Localizzazione
Luogo culturale
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La Madonna del Monte Saraceno (più spesso semplicemente Madonna del Monte) è il bene culturale intangibile più importante del Comune di Calvello in quanto più sentito dalla comunità locale e più profondamente radicato e tramandato di generazione in generazione.
Calvello è il paese che vanta la presenza di ben 17 chiese ed il suo popolo è tradizionalmente animato da un forte fervore religioso e particolarmente devoto al culto mariano.
Vi è da ricordare che durante la Controriforma furono incrementate le feste per Maria Santissima; in particolare a Calvello la Vergine era importante già come dea della fertilità e protettrice della cittadina e veicolata da vari simulacri ( Madonna della Pietà , Madonna dell’Addolorata, Madonna del Piano, Madonna della Potentissima e Madonna del Monte) .
I detentori del sapere sono senz’altro gli anziani e i fedeli della comunità ( anche i sacerdoti qualcuno dei quali ha composto canzoni rievocanti ) che custodiscono il patrimonio di conoscenze del bene intangibile fatto di tradizioni folclore, rituali ,storia e leggende; patrimonio che trasferiscono alle nuove generazioni che lo praticano e lo alimentano con lo stesso immutato fervore.
Il Comitato facente capo alla Parrocchia denominata Maria Santissima del Monte Saraceno e il gruppo dei portatori della Madonna sono soggetti attivi che organizzano e promuovono la festa contribuendo a diffonderne la conoscenza nel mondo e la sua trasmissione tra una generazione e l’altra; in particolare il gruppo dei portatori composto da più di 100 componenti tra cui una parte sono emigrati che ritornano appositamente al paese per avere l’onore e la gioia di portare a spalla “ la Madonna del Monte”
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Localizzazione geografica
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Calvello, (PZ) il cui nome deriva dal latino caro et vellus (carne e lana) è di origine benedettina, testimoniata dalla presenza del cenobio San Pietro, del complesso conventuale S. Maria de Plano, del ponte vecchio all'ingresso del paese e dalla stessa cappella del Monte Saraceno eretta nel 1150.Situato a 730 s.l.m. nel cuore verde del Parco dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese comprende un territorio dai paesaggi lussureggianti tra i più vasti della Basilicata con un'estensione boschiva pari a circa 4.500 Ha, caratterizzata dalla presenza di innumerevoli varietà di piante tra cui primeggia il castagno.
Il bosco comunale offre al turista ristoro fisico e benessere spirituale soprattutto se si inerpica sul Monte Saraceno (mt1320), cima di uno sperone roccioso dove in un suggestivo paesaggio naturalistico è situata la cappella che custodisce per quattro mesi il simulacro della Madonna del Monte Saraceno.
Il Tempio così come denominato in qualche testo domina tutta la vallata che dal Monte di Viggiano si allarga e si estende fino al Caperrino in un mare verde interrotto da larghe radure e attraversato dal fiume “ Piesco”.
Il silenzio profondo e la quiete dolce e riposante sono allietati o piacevolmente interrotti dai gorgheggi e cinguettii delle molteplici varietà di volatili.
La denominazione di Monte Saraceno è di origine ignota; si tramanda che con molta probabilità lassù sorgesse una postazione militare prima Longobarda, poi Saracena.
La cappella cui si accede attraverso una strada che si inerpica ripida e che sbocca improvvisa di fronte ad essa è meta di pellegrinaggio sia la seconda domenica del mese di maggio quando si trasla il simulacro dalla Chiesa Madre alla cappella sia a settembre quando lo si scende in paese , sia durante i fine settimana d’estate.
Beni intangibili: la caggia, opera finissima di prestigiosi artigiani locali e il patrimonio paesaggistico e naturalistico che circonda la cappella.
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Descrizione del bene
Aree tematiche
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- Demoetnoantropologica (Tradizioni, riti, ...) - Saperi tecnici e artigianali - Santità e vissuto religioso - Territoriale-ambientale
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Valutazione interesse culturale
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"La Madonna del Monte” è considerato un evento di notevole rilevanza culturale in quanto in essa si esprime il patrimonio dei valori del popolo calvellese, la sua idealità, i suoi tratti più identitari quali le tradizioni, il folclore, il culto, la storia locale, la fede, il pellegrinaggio, i rituali, le leggende e i canti popolari. I canti popolari inneggianti la Madonna del Sacro Monte composti da devoti del luogo(ancheparroci)sono particolarmente espressivi del profondo senso religioso e del culto Mariano della comunità; a tal proposito si ricordano i seguenti versi:
"Madre potente e pia di grazia immensa fonte, Maria del Sacro Monte, prega per noi Gesù. Qual terra più romita le grazie tue non sa"
I rituali legati alla Madonna del Monte Saraceno sono stati oggetto di studio nel libro dell’antropologo Erman Tak “ Feste in Italia Meridionale – Rituali e trasformazioni in una storia locale dove si evidenzia tra l’altro la continuità rituale sebbene essi non fossero stati eseguiti tra il 1857 e il 1866. I rituali hanno subito trasformazioni e cambiamenti.
Una leggenda popolare narra che durante la seconda guerra mondiale non essendovi uomini (o perché erano periti in guerra o non ancora tornati) per andare a prendere il simulacro al Monte e trasportarlo nella chiesa Madre, un gruppo di vedove decisero di andarvi da sole; lungo il tragitto furono sorprese dai briganti che le rapirono conducendole nei loro rifugi nel fitto bosco. Esse non rivelarono la meta da raggiungere per paura di non trovare la loro benevolenza ma questi intuirono che il luogo da raggiungere era il sacro Monte. Si narra che non furono maltrattate dai briganti ma al contrario fu dato loro anche abbondante cibo. Nella notte caddero in pieno sonno e i briganti toccati anch’essi da un barlume di fede si recarono al sacro Monte, prelevarono il simulacro e lo trasportarono a spalla sino quasi a metà strada facendosi promettere delle coraggiose donne di non rivelare a nessuno l’accaduto.
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Contesto
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"La Madonna del Monte” è unanimemente riconosciuta come la più sentita ricorrenza, ciò in cui il popolo (inteso come credente, non credente, anziano, giovane, emigrante) si riconosce. Non vi è calvellese che non venga per qualche motivo (religioso, culturale, folclorico, nostalgico) toccato da questa festa. Rappresenta per tale ragione il punto culturalmente e storicamente più profondo di congiunzione tra generazioni, passato e presente tra anziani e giovani, tra diversità.
Benchè la comunità abbia altri eventi ricorrenti uno dei quali legato alla festa della castagna (frutto tipico del luogo )e l’altro alla commemorazione dei moti carbonari, avendo Calvello scritto pagine gloriose di storia patria, la ricorrenza /bene intangibile in argomento risulta essere quello a maggiore impatto dal punto di vista della promozione del luogo e del marketing territoriale dato il cospicuo numero di presenze che supera i numeri di cui agli eventi citati.
Pertanto le celebrazioni di maggio (quando il simulacro viene trasportato al Santuario) e quelle di settembre ( quando il simulacro ritorna nella chiesa Madre)comportano importanti positive ricadute per le attività economiche locali e per le strutture ricettive e rappresentano una strategica opportunità per destagionalizzare i flussi turistici o anticipando le ferie o allungandole come fanno gli emigrati con analoghe conseguenze.
Inoltre, negli ultimi anni, i pacchetti turistici predisposti dalle associazioni di promozione del territorio o anche la programmazione culturale promossa dalle amministrazioni locali contemplano le escursioni al bosco con tappa al Monte Saraceno.
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Descrizione modalita' di gestione
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Si è già avuto modo di evidenziare, quanta abilità hanno avuto gli anziani a tramandare il sapere connesso al bene consegnando ai giovani questo importante patrimonio intangibile locale mediante la ripetizione continua e costante del pellegrinaggio e dei riti, mediante la ripetizione dei canti popolari, la trasmissione della fede ma anche mediante la narrazione dei racconti e delle leggende ad esso legate e quanta capacità le nuove generazioni che, avvertendo forte il senso di appartenenza, hanno saputo accogliere il patrimonio, custodirlo gelosamente e a farlo proprio. Infatti sono i giovani a far parte del Comitato Feste M. S.S. del Monte Saraceno che organizza gli eventi culturali musicali e li promuove mediante vari canali e sono sempre i giovani a far parte del gruppo dei cento e più portatori desiderosi di portare a spalla il simulacro. Una modalità particolarmente significativa della conservazione del bene intangibile in argomento è legata agli emigrati. La ricorrenza ha impattato storicamente in modo significativo sull’emotività di chi essendo stato costretto, nella maggior parte dei casi, a lasciare la terra natia ne ha serbato una profonda nostalgia che viene in parte colmata ritornando sul luogo per rivivere la festa de “ La madonna del Monte” cominciando dalla novena dedicata durante la quale la chiesa pullula di volti di chi ritorna..Si ricordano i pellegrinaggi di emigrati a piedi nudi per chiedere le grazie, le cospicue donazioni in oro di cui si orna il simulacro (a tal proposito si ricorda una tovaglia ornamentale intarsiata di oro offerta dalla comunità dell’argentina).Merita inoltre una particolare menzione l’evento risalente al 2015 quando il simulacro è stato eccezionalmente trasportato nel modenese tra Spezzano e Fiorano su espressa richiesta della comunità di devoti di origine calvellese fortemente desiderosa di “ vedere la Madonna del Monte “, accolta con gioiosa commozione.
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Caratteristiche significative
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I tratti significativi del bene intangibile in argomento sono enucleabili nei campi precedenti; ne seguono ulteriori.
La statua della Madonna costruita nel 1500 ha una certa rassomiglianza (la postura, le calzature ecc.) con la pregiatissima Madonna bizantina custodita nella chiesa del complesso conventuale Santa Maria de Plano scolpita tra il 1240 e 1260.
Il ciclo dei festeggiamenti inizia ogni anno la seconda domenica di maggio, i calvellesi portano a spalla dalla Chiesa Madre al Sacro Monte Saraceno, percorrendo ben 14 chilometri tra cui tratti lunghi di salite ripidissime, il simulacro della Madonna con il Bambino custodita in una caggia lignea di cui si è detto. Una catena umana di fedeli sudata, stanca ma entusiasta (qualcuno a piedi scalzi) aiuta i portatori a reggere un peso di 700 chili e a raggiungere la vetta del Sacro Monte ove è situata la chiesetta. E’ tradizione rigidamente osservata che non si entri nel luogo sacro senza prima aver percorso per tre volte il suo perimetro salmodiando e cantando nenie che si rifanno ai primi tempi dei Padri benedettini.
L’8 e il 9 settembre avviene il pellegrinaggio, con le stesse modalità, dal Monte Saraceno alla Chiesa Madre.
La commozione nei fedeli è intensa, tutti pregano, tutti invocano l'intercessione della Madre Celeste.Il simulacro è stato incoronato dal Rev.mo Cap. Vaticano il 9 settembre 1947, in un’apoteosi di innumeri pellegrini accorsi da ogni parte. E'questa una data memorabile nella storia del Santuario. Da allora i pellegrinaggi si sono moltiplicati e la devozione mariana è cresciuta notevolmente. L'oro occorrente per le corone della Vergine e del Bambino fu offerto in una entusiastica gara da tutte le famiglie calvellesi e dai numerosissimi devoti dei paesi limitrofi. Se ne raccolsero 2 chilogrammi da cui si ottennero due diademi cesellati da un orafo di Napoli.Vi furono incastonate numerose pietre preziose di grande valore e bellezza.
Intorno al Santuario e alla Sacra effigie sono fiorite molte credenze come la leggenda della grotta dell’eremita che si trova ad alcuni metri nei pressi del santuario secondo cui all’interno è vissuto, grazie alla carità dei pastori, un eremita.
Dopo i riti religiosi si accentua il folclore dei festeggiamenti. La piana sottostante al monte (a maggio) brulica di una folla variopinta di gente, l’aria si impregna di odori stuzzicanti di carne locale (salsicce, agnello, capretto ecc.) messa al fuoco su girarrosti improvvisati.
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Bibliografia
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- Calvello - Storia Arte e Tradizioni di Don Luigi De Bonis
- Percorso storico - artistico. Calvello e le sue Chiese di Franco Villani e Giovanni Larocca
- Feste in Italia Meridionale - Rituali e Trasformazioni in una storia locale di Herman Tak
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Piano di salvaguardia proposto
Risorse aggiuntive
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Nessuna
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Attivita' proposte
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Il Comune di Calvello ritenendo le celebrazioni strategiche dal punto di vista della promozione del territorio intende proporre, per incrementare ulteriormente le presenze turistiche, un’offerta di visita che possa durare un’intera settimana creando un circuito di eventi culturali, artistici, ambientali ed enogastronomici, organizzando la prima edizione del festival della montagna con il coinvolgimento delle associazioni ed operatori locali per regalare al turista un’esperienza immersiva e coinvolgente sul territorio, alla scoperta di cultura e paesaggio.
Le attività ludiche e di intrattenimento che accompagneranno il turista faranno da pre-show al grande evento di fede legato alle celebrazioni religiose e ai festeggiamenti in onore della Madonna del Sacro Monte e che culmineranno in un grande evento spettacolare preferibilmente il 9 settembre. In genere l’evento è il concerto di un cantante o di un gruppo musicale di fama nazionale e che proprio per la sua notorietà sia in grado di richiamare turisti non solo delle regioni limitrofe per far scoprire loro Calvello come una “serendipita” che stimoli il ritorno e il passaparola.
Nell’ambito delle attività da mettersi in campo si intende comprendere le iniziative miranti a promuovere e sostenere il ritorno degli emigrati in questa occasione la cui storia fa parte della storia locale o per quelli che non possono tornare la creazione di un virtual tour dedicato alla “ Madonna del Monte Saraceno”.
Il tutto sostenuto da una imponente campagna di marketing e comunicazione che possa portare più turisti di quelli che attualmente porta.
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E' gia' stato attivato un piano per la salvaguardia/rivitalizzazione e valorizzazione/fruibilita'?
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No, da realizzare per la prima volta
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Descrizione attivita' realizzate o da realizzare
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Le attività cosi come pensate nel progetto preliminare in itinere non sono state mai realizzate.
Fermo restanto i riti processionali e religiosi ed il pellegrinaggio i quali sono continui e costanti. Essi sono talvolta accompagnati da eventi musicali.
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Calendario attivita'
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Le attività di cui al precedente campo dovranno caratterizzare la settimana intorno al 08 e 09 settembre e dovranno ripetersi annualmente come un appuntamento da non perdere attraente per il turista amante della montagna il turista devoto, il turista estimatore di antichi sapori e delle tradizioni locali, il semplice turista curioso.
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Piano dei costi
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300000
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Piano dei ricavi
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15000
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Partecipazione comunita'
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Come ampiamente detto la comunità locale, storicamente, ha avuto un ruolo preminente quale detentrice del bene intangibile in argomento e del patrimonio di conoscenze ad esso connesso.
Essa tuttavia è coinvolta sotto forma di associazioni, comitati e gruppi spontanei cui spesso viene demandata l'organizzazione di specifiche attività finalizzate alla organizzazione e promozione della manifestazione
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Stato della progettazione
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Progettazione preliminare
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