Descrizione del bene
Natura prevalente
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Edificio di culto
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Periodo di realizzazione
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Inizio secolo X-XI sec.
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Valutazione espressa dal MiBACT
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La Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Basilicata, in collaborazione con il Centro Operativo Misto di Venosa, ha promosso, nell?ambito delle Giornate Europee del Patrimonio, delle visite guidate alla scoperta di uno dei monumenti più significativi di Rapolla: la Chiesa di Santa Lucia, la cui edificazione viene fatta risalire al X-XI secolo ad opera dei Normanni, la prima cattedrale dell?antico centro lucano.
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Contesto
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La chiesa, ubicata in una delle viuzze dell'abitato, via Luigi Lavista, si configura con una struttura architettonica di estrema semplicit?; ci? nonostante riveste non poco interesse per la sua stessa posizione geografica, che in passato gli ha consentito di partecipare ad entrambe le culture del tempo: quella greca e quella latina. Gli studiosi hanno riconosciuto il grande valore di tale chiesa, che presenta elementi non rinvenibili in nessun altro edificio adibito al culto presente in Lucania; di grande rilievo architettonico è ad esempio la fusione, presente nella chiesa di S. Lucia, della pianta a croce greca con la basilicale a tre navate.
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Sintesi morfologica e tipologica
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La chiesa rivela in facciata la ripartizione interna a tre navate. L?armonioso portale in pietra con piedritti e doppio arco a tutto sesto in conci lisci, imposte, architrave e lunetta decorate con delicati motivi vegetali d? accesso alla navata centrale chiusa dall?abside semicircolare e divisa dalle navate laterali tramite pilastri quadrangolari in pietra con capitelli modanati.
Il singolare schema planimetrico del tempio è composto dalla sequenza longitudinale di due croci greche coperte da volte a botte nella navata centrale e da volte a crociera in quelle laterali. Nei punti in cui la navata centrale incrocia i transetti si elevano due cupolette ellittiche in pietra sormontate all?esterno da elementi quadrangolari con copertura piramidale.
L?interno della chiesa, illuminato da una luce tenue e soffusa per le dimensioni delle piccole aperture ridotte quasi a feritoie, è pervaso da un?atmosfera mistica che predispone al raccoglimento e alla preghiera. L?esterno si caratterizza, invece, per l?originale composizione volumetrica degli elementi architettonici e per l?articolazione delle coperture in lastre di pietra. La facciata occidentale è a salienti interrotti: un solo portale vi si apre, nel centro; gli stipiti, a conci squadrati in vista, sono coronati da capitelli decorati a foglie d'acanto, sui quali si imposta la duplice archeggiatura e che racchiude una lunetta a tutto sesto recante al centro la corolla d'un fiore, mentre alla base si snoda un fregio vegetale. Oltre a questa, l'unica apertura della facciata è la finestra monofora ad arco che d? luce alla navata centrale.
Assolutamente privi di motivi ornamentali sono i fianchi e la zona absidale: con la nudit? delle pareti, colpisce la scarsit? di aperture lucifere, in una netta prevalenza di pieni sui vuoti che mostra la chiesa partecipe del linguaggio romanico occidentale. Due tiburi quadrati, coperti con tetto a padiglione rivestito di un manto di coppi laterizi, si innalzano all'incrocio fra i due transetti e il braccio longitudinale della chiesa. Sul lato meridionale, in corrispondenza del transetto prossimo all'abside sorge il campanile: frutto di rifacimento, come si è detto, e la cella campanaria (la torre comunica con la chiesa tramite un arco di collegamento aperto nel muro della navatella destra). Nell'ultimo terremoto del 23/11/1980, ha sub?to ulteriori danni strutturali, consolidati negli anni 1990 con un cambiamento strutturale sulla copertura, anzi che a coppi di argilla a pietre piatte (chiattarole). Durante la fase di restauro sono venuti alla luce le cripte di sepoltura (parte interna -navata centrale).
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Storia
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Non si possiedono notizie precise sulla sua origine, ma la critica più recente propende per un'assegnazione dell'edificio all'epoca normanna, sulla base di alcune considerazioni stilistiche effettuate. La prima cattedrale di Rapolla fu proprio la chiesa di Santa Lucia, che vide poi il declino dopo la costruzione di una nuova e più ampia cattedrale, intrapresa nel 1209 dal vescovo Riccardo. Nel Cinquecento la chiesa di Santa Lucia versava in uno stato di abbandono, come testimonia la lapide murata al di sopra del portale della facciata. Dopo i lavori di restauro, la chiesa fu officiata dalla Congrega di San Michele, la quale provvide alla sostituzione dell'antico altare, e fece ricavare un vano ipogeico con funzione di sepoltura. Nel Seicento l'interno fu rivestito di una trita decorazione barocca a stucchi e nella facciata principale furono aperte due finestre (oggi murate). Nel 1930, causa il terremoto del 23 luglio, l'edificio riport? lesioni nelle volte e il crollo parziale del campaniletto. Nel 1932-33 venne pertanto condotta una campagna di restauri e venne reso alla chiesa il suo volto primitivo.
Bibliografia
MONGIELLO G., La chiesa di Santa Lucia in Rapolla , in ?Bollettino d?Arte?, XLIX, 1964.
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Destinazione d'uso
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Luogo di culto visitabile
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Periodo di fruizione
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tutti i giorni
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Modalita' di gestione
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Indiretta
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Servizi attivi
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- Accoglienza - Informazione - Iniziative promozionali
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Servizi attivabili
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- Gestione di raccolte discografiche, di diapoteche e biblioteche museali - Organizzazione di mostre e manifestazioni culturali - Iniziative promozionali
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