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Patrimonio culturale della Basilicata
Regione Basilicata
Guida alla compilazione
Accedi
Riferimenti dell'Ente
Qualificazione giuridica
Comune
Denominazione
COMUNE AVIGLIANO
Codice fiscale/Partita IVA
80001750761
Comune
Avigliano
CAP
85021
PEC
comune.avigliano@cert.ruparbasilicata.it
Legale rappresentante
VITO SUMMA
Responsabile del procedimento
Nominativo
PINA IANNIELLI
Email
maccuosto@tiscali.it
Telefono
0971700881
Ruolo
2
Denominazione del bene tangibile
Nome del bene
CANCELLO DI CORBO
Localizzazione
Localita'
Avigliano
Indirizzo
VIA ALDO MORO AIA DI CORBO
Coordinate geografiche
Riferimenti catastali
Comune
Avigliano
Foglio
87
Particella/e
294
Descrizione del bene
Natura prevalente
Manufatto
Periodo di realizzazione
Inizio secolo XIX
Valutazione espressa dal MiBACT
Nessuna
Contesto
A partire dagli anni '80 del XX secolo l'assetto morfologico dell'area della Villa Corbo subisce una rapida metamorfosi dovuta alla lottizzazione di tutto il versante più prossimo al perimetro urbano di Avigliano. Ciò provoca anche la demolizione degli obelischi, i cui blocchi lapidei versano ammucchiati a poche decine di metri dal luogo ove originariamente erano collocati.
Sintesi morfologica e tipologica
Il manufatto costituiva l'ingresso del fondo denominato Villa Corbo ed era situato a poche decine di metri dal palazzo della medesima famiglia. Era costituito da un pesante cancello in ferro battuto delimitato da due obelischi tronco-piramidali in blocchi lapidei sovrapposti terminanti rispettivamente con un blocco di chiusura di forma piramidale, per un'altezza totale di 6,50 metri. La larghezza complessiva è anch'essa di 6,50 metri. Il manufatto, menzionato in una perizia del 1831 e riportato in una pianta topografica del 1839, recava in epigrafe, sulle fronti rivolte verso la città, versi di Orazio.
Storia
Nel 1871 la Villa Corbo si estende per oltre 48 ettari. Il fondo era già stato notato e descritto dai botanici Giovanni Gussone e Michele Tenore, ospiti dei Corbo nel 1838, i quali menzionano nel loro diario anche il pomario, ricchissimo di tutte le migliori specie di frutti così nostrali che esotici, il viridario con vari alberi stranieri, il giardino di fiori, i boschetti inglesi, i bacini, le grotte e i sotterranei, il tutto con tal gusto e con tale intelligenza distribuito da farvi sempre rinvenire l'utile a fianco del dilettevole e l'arte celata dalle illusioni delle naturali bellezze. Le analogie esistenti tra le grotte e i sotterranei della Villa Corbo (ove ricorrono citazioni dall'Eneide e dalla Divina Commedia) e le grotte di West Wycombe in Inghilterra, ideate attorno alla metà del '700 da Sir Frances Dashwood, noto esponente della Massoneria, poste in luce da Alastair e Carola Small, condurrebbero ad una comune origine massonica. Ciò, associato alle conoscenze agrarie e botaniche, nonché al notevole spessore culturale ampiamente riconosciuti a Giulio Corbo, inducono ad attribuirgli la paternità della concezione di un intervento così singolare, dove si fondono armonicamente, natura, scienza e letteratura.
A tutt'oggi sono ancora integri i tunnel, recanti segni di manomissione soltanto in prossimità dei rispettivi ingressi, e pure ben conservate sono le basse torri circolari poste a presidio di due dei tre ingressi suddetti.
Destinazione d'uso
Non utilizzato
Periodo di fruizione
NESSUNO
Modalita' di gestione
Diretta
Servizi attivi
- Visita e vigilanza
Servizi attivabili
- Pulizia
- Visita e vigilanza
Non fruibilita'
Rimosso per consentire i lavori di edificazione di unità immobiliari e non più ripristinato.
Completamento ai fini della valorizzazione e fruizione
Data e storia recente dei restauri e degli interventi di conservazione
Risorse necessarie per opere murarie
70000
Risorse necessarie per attrezzature e allestimenti
0
Risorse necessarie per altro
0
Eventuale descrizione risorse necessarie per altro
Intese istituzionali
Disponibilita' a forme di gestione diretta
Qualora il bene venisse ripristinato rappresenterebbe la memoria storica del sito, ove attualmente sorge un moderno quartiere residenziale, e la gestione e manutenzione sarebbe a carico del Comune in quanto proprietario del suolo pubblico.
Disponibilita' a forme di gestione indiretta
si
Risorse aggiuntive
Sostenibilita' gestionale
non esiste un piano di gestione essendo il bene fruibile senza alcuna attività diretta di gestione
Sostenibilita' finanziaria
Una volta posto in essere l'intervento di ripristino del bene, i costi di esercizio (illuminazione, segnaletica, pulizia, vigilanza) graverebbero sull'ente gestore (Comune) e rientrerebbe nell'ordinaria spesa di gestione degli spazi pubblici senza alcun aggravio.
Vincoli su territorio
nessuno
Conformita' urbanistica
L'intervento di ripristino è conforme agli strumenti urbanistici vigenti.
Conformita' ambientale
conforme
Eventuali risorse aggiuntive
Stato della progettazione
Progettazione esecutiva e cantierabile