Valutazione interesse culturale
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Il tufo, la cartapesta, la terracotta e la ceramica sono i protagonisti indiscussi della nostra cultura che possono sostenere le ragioni dello sviluppo di questa provincia. Nella crisi attuale si sta riscoprendo l'importanza degli antichi mestieri, quelli che sparendo rischiano di cancellare le tradizioni e i saperi che ci definiscono come popolo. La lavorazione del tufo e della cartapesta rientra tra i cosiddetti "lavori di un tempo" e recuperarli può offrire opportunità di lavoro concreto a tutti. Un'azione propositiva che si concentrerà sul tufo e sulla cartapesta per promuovere presso i giovani della nostra provincia la cultura e la tradizione collegate ai mestieri e alle abilità manuali nel settore dell'arte e delle lavorazioni tradizionali.
Infine, tipica della nostra cultura e tradizione artigianale è la lavorazione della terracotta e della ceramica.
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Contesto
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Matera, la "Città dei Sassi" e delle chiese rupestri, va sicuramente considerata patria eletta degli artigiani che ancora oggi, seguendo fedelmente un'antica
tradizione, modellano e dipingono interamente a mano, utilizzando tinte dai toni vivacissimi, oggetti di culto per non pochi collezionisti: gli ormai celebri fischietti di terracotta dalle tipiche sagome di animali, come galli e colombe, che rievocano vecchie abitudini contadine.
A Matera, la storia dell'artigianato della terracotta e della ceramica ha radici profondamente radicate nel passato: per averne degna testimonianza, basta visitare il Museo Ridola, dove tra i numerosi esempi di manufatti d'epoca, spiccano splendidi tegami e bellissimi bricchi, arricchiti di decorazioni a spirale o completati da coperchi. Famosi i ritrovamenti negli scavi archeologici nell'area di Serra Alto. Sempre caratteristici della produzione artigianale materana, sono i cucù in terracotta o ceramica, spesso raffiguranti dei galli, che, fin dall'antichità, hanno rappresentato un simbolo di prosperità e, quindi, averne uno in casa era considerato di buon auspicio. Molto belle e pregiate sono anche le statuine per il presepe che nascono dalle abili mani dei maestri artigiani materani: non sono pochi, soprattutto in provincia, quelli specializzati in questo genere di produzione, e la loro bravura, oltre che la loro fantasia, non temono confronti.
Infine, una curiosità: quella di Matera è una delle poche zone in Italia in cui è ancora possibile vedere perfettamente attivi gli antichi forni a fascine, gli stessi
che già in età medioevale venivano utilizzati per la cottura dei vasi in terracotta. Matera inoltre è ufficialmente riconosciuta tra i “territori di affermata tradizione ceramica”.
Ma quando si parla di Matera, città costruita nella pietra, non si può non parlare anche di un'altra atavica tradizione artigianale: quella della lavorazione del tufo. E' vero che, oggi, l'estrazione di questa friabilissima pietra è legata essenzialmente alla necessità di restaurare antichi palazzi, ma è altrettanto vero che proprio la sua estrema malleabilità la rende particolarmente adatta alla creazione artigianale di oggetti decorativi.
Discorso a parte, infine, merita l'arte della cartapesta, che a Matera non è solo un'attività artigianale, ma anche, e soprattutto, un mix di fede, religiosità popolare e abitudini familiari.
E' infatti di cartapesta l'imponente carro, riccamente decorato e completato da statue realizzate con lo stesso materiale povero, la cui fabbricazione impegna
per tutto l'anno intere famiglie materane. Quel carro sarà il protagonista, puntualmente ogni 2 luglio, dell'antica festa della Madonna della Bruna, patrona della città verrà fatto siglare per le vie e subirà l'assalto dei fedeli, pronti a tutto pur di riuscire a strapparne un pezzetto da portarsi poi a casa, convinti che solo in questo modo potranno essere certi di veder rinnovata su di loro la benedizione della Madonna.
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