Descrizione del bene
Aree tematiche
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- Demoetnoantropologica (Tradizioni, riti, ...) - Saperi tecnici e artigianali - Territoriale-ambientale
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Valutazione interesse culturale
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L'evento autunnale si colloca nel cuore delle produzioni enogastronomiche di eccellenza del Vulture (che coincidono con quelle di maggiore eccellenza della intera Regione): Aglianico del Vulture, Olio extravergine d'oliva del Vulture, castagne, etc. Il forte radicamento è testimoniato dalla ininterrotta presenza dell'evento negli ultimi 60 anni. Negli ultimi anni la presenza del "cinipide" del castagno sta mettendo in crisi l'apparato produttivo e rende ancora più importante la valorizzazione e il rilancio di strumenti di tutela, compresi quelli a carattere turistico. La coltivazione del castagno è infatti antichissima sul territorio e si identifica fortemente con il paesaggio locale, i cicli stagionali, le lavorazioni tipiche e un settore commerciale di elevato interesse.
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Contesto
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Varola nasce nel contesto delle tradizioni agricole del nord-Basilicata, caratterizzate fin dall'epoca del feudo Doria (ma anche prima, dal Medioevo), da produzioni cerealicole, allevamenti ovini e silvicoltura. I terreni vulcanici del Vulture favoriscono la crescita del castagno, cultivar "Marroncino di Melfi", di piccole dimensioni, particolarmente adatto al consumo immediato sotto forma di caldarroste, oltre che per la preparazione della "farina di castagne" per il cosiddetto "pane dei poveri". La preparazione della caldarrosta, anche per le caratteristiche tecniche del procedimento (grandi bracieri posati collocati sopra cippi di legna di castagno) è da sempre un'esperienza sociale e comunitaria, che si svolgeva nei vari slarghi e vicinati del centro antico, tipica della stagione autunnale cos? ricca di odori, colori e sapori.
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Descrizione modalita' di gestione
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La salvaguardia e la continuità sono assicurate per tradizione orale, mediante il susseguirsi di generazioni e l'impegno costante della Pro-Loco e dell'Amministrazione comunale di Melfi.
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Caratteristiche significative
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Il bene intangibile identifica in modo compiuto una comunità (quella di Melfi), una stagione (l'autunno e la sua "esplosione" enogastronomica) e un territorio (il Vulture). Contiene in sé sia elementi riconducibili alle tradizioni agricole che riferimenti agli antichi mestieri (le Varole sono realizzate in ferro da mastri artigiani) e rappresenta il più significativo appuntamento di animazione turistica del borgo antico di Melfi, con decine di migliaia di presenze ogni anno.
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Bibliografia
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www.facebook.com/vultureventi
www.prolocomelfi.it
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Piano di salvaguardia proposto
Risorse aggiuntive
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Il Comune di Melfi intende compartecipare con proprie risorse al potenziamento e alla piena valorizzazione del bene immateriale, con un importo non inferiore a 50.000 euro/anno.
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Attivita' proposte
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Il programma di potenziamento e valorizzazione del bene intangibile, già di per sé significativo, prevede:
1) potenziamento della didattica e del turismo scolastico con piena fruibilità dei boschi e conoscenza del territorio naturale, attraverso il coinvolgimento dei castanicultori e delle loro associazioni, in modo da estendere la permanenza turistica oltre il solo weekend. Si prevedono escursioni guidate con accompagnatori e guide ambientali (coinvolgendo la locale sezione del Club Alpino Italiano) e la possibilità di effettuare esperienze "agrituristiche" di raccolta del frutto direttamente in bosco
2) potenziamento del percorso enogastronomico nel borgo, ospitando in misura crescente le "eccellenze" enogastronomiche del Vulture e della Basilicata (olio, pane, pasta, salumi, vino, miele, formaggi, acque minerali)
3) potenziamento delle esperienze didattiche in borgo, legate alle fasi di trasformazione del prodotto (calibratura, vagliatura, pelatura, etc.)
4) potenziamento della conoscenza turistica della città mediante esperienze di narrazione drammatizzata e interattiva.
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E' gia' stato attivato un piano per la salvaguardia/rivitalizzazione e valorizzazione/fruibilita'?
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Si, da oltre 7 anni
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Descrizione attivita' realizzate o da realizzare
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L'evento di valorizzazione del patrimonio immateriale si tiene da oltre 60 anni, tutti gli anni, nella terza settimana di ottobre, prevalentemente nel fine settimana. Da circa 10 anni vede la partecipazione di almeno 30.000 turisti provenienti dalle regioni limitrofe ma anche da Lazio, Abruzzo e regioni del nord.
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Calendario attivita'
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Il calendario prevede un progressivo potenziamento dell'evento, oggi di portata interregionale, quale evento di punta per la promozione della enogastronomia lucana. Si svolgerà sempre nella terza settimana di ottobre, come da tradizione.
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Piano dei costi
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600000
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Piano dei ricavi
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150000
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Partecipazione comunita'
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Tutta la comunità partecipa all'animazione del borgo, con apertura di cantine, bassi, abitazioni ed esposizione/degustazione di prodotti tipici, artistici, gastronomici, etc. Anche gli operatori commerciali, bar, ristoranti, etc. dell'area sono attivamente coinvolti e partecipano al percorso di animazione.
Attivo è anche il ruolo di associazioni del sociale, escursionistiche e soprattutto dei produttori agricoli.
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Stato della progettazione
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Progettazione esecutiva e cantierabile
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