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Patrimonio culturale della Basilicata Regione Basilicata
Guida alla compilazione
Riferimenti dell'Ente
Qualificazione giuridica Comune
Denominazione COMUNE BERNALDA
Codice fiscale/Partita IVA 81001090778
Comune Bernalda
CAP 75012
PEC tecnico@pec.comune.bernalda.mt.it
Legale rappresentante Domenico Raffaele TATARANNO
Responsabile del procedimento
Nominativo Domenico Raffaele Tataranno
Email vittorio.roselli@comune.bernalda.matera.it
Telefono 0835-540234 / 339-8040067
Ruolo 2
Denominazione del bene tangibile
Nome del bene CASTELLO MEDIOEVALE DI BERNALDA
Localizzazione
Localita' Bernalda
Indirizzo Piazza San Bernardino da Siena Centro storico s.nc.
Coordinate geografiche lat. 40.40'31 - long. 16.68' 80
Riferimenti catastali
Comune Bernalda
Foglio 31/2
Particella/e 1 - 2 - 3 e 2607
Subalterno 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14,15, 16, 17, 18 e 19
Descrizione del bene
Natura prevalente Complesso architettonico
Complesso strutturale Ill complesso strutturale in esame è il Castello mediovale di Bernalda con le relative pertinenze
Periodo di realizzazione Seconda metà secolo IX?
Valutazione espressa dal MiBACT Vincolo monumentale D.M. del 24/07/1990
Contesto Sorge sulle prime alture della costa jonica-metapontina, nell'antica "Terra di Camarda" e precisamente nella c. d. "Difesa San Donato", in posizione dominante sulla valle del fiume Basento, strategica per il controllo di uno fra i più importanticrocevia altomedioevali da cui si congiungevano la città portuale magnogreca di Metaponto alla via Appia, nei pressi di Miglionico, e la Terra di Bari (le Puglie) alla Calabria, rimarcando a grandi linee il tracciato della ex S.P. n. 154 "Colobraro - Ginosa";
Sin dalla sua realizzazione il castello poteva svolgere un ruolo particolarmente strategico e fondamentale per il controllo e la difesa del territorio dalle scorrerie furibonde saracene e barbariche che, dalla caduta dell'Impero Romano d'Occidente, per molti secoli attraversarono la Basilicata;
L'Opera fortificata ricade nella parte più antica del centro storico di Bernalda all'estremità della Piazza san Bernardino da Siena, frontalmente alla Chiesa Madre, in posizione dominante sulla valle del fiume Basento di cui ne aveva il controllo visivo fino alla foce del fiume stesso; la sua particolare posizione assicurava visibilità e interazioni con altri sistemi di avvistamento e difesa del territorio, ad esempio con Torre di Mare, Torre Accio, Pisticci, Uggiano-Ferrandina, ecc.;
In direzione nord-ovest e nord-est del castello si è sviluppato il tessuto edilizio del centro storico, mentre ai margini sud-ovest e sud-est la fortificazione è delimitata dalle ripide pendici dei versanti di fosso Zingari che assicuravano una naturale protezione e sicurezza al sistema difensivo;
Dalla parte dell'abitato, nel periodo della dominazione angioina-aragonese, il castello risultava isolato e cinto da mura e di fossato, rimaneggiato a seguito degli ampliamenti e delle trasformazioni, eseguite dal XVIII sec. fino alla prima metà del XX sec., finalizzate ad un uso più prettamente residenziale che l'intero complesso edilizio assunse all'epoca e fino ai nostri giorni.
Sintesi morfologica e tipologica Il Castello di Bernalda è costituito da locali che si articolano su due livelli fuori terra ed un terzo seminterrato, distribuiti su impianto quadrangolare con tre torri d'angolo, tipologicamente differenti tra loro;
Nell'aspetto esteriore evidenzia tratti tipici di architetture difensive legate ai continui mutamenti strutturali e funzionali che il manufatto ha subito per la molteplicit? degli avvicendamenti delle dominazioni riportate dalla storia.
Risaltano i tratti tipici dell'architettura angioina-aragonese, con prevalenza del caratteri tipologici angioini.
Da una attenta lettura delle caratteristiche tipologiche delle unit? stratigrafiche, si è individuata l'esistenza dell'impianto originario della fortificazione, risalente al periodo della dominazione longobarda.
l' impinto originario risulta costituito da un c.d. �??recinto fortificato�?� a pianta quadrata delle dimensioni di metri 20 x 20 circa, con mura alte circa 8 metri munite su ciascun lato di feritoie di base, a circa 1,30 metri dal piano di campagna e, nella parte superiore, di cicli di merlature con feritoie e relativi camminamenti di ronda in legno.
Al cantonale Sud vi è di una torre a forma cilindrica, forse la pi? antica e coeva all'impianto originario, nella quale si sono rinvenute una serie di feritoie strombate, compatibili all'uso di archi e balestre.
Una seconda torre a base quadrangolare, invece, collocata al cantonale Ovest, evidenzia i caratteri tipologici dell'architettura difensiva di matrice normanno-svevo che risulta realizzata in �??aggiunta�?� al cantonale del nucleo originario.
L'altra caratteristica torre di forma cilindrica a base tronco-conica, posta al cantonale Est , evidenzia i tratti tipici dell'architettura militare del periodo angioino e risulta anch'essa realizzata in aggiunta al cantonale del nucleo originario. Risultano altrettanto aggiunte le murature a scarpa realizzate alla base delle pareti Sud-Ovest e Sud-Est ed alla base delle torri Sud ed Ovest, conseguenza dell'abbassamento del preesistente piano di campagna, e la realizzazione del fossato dalla parte dell'insediamento urbano, oltre alle trasformazioni ed ampliamenti dei locali interni.
Tra la seconda met? del XVIII? secolo e gli inizi del XIX? secolo il castello per met? assume una nuova fisionomia compatta e sobria di tipo �??palazziale�?� a seguito dell'ampliamento sui due lati rivolti dalla parte dell'abitato.
Durante i lavori di restauro in corso di esecuzione, nei locali del piano seminterrato, sono stati rinvenuti resti del basamento della "quarta torre a forma cilindrica con base tronco conica e di alcuni tratti antiche mura che attestano frequentazioni antropiche precedenti, oggetto di una campagna di scavi archeologici per gli approfondimenti scientifici del caso.
Storia L'opera fortificata sarebbe riconducibile ad una "Arimannia", cioè un insediamento di guarnigioni stabili di guerrieri longobardi, gli "Arimanni",
con funzione di sorveglianza e difesa, eretta soprattutto nelle zone di confine, sull�??altura più elevata e tatticamente più strategica della zona, che prese il nome di Camarda.
Tra l'XI? e il XII? sec. viene aggiunta al cantonale Ovest una torre a base quadrangolare, tipica dell'architettura difensiva normanna.
Nel 1275 il feudo di Camarda pass? a Giovanni di Montfort, consanguineo di Carlo d'Angi?, che spos? Margherita, figlia di Pietro di Beaumont, Conte di Montescaglioso, che l'aveva ricevuto in dote.
Al Montfort sono attribuibili le opere che hanno riguardato l'aggiunta al cantonale Est, della torre a base tronco-conica, la realizzazione delle mura a scarpa alla base delle murature e la realizzazione del fossato dalla parte dell'abitato.
Legata alla vita del maniero è la figura di Berardino De Bernaudo, feudatario di Camarda.
Nel 1609 il feudo pass? nelle mani dei Perez Navarrete e vi rimase per due secoli.
Nella sua storia, la fortezza bernaldese ha ospitato anche il cardinale Ruffo, politico filoborbonico che contribu? con il suo esercito alla caduta della Repubblica Partenopea.
Destinazione d'uso Non utilizzato
Periodo di fruizione non fruibile per attività di cantiere
Modalita' di gestione Diretta
Servizi attivi - Accoglienza
- Informazione
Servizi attivabili - Editoria e vendita di cataloghi
- Sussidi e materiale informativo
- Recapito del prestito bibliotecario
- Gestione di raccolte discografiche, di diapoteche e biblioteche museali
- Accoglienza
- Informazione
- Caffetteria
- Ristorazione
- Organizzazione di mostre e manifestazioni culturali
- Iniziative promozionali
- Pulizia
- Vigilanza e biglietteria
- Visita e vigilanza
Non fruibilita' Attivit? di cantiere in corso.
La fine dei lavori è prevista per giugno 2017 (solo per i lovali del piano terra e del piano primo) mentre per i piano seminterrato occorrono nuove risorse finanziarie
Completamento ai fini della valorizzazione e fruizione
Data e storia recente dei restauri e degli interventi di conservazione Nel 1998, con un primo finanziamento concesso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, rivenienti dal P.O.M. Turismo "Magna Grecia", di circa 1.100.000 euro, venne acquisito il bene al patrimonio del Comune e realizzato un primo intervento di recupero, che consenti l'allestimento della Pinacoteca comunale.
Con le risorse del P.O.R. Basilicata 2000-2006 - Misura II.1 - AzioneA) - "Valorizzazione delle risorse Storico-Culturali", il Comune di Bernalda acquisiva un finanziamento di 400.000 euro per la realizzazione di un II intervento di recupero.
Nell'ambito del medesimo P.O. venne concesso un altro finanziamento di € 800.000 per un intervento di completamento - III Lotto.
Nell'anno 2007 , con D.G.R. 1611del 19/11/2007, la Regione assegnava un ulteriore contributo di 1.400.000 Euro per un IV lotto.
Occorre un ulteriore investimento per il recupero conclusivo finalizzato fruibilità del Bene.
Risorse necessarie per opere murarie 1600000
Risorse necessarie per attrezzature e allestimenti 350000
Risorse necessarie per altro 150000
Eventuale descrizione risorse necessarie per altro Occorre eseguire la riqualificazione e sistemazione degli spazi e delle facciate esterne degli immobili complementari al complesso storico architettonico del castello e della Chiesa Madre, nelle adiacenze della Piazza San Bernardino da Siena e nelle circostanti vie Rossi, Fabbrizio, Redi e Cavour, in modo da generare una "spazio-piazza" perfettamente qualificato ed armonizzato nel contesto che possa costituire una nuova "location" attrattiva per grandi eventi, manifestazioni e cerimonie, sia pubbliche che private.
Intese istituzionali
Disponibilita' a forme di gestione diretta Si prevedono forma di gestione di tipo integrata, sia diretta che indiretta, correlate alle tipologie dei servizi che il Contenitore prevede di offrire, mediante affidamento a societ? e/o associazioni operanti nel settore turistico - culturale dotate di adeguate professionalit?: tecnici informatici, guide turistiche, esperti direzione e gestione sale espositive e museali, organizzatori di eventi e manifestazioni storico-culturali, ristoratori e addetti del settore in genere.
Disponibilita' a forme di gestione indiretta Vi è la disponibilit? alla forma di gestione indiretta dei servizi .
Qualora la Regione predisponesse un piano di finanziamento di imprese per la gestione di beni culturali, si proceder? alla valutazione di accordi per la messa a disposizione del bene, determinando all'occorrenza l'entit? dei relativi canoni annui, chei concorreranno all'ammortamento delle spese di manutenzione e al pagamento dei costi di esercizio.
Risorse aggiuntive Al momento non è previsto alcun apporto di risorse aggiuntive . Tuttavia, in sede formulazione ed emanazione di bando pubblico per l'esternalizzazione della gestione dei servizi, si potranno individuare entità e forme di cofinanziamento da parte di imprese private.
Sostenibilita' gestionale Sono in corso di definizione le modalit? di gestione dei servizi offerti secondo forma mista pubblico e privato.
Non si dispone di un piano di gestione delle attivit? e dei servizi offerti; sono tutt'ora in corso di valutazione ed elaborazione le forme di gestione più confacenti alle tipologie dei servizi e delle attivit? da svolgere, in modo da poter calibrare la stima dei potenziali flussi in relazione all'incidenza dei costi di esercicio, fissi e proporzionali, che ciascuna servizio comporter?. Si prevede l'esternalizzazione della gestione delle attivit? economiche più redditizie come i servizi per la ristorazione, bar-caffetteria, cerimonie, organizzazione di conferenze, convegni, spettacoli, eventi e cerimonie varie, mentre le attivit? meno redditizie come la Pinacoteca, la mediateca, gli spazi museali e sale espositive in genere avranno forme di gestione dirette.
Sostenibilita' finanziaria La sostenibilit? della gestione sar? garantita in gran dai proventi rivenienti dai canoni corrisposti dai soggetti privati svolgenti attivit? economiche più redditizie come servizi per la ristorazione, bar-caffetteria, cerimonie, conferenze, convegni, spettacoli, eventi ecc. , nonché, in minima parte, da percentuali sulla bigliettazione di accesso agli attrattori culturali contenuti come la Pinacoteca, gli spazi museali e sale espositive in genere.
In generale si stimano globalmente costi di esercizio compresi in un range di 75.000 - 100.000 euro/annui e ricavi compresi tra 100.000 - 130.000 euro/annui, senza contare i benefici diretti ed indiretti, in termini di valore aggiunto, che dell'opera rifunzionalizzata, per la sua intrinseca attrattivit? porter? all'economia del paese e del territorio.
Vincoli su territorio vincolo paesaggistico
Conformita' urbanistica Intervento conforme alle vigenti previsioni urbanistiche
Conformita' ambientale Intevento conforme alla norme ambientali e paesaggistiche
Eventuali risorse aggiuntive Al momento non è previsto alcun apporto di risorse aggiuntive . Tuttavia, in sede formulazione ed emanazione di bando pubblico per l'esternalizzazione della gestione dei servizi, si potranno individuare entità e forme di cofinanziamento da parte di imprese private.
Stato della progettazione Progettazione esecutiva e cantierabile