Valutazione interesse culturale
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Sono migliaia i luoghi di culto (chiese, cappelle, eremi, oratori o santuari) sparsi per il mondo e intitolati, o cointitolati, a san Rocco. Al santo francese sono dedicate imponenti chiese monumentali, con importanti opere d'arte, ma anche semplici cappelle disposte, per esempio, lungo viali di campagna. Questi edifici sono collocati soprattutto in Italia, nel resto d'Europa (per la maggior parte in Francia, Spagna, Germania e Benelux), nelle Americhe e nelle Filippine.
In Italia sono circa tremila i luoghi di culto dedicati al santo francese,[41][107] dei quali duecentosessanta sono chiese parrocchiali, distribuiti in tutte le regioni e in gran parte delle diocesi. In quasi tutte le grandi città italiane vi è un luogo di culto dedicato a san Rocco: quattro chiese a Verona, tre chiese a Napoli, due chiese a Roma (di importanza storica e artistica la chiesa di San Rocco all'Augusteo), Genova e Venezia (con la chiesa nel centro legata alla Scuola Grande) e una rispettivamente a Torino, Palermo, Bari, Trieste, Brescia, Parma e Bologna. In passato vi erano chiese di san Rocco anche a Milano e Firenze. Numerosi sono anche i santuari, sempre in Italia, dedicati al santo francese.
Il culto di san Rocco nacque quindi tra l'Italia (oltre Voghera si sviluppò ben presto da Piacenza a Brescia, fino a raggiungere Venezia) e la Francia (dove invece i fulcri iniziali si ebbero a Lodève e Puy, oltre ovviamente a Montpellier). Nella sua città natale, l'ordine dei frati predicatori eresse una cappella in suo onore nel 1420 all'interno del proprio convento cittadino. Per questo i dominicani saranno per secoli propagatori del culto di san Rocco, assieme ai frati dell'Ordine della Santissima Trinità, i trinitari, che ad Arles custodivano delle reliquie del santo dal 1399.
A Savoia il legame con il santo è particolarmente sentito tanto che viene festeggiato 3 volte l'anno (il 16 di maggio, agosto e dicembre).
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