Descrizione del bene
Natura prevalente
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Edificio di culto
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Periodo di realizzazione
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Fine secolo Fine XII-inizio XIII sec.
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Valutazione espressa dal MiBACT
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Nessuna
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Contesto
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Rapolla in quanto storica sede vescovile vanta un altissimo numero di costruzioni sacre, anche rurali. Si contano tre conventi, due monasteri, tre croci, dieci laure, cinque eremi e sette chiese.
Le catastrofi naturali che hanno tormentato le terre di Basilicata hanno spesso stravolto l?aspetto originario degli antichi centri. Ma accade anche di scoprire, con una certa meraviglia, alcune importanti testimonianze artistiche, uniche tracce superstiti di un passato per altri aspetti irrimediabilmente perduto, come avviene per la cattedrale di Rapolla, crollata varie volte nel corso dei secoli, ma che ancora oggi conserva interessanti elementi artistici e architettonici di et? medievale, manifestazioni da un lato della cultura del maturo XII secolo, dall?altro di un circuito di esperienze collegate ai grandi cantieri imperiali del XIII secolo.
La Cattedrale prende corpo "nel luogo preciso del Castello rapollano" (Chiaromonte) o, forse, nel perimetro dell'antica cattedrale paleocristiana andata distrutta probabilmente durante l'incursione dei melfitani, venuti a rivendicare il loro dominio sul paese (1183). L'edificio fu consacrato nel 1253 dal vescovo Giovanni Sorge.
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Sintesi morfologica e tipologica
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Le ricostruzioni, le modifiche e i restauri della Cattedrale vanno di pari passo con le date dei vari terremoti:
- 1456: la chiesa sub? una distruzione quasi totale;
- 1527, 1627, 1884: sub? danneggiamenti;
- 1694: distruzione e ricostruzione, grazie ad una lauta offerta fatta da papa Benedetto XIII (1724-1730) in visita alle zone terremotate durante l'anno 1724;
- 1703, 1748, 1851, 1910, 1930, 1980: danneggiamenti, crolli e successive ricostruzioni.
All?interno, l?edificio di Rapolla conserva ancora esili tracce della costruzione che comp? Melchiorre da Montalbano, nel 1253. La chiesa si presenta con un impianto a tre navate divise da pilastri di cui i primi quattro hanno forma ottogonale. I primi due sono attualmente inglobati nella facciata, che un tempo doveva quindi essere più avanzata. All?attivit? di Melchiorre sono attribuiti i due imponenti pilastri cruciformi con otto colonnine incastrate ed i semipilastri corrispondenti nelle navate laterali. Le campate successive sono frutto di un intervento trecentesco, come si apprende da un?iscrizione murata sul lato sinistro della facciata. Allo stato attuale una traccia dei lavori pu? intravedersi nella volta dell?abside laterale destra, in seguito riadattata a sacrestia della chiesa. Ad un altro edificio (forse il palazzo vescovile), potrebbe invece appartenere la cappella che si apre nella navata laterale sinistra, all?altezza della prima campata, orientata in senso inverso. Attualmente tutto il lato sinistro dell?edificio, compresa la decorazione plastica è frutto di restauro. Quanto ai modelli architettonici, i pilastri a fascio di Rapolla si ispirano ai pilastri della Incompiuta di Venosa. Ad una attenta osservazione l?edificio ha ancora un forte sapore romanico, soprattutto nella plastica decorativa. Molto interessanti, soprattutto da un punto di vista iconografico sono i motivi scolpiti sul pilastro a fascio del lato destro della navata centrale e quelli del pilastro corrispondente nella navata laterale, simboli allusivi al male, come teste di leoni che spuntano dagli ornamenti vegetali.
All?interno si essa sono custoditi un crocifisso del XIII secolo ? la statua lignea del XII-XIII secolo, una Madonna nera di arte bizantina del 1278, tele di scuola napoletana del 1777 del pittore Gianbattista Vela, raffiguranti la Madonna col bambino e San Giuseppe.
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Storia
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La data di costruzione dell?attuale cattedrale sembra essere anteriore al 1209, anno in cui fu costruito il campanile per volere del vescovo Riccardo ad opera del maestro Barolo di Muro Lucano.
La cattedrale fu completata nel 1253 da Melchiorre da Montalbano, il quale firma il portale principale e i capitelli situati all?interno della chiesa.
La cattedrale duecentesca sorge sul luogo della vecchia cattedrale la cui costruzione avvenne, probabilmente, nel 1183 quando gli abitanti di Melfi, rivendicando il proprio dominio sul territorio limitrofo alla loro citt?, occuparono e distrussero Rapolla.
Della struttura originaria ci è rimasto ben poco a causa del perenne nemico dei territori lucani ed in particolare del Vulture: il terremoto.
Gi? con il terremoto del 1456 la cattedrale di Rapolla risultava gravemente danneggiata e riparata successivamente dal vescovo Troilo Carafa.
Il terribile sisma del 1694 distrusse nuovamente la cattedrale, che fu nuovamente ricostruita per volere di papa Benedetto XIII.
Il terremoto del 1851 danneggi? ancora una volta la chiesa; essa fu ricostruita e di nuovo danneggiata da altri terremoti, nel 1930 e nel 1980 e infine riaperta al pubblico dopo il restauro il 29 settembre del 2000.
CHIAROMONTE F., Cenno storico sulla chiesa vescovile di Rapolla, Melfi, 1888.
PELLETTIERI A., Rapolla, in AA.VV., Cattedrali di Basilicata, Lavello 1995.
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Destinazione d'uso
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Luogo di culto
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Periodo di fruizione
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tutti i giorni
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Modalita' di gestione
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Diretta
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Servizi attivi
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- Accoglienza - Informazione - Organizzazione di mostre e manifestazioni culturali - Iniziative promozionali
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Servizi attivabili
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- Accoglienza - Organizzazione di mostre e manifestazioni culturali - Iniziative promozionali
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