Descrizione del bene
Natura prevalente
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Complesso architettonico
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Periodo di realizzazione
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Anno mille
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Valutazione espressa dal MiBACT
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Con il D.M. del 16-05-1983 il Castello viene dichiarato un bene monumentale da tutelare e salvaguardare.
La rupe su cui sorge il Castello è stata individuata quale "Geosito d'interesse geologico e Storico-Architettonico" - prof. geol. Mario Bentivenga - Universit? degli Studi di Basilicata : - " I Torrioni conglomeratici del Castello e delle Chiesa Madre di Laurenzana- 2010 "
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Contesto
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Il Castello medioevale di Laurenzana si erge isolato sulla sommit? di una rupe contrapponendosi alla Chiesa matrice che le sorge a fianco, mentre tutto l'abitato chiuso da mura turrite si svolge ai loro piedi, aderendo e plasmandosi alla morfologia dei luoghi, quasi come una concrezione naturale.
Il Comune di Laurenzana si pone al centro della Val Camastra, e il castello domina dall'alto l'intera valle racchiusa dalla montagne del Volturino e di Caperrino. Nel suo territorio vi è la riserva dell'Abetina, e la rupe su cui insiste il maniero è stata segnalata quale geosito di interesse geologico e storico-architettonico.
Laurenzana condivide con gli altri paesi della valle il cammino millenario della storia che ha portato, alla nascita e svilupparsi dei paesi e allo strutturarsi del territorio.
Nel periodo romano centro culturale ed economico era l'antica Anxia, famosa per le sue fabbriche di ceramica, e il territorio era attraversato dalla Via Erculea, che da Venosa passando per Potenza, Anzi e Laurenzana, portava a Grumentum. Con la caduta dell'impero romano il territorio divenne eremo dei monaci greco-bizantini che a Laurenzana avevano una Laura-anxiana con sulla sommit? della rupe la chiesa comune scavata nella roccia. Tra l'VIII e il X secolo d.C. la valle diviene una enclave araba, che si impossessarono del castello scacciandone i monaci eremiti, e avevano centri fortificati a Pietrapertosa, Castelmezzano e Abriola. Con i Normanni angioini ed aragonesi, la storia del nostro paese diviene simile a quelle degli altri centri di Basilicata. L'economia era prevalentemente agricola pastorale, con i paesi situali a mezzacosta, con in basso i terreni irrigui destinati all'agricoltura e in alto i boschi destinati all'attivit? silvo-pastorale.
Nel Settecento si ha un rigoglio economico di tutti i centri della Basilicata con un aumento della popolazione. Tutti i paesi si arricchiscono di numerose attivit? manifatturiere. Il territorio di Laurenzana è caratterizzato dall'attivit? della transumanza, che vede collegare il nostro centro ai paesi delle "marine", quali Irsina , Ferrandina, ecc...
Nell'Ottocento il paese è stato insieme a Corleto uno dei fulcri dei moti rinascimentali e la marcia insurrezionale del 1860 verso Potenza, ha lasciato denominazioni patriottiche a tutte quelle strade del paese che ne hanno segnato il percorso.
Il turismo religioso ha un suo riferimento nel Beato Egidio di Laurenzana dei frati minori osservanti , il cui corpo incorrotto dal 1524 si conserva nella Chiesa matrice di Santa Maria Assunta.
Si sta realizzando il Parco letterario del poeta Michele Parrella un protagonista della poesia del Novecento.
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Sintesi morfologica e tipologica
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Il Castello sorge su una alta rupe di arenaria, al quale si accede da un ponte in pietra a più archi. Gli ambienti si sviluppano intorno a due cortili. Il più grande di rappresentanza, il secondo costituente il mastio, che era situato nella parte più alta della rupe, e dotato di una cinta e ingresso autonomo, era destinato all'estrema difesa . Gallerie e cunicoli sotterranei non ancora indagati permettevano di avere riserve d'acqua e viveri, e, al venire meno di tutte le difese, permettevano al feudario una estrema via di fuga .
Abitato da monaci greco-bizantini intorno al VI sec. d.C. che qui avevano la loro chiesa comune scavata nella roccia, nell''VIII secolo divenne preda degli arabi, che gi? possedevano nella Val Camastra Abriola, Castelbellotto, Pietrapertosa e Castelmezzano. Il castello bizantino e arabo pure essendo completamento ricavato nella roccia, aveva in nuce tutti quei procedimenti difensivi che permarranno , nella trasposizione in pietra del maniero dei secoli successivi.
Nel 1050 il borgo viene infeudato ai Normanni , e il Castello prima scavato nella roccia viene ricostruito in pietra. Una prima profonda ristrutturazione si ha con gli angioini nel 1250, quando anche il borgo viene racchiuso da una cinta muraria turrita. Nel rinascimento padroni del castello sono i potenti feudatari di Venosa, gli Orsini Del Balzo, con i quali il castello subisce una profonda trasformazione assumendo le forme attuali e arricchendosi di ornamenti in pietra rinascimentali. La peculiarit? del castello di Laurenzana oltre a quella di dominare dall'alto l'intero paese e godere del panorama della Val Camastra , con in fondo le montagne del Volturino e di Caperrino, è che nella sua struttura mantiene ancora intatti e chiaramente visibili tutti gli accorgimenti difensivi della tradizione classica millenaria dell'arte della guerra prima dell'avvento delle armi da fuoco, quali: accesso da un ponte ad archi, ripe e muri scarpati per la difesa piombante, ponte levatoio, mastio per l'estrema difesa, l'ingresso delle Porte Scee di omerica memoria ecc....Dopo il Cinquecento il maniero condivide la sorte di molti altri castelli della Basilicata che con l'avvento delle armi da fuoco, essendo ubicati su delle alti rupi, divennero facilmente vulnerabili e vennero trasformati in palazzi rappresentativi della nobilt?, che non risiedeva più nei paesi ma viveva a Napoli vicino al sovrano. La storia vera e propria si svolgeva e decideva in altre contrade.
Siti internet:
http://www.ilcastellodilaurenzana.it/
Per maggiori informazioni storiche:
http://www.comune.laurenzana.pz.it/laurenzana/detail.jsp?otype=100068&id=103327
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Storia
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Il Castello di Laurenzana prima eremo dei monaci greco-bizantini, diviene nell'VIII secolo d.C. una roccaforte araba. Nei documenti storici il Castello di Laurenzana fa la sua comparsa nel periodo normanno, quando risulta infeudato a Guglielmo figlio di Matteo da Tito.
La parte più antica della costruzione la ritroviamo nell'angolo sud-orientale coincidente con la parte più alta della rupe . Qui sono visibili i resti di un ambiente quadrangolare presumibilmente una torre longobarda o normanna .
Il Castello è oggetto dai primi angioini di una profonda ristrutturazione che coinvolge anche il centro abitato che viene racchiuso da una cinta muraria munita di torri rotonde.
Nel periodo rinascimentale la costruzione è oggetto di un altra profonda trasformazione che la vede ricercare insieme all'adeguamento alle armi da fuoco, una forma ideale perfetta chiaramente visibile in pianta.
Al periodo rinascimentale si rifanno molti elementi di portali ed un pezzo di balaustra in arenaria riutilizzata nella Scala aperta del Corpo orientale.
Nel settecento il Castello subisce l'ultima profonda ristrutturazione, che lo porta ad assumere quelle forme che riconosciamo ancora adesso .
Salvatore Egidio Angerame, Laurenzana Storia Urbana, Anzi 2003
S.Bruno, Castelli di Basilicata ,Potenza 1960
L. Santoro Castelli Angioini ed Aragonesi nel regno di Napoli, Firenze 1975
R.M.Motta Un Castello da recuperare, Potenza 1989
Gaetano Cantisani, Laurenzana, 1989
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Destinazione d'uso
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Culturale
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Periodo di fruizione
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Dietro preventiva prenotazione presso gli uffici comunali.
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Modalita' di gestione
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Diretta
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Servizi attivi
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- Accoglienza - Informazione - Guida e assistenza didattica - Organizzazione di mostre e manifestazioni culturali
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Servizi attivabili
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- Editoria e vendita di cataloghi - Gestione di raccolte discografiche, di diapoteche e biblioteche museali - Accoglienza - Informazione - Guida e assistenza didattica - Caffetteria - Ristorazione - Guardaroba - Organizzazione di mostre e manifestazioni culturali - Iniziative promozionali - Pulizia - Vigilanza e biglietteria - Visita e vigilanza
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Completamento ai fini della valorizzazione e fruizione
Data e storia recente dei restauri e degli interventi di conservazione
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2004-2007 " Intervento Messa in Sicurezza Castello feudale" : si è consolidato la rupe orientale , mura di cinta , ingresso , le tre ali del complesso del cortile centrale di rappresentanza; F. Regionali e Comunali, euro duemilioni.
2014- "Intervento Recupero Ingresso Principale" ; si è messo in sicurezza la rampa di ingresso , gli ambienti ala orientale. F. Regionali euro cinquecentocinquantamila.
2015 - "Intervento Recupero grotta ed altri ambienti Castello": Si sono recuperati ed attrezzati gli ambienti affaccianti al pianoterra del cortile principale: la grotta ipostila lato est ; l'ampia sala voltata lato sud ; F. regionali, euro trecentocinquantamila.
Resta da consolidare nella parte alta del castello il cortile orientale -mastio , e da pavimentare e dotare di infissi gli ambienti ai piani superiori del cortile centrale, mentre gli ampi ambienti al pianoterra da destinare a convegni, e mostre, sono gi? stati tutti recuperati ed attrezzati.
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Risorse necessarie per opere murarie
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800000
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Risorse necessarie per attrezzature e allestimenti
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200000
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Risorse necessarie per altro
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0
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Eventuale descrizione risorse necessarie per altro
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Intese istituzionali
Disponibilita' a forme di gestione diretta
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Disponibilit? alla gestione diretta in sinergia con associazioni socio-culturali e cooperative attive sul territorio, utilizzando le ampie sale al pianoterra per incontri, convegni, esposizioni museali tematiche, a tempo, e, permanenti, e gli ambienti superiori per laboratori di ricerca, sedi delle associazioni, onde stimolare ed incrementare l'offerta economica -turistica del territorio, creando una interazione con le realt?, produttive, economiche e culturali presenti .
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Disponibilita' a forme di gestione indiretta
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Disponibilit? ad una gestione indiretta.
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Risorse aggiuntive
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Sostenibilita' gestionale
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La gestione finanziaria e direttiva verr? svolta direttamente dal Comune che provveder? ad organizzare sinergicamente il tessuto locale delle associazione e cooperative operanti sul territorio, in modo tale che tale attivit? sia fonte di reddito ed autofinanziamento, non solo per la struttura, ma che possa essere stimolo , indirizzo ed incentivo per le attivit? economiche, culturali presenti nel territorio.
Sforzo massimo deve porsi nel cercare e creare un circuito economico culturale e turistico con le altre realt? della Valle del Camastra, Calvello, Pietrapertosa , Castelmezzano, Anzi e Abriola. Le mostre, i laboratori culturali, i convegni che si terranno nelle sale del castello devono proporsi quale fine questo dialogo più ampio , ricercando e sviluppando punti di contatto economici e culturali.
Creando ad esempio un circuito culturale , turistico, culinario della Val Camastra, sui castelli , sulla comune componente bizantina e araba, transumanza ecc... .
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Sostenibilita' finanziaria
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La gestione diretta e con associazioni e cooperative vuole realizzare un'azione sinergica volta a produrre non solo autonomia finanziaria di gestione ma anche un indotto economico culturale turistico sulle attivit? presenti nel territorio.
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Vincoli su territorio
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Nessun vincolo.
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Conformita' urbanistica
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Piena conformit
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Conformita' ambientale
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Il progetto di recupero del Castello utilizza una metodologia soft altamente innovativa e conservativa ideata dal prof.ing. Antonino Giuffrè e al prof.ing. Carlo Viggiani, e si realizza per lotti sulla base di un progetto unitario .
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Eventuali risorse aggiuntive
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Stato della progettazione
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Progettazione esecutiva e cantierabile
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