Localizzazione
Luogo culturale
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Il Comune di Potenza promuove l'evento cittadino, organizzato in onore del Santo Patrono e denominato 'Storica Parata dei Turchi', che si celebra il giorno 29 maggio di ogni anno. L'Ente ha definito, avvalendosi della consulenza di studiosi e storici, la precisa collocazione storica di tale avvenimento, nonché il percorso che dovrà essere immutabile nel tempo, e gli elementi decorativi al fine di canonizzare e regolamentare la festa in quadri rappresentativi ben precisi per tutelarne l'originalità ed evitare che, nel tempo, si possano stravolgere tali tradizioni sulla base di variazioni che ledano le tradizioni e l'identità locale. Nel 2010 è stata costituita la "Commissione storica per la pianificazione, preparazione ed istituzionalizzazione dell'evento". Le attività di coordinamento e la gestione della Parata sono affidate ad un Comitato Tecnico Scientifico (di cui almeno uno esperto di storia ed uno esperto nella gestione di eventi culturali). L'organizzazione è di esclusiva pertinenza dell'Amministrazione Comunale. La partecipazione, in qualità di figurante, assistente al coordinamento e/o alla organizzazione, aiutante o in qualsivoglia veste, sempre che prevista dal Comitato, è aperta a tutti. I cittadini possono partecipare sia in forma associata (associazioni, pro loco, ecc.) sia singolarmente. La città di Potenza indossa l'abito delle grandi occasioni per festeggiare il sua Santo patrono e, in quanto capoluogo di regione, coinvolge tutte le realtà dell'area metropolitana e accoglie l'enorme flusso di turisti e curiosi desiderosi di assistere alla festa, sentita in tutta la regione, e al corteo storico con il quale il popolo potentino solennizza la ricorrenza religiosa del Santo patrono.
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Localizzazione geografica
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La parata si svolge la sera del giorno 29 maggio di ogni anno (nel giorno della vigilia di San Gerardo) lungo le vie della Città di Potenza. Prendono parte alla Parata ca 1000 figuranti che percorrono un tragitto di circa 4 km di seguito esplicitato: Campo sportivo Viviani, Viale Marconi, Via Verdi, Viale Dante, Via Vaccaro, C/so Umberto, Via Portasalza, Via Pretoria, Piazza Matteotti, Largo Duomo. L'evento raduna fino a 50.000 spettatori e ogni anno si assiste ad un sistematico aumento di turisti attirati dalla positiva pubblicizzazione della manifestazione. La Parata, costituisce una rievocazione storica figurata che prende in considerazione i seguenti periodi storici: XII sec.; XVI sec.; XIX sec.
Le ambientazioni e i quadri dei quali la Parata si compone e l'ordine in cui deve svolgersi, risultano dal prospetto schematico parte integrante del Disciplinare allegato (allegato B). Il complesso delle disposizioni sono ispirate anche al RIRS (Regolamento Italiano per la 'Rievocazione Storica').
Esse vanno a rievocare episodi ben innestati nella vicenda storica potentina e nella tradizione popolare e per l'Amministrazione comunale deve e vuole tutelarle per conservare quel carattere tipico degli usi e costumi del popolo potentino: canonizzare e regolamentare la festa in quadri rievocativi ben precisi significa tutelarne l'originalità ed evitare che, nel corso del tempo, chiunque possa stravolgere tali tradizioni sulla base di variazioni e trasformazioni che non identifichino più le tradizioni e l'identità locale. Pur tuttavia, tali canoni e regole non vogliono sottrarre o cristallizzare le naturali trasformazioni che lo stesso popolo apporta con nuovi comportamenti e atteggiamenti
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Descrizione del bene
Aree tematiche
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- Storica (momenti, aspetti/problematiche, protagonisti) - Demoetnoantropologica (Tradizioni, riti, ...) - Artistica - Saperi tecnici e artigianali - Santità e vissuto religioso - Territoriale-ambientale
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Valutazione interesse culturale
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Questa rappresentazione fa parte del Patrimonio D'Italia per la Tradizione, è il risultato del matrimonio tra fede e tradizione. Mentre negli abitanti nativi della città l'attaccamento a questa tradizione è tenace, il senso di appartenenza e l'accettazione da parte delle
popolazioni provenienti dal territorio regionale sta aumentando nel tempo a seguito della pubblicizzazione attiva dell'evento nelle scuole e sul territorio.
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Contesto
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Il corteo storico è articolato in tre ambientazioni. Nello specifico si fa riferimento alla rievocazione storica della seconda meta del 1800
con la ricostruzione di un ambiente sociale articolato e complesso che porta alla luce la struttura sociale composta da: nobili, borghesi religiosi, artigiani, contadini. In particolare l'attenzione ricade sul travestimento dei popolani e dei carbonari che diventano interpreti dell'evento attraverso la catarsi del travestimento (diventano turchi, soldati Latini ecc.) Si offrire così uno spaccato della vita ottocentesca e si dare la possibilità alla gente di fare un tuffo nel passato e di rivivere quei momenti di profonda umanità, spiritualità e socialità. Si potrà così comprendere attraverso la rievocazione come il popolo potentino aspettava le festività di San Gerardo e come lo onorava attraverso la ritualità religiosa e attraverso i festeggiamenti in onore di San Gerardo nella sfilata dei turchi nel 1800.
La rievocazione del secondo ambiente si divide in cinque quadri specifici in ognuno dei quali si racconta un determinato episodio descritto nell'atto notarile dello Scafarelli. Quest'ambiente è quello più articolato proprio per la presenza di una diversità di temi e di situazioni, militare, religioso, civile ecc. Appare straordinario l'approccio stilistico con un periodo molto articolato quale il Rinascimento. Periodo complesso e di forte caratterizzazione sia per i costumi militari latini e turchi sia per costumi della famiglia Guevara e della sua corte, (influenza spagnola), del popolo potentino, dei giullari dei musici, delle odalische, dei religiosi e degli amministratori.
Il terzo ambiente, infine, è caratterizzato da una ricostruzione storica medievale del 1100 nel quale si racconta la devozione del popolo potentino a San Gerardo. Anche in quest'ambiente si può parlare di rievocazione perché fa preciso riferimento alla vita di San Gerardo, alla data della sua morte e della sua santificazione. Quadro nel quale si evoca la ritualità religiosa attraverso la ricostruzione di una processione di e medievale. La ricostruzione fa riferimento in particolare ai cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme e il mondo ecclesiastico in particolare.
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Descrizione modalita' di gestione
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Grande rilevanza viene attribuita sul nostro territorio nazionale alle feste patronali per i solenni festeggiamenti dei Santi Patroni delle città, sia per il valore liturgico che per quello tradizionale che le stesse assumono; gli Enti pubblici intervengono per mantenere salde queste tradizioni che rappresentano l'identità di un popolo e di un territorio. Al fine di valorizzare e meglio definire le caratteristiche della manifestazione storica rappresentata dalla Parata dei Turchi, le attività di coordinamento e la gestione della Parata stessa sono affidate ad un Comitato Tecnico Scientifico costituito da n. 5 membri, di cui almeno uno esperto di storia ed uno esperto nella gestione di eventi culturali.
L'organizzazione, invece, è di esclusiva pertinenza dell'Amministrazione Comunale. ogni anno. Il comitato, nel rispetto del presente disciplinare, quindi, predispone un documento organizzativo da sottoporre al Consiglio Comunale e determina il calendario delle azioni organizzative. Entro il mese di febbraio di ogni anno, dovrà essere pubblicato il bando di reclutamento e partecipazione predisposto dal Comitato sulla scorta del prospetto schematico della Parata e del documento organizzativo approvato nel quale saranno indicate le figure e gli animali da reclutare.
La selezione dei figuranti e l'assegnazione delle parti, a cura del Comitato, dovranno avvenire entro il mese di aprile di ogni anno. Potranno presentare domanda di partecipazione tutte le associazioni. La riunione delle Comparse, complete di tutti gli elementi che le compongono, degli altri gruppi di Figuranti e la formazione del Corteo Storico, si terrà alle ore e nei luoghi indicati dal Comitato. Per dirigerne e disciplinarne lo sfilamento, il Comitato si avvarrà di volontari e del personale messo a disposizione dall'Amministrazione Comunale.
Il servizio d'ordine sarà disciplinato dal Sindaco con giusto provvedimento che si ripete ogni anno, secondo le esigenze dettate da ragioni di ordine pubblico.
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Caratteristiche significative
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C'è un nucleo essenziale costituito dagli elementi scenografici che raffigurano S.Gerardo, la nave e la guglia, gli armati e la corte comitale potentini, gli armati turchi, il Gran Turco sulla carrozza, i portatori, i bambini: questo nucleo dovrebbe essere presente sempre in tutte le future edizioni.
La parata è da intendersi come una vera e propria rievocazione storica; si
racconta attraverso i costumi, i complementi, gli accessori, le armi i tre precisi periodi storici: il medioevo, la metà del 1500 e dell'ottocento. Per una lettura completa, esaustiva ed espressiva dei quadri è necessario, quantomeno, rendere visibile con tutti gli elementi di caratterizzazione i tre periodi, differenziandoli in termini stilistici, compositivi e cromatici oltre che delle armi. In questo modo si andrà a caratterizzare, in ogni in ambiente, il personaggio e il contesto storico, civile, militare e religioso, senza tralasciare nulla all'improvvisazione o alla superficialità.
Per questo è importante un approccio professionale per una codifica e decodifica dei costumi come espressione di un preciso e determinato periodo storico, ed indispensabili per trasferire concetti, storie ed emozioni.
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Bibliografia
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R. RIVELLO, Ricordi e note su costumanze, vita e pregiudizi del popolo potentino, Forni Editori, Bologna 1970/ G. MESSINA, Dal Po al Basento, pellegrino di pace, Potenza 1999, pp 232-233/ P. M. BRIENZA, La processione dei turchi a Potenza, Potenza 1969/ E. VIGGIANI, Memorie della città di Potenza, Potenza 1805, pp 67 ss./ G. RACIOPPI, Storia dei popoli della Lucania e della Basilicata, II, Roma 1900, p 238/ A. TRIPEPI, Curiosità storiche di Basilicata, Potenza 1916, pp 77-85/ S. DE PILATO, Leggende sacre di Basilicata, in La Basilicata nel mondo, I, 1 (1924), pp 22-27, e II, 1 (1925), pp. 39-48/ F. GIAMBROCONO, Le gesta e i trionfi raccolti nel sec. XI da S.Gerardo Dalla Porta protettore della città di Potenza, per la fausta ricorrenza del Giubileo Sacerdotale di Leone XIII, Potenza, Stabilimento Tipografico Alfonso Santanello, 1887 (pp. 1-22)/ A.PELLETTIERI, La Cattedrale di Potenza, in AA.VV., Cattedrali di Basilicata, Potenza 1995
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Piano di salvaguardia proposto
Risorse aggiuntive
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Si deve prevedere un apporto aggiuntivo di ca euro 100.000,00
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Attivita' proposte
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E' necessario ripensare la manifestazione, lasciando intatto il nucleo primitivo. Trattandosi di bene culturale della città, l'Amministrazione, d'intesa con l'autorità religiosa, dovrà apportare aggiornamenti scenografici e di regia a seguito di verifiche sulla coerenza con gli elementi e il significato essenziali della sfilata.
Dovrà, inoltre, pensare a:
a) nuove modalità di aggregazione per suscitare nei quartieri un movimento sempre più diffuso, consapevole e tenace dell'appartenenza: a questo tendono infatti le 'squadre' dei partecipanti appartenenti ai rioni cittadini, le quali dovrebbero promuovere nel quartiere iniziative di conoscenza e documentazione sulla vita, la storia e le tradizioni della città, e coltivare, con l'aggregazione, l'emulazione; a questo potranno contribuire la Pro Loco ed altri gruppi od associazioni culturali;
b) un rinnovato impegno per tramandare uno schema fisso della 'sfilata dei turchi' che rappresenti nel tempo la continuità della tradizione, ma consenta anche spazi per migliorare, abbellire, ampliare i quadri della sfilata con nuovi apporti, che siano rispettosi tanto della storia e della tradizione, quanto della libertà espressiva e della coerenza antropologica e religiosa.
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E' gia' stato attivato un piano per la salvaguardia/rivitalizzazione e valorizzazione/fruibilita'?
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Si, da oltre 7 anni
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Descrizione attivita' realizzate o da realizzare
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Nel 2010 è stato elaborato il primo 'Disciplinare per le parate e le rievocazione storiche dedicate alla commemorazione per San Gerardo, patrono della città di Potenza' (da aggiornare e ampliare) che riconoscendo, in alcuni ambienti definiti dalla storia e dalla leggenda, le caratteristiche della parata, regolamenta fondamentalmente la denominazione, l'immagine, la partecipazione e le norme di svolgimento del corteo storico con il quale il popolo potentino solennizza la ricorrenza religiosa del Santo patrono.
I costumi e le attrezzature corrispondenti dovrebbero essere di proprietà del Comune ed essere addirittura prodotti in loco, e per la loro creazione l'Ente
organizzatore dovrebbe coinvolgere l'Istituto d'Arte, le famiglie e i giovani.
La custodia dei costumi potrebbe dar luogo ad una esposizione permanente di carattere folkloristico, artistico e storico.
E' necessario implementare la pubblicizzazione dell'evento, sollecitare la promozione e la produzione dei costumi, documentari, maschere, cartoline, poster, souvenir artigianali tipici così da migliorare il mercato turistico.
Circa l'eventuale proposta di nuovi elementi di rappresentazione, si potrebbe pensare all'istituzione di scuole giovanili per tamburini/trombettieri/sbandieratori e di sartoria.
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Calendario attivita'
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giorno 29 maggio di ogni anno - ore 19.30 - Percorso di 4 km: Campo sportivo Viviani, Viale Marconi, Via Verdi, Viale Dante, Via Vaccaro, C/so Umberto, Via Portasalza, Via Pretoria, Piazza Matteotti, Largo Duomo
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Piano dei costi
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800000
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Piano dei ricavi
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0
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Partecipazione comunita'
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Suscitare nei quartieri un movimento sempre più diffuso, consapevole e tenace dell'appartenenza: a questo tendono infatti le 'squadre' dei partecipanti appartenenti ai rioni cittadini, le quali dovrebbero promuovere nel quartiere iniziative:
-di conoscenza e documentazione sulla vita, la storia e le tradizioni della città,
-che coinvolgano i cittadini nella realizzazione di costumi/attrezzature per la parata e nella formazioni di gruppi di tamburini/trombettieri/sbandieratori (a questo potranno contribuire la Pro Loco ed altri gruppi od associazioni culturali)
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Stato della progettazione
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Progettazione esecutiva e cantierabile
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