Attenzione! Il browser in uso è obsoleto e si potrebbero verificare anomalie nella visualizzazione o durante la procedura, si consiglia di installare un browser aggiornato.
Patrimonio culturale della Basilicata Regione Basilicata
Guida alla compilazione
Riferimenti dell'Ente
Qualificazione giuridica Comune
Denominazione COMUNE MOLITERNO
Codice fiscale/Partita IVA 83000810768
Comune Moliterno
CAP 85047
PEC protocollomoliterno@ebaspec.it
Legale rappresentante Antonio Rubino
Responsabile del procedimento
Nominativo Rossella Montesano
Email affarigenerali@comune.moliterno.pz.it
Telefono
Ruolo Responsabile Area Affari Generali
Denominazione del bene intangibile
Nome del bene SAGRA DEL CANESTRATO IGP DI MOLITERNO
Localizzazione
Luogo culturale Centro Storico di Moliterno
La sagra del Canestrato I.G.P. di Moliterno, organizzata negli ultimi anni dalla Associazione Pro Loco Campus di Moliterno, in collaborazione con l'Amministrazione Comunale e con il Consorzio di Salvaguardia del Pecorino Canestrato di Moliterno, si svolge nelle giornate del 9 e 10 agosto presso le strade del centro storico.
Localizzazione geografica La Sagra del Canestrato di Moliterno I.G.P., sigla la sua quarantaduesima edizione in un contesto sempre più favorevole alla valorizzazione di un prodotto che nel maggio 2010 ha ottenuto il prestigioso riconoscimento dell'I.G.P. da parte della Comunità Europea.
Sempre dal 2010, grazie anche alla localizzazione dell'evento nel centro storico di Moliterno ai piedi del Castello, la Sagra ha visto crescere esponenzialmente il numero dei visitatori, superando già dopo il quarto anno il fatidico numero delle 20.000 presenze, la cui provenienza è stata prevalentemente extra regionale.
Descrizione del bene
Aree tematiche - Demoetnoantropologica (Tradizioni, riti, ...)
- Saperi tecnici e artigianali
- Territoriale-ambientale
Valutazione interesse culturale L'esordio della sagra risale all'agosto del 1982 e da allora si è ripetuta annualmente la prima domenica di agosto. La sagra del formaggio nasce dal fatto che Moliterno è stato sin dal passato un centro famoso per la produzione del formaggio. Il Racioppi nell'indicare l'etimologia del nome Moliterno, preferisce il radicale "Mulcternum" (mungere) da un "mulcternum" che significa "luogo dove si fa il latte", cioè dove si munge l'armento e si coagula il latte, cioè la cascina. Si presume, che sin dal primo formarsi del borgo medioevale, intorno alla torre del castello i pochi abitanti si siano dedicati quasi esclusivamente all'attività della pastorizia ed all'attività casearia. Solo dal 1700, per questa attività si trasformò in una vera e propria tecnica organizzata per la produzione del formaggio pecorino, che ha reso celebre in tutto il mondo la ridente cittadina di Moliterno. I moliternesi sono diventati famosi come stagionatori di formaggio pecorino per una serie di fattori favorevoli. Innanzitutto, per il clima particolarissimo di Moliterno che si definisce freddo-umido, per i molti moliternesi che nel tempo hanno scelto la strada dell'emigrazione e che hanno sollecitato l'intraprendenza commerciale di coloro che rimanevano ed infine per l'enorme numero di caprini e ovini che nel tempo passato vivevano nelle cosiddette "marine" ovvero lungo la costa ionica della Lucania e della Calabria dalle quali si importava, solitamente, il formaggio pecorino. Quando si giungeva a Moliterno il formaggio era posto nel "fondaco", un magazzino a pianterreno, costruito appositamente per la cura del formaggio: si trattava di un ambiente diviso in uno o più locali da grandi archi e con il pavimento pendente per lo scolo della salamoia. Il primo periodo durava all'incirca tre settimane dopo di che il formaggio era trasportato in un nuovo ambiente, pronto per la cura. Il formaggio era prima lavato con acqua a temperatura corporea, per tale operazione era usato un mazzetto di erba ruvida a stelo, chiamato "vrungo", il quale sostituiva lo straccio perché si impregnava poco di grasso. Successivamente il formaggio era posto sulla "fuscella" capovolta per farlo sgocciolare e per poi salario con il sale minerale con cui si spalmava prima una faccia poi l'altra ed infine i lati fino a che il sale era assorbito dal formaggio. A questo punto il formaggio era messo nella "fuscella" e adagiato per terra. Dopo circa sette giorni il formaggio era preso e manipolato attentamente per verificare che tutte le parti fossero salate uniformemente. Quando era trasferito nel secondo ambiente il formaggio era levigato con la pietra pomice per eliminare le parti ruvide. A marzo c'era la prima richiesta dall'America, si trattava del formaggio primitivo non ancora maturo e piuttosto tenero usato come companatico, mentre il rimanente era controllato finché diventava maturo.
Contesto come da allegato
Descrizione modalita' di gestione come da allegato
Caratteristiche significative ATTIVITA' VOLTE ALLA VALORIZZAZIONE DEL PRODOTTO CHE CON IL CONSEGUIMENTO DELLA "I.G.P." CONTRIBUISCE A DARE LUSTRO AL PATRIMONIO ENO-GASTRONOMICO DEL NOSTRO TERRITORIO
Bibliografia come da allegato
Piano di salvaguardia proposto
Risorse aggiuntive Le risorse afferenti al bilancio comunale ammontano a circa 20.000,00 euro
Attivita' proposte L'INIZIATIVA SI SVOLGE IN UN PERIODO IN CUI LA PROMOZIONE HA AMPIA RISONANZA, IN QUANTO CARATTERIZZATO DA IMPORTANTI PRESENZE TANTO DI TURISTI EXTRA REGIONALI QUANTO DI RESIDENTI REGIONALI.
NELLE DUE GIORNATE SONO PREVISTE DIVERSE INIZIATIVE:
UN CONVEGNO VOLTO ALL'ANALISI DEL PERCORSO DEL PRODOTTO DOPO L'ATTRIBUZIONE DELLA "IGP", DELLE CRITICITA' E DELLE POTENZIALITA'; A CUI PARTECIPERANNO ISTITUZIONI, AZIENDE E ASSOCIAZIONI INTERESSATE A VARIO TITOLO ALLA PRODUZIONE, ALLA PROMOZIONE ED ALLA COMMERCIALIZZAZIONE DEL PRODOTTO;
PERCORSO ENO-GASTRONOMICO IN CUI SI POTRA' DEGUSTARE IL PRODOTTO IN UNA SERIE DI POSSIBILI UTILIZZI;
MERCATINO TIPICO;
GIOCHI CONTESTUALIZZATI AL PRODOTTO;
INTRATTENIMENTO CON GRUPPI MUSICALI TRADIZIONALI.
E' gia' stato attivato un piano per la salvaguardia/rivitalizzazione e valorizzazione/fruibilita'? Si, da oltre 7 anni
Descrizione attivita' realizzate o da realizzare come da allegato
Calendario attivita' la data dell'evento si è stabilita in accordo con le amministrazioni comunali limitrofe, in giorni fissi (9 e 10 agosto) non solo per evitare sovrapposizioni deleterie per ciascuno degli eventi programmati ma anche, e soprattutto, per garantire alla manifestazione una propria identità, generalmente riconosciuta
Piano dei costi 120000
Piano dei ricavi 90000
Partecipazione comunita' All'organizzazione e realizzazione dell'evento, oltre agli iscritti alla Proloco Campus di Moliterno, partecipano i residenti del centro storico e la popolazione.
L'evento conta 20.000 presenze provenienti dall'intera regione Basilicata e dalle regioni limitrofe
Stato della progettazione Progettazione esecutiva e cantierabile