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Patrimonio culturale della Basilicata Regione Basilicata
Guida alla compilazione
Riferimenti dell'Ente
Qualificazione giuridica Comune
Denominazione COMUNE MONTESCAGLIOSO
Codice fiscale/Partita IVA 80001380775
Comune Montescaglioso
CAP 75024
PEC aaggdemografici.montescaglioso@cert.ruparbasilicata.it
Legale rappresentante VINCENZO ZITO
Responsabile del procedimento
Nominativo NUNZIO ANTONELLO BUONSANTI
Email rocco.oliva@comune.montescaglioso.mt.it
Telefono
Ruolo 2
Denominazione del bene intangibile
Nome del bene Festa Patronale S. Rocco
Localizzazione
Luogo culturale La manifestazione è organizzata a Montescaglioso nei giorni 18/24 Agosto di ogni anno e costituisce la massima espressione della religiosita' popolare della comunita' locale. Coinvolge l'intera comunità ecclesiale ma anche la comunità locale intesa nel senso più ampio. Per l'occasione si assiste al rientro emigranti dall'estero e dall'Italia, di studenti ed oggi con l'ausilio delle nuove tecnologie anche ad una partecipazione a distanza via web. La complessa organizzazione e conservazione del bene ha come riferimento il " Comitato Feste Patronali di S. Rocco " nel quale sono presenti cittadini di ogni ceto sotto la vigilanza dell'autorità ecclesiastica locale. Intorno al " Comitato " lo spazio, molto ampio del coinvolgimento della comunità basato sul legame con il patrono ed il paese vede protagonisti: le parrocchie; la comunità francescana;le Confraternite laiche; le polifoniche; le associazioni di emigranti, protezione civile, latori della statua, devoti e pellegrini legati alla pratica del culto, giovani e volontariato; le bande da giro; la filiera locale del turismo. Un particolare ruolo spetta alle associazioni che organizzano i proprietari di cavalli, che sono protagonisti di alcun aspetti specifici del bene. Un comunità o luogo storico nel senso più ampio fa riferimento alla religiosità popolare che nella devozione a S. Rocco trova in Basilicata un forte elemento identitario che si sostanzia in alcune importanti festività Tolve, Montescaglioso, S. Paolo Albanese, e nel legame, formatosi negli ultimi anni, con associazioni di fedeli a scala nazionale ed europea.
Localizzazione geografica Il culto praticato a Montescaglioso ha il proprio centro nella chiesa dedicata al Santo eretta nella piazza principale della città. Nei riti e liturgie sono coinvolte anche altre chiese e luoghi: la Chiesa Madre ove si svolgono le liturgie più importanti; il convento dei Padri Cappuccini ove si prepara la statua che sfilerà sul carro trionfale; la chiesa dismessa della S. Croce ove si custodisce il carro trionfale in cartapesta; piazza Roma per lo svolgimento di concerti ed altre manifestazioni collaterali; le principali strade del paese ove sfilano le processioni. Nell'ambito del " bene " sono riconsocibili alcune specificit? identitarie: gli ex voto nella chiesa del Patrono; il grande carro trionfale in cartapesta realizzato negli anni'30; la preziosa dotazione di selleria e cuioiame utilizzata per i cavalli da tiro del carro trionfale; le bande da giro che accompagnano i riti; i cavalli per il tiro del carro del patrono e la Cavalcata del clero. La tradizione devozionale di Montescaglioso è tra quelle meglio conservata nella Regione e con le analoghe tradizioni di Tolve (principale santuario di S. Rocco in Basilicata) e S. Paolo Albanese (riti in albanese, cente e danza del falcetto) costituisce uno dei poli aggreganti della devozione popolare verso il Santo. Il bene è stato oggetto nel corso degli anni di un'attenta salvaguardia che ne ha preservato, differentemente da altri paesi, i contenuti più genuini e identitari senza nulla cedere ad una vuota spettacolarizzazione. Negli ultimi tre anni è stato anche possibile recuperare l'antica tradizione, interrotta per circa un ventennio, della " Cavalcata del Clero ", alla quale partecipano anche sacerdoti dei paesi limitrofi, che in Italia costituisce un unicum.
Descrizione del bene
Aree tematiche - Demoetnoantropologica (Tradizioni, riti, ...)
- Saperi tecnici e artigianali
- Santità e vissuto religioso
Valutazione interesse culturale A Montescaglioso il culto di S. Rocco, già attestato nel secolo XVI, conoscerà un nuovo sviluppo nel seicento quando una nuova ondata epidemica di peste flagellerà la Basilicata e la comunità dei Padri Cappuccini, insediata nel paese tra il 1595 ed il 1616, ne sosterrà la devozione. Nel 1684, su richiesta dell'Università di Montescaglioso, ovvero del Comune, l'Arcivescovo di Matera proclama S. Rocco patrono del paese. Nel corso dei decenni successivi il radicamento popolare del culto determina una sorta di progressivo ' oscuramento ' dei patronati più antichi del paese, ovvero i SS. Pietro e Paolo la Madonna Assunta collegati alla dedicazione della Chiesa Madre e di S. Michele Arcangelo connesso alla presenza della omonima comunità benedettina. Di tali tradizioni risalenti al medioevo sopravvive ancora oggi il culto della Assunta, compatrona di Montescaglioso, la cui ricorrenza ricade il 15 Agosto, cioè il giorno precedente la festività di S. Rocco. Traslata al giorno 20 la festività del Santo Patrono, anche quella della Madonna è stata spostata al 19 Agosto.
Il culto e la devozione sono così radicati nella religiosità popolare da costituire elemento fondante della identità del paese, particolarmente sentita dagli emigrati che tornano in massa nel paese per seguire la festa e sostengono la stessa con associazioni dedicate al patrono costituite soprattutto negli USA ed in Svizzera. Nello svolgimento dei riti e delle liturgie, specifiche categorie di devoti si applicano in particolari abilità tecniche che li identificano nella comunità: la realizzazione di lavori in cartapesta per il Carro Trionfale del Patrono; la realizzazione e manutenzione dei finimenti dei cavalli; la capacità di condurre l'imponente carro trionfale per le contorte strade della città; la capacità di condurre i cavalli nella " Cavalcata del Clero ". esiste un rischio di ridimensionamento della parte non strettamente religiosa degli eventi a causa dei costi da sopportare sempre più alti come pure il rischio di modifica di comportamenti e riti codificate nel tempo.
Contesto l culto di S. Rocco a Montescaglioso è attestato fin dal 1543 quando l'Arcivescovo di Matera e Acerenza Mons. Saraceno, nell'effettuare la Sacra Visita attesta la presenza nel paese di una chiesa, dedicata al Santo di Montpellier. Il culto si era radicato a Montescaglioso, come in tutta la Basilicata, per la capacità riconosciuta al Santo di proteggere dalla peste e dai terremoti. Rocco, già invocato nel Concilio di Costanza del 1414 a protezione dalla peste comparsa in città, sarà riconosciuto come Santo solo nel 1589 ma a Montescaglioso la chiesa dedicata al Santo e quindi il culto, risulta esistente già prima di questa data.
Il culto è significativo per il profondo radicamento popolare che ha pochi eguali in tutta Europa. Il veicolo principale della sua diffusione, è da cercare probabilmente nella appartenenza del Santo al Terzo Ordine Francescano che annovera S. Rocco, insieme a S. Corrado Confalonieri, S. Elisabetta d'Ungheria e S. Luigi dei Francesi, tra i patroni dell'Ordine. I Francescani, soprattutto nel Meridione d'Italia, diffondono ovunque il culto di S. Rocco la cui vita ed opere ben rappresentano anche le finalità del francescanesimo.
La chiesa di Montescaglioso dedicata al Patrono è datata alla prima metà del sec. XVI ed il suo restauro ed ampliamento avviene a seguito del terribile sisma del 1827 e del 1857. A seguito di disastrosi tali eventi la cittadinanza erige nel centro della piazza una imponente colonna con in cima la statua del patrono che dall'alto protegge la città. L'ambito sociale che produce la devozione e lo sviluppo del " bene " è in prima istanza riferita alla classi popolari più povere tra le quali le epidemie facevano strage, ma finisce ben presto per coinvolgere anche le categorie dei cittadini più abbienti.


Descrizione modalita' di gestione La organizzazione della festa si codifica nella prima metà del secolo XIX. Il carro trionfale accoglie la statua del Santo nella piazza del convento dei Cappuccino. Il comitato organizzatore, nell'antichità, esprimeva una rigida suddivisione tra le corporazioni più rappresentative della popolazione sotto il controllo dell'autorità ecclesiastica finalizzata a evitare derive troppo mondane. Il percorso della processione nella parte iniziale evidenzia un circuito anticamente contenuto nella città storica. Solo sul finire dell'ottocento la processione deborda oltre la città antica seguendo ovviamente le nuove principali strade formate dallo sviluppo edilizio del paese. La processione del carro trionfale, invece, conserva uno stretto legame con il convento dei Padri Cappuccini a dimostrazione del rapporto tra francescanesimo e diffusione del culto nel Meridione. Secondo tradizione, infatti, la statua del Santo è condotta nella chiesa del convento ove si svolgeranno funzioni e riti e il giorno 20 sarà issata sul carro trionfale custodito nella vicina ex chiesa della S. Croce. I riti sono suddivisi in due parti distinte e separate. La processione della statua a spalla la mattina per tutte le principali vie del paese, seguita dai devoti e dalle bande da giro; in serata la sfilata del carro trionfale in cartapesta con un tiro di sette cavalli, preceduta dalla " Cavalcata del Clero ". In chiusura, esibizione delle bande da giro e fuochi pirotecnici in un contesto urbano decorato con prestigiose creazioni del " barocco elettrico " (luminarie e giochi di luminarie. Il passaggio delle specificità del ben da una generazione all'altra avveniva per tradizione orale che sul finire del sec. XVIII si rintraccia codificata in alcune aspetti anche in fonti scritte provenienti dal Comune, dalle Confraternite e dall'Arcipretura. Un ruolo specifico e insostituibile appartiene al Comitato Feste Patronale, alle Confraternite ed alle associazioni di latori e devoti.
Caratteristiche significative La particolarità della manifestazione è nella presenza del carro trionfale in cartapesta su cui la statua del Santo è condotta in processione. Lo stesso carro è trainato da 7 cavalli ed è preceduto dalla sfilata del Clero a cavallo.
La presenza del carro trionfale si registra anche in altre tradizioni analoghe lucane ma solo a Matera e Montescaglioso assume un imponenza che non ha eguali. La " Cavalcata del Clero " che precede il carro trionfale, invece, è una specificità di Montescaglioso. Un raffronto possibile in Italia è con la processione del " Cavallo Parato " nel Corpus Domini a Brindisi, ove sfila un solo cavallo.
Bibliografia Francesco Paolo Contuzzi " La vita di S. Rocco da Montpellier ", Napoli 1894.
Giuseppe Matarazzo " U Pais m? ", Matera, 1958.
Giuseppe Matarazzo " Un santo sulla citt?: la festa di S. Rocco a Montescaglioso ", Matera 1998.
Sito internet
- http://www.sanrocco.montescaglioso.net/index.php
Piano di salvaguardia proposto
Risorse aggiuntive Risorse bilancio comunale:
2023: 10.000,00
2025: 10.000,00
2026: 10.000,00

Risorse da sponsorizzazioni private
2023: 40.000,00
2024: 40.000,00
2025: 40.000,00
Attivita' proposte Attività proposte:
2023. Salvaguardia e valorizzazione: mostra fotografica; sito web istituzionale; realizzazione di un allestimento stabile dedicato al bene. Piano di comunicazione: account su social blog; interventi su media locale; collegamento web camera in diretta; realizzazione videodocumentario.

2024. Salvaguardia e valorizzazione: mostra fotografica; potenziamento sito web istituzionale; potenziamento di un allestimento stabile dedicato al bene. Piano di comunicazione: account su social blog; interventi su media locale; collegamento web camera in diretta; aggiornamento di videodocumentario.

2025. Salvaguardia e valorizzazione: mostra fotografica; potenziamento sito web istituzionale; potenziamento di un allestimento stabile dedicato al bene. Piano di comunicazione: account su social blog; interventi su media locale; potenziamento collegamento webcamera in diretta; aggiornamento di videodocumentario. Coordinamento con programmi eventi di Matera 2019.
E' gia' stato attivato un piano per la salvaguardia/rivitalizzazione e valorizzazione/fruibilita'? Si, da oltre 7 anni
Descrizione attivita' realizzate o da realizzare Attività di comunicazione realizzate: video in vhs; pagine web; manifesti; opuscoli a stampa; diretta videoweb.
Attività di comunicazione da realizzare per la prima volta:
mostre fotografiche; sito web istituzionale; video documentario in digitale; allestimento stabile dedicato al bene.
Calendario attivita' 2023/2024/2025
- 31 Luglio organizzazione dell'Asta del Carro trionfale di S. Rocco;
- 14 agosto. Organizzazione consegna delle chiavi della Città;
- 19/20 agosto. Solenne processione.
- 21 Concerto di musica leggera.


2024:
- 31 Luglio organizzazione dell'Asta del Carro trionfale di S. Rocco;
- 14 agosto. Organizzazione consegna delle chiavi della Citt?;
- 19/20 agosto. Solenne processione.
- 21 Concerto di musica leggera

2025:
- 31 Luglio organizzazione dell'Asta del Carro trionfale di S. Rocco;
- 14 agosto. Organizzazione consegna delle chiavi della Citt?;
- 19/20 agosto. Solenne processione.
- 21 Concerto di musica leggera.
Piano dei costi 200000
Piano dei ricavi 90000
Partecipazione comunita' La comunità locale è completamente coinvolta nella organizzazione e valorizzazione del bene. I soggetti coinvolti a vario titolo sono: Arcipretura dei SS. Pietro e Paolo; il Comitato Feste patronali; le Parrocchie; le Confraternite laiche; i cori polifonici; le bande da giro; le associazioni di volontariato ed assistenza pubblica; le associazioni di emigranti; le associazioni dei latori della statua e dei devoti.
Stato della progettazione Progettazione esecutiva e cantierabile