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Patrimonio culturale della Basilicata Regione Basilicata
Guida alla compilazione
Riferimenti dell'Ente
Qualificazione giuridica Comune
Denominazione COMUNE SANT'ANGELO LE FRATTE
Codice fiscale/Partita IVA 80002570762
Comune Sant'Angelo Le Fratte
CAP 85050
PEC comune.santangelolefratte@cert.ruparbasilicata.it
Legale rappresentante MICHELE LAURINO
Responsabile del procedimento
Nominativo MICHELE LAURINO
Email areatecnica@comune.santangelolefratte.pz.it
Telefono
Ruolo Responsabile Area Tecnico-manutentiva
Denominazione del bene intangibile
Nome del bene La lavorazione del rame
Localizzazione
Luogo culturale Le attività artigianali si svolgono in zona rurale e centro storico da artigiani che si tramandano da padre e figlio.
Localizzazione geografica Le botteghe artigiane sono insediate nel centro storico.
Descrizione del bene
Aree tematiche - Artistica
- Saperi tecnici e artigianali
Valutazione interesse culturale Forse non tutti sanno che anticamente i ramai affollavano le strade del paese, intenti a lavorare con il loro martello, con il quale battevano il rame e circondati dai loro mille e diversi attrezzi, quali basamenti di metallo, cesoie, bulini, scalpelli utilizzati per praticare le incisioni.
Utilizzavano questo materiale per realizzare stoviglie, contenitori ed altri oggetti d'uso quotidiano poichè aveva una consistenza più leggera della terra cottura, facilmente soggetta a rotture. Così i santangiolesi iniziarono ad apprendere le tecniche di lavorazione, tramandate poi di generazione in generazione.
Fare il ramaio equivaleva ad imparare il mestiere da piccoli, in tenera età, con la consapevolezza di dover lavorare duramente, per molte ore, con un notevole sforzo fisico. Ogni futuro ramaio apprendeva i segreti del mestiere dal proprio genitore. Nulla era lasciato al caso, non era di certo un lavoro da poter improvvisare su due piedi.
Contesto Un vecchio ramaio, attraverso le sue parole, testimonia la grandissima fatica di questo lavoro "A volte dovevo stare seduto 12 ore per cercare con i vecchi ferri del mestiere, di dare forma e vita ad un oggetto, piegando e ripiegando il rame e ci si rompeva la schiena in questo modo per imparare a lavorare".
Nel dopoguerra sono nate molte piccole industrie a conduzione familiare dove si lavorava il rame grazie ai macchinari ed all'intervento degli artigiani. Hanno avuto molta fortuna nel campo del commercio ed in particolare, negli anni '60 e '70, decretando un grande boom economico.
Oggi la figura del ramaio non è più in voga: non esistono scuole professionali che formano i giovani alla professione e le materie prime hanno un costo davvero alto. Un vero peccato per un patrimonio artigianale immenso, oramai completamente dimenticato, che un tempo rappresentò per il paese motivo di orgoglio e ricchezza.
Descrizione modalita' di gestione Il nostro "testimone" è Parrella Antonino, 'riconvertito' a lavorazioni industriali, pur mantenendo una piccolissima produzione di lavoro artigianale per una ristretta cerchia di conoscenti. Il ramaio era parte integrante di un sistema famigliare che comprendeva la coltivazione, la cura del bestiame ed il periodo di fienagione, la produzione di utensili era certamente di supporto famiglie di contadini e pastori della zona.
Caratteristiche significative Anche oggi la lavorazione del rame rappresenta un artigianato vivo, ma che viene spesso, per ignoranza o mancanza di informazione, accostato alle produzioni di massa per questo motivo rischia di perdere non solo la propria connotazione naturale, la propria identità e peculiarità, ma anche il proprio tessuto economico e lavorativo, mettendo a rischio tutti coloro che lavorano in tale settore e che a lungo andare, nella peggiore delle ipotesi, rischiano di sparire definitivamente. Far sì che tale lavorazione diventi un patrimonio culturale intangibile significherebbe riconoscere un'arte che ancora oggi si tramanda oralmente di generazione in generazione, che impiega praticamente le stesse tecniche, gli stessi strumenti e gli stessi materiali sin dalle proprie origini.
Bibliografia -Basilicata Edivideo Trimestrale di cultura, storia, arte, natura e turismo n.19 Anno IX Marzo 2004 (http://old.basilicatanet.it/dipaeseinpaese/docs/29092006100706.pdf)
- http://www.prolocosantangelolefratte.it/default.asp
Piano di salvaguardia proposto
Risorse aggiuntive L'ente contribuisice con circa € 1.000,00 annui, per un totale di 3.000,00 euro nel prossimo triennio.
Attivita' proposte Per potenziare la fruibilità e l'accesso delle tecniche e delle antiche metodologie di lavoro legate ai vecchi mestieri, saranno aperte al pubblico in forma diffusa nel centro storico le botteghe artigiane, all'interno delle quali si realizzeranno attività formative, dimostrative e di laboratorio a cura dei mastri ramari.
E' gia' stato attivato un piano per la salvaguardia/rivitalizzazione e valorizzazione/fruibilita'? Si, da oltre 7 anni
Descrizione attivita' realizzate o da realizzare Vedasi campo successivo.
Calendario attivita' Il calendario triennale delle attività è il seguente:
- realizzazione di mostra permanente di manufatti in rame e metallo presso il Palazzo nobiliare Galasso, inserito all'interno centro storico.
- installazione statue in rame lungo le vie del centro storico.
Piano dei costi 45000
Piano dei ricavi 5000
Partecipazione comunita' La partecipazione della comunità avverrà attraverso le botteghe artigiane, scuole, le associazioni artistiche e agenzie turistiche.
Stato della progettazione Progettazione esecutiva e cantierabile