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Patrimonio culturale della Basilicata Regione Basilicata
Guida alla compilazione
Riferimenti dell'Ente
Qualificazione giuridica Comune
Denominazione COMUNE ALIANO
Codice fiscale/Partita IVA 00477860779
Comune Aliano
CAP 75010
PEC protocolloaliano@pec.it
Legale rappresentante LUIGI DE LORENZO
Responsabile del procedimento
Nominativo Luigi De Lorenzo
Email sindacoaliano.mt@gmail.com
Telefono
Ruolo Legale Rappresentante
Denominazione del bene intangibile
Nome del bene CARNEVALE ALIANESE
Localizzazione
Luogo culturale Aliano, nel periodo del carnevale da S.Antonio 17 gennaio fino al martedi grasso, tutta la popolazione locale diventa protagonista principale o coadiuvatore nella realizzazione delle maschere, del vestiaria, delle sfilate o dell'organizzazione delle sfilate. Dura diversi mesi la preparazione delle maschere realizzate con carta pesta ed argilla e raffiguranti volti animaleschi trasfigurati dalla fantasia di chi le realizza. Sono stati creati veri laboratori di maschere a cui partecipano numerosi anche gli alunni della scuola primaria e secondaria.
Localizzazione geografica Gli elementi essenziali che costituiscono le maschere sono sia la maschera in sè, che il cappellone, il vestiario annesso e il cupa cupa, strumento utilizzato dai personaggi mascherati. la maschera di cartapesta variopinta con un naso prominente e le tipiche corna. La maschera è il modo più antico che l'uomo conosca per abbandonare la propria identit? ed assumerne un'altra totalmente diversa. Mascherarsi da animali permetteva ai cacciatori primordiali di mimetizzarsi e sorprendere la preda, ma anche di assumere ritualmente, con l'aspetto, poteri e qualit? che agli animali, a certi animali, venivano attribuiti.
Indossando la maschera ci si immedesimava con la divinit? o con l'oggetto raffigurato dalla maschera stessa, annullando cos? la propria identit?. Perci? l'uomo cre? tale strumento per favorire una via di comunicazione tra il suo mondo e quello mistico. il cappellone, a forma di cono e realizzato con una struttura di canne rivestita da un'anima di cartone a cui sono applicati tanti nastrini colorati di carta velina, sormontato da piume di gallo e fiori di carta e legato al viso per mezzo di laccetti di cuoio. Cupa Cupa, uno strumento musicale costituito da un recipiente, di solito in terracotta, coperto da una stoffa o membrana e una canna lunga e sottile. Il suono viene prodotto strofinando la mano sulla canna e mettendo cos? in vibrazione la membrana stessa.
I personaggi mascherati indossano i classici mutandoni invernali, chiamati i mutandun, una maglia bianca di lana e dei guanti. Sulle spalle portano lo scialle tipico del vestiario femminile, scarponi da campagna ed i classici gambali di cuoio tipici dell'abbigliamento del pastore. Cingono trasversalmente il petto con una cinta di cuoio da cui pendono numerosi campanelli di bronzo, di quelli usati per il bestiame; fasciano la vita con una fune di corda detta parchial, un tempo fatta con i peli d'asino intrecciati. Tengono in mano il pllacchj, bastone fatto con la pelle di capretto essiccata.
Descrizione del bene
Aree tematiche - Storica (momenti, aspetti/problematiche, protagonisti)
- Demoetnoantropologica (Tradizioni, riti, ...)
- Linguistica (dialetti, ...)
- Artistica
- Saperi tecnici e artigianali
- Territoriale-ambientale
Valutazione interesse culturale In questo paese -dimenticato da Dio-, il 17 gennaio, giorno di Sant'Antonio Abate, fanno irruzione le cosiddette MASCHERE CORNUTE di Aliano, segnalando l'inizio del Carnevale.
Le maschere cornute di Aliano non sono le uniche del carnevale lucano ma ne esistono di simili, come quello di Tricarico, San Mauro Forte, Cirigliano o Satriano di Lucania.
Cio che stupisce è che siano stati tramandati fino ai nostri tempi i costumi, le maschere e le loro movenze durante la sfilata. Esse sono testimoni di un rito capace di rievocare, in chi vi assiste, immagini arcaiche ed echi di suoni lontani, 'un rumore di festa primitiva che entrava nelle viscere come un richiamo infinitamente remoto', come scriveva Rocco Scotellaro (poeta lucano). Oggetto di attenzione di studiosi di antropologia e tradizioni popolari, quest'anno le maschere cornute sono state a Venezia dove hanno richiamato l'interesse di migliaia di turisti.
Sfilano nelle strade del paese 'a grandi salti', come scrisse Levi, e urlano 'come animali inferociti, esaltandosi delle loro stesse grida', accompagnati dalla musica delle fisarmoniche e dei cosiddetti cupa-cupa.
Contesto Osservando le fattezze della maschera zoomorfa e il loro continuo saltare e muggire per le strade del paese, non possiamo che accostarli ad una mandria in transumanza. Dietro questa maschera, infatti, è possibile individuare il primitivo rapporto dialettico uomo-animale/bestia, conseguenza del sistema economico sociale di tipo pastorale che ha caratterizzato da sempre la Lucania, e quindi riscontrare le analogie che rimandano alla cultura agro-pastorale ed al pensiero magico ad essa connesso.
Qui il mondo agro-pastorale ha mantenuto pressoché intatta la propria identita nel corso dei secoli. In una realt? in continuo movimento, in cui tutto si modifica rapidamente e le tradizioni sembrano non trovare posto, cio, è stato possibile solo attraverso la ripetizione ciclica e continua di feste, riti, fiabe, proverbi e celebrazioni. Per comprendere meglio queste tradizioni e in quale contesto esse hanno avuto origine, non possiamo far altro che citare il primo che parl? della civilt? agro-pastorale di Aliano e il primo che la fece conoscere al resto d'Italia: Levi.
Quando Levi arriva in Lucania scopri un mondo sconosciuto a lui e alla stessa intellighenzia italiana e il suo romanzo Cristo si è fermato ad Eboli diventa la carta d'identita di un universo clandestino, inconsciamente vivo, che chiedeva riscatto e riconoscimento rispetto ad un lungo letargo volutamente costruito da istituzioni culturali, politiche e sociali per nulla interessate alla redenzione dei contadini, dei poveri e degli ultimi. Anzi, quanto più poveri e ultimi tanto più funzionali ai progetti di egemonia culturale delle classi dirigenti italiane del ventennio. Si trova davanti ad un mondo che viveva 'fuori del tempo e della storia', lontano dal progresso, un mondo pre-cristiano, una civilt? arcaica, lontana, nera, primitiva, dove il tempo non era arrivato, lo Stato era un ostacolo, la vita era misera e impregnata di magia e l'atteggiamento dei contadini era volto ad una rassegnata passivita.
Come spiega Levi, gli abitanti di Aliano, ancora negli anni Trenta, vivevano in una sorta di liberta naturale etnologicamente intesa, cioè di stato di natura, tipica di un mondo chiuso alla Storia. Questa liberta è conciliabile con il tempo primordiale e antico di un universo escluso ed espulso dalla civilta cristiana, a meta strada tra umanita e animalita.
Qui trova origine l'esigenza da parte delle comunita agricole di trovare soluzioni per esorcizzare i rischi presenti nell'ambiente pastorale, cioè mascherandosi da animali.
La maschera animale attua il riscatto della condizione umana. Il pastore temendo una possessione da parte delle bestie, ha tentato di esorcizzare il rischio, ora parodiando e ridicolizzando il selvatico, ora trasformando il mostruoso in maschera carnevalesca.
Descrizione modalita' di gestione A causa della mancanza di documenti scritti o fotografie e solo attraverso i racconti orali della gente del posto, siamo venuti a conoscenza del fatto che in tempi più remoti la maschera veniva realizzata in legno e che la folta chioma variopinta del cappellone veniva creata con ritagli di carta per il pane o di giornali. Inoltre non vi era tanta differenza tra una maschera e l'altra, infatti erano tutte abbastanza simili e riproponevano quasi sempre i seguenti tratti: naso adunco, mento sporgente, zigomi e fronte alti.
Caratteristiche significative Le maschere cornute di Aliano costituiscono un bene storico, culturale e demoetnoantropologico di fondamentale importanza sia per la popolazione locale, sia per gli studiosi, per i giornalisti e fotografi che studiano e riproducono gli elementi essenziali delle sfilate, costituiti dalla maschera e dal cappellone che sono gli elementi che possono mutare in base alla fantasia ed alla immaginazione di chi le realizza, mentre altri elementi rimangono fissi ed immutabili, quali: il vestiario, gli elementi ad essi connesso ed il cupa cupa.
Bibliografia https://www.google.com/search?q=carnevale+di+aliano&rlz=1C1GCEA_enIT942IT942&oq=carnevale+di+aliano&aqs=chrome..69i57.4091j0j15&sourceid=chrome&ie=UTF-8
Piano di salvaguardia proposto
Risorse aggiuntive
Attivita' proposte Sfilata dei campanacci il giorno di sant' antonio abate il 17 -18-19 gennaio
sfilate maschere alianesi (cornute) nei giorni del carnevale per concludersi l' ultimo giorno con la commedia improvvisata la frase alianese descritta da levi nel cristo
E' gia' stato attivato un piano per la salvaguardia/rivitalizzazione e valorizzazione/fruibilita'? Si, da oltre 7 anni
Descrizione attivita' realizzate o da realizzare Sfilata dei campanacci il giorno di sant' antonio abate il 17 -18-19 gennaio
sfilate maschere alianesi (cornute) nei giorni del carnevale per concludersi l' ultimo giorno con la commedia improvvisata la frase alianese descritta da levi nel cristo
Calendario attivita' Le attivita saranno realizzate ogni anno, nel periodo del carnevale che parte dal giorno 17 gennaio, giorno di sant' antonio abate con la sfilata dei campanacci per le strade del paese dando l' inizio al carnevale che si sviluppa fino all' ultimo giorno, con la domenica aggiuntiva successiva - festa del petrosello- con sfilate e la magica frase che carlo levi descrive nel cristo.
Piano dei costi 75000
Piano dei ricavi 150000
Partecipazione comunita' l' evento è atteso da parte di tutta la comunita alianese e dai territori limistrofi della regione basilicata, ma soprattutto da molti turisti che provengono per le occasioni da tutta l' italia e anche un numero cospiguo di turisti stranieri.
Stato della progettazione Progettazione esecutiva e cantierabile