Descrizione del bene
Aree tematiche
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- Storica (momenti, aspetti/problematiche, protagonisti)
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Valutazione interesse culturale
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La rievocazione di questo funesto evento si ritrova sia nella memoria degli anziani, sia in documenti storici. La sua salvaguardia serve a tramandarne la memoria ai giovani e alle future generazioni, perché sia di sprone a riscoprire la propria storia, le proprie radici, e di ammonimento sulle barbarie che possono essere perpetrate, a torto o ragione.
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Contesto
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L'Unificazione del Meridione non aveva portato alla pacificazione del territorio, ma dato avvio ad una lunga e sanguinosa occupazione militare volta a sedare la ribellione che, in opposizione al nuovo Stato e sostenuta da finanziamenti borbonici, coinvolse in maniera diretta o indiretta larghe fasce di popolazione fino a trasformarsi nella protesta sociale, che alimenta il brigantaggio. Questo, sintomo di un male profondo ed antico, con tutto il carattere disperato che lo sosteneva, aveva trovato alimento nell'imposizione di tutte quelle norme e leggi piemontesi, estranee al sentire della gente e tra cui ebbero un impatto dirompente la proscrizione obbligatoria di cinque anni e la mancata risoluzione dei vincoli che opprimevano un'agricoltura involuta ed antiquata..
Il popolo viveva nella miseria più nera e nell'ignoranza. Non partecipava alla vita politica dello Stato, perché il diritto di voto era basato sul censo.
La guerra ad oltranza che, per quasi un decennio, il nuovo Stato combattè contro il brigantaggio con l'impiego di un esercito smisurato, le atrocità che coinvolsero indiscriminatamente comunità inermi, marcarono una profonda rottura tra le popolazioni meridionali ed il nuovo Stato, verso cui si manifestò un'avversione maggiore di quella contro il precedente regime borbonico. Tutto senza che i nuovi amministratori tentassero di arrestare la diffusa corruzione e di modificare i privilegi imperanti di cui godevano le poche famiglie vicine ai palazzi del potere
In questo contesto si consumò l'efferato saccheggio di Ruvo ed eccidio di tanti cittadini da parte delle orde di briganti capeggiate dal generale Crocco.,
Ruvo, allora, contava tantissimi abitanti. Era un paesello ridente sulla collina, tutto circondato da boschi e terreni coltivati.
La sua economia era a carattere prevalentemente agrario.
L'organizzazione sociale era ancora di tipo feudale. I ricchi proprietari terrieri erano i 'signorotti' del paese, mentre i contadini lavoravano le loro terre e pagavano dei fitti molto alti e, di conseguenza, rimaneva ben poco per loro e le loro famiglie.
Vi era, poi, la classe degli operai ed artigiani (manovali, muratori, fabbri, calzolai, falegnami, mugnai ecc.), dei professionisti (medico, farmacista, avvocato) degli impiegati (comunali e doganali)
La vita povera, i soprusi subiti dai signorotti spinsero anche i contadini del Sud Italia alla macchia.
Dei briganti arrestati, infatti, quasi il 90% apparteneva al misero ceto dei braccianti agricoli.
A Ruvo del Monte non ci furono briganti, ma vi erano manutengoli, cioè quelli che spalleggiavano e favorivano i briganti. C'era, però, una brigantessa, una certa Maria Giovanna Tito, compagna del noto generale dei briganti Carmine Crocco.
Il 10 agosto 1861, dopo le fallite trattative con il Sindaco di Ruvo, le orde dei briganti assediarono e saccheggiarono Ruvo, incendiarono l'archivio municipale e trucidarono numerosi cittadini.
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Descrizione modalita' di gestione
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La prima rievocazione storica è stata nell' anno 2011, Nella seconda edizione, si è trattato: "Rievocazione storica dell'assalto e saccheggio di Ruvo del Monte del 10 agosto 1861- tra racconto e drammatizzazione".
Nella terza edizione è stata trattata la struttura della società all'epoca dei Briganti, con usi e costumi dei vari ceti sociali ed il dramma dell'emigrazione, come conseguenza di tanta povertà.
Nella quarta edizione sono stati illustrati alcuni aspetti di vita di quell'epoca e, precisamente: "cosa si mangiava", "come si veniva curati", "come ci si divertiva". Quinta edizione, è stata trattata l’importanza , sul piano sociale, culturale ed economico, delle "fonti di acqua", con le fontane rurali ed i fontanini dell'abitato.
Sesta edizione, il tema trattato è stato : “Rievocazione storica del 10 agosto 1861 a Ruvo del Monte – Dal brigantaggio ad oggi… il lavoro femminile: una vera economia domestica” .
Nella settima edizione, tema trattato: gli usi, costumi e tradizioni della nostra comunità: il formarsi della famiglia, l’amore della coppia, corteggiamento, fidanzamento, sponsali e dote, festeggiamenti, luna di miele. Il tema del 2018, invece, è stato "la religiosità di un popolo dal brigantaggio ad oggi... partiche religiose, devozionali, tradizioni, superstizioni e proverbi." Nell'anno 2019 si è iniziato a trattare dell'economia agricola ruvese ,"dal chicco di grano... al pane. un viaggio nel mondo degli avi per le strade del villaggio di Ruvo". nel 2020 è stato un anno di fermo, causa covid. la manifestazione è ripresa nel 2021 con la trattazione del tema "dalla vite... al nettare di Bacco. il duro lavoro del contadino dalla vigna...alla cantina". Nel 2022 invece, il tema trattato è stato: "da una fronda di pace...ad una spremuta di salute - il ciclo della coltivazione dell'ulivo... sino all'oro liquido". tutte queste manifestazioni sono documentate con foto e pannelli nella Mutisala della memoria e sul Notiziario Ruvese.
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Caratteristiche significative
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Anche per il prossimo triennio, la ricostruzione avverrà con la partecipazione delle associazioni se con il coinvolgimento di gruppi di giovani e di altri cittadini.
La rievocazione sarà articolata in tre giorni : 10-11 e 12 agosto.
Nella prima giornata si effettuerà la parata sfilata di briganti, anche con cavalli, per le vie del paese,
Le altre giornate saranno dedicate ad un tema della vita, usi e costumi dei ruvesi, tema diversificato per ogni anno.
L’edizione 2023, sarà dedicata al tema fantasia contadina: la vita del pastore, in una terra come quella ruvese, in cui oltre all'agricoltura, era praticata abbondantemente la pastorizia.
L’edizione 2024, tratterà il tema, l'arte della macellazione. prettamente collegata agli allevamenti.
L’edizione 2025, invece, tratterà le sagre relative ai prodotti degli allevamenti (caseari e carni).
Si terranno delle tavole rotonde di esperti sugli argomenti trattati.
Il tutto sarà documentato in appositi opuscoli, video e poster.
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Bibliografia
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Don Gerardo Gugliotta 'I fatti di Ruvo del 10 agosto 1861 - rivolta sociale e brigantaggio nel Melfese in Basilicata'- luglio 2013 - Valsele Tipografica srl;
Mons. Giuseppe M. Ciampa 'Ruvo del Monte - Notizie storiche' - Tipografia 'Casa del Sacro Cuore' S.Agata P.- 1959;
Saraceno Michele 'Il brigantaggio post unitario nella regione del Vulture' 1985;
Periodico 'Notiziario Ruvese, presso Comune di Ruvo del Monte e archivio storico di casa del dott. Patrissi
ricerche di archivio effettuate dal laureando in storia contemporanea presso l'Università La Sapienza di Roma, Massimiliano Mattei con una tesi sull'argomento del 10 agosto 1861 a Ruvo del Monte.
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Piano di salvaguardia proposto
Risorse aggiuntive
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Le ristrettezze di bilancio, con una situazione finanziaria dell'Ente gravata da pignoramenti, non permette l'apporto di risorse aggiuntive proprie.
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Attivita' proposte
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Anche quest'anno, in occasione della 12^ edizione, La ricostruzione avverrà con la partecipazione delle associazioni e con il coinvolgimento di gruppi di giovani e di altri cittadini.
La rievocazione 2023,. Sarà articolata in tre giorni : 10-11 e 12 agosto.
Nella prima giornata si effettuerà la parata sfilata di briganti, anche con cavalli, per le vie del paese, teatro di quegli avvenimenti del 10 agosto 1861, , tutti con fedeli costumi d'epoca, per rievocare detto funesto evento. Il tutto si chiude con una drammatizzazione nell'anfiteatro comunale o piazza del paese e serata folk del "popolino".
La seconda giornata è dedicata ad un convegno sul tema, mentre la terza tratterà la vita del pastore.
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E' gia' stato attivato un piano per la salvaguardia/rivitalizzazione e valorizzazione/fruibilita'?
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Si, da oltre 7 anni
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Descrizione attivita' realizzate o da realizzare
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Dal 2011, questo Comune, su finanziamento della Regione Basilicata, per la promozione turistica dei territori, ha messo su la Rievocazione storica del 10 agosto 1861, per ricordare un drammatico evento di questa comunità, allorchè questo paese fu assediato, invaso e saccheggiato dai briganti capeggiati da Carmine Crocco, il generale dei briganti, con numerosi cittadini morti.
Questa manifestazione si svolge dal 10 agosto dal 2011, con una parata e sfilata dei briganti per le vie cittadine, , il tutto allietato da un gruppo folk. Nell’anfiteatro comunale o in altra piazza del paese, alla fine, si procede alla drammatizzazione vera e propria dell’avvenimento così come raccontato sui libri di storia e tramandato dalla tradizione popolare.
Ogni anno, come si può notare, la manifestazione tratta un tema diverso della vita dei ruvesi dell’epoca post-unitaria, in collegamento ai giorni nostri, della quale viene realizzato e redatto un opuscolo e video, distribuito a turisti ed emigranti.
E’ sicuramente una delle manifestazioni culturali da non perdere per chi vuol visitare Ruvo del Monte, collegato strettamente allo svolgimento delle festività patronali, che portano in paese gruppi musicali e cantanti di rilievo nazionale.
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Calendario attivita'
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10-11-12 agosto
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Piano dei costi
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60000
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Piano dei ricavi
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0
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Partecipazione comunita'
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L'evento coinvolge emotivamente la gente, gruppi di giovani e meno giovani prendono parte alla manifestazione come figuranti, unitamente alle associazioni interessate.
Numerosi sono le persone che accorrono dalla zona ad assistere a detta singolare manifestazione, che è oggetto anche di interesse da parte della stampa e di TV private.
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Stato della progettazione
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Progettazione preliminare
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