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Patrimonio culturale della Basilicata Regione Basilicata
Guida alla compilazione
Riferimenti dell'Ente
Qualificazione giuridica Comune
Denominazione COMUNE TRICARICO
Codice fiscale/Partita IVA 80002860775
Comune Tricarico
CAP 75019
PEC protocollo@pec.comune.tricarico.mt.it
Legale rappresentante Emilia Felicita Capolongo
Responsabile del procedimento
Nominativo Paolo Paradiso
Email anna.piscinne@comune.tricarico.mt.it
Telefono
Ruolo 2
Denominazione del bene intangibile
Nome del bene LA MASCHERA DI TRICARICO
Localizzazione
Luogo culturale Comunità tricaricese, gruppi organizzati dalla Pro Loco e gruppi spontanei con il coinvolgimento e la collaborazione di Scuole di ogni ordine e grado.
Localizzazione geografica L'evento è legato simbolicamente alla chiesa di S. Antonio abate (sec. XIV). Il 17 gennaio, le Maschere che rappresentano una mandria in transumanza, si radunano presso la chiesa , assistono alla messa, ricevono la benedizione fanno i 3 giri propiziatori intorno alla chiesa e acclamano il santo con l'assordante suono delle campane. Successivamente il corteo delle maschere si muove dal santuario raggiungendo il centro storico di Tricarico, attraversando l'antica via appia.
Descrizione del bene
Aree tematiche - Demoetnoantropologica (Tradizioni, riti, ...)
- Saperi tecnici e artigianali
Valutazione interesse culturale Il rituale della transumanza è un unicum nella Regione, estremamente coinvolgente anche per il semplice spettatore. Emblematica è la descrizione che ne fa Carlo Levi:
"..... Andai apposta a Tricarico, con Rocco Scotellaro. il paese era svegliato a notte ancora fonda da un rumore arcaico di battiti di strumenti cavi di legno, come campane fessurate: un rumore di foresta primitiva che entrava nelle viscere come un richiamo infinitamente remoto e tutti salivano sul monte , uomini e animali fino alla cappella alta sulla cima.... qui venivano portati gli animali che giravano tre volte attorno al luogo sacro, e vi entravano e venivano benedetti nella messa .....". Le maschere simboleggiano la vacca e il toro impersonate da uomini che mimano l'andatura e i movimenti degli animali, compresa la monta. Le vacche e i tori sono guidati dal "massaro" coadiuvato da sottomassari e "ualani". Al termine le maschere si perdono per i vicoli del centro storico e rinnovano la "questua" - raccolta di beni alimentari da consumare in un banchetto conviviale accompagnato da canti e suoni.
Contesto Conosciuta come citt? arabo-normanno, Tricarico è uno dei più suggestivi centri della provincia di Matera, ricca di monumenti e protagonista di una storia millenaria che si intreccia da un lato con la diocesi di cui è sede sin dal secolo X e, dall'altro, con la cultura delle genti che l'hanno popolata. Tra il IX e il X sec. divenne una roccaforte degli arabi, popolazione che incise profondamente sul tessuto urbano, con la creazione dei quartieri R?bata e Saracena. Durante la dominazione bizantina divenne kastron (citt? fortificata) ed acquis? ulteriore importanza con l'avvento dei normanni che la eressero a contea. Successivamente si arricch? della presenza di una consistente comunit? ebraica e di una comunit? albanese. Questo, unito al mecenatismo dei Sanseverino e di molti dei vescovi che si sono succeduti alla guida della diocesi, nonché i costanti rapporti mantenuti dall' aristocrazia locale con gli ambienti napoletani, hanno consentito alla citt? di ricoprire una posizione di rilievo nel panorama culturale e politico della Basilicata e di arricchirsi, nei secoli, di un grande patrimonio artistico e architettonico. Il centro storico alto medioevale si sviluppa nei quartieri di Saracena, R?bata, Civita, Piano e Monte. A ridosso dei quartieri arabi possiamo ammirare orti e giardini terrazzati, esempio di mirabile ingegno di quelle genti di coltivare terreni aridi. restano ancora tracce delle poderose mura di cinta e tutti gli accessi alla citt? con le torri e le porte: Porta delle Beccarie, Porta Monte, Porta Fontana, Porta e Torre della R?bata, Porta e Torre Saracena.
Tricarico è l'unica citt? lucana ed una delle pochissime del meridione ad essere raffigurata nella prestigiosa opera di G. Braun e F. Hogemberg "Theatrum Urbium Praecipuarum Mundi" pubblicata a Colonia tra la fine del '500 e gli inizi del '600. Dalla didascalia a corredo della stampa, emerge un contesto sociale ed economico caratterizzato da una fiorente attivit? agro-pastorale che si è conservata nei secoli e che ha certamente favorito la trasmissione dell'antico rituale rinnovato ogni anno dalle Maschere di Tricarico.
Le Maschere ed il Carnevale di Tricarico sono caratterizzate dall'uso di un apparato coreografico costituito da elementi realizzati in maniera artigianale che si tramandano da generazioni.
Il contesto storico-sociale che ha conservato il Carnevale tricaricese ha una diretta corrispondenza nel rituale della transumanza. Oggi l'evento è anche ricordo e memoria di un passato, conoscenza del presente, valorizzazione di un sapere e di una manualit? da tramandare: gli artigiani che realizzano i cappelli delle maschere secondo un preciso codice, la forgia delle campane con suono differente tra vacche e tori, i cuba-cuba, strumenti semplicissimi ma di grande musicalit?. Grazie alle bellezze storiche ed artistiche della citt? che fanno da cornice, nel corso degli anni si è sviluppato un crescente turismo legato alla manifestazione.
Descrizione modalita' di gestione La valorizzazione delle Maschere passa attraverso la riproposizione di tre eventi annuali. L'interesse culturale suscitato dalle Maschere e dal Carnevale di Tricarico è confermato dall'ingresso nella F.E.C.C. (Federation of European Carnival Cities) e dal Raduno delle Maschere Antropologiche che vede il coinvolgimento di numerose comunita' anche molto distanti e diverse dal contesto locale ma accomunate dall'essere custodi di una maschera e/o un rito dall'elevato valore demo-etno-antropologico. Le tradizioni mutano da paese a paese mantenendo pero' alcuni substrati comuni, quali il legame con i riti della fertilit?, l'avvio del nuovo ciclo stagionale agricolo, il risveglio della natura, la cacciata del vecchio, il rapporto con il bosco, la transumanza, l'innesto della civilta' cristiana con il richiamo alla morte. Il Raduno, in particolare, offre l'occasione per aprirsi e scambiare esperienze con realta' di tutta Italia ed anche estere. Grazie alla collaborazione di privati e Pro Loco si è cercato di approfondire i temi del carnevale con studi mirati e realizzazione di opuscoli, Dvd seminari ed altro. A tale tradizione si affianca la presenza di gruppi spontanei di suonatori di cubba-cubba, organetti, zampogna, che eseguono serenate nei vicoli, nelle case, con canzoni e ritmi tradizionali, durante tutto il periodo di Carnevale e del Raduno. Questa innata predisposizione alla musica e al canto ha fatto si' che numerosi gruppi musicali costituitisi si dedicassero allo studio e alla rivisitazione e reinterpretazione delle canzoni tradizionali.
Caratteristiche significative La Maschera di Tricarico, punto di partenza e catalizzatore della sfilata, è una maschera che copre quasi completamente il corpo e lo trasforma in un elemento simbolico che ci parla attraverso i segni. La maschera è un sistema di segni, simboli, indizi e sintomi costruiti sulla base della conoscenza dell'uomo, sintesi della cultura del tempo e che continua, ancora oggi, a trasmettere messaggi, un misto di esperienze intellettuali e tradizioni popolari.
Non solo la maschera di Tricarico, ma tutti i gruppi coinvolti nel "Raduno delle Maschere Antropologiche", attraverso i loro personaggi esprimono un codice condiviso e leggibile fatto da segni e simboli che sono schemi che interpretano la realt?, evocano il passato e la tradizione e al tempo stesso suscitano e muovono le emozioni.
La maschera di Tricarico è costituita da un vestito (mutandoni e maglia di lana grezza), scarponi con gambali e foulard colorati legati alle ginocchia e alle braccia, in vita ed al collo, un copricapo costituito da cappello a larga tesa con velo bianco e nastri multicolori per la vacca. Il toro indossa un vestito identico nella composizione ma completamente nero con foulards neri e rossi e un cappello con velo e nastri neri e uno o due soli nastri rossi. I nastri che scendono dal cappello devono stendersi fino alla caviglia. Ogni maschera porta un campanaccio che suona in maniera ritmica. Ogni campana ha un suono diverso cos? come avviene per le mandrie degli animali.
Alla sfilata partecipano anche dei figuranti "umani" quali il conte e la contessa, il capo massaro e vari sottomassari e "ualani" vestiti a seconda della figura che rappresentano, e anche animali come cavalli e asini con armamentario tipico della transumanza, quali bisacce, orcioli vari etc. Le figure del conte e della contessa richiamano il mondo feudale ed il rapporto tra i padroni e i contadini.
Le canzoni delle serenate notturne e mattutine con stornellate dialettali "a rampogna" sono accompagnati dal cubba-cubba,da zampogne e tamburelli. Tramandare l'abilit? al suono di questi strumenti contribuisce a voler mantenere in piedi una tradizione ormai profondamente radicata.
Bibliografia . Ernesto De Martino, Clara Gallini (a cura di) La fine del mondo, Torino, Einaudi, 1977.
. Enzo Spera, Inizio del Carnevale di Tricarico, Bari, in "Quaderni dell'Universit? degli Studi di Bari", 1981/82.
. Carmela Biscaglia, Il Carnevale di Tricarico, Tricarico, in "Quaderni del Centro dei servizi culturali di Tricarico", 1986.
. Giovanni Battista Bronzini, Il viaggio antropologico di Carlo Levi, Bari, Dedalo, 1996.
. Antonio Tateo, Precedenti greci di rituali e folklore moderni nel Mezzogiorno, in Rassegna Storica Salernitana n.33, 2000.
. Carlo Levi, Gigliola De Donato (a cura di) Le mille patrie: uomini, fatti, paesi d'Italia, Roma, Donzelli, 2000
. Nicola Scaldaferri, Santi, animali e suoni: feste dei campanacci a Tricarico e San Mauro Forte, Udine, Nota, 2005, ISBN 88-01-30540-0.
. Rocco Scotellaro in "Il dio contadino" "Journal", Losanna, febbraio 1950
Piano di salvaguardia proposto
Risorse aggiuntive Non sono previste risorse aggiuntive.
Attivita' proposte La Maschera di Tricarico, il Carnevale ed il Raduno delle Maschere Antropologiche sono elementi storici, culturali, demo-etno-antropologici, saperi tecnici ed artigianali consolidati nella comunità tricaricese. Questi eventi includono una serie di attività che si svolgono da metà gennaio a fine settembre. Per la conservazione e la trasmissione dei saperi e per la valorizzazione dei sapori locali, è prevista la realizzazione di un percorso eno-gastronomico che utilizza le migliori tecniche di marketing per promuovere le eccellenze agro-alimentari del territorio.

Le attività principali includono la realizzazione artigianale dei costumi delle Maschere di Vacca e Toro, la creazione di campane e cubba cubba per i partecipanti alle sfilate e alle serenate, la produzione di gadget e souvenir come miniature delle maschere, oggetti di terracotta dipinta, lampade e ceramiche. Sono organizzati anche seminari, giornate di studio, convegni e proiezioni di documentari inerenti al tema del Carnevale e del Raduno delle Maschere.

L'organizzazione delle sfilate include la messa in opera di pannelli esplicativi sul significato delle Maschere e del Carnevale, l'abbellimento e il decoro lungo il percorso con nastri colorati, coreografie e musiche, momenti di sosta e degustazione lungo il percorso e nei vicoli del centro storico per ascoltare le serenate e assaggiare il vino e la salsiccia locali. Sono previste anche postazioni con sistemi di amplificazione e monitor per migliorare la fruibilità dell'evento anche per i diversamente abili.

L'accoglienza e l'ospitalità dei gruppi partecipanti sono importanti e sono previste anche attività di pubblicizzazione degli eventi, noleggio e acquisto di strutture specializzate. Inoltre, sono organizzati stand in collaborazione con i ristoratori, lungo un percorso enogastronomico che si sviluppa per le vie del centro storico, per la proposta dei piatti tradizionali. Sono previste anche serenate tradizionali, danze folkloristiche e canti popolari in angoli suggestivi del centro storico.
E' gia' stato attivato un piano per la salvaguardia/rivitalizzazione e valorizzazione/fruibilita'? Si, da oltre 7 anni
Descrizione attivita' realizzate o da realizzare Le attivita' realizzate negli anni sono costituite dalle sfilate, dai convegni, mostre, dalle manifestazioni eno-gatronomiche, dai percorsi turistici, dall'accoglienza ed ospitalita' dei gruppi ospiti, dagli spettacoli teatrali e musicali.
Calendario attivita' Anno 2023:
Inizio dei laboratori di realizzazione dei costumi di Vacca e Toro
Presentazione dei pannelli esplicativi sul significato delle Maschere e del Carnevale
Inizio del percorso enogastronomico per la valorizzazione delle eccellenze agro-alimentari locali
Sfilata delle Maschere di Tricarico e dei gruppi invitati
Serata di chiusura del Carnevale con serenate, danze folkloristiche e canti popolari
Anno 2024:
Inizio dei laboratori di realizzazione dei capelli delle Maschere
Organizzazione di seminari e giornate di studio sul tema del Carnevale e del Raduno delle Maschere Antropologiche
Inaugurazione degli stand enogastronomici nel centro storico
Sfilata delle Maschere di Tricarico e dei gruppi invitati
Serata di chiusura del Carnevale con serenate, danze folkloristiche e canti popolari
Anno 2025:
Inizio della produzione di gadget, miniature delle Maschere, oggetti di terracotta dipinta, lampade, ceramiche o altro come souvenir
Realizzazione di opere di abbellimento e decoro lungo il percorso delle sfilate
Organizzazione di una serata di presentazione dei gruppi partecipanti al Raduno delle Maschere Antropologiche
Sfilata delle Maschere di Tricarico e dei gruppi invitati
Serata di chiusura del Raduno delle Maschere con serenate, danze folkloristiche e canti popolari
Piano dei costi 240000
Piano dei ricavi 30000
Partecipazione comunita' La Maschera, con il Carnevale e il Raduno, ha consistenti potenzialita' già dimostrata negli anni di essere il volano per uno sviluppo economico del territorio, con vantaggi per la popolazione locale che potrebbero derivare da diverse attivita' di tipo imprenditoriale, quali la ristorazione con la proposta di piatti tipici, la ricettivita', il commercio di souvenirs e stampa dedicata, produzioni di costumi, incremento della produzione delle tipicita' agro-alimentari.
L'intera comunita' partecipa attivamente e si lascia coinvolgere dal tripudio di colori, suoni e danze e sapori.
Stato della progettazione Progettazione esecutiva e cantierabile