 mm)
Armamento binari da 25 kg/m
Esercizio Dirigenza Unica con servizio a spola
Pendenza massima 60 per mille
Max altitudine 919 m (Pozzi)
Min altitudine 451 m (Atena scalo)
Numero stazioni intermedie 7
Provincia Salerno - Potenza
Connessioni Ad Atena Scalo: linea Sicignano-Lagonegro (anch'essa chiusa al momento)
Situazione del sito: il fabbricato viaggiatori con lo scalo merci sono ancora esistenti ma inaccessibili
Centri abitati serviti: Brienza, Sasso di Castalda (5 km)
Altitudine: 691 m. sul livello del mare
Distanza da Atena: 25 km
Distanza da Marsico Nuovo: 15 km
Numero binari nella stazione: 2 per il servizio viaggiatori; 2 tronchini per il servizio merci
Accessibilità: ottima
Storia La stazione di Brienza era ubicato all'estremità dell'abitato, accessibile da una traversa della strada per Marsico Nuovo. Era costituita da un fabbricato viaggiatori a due livelli e da un annesso piccolo scalo merci. Il fabbricato viaggiatori dal lato dei binari presenta ancora oggi tre ingressi sormontati da altrettante scritte indicanti rispettivamente "CAPO STAZIONE", "BAGAGLI" e "SALA D'ASPETTO". Oggi l'edificio è tutto chiuso ed inaccessibile al suo interno. Nel piazzale dei binari vennero realizzati nel dopoterremoto del 1980 alcuni prefabbricati per ospitare i terremotati e dei quali restano ancora le basi.
Destinazione d'uso Non utilizzato non fruibile
Periodo di fruizione La fruizione può avvenire se accompagnati da esperte guide
Modalita' di gestione Diretta
Servizi attivi - Iniziative promozionali
Servizi attivabili - Editoria e vendita di cataloghi
- Riproduzioni
- Recapito del prestito bibliotecario
- Gestione dei punti vendita e l'utilizzazione commerciale delle riproduzioni dei beni
- Accoglienza
- Informazione
- Guida e assistenza didattica
- Caffetteria
- Ristorazione
- Organizzazione di mostre e manifestazioni culturali
- Iniziative promozionali
- Pulizia
- Vigilanza e biglietteria
Non fruibilita' ilo bene non risulta fruibile per la mancanza di investimenti da ormai 40 anni.
Completamento ai fini della valorizzazione e fruizione
Data e storia recente dei restauri e degli interventi di conservazione
Risorse necessarie per opere murarie 1500000
Risorse necessarie per attrezzature e allestimenti 1000000
Risorse necessarie per altro 500000
Eventuale descrizione risorse necessarie per altro
Intese istituzionali
Disponibilita' a forme di gestione diretta Disponibilità a gestire in forma diretta tramite la stipula di opportuni protocolli d'intesa con gli enti preposti e la ricerca di investimenti e professionalità provenienti dall'imprenditoria locale e regionale.
Disponibilita' a forme di gestione indiretta Disponibilità a forme di gestione indiretta tramite la stipula di convenzione con gli enti regionali, con la messa a disposizione sia dei mezzi tecnici a disposizione dell'amministrazione che con la partecipazione in termini finanziari fino al 10% delle risorse necessaria a per la fruibilità totale del bene.
Risorse aggiuntive
Importo risorse aggiuntive 300000
Sostenibilita' gestionale I progetti, prevedono una prima fase di individuazione e definizione dei soggetti dei soggetti da coinvolgere (professionisti ed imprese)e definizione delle modalità di assegnazione. La progettazione successiva degli interventi sarà finalizzata alla riqualificazione del sistema degli edifici, a cittadini, artigiani, associazioni e professionisti.
Sostenibilita' finanziaria Gli interventi di consolidamento saranno volti alla conservazione del patrimonio edilizio storico, in ottica del ripopolamento dei centri storici e dei recupero delle antiche tradizioni unendolo con l'innovazione tecnologica. Gli investimenti saranno nel tempo compensati dagli introiti delle locazioni connesse, tramite apposito bando pubblico, e potranno essere generatori di economia per la pubblica amministrazione.
Vincoli su territorio Nessuno
Conformita' urbanistica gli interventi infrastrutturali previsti saranno eseguiti e progettati in conformità alle norme previste dal vigente PRG
Conformita' ambientale conforme
Eventuali risorse aggiuntive
Stato della progettazione Progettazione preliminare