Localizzazione
Luogo culturale
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La comunità di Senise detiene la memoria dei “Giardini di Senise”, il luogo più fertile dell’area, sul quale fu costruito il muro che ha permesso di bloccare il percorso del fiume Sinni per creare la Diga di Monte Cotugno, la più grande diga d’Europa in terra battuta. La comunità detiene la memoria storica delle lotte che hanno accompagnato la realizzazione dell’invaso che diventa l’oggetto del progetto proposto. L'attuale abitato di Senise sviluppato, nei primi secoli del II Millennio, intorno al Convento di San Francesco (ex Castello sul colle San Biagio) nei cui pressi, assistiti dai frati, si sarebbero trasferiti i sopravvissuti alla peste del vecchio abitato, composto da circa 10.000 abitanti. La sua fondazione risale al Primo Impero come dimostrano i resti di una villa romana emersi, durante alcuni lavori di scavo in località San Filippo.
Inoltre, in contrada Pantano, sono state scoperte tombe contenenti alcuni Ori d'età Longobarda conservati presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Se gli "Ori di Senise" dimostrano la presenza Longobarda, successivamente la città fu invasa da Goti, Ostrogoti e Saraceni.
La Diga di Monte Cotugno ha una capacità massima di 530milioni di metri cubi di acqua che ne fanno la maggiore delle dighe italiane. La diga trasforma Senise nella CITTA’ DELL’ACQUA, che distribuisce oro blu alla Puglia e al Metapontino, Il progetto mira a irrobustire l’identità storica del luogo e a creare maggiore consapevolezza nella comunità sulla centralità dell’acqua nella vita del territorio.
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Localizzazione geografica
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La Diga di Senise è nell’ area Sud della Basilicata, tra Mar Jonio e Mar Tirreno, dista 121 chilometri da Potenza e il territorio comunale risulta essere a 480 metri sul livello del mare. E’ entrata in funzione nel 1983. Sbarra il corso del fiume Sinni nel punto in cui il letto del fiume si restringe. Esso, l’antico “Siris” dei Greci, nasce a circa 1.850 metri di quota dalla Serra della Giumenta, del Sirino, e scorre per 94 chilometri. Raccoglie le acque dei torrenti Cogliandrino e Serrapotamo da sinistra e I torrenti Frido, Rubbio e Sarmento da destra. Per quanto la diga nasca nel territorio di Senise è percepita, in parte, come un bacino d’acqua che appartiene a tutta l’area composta da altri 12 Comuni limitrofi che si affacciano per gran parte sulla Valle del Sinni e sull'Agri.
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Descrizione del bene
Aree tematiche
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- Storica (momenti, aspetti/problematiche, protagonisti) - Saperi tecnici e artigianali - Territoriale-ambientale
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Valutazione interesse culturale
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Era il 1951 e il Ministero dell’Agricoltura e Foreste, la Cassa per il Mezzogiorno e l’Ente Irrigazione di Puglia e Basilicata cominciavano gli studi per costruire un muro in terra battuta che bloccasse per sempre il fiume Sinni, per raccogliere acqua in una diga che sarebbe stata la più grande diga in terra battuta di tutta Europa: la diga di Monte Cotugno. Siamo di fronte ad un’operazione di ingegneria idraulica che diventa immediatamente, per la sua grandezza, “storia contemporanea”, trasformando un’area a vocazione agricola in altro, di non ben definito. Siamo di fronte ad un evento che cambia la fisionomia geografica, climatica, di una vasta area; che modifica i connotati antropologici. Ci troviamo di colpo di fronte a braccianti che hanno coltivato le terre nei “Giardini di Senise” che in poche ore vedono l’inondazione volontaria delle proprie terre, da secoli utilizzate per coltivare prodotti agricoli straordinari quali il peperone. Il Governo italiano, con questa diga, voleva affondare 3mila ettari di terra fertile che facevano campare più di mille famiglie e davano lavoro a più di 3mila braccianti per dare acqua nelle case di importanti città della Puglia quali Lecce, Taranto, Brindisi, alle industrie e alle campagne pugliesi e del Metapontino. I contadini, nel 1968, cominciarono ad avere paura quando si seppe ufficialmente che la diga di Senise si faceva e il 5 novembre dello stesso anno fu organizzata a Senise una manifestazione di protesta contro la Diga alla quale partciparono i residenti dell’intera area. Quell’anno cominciarono scioperi che miravano ad avere una “contropartita” in cambio della cessione delle terre. In cambio delle terre fertili di Canna Modd, Pantano, Porcile, Isch e Pegno, si chiedeva la creazione di una strada che collegasse Lauria Nord con il Metapontino, l’attuale Sinnica. Si chiedeva inoltre l’area industriale di Senise e altre richieste che furono assecondate dal governo centrale. L’11 dicembre del 1971 furono appaltati i lavori della diga e il 20 dicembre del 1971 l’Amministrazione comunale deliberò e mise per iscritto che non si opponeva alla costruzione della diga. Da quel momento inizia una battaglia sindacale del popolo del Senisese contro il governo di Roma affinché quest’ultimo rispetti i patti e conceda le opere pubbliche concordate.
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Contesto
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La popolazione del Senisese, di colpo si trovava, negli anni ’70, di fronte ad un passaggio epocale. Un’area a vocazione agricola, venendo allagata, diventava altro, e quei contadini che da generazioni avevano lavorato la terra dovevano spostarsi su nuove terre o addirittura adattarsi a fare nuovi lavori. Il Senisese si trasformò in un’agorà in cui la popolazione discuteva animatamente. Arrivavano nel luogo la Rai e i più importanti giornali nazionali ed europei con i loro corrispondenti che si fermavano a Senise per Settimane. Le rivendicazioni furono portate avanti con determinazione. Addirittura il popolo, il 19 maggio del 1974, ebbe il coraggio di bloccare il Giro d’Italia, ne parlò tutta l’Europa.
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Descrizione modalita' di gestione
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I punti di forza del progetto sono la rievocazione storica di quei fatti attraverso il teatro e le video installazioni; una rievocazione da realizzare con attori e ballerini professionisti ma con la partecipazione attiva della comunità; l’apertura di un dibattito nazionale sull’importanza dell’acqua da realizzare a Senise con I massimi esperti del settore in concomitanza dei suoi primi 50 anni di vita nel 2023 ; iniziative spettacolari e di dibattito da realizzare nel Metapontino e in Puglia, a Lecce, Brindisi e Foggia, nei luoghi in cui viene distribuita l’acqua raccolta nella Diga di Monte Cotugno. La finalità degli incontri è quella di trovare un’unità di intenti con quelle popolazioni, di costruire una rete tra territori sul tema dell’acqua. L’evento madre in cui si utilizzeranno vari codici espressivi tra I quali il teatro, il cinema, la musica e la danza, sarà realizzato nel centro storico di Senise, ma anche sul muro in terra battuta della diga, e, nel caso fosse possibile, nell’Arena Sinni di recente realizzazione.
Il progetto sarà affidato con una manifestazione di interesse a gruppi associativi e/o a organizzazioni che possano realizzare, in base alle capacità tecniche e alle maestranze interne, il programma esposto.
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Caratteristiche significative
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Il progetto mira a raccontare e far rivivere la storia della Diga di Monte Cotugno di Senise, la sua progettazione, la sua costruzione, le rivendicazioni molto animate del popolo del Senisese a cui venivano sottratti terreni a vocazione agricola e che cambiavano l’organizzazione della loro vita. Sarà narrate l’attenzione che i mass media nazionali riservarono alla lotta del popolo di Senise fino al più grande sciopero mai fatto nel territorio, quello del 7 novembre 1978, quando i contadini dell’area si recarono a prelevare, dal fondo della diga, non ancora inondata, il tappo. Fu caricato su un camion e portato in Piazza. Le rivendicazioni del popolo di Senise contro il governo nazionale diventarono sempre più determinate. Il Senisese chiedeva una strada dignitosa, la Sinnica attuale, la nascita di un’area industriale, il pagamento dell’esproprio delle terre, la concessione di nuove terre a monte ecc. Il tappo restò in Piazza fino al 10 giugno del 1984 quando fu restituito alla Montubi dall’Amministrazione comunale, solo dopo che il Governo nazionale e la Regione Basilicata avevano sottoscritto il Progetto Speciale Senise in cui per iscritto si impegnavano a finire l’area industriale, ad avviare un progetto agro-industriale, ad assegnare e distribuire i terreni a monte della diga, e ad occupare giovani. La diga fu realizzata. Il progetto mira a raccontare quegli anni con l’obiettivo di far conoscere un pezzo di storia contemporanea del Sud dell’Italia e di attrarre l’attenzione sul tema “acqua”. Dietro la nascita della Diga di Senise c’è un gesto di profonda bontà da parte del Senisese che, accettando l’idea che l’acqua è di tutti, l’ha raccolta per anni per regalarla ad altri uomini.
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Bibliografia
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R. SOAVE, La diga di Senise: lotte, conquiste, inadempienze, Galzerano Editore.
ATTI DEL CONVEGNO, Lagune, laghi e invasi artificiali italiani, Roma 2 marzo 2005.
A.MININNO, L’acqua e I laghi artificiali della Basilicata. Wip Edizioni.
Articoli di giornale sui fatti narrate dall’archivio di La Repubblica, l’Unità, il Corriere della Sera e la Gazzetta del Mezzogiorno.
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Piano di salvaguardia proposto
Risorse aggiuntive
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Attivita' proposte
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Il presente progetto intende rintracciare e ricostruire I fatti di storia contemporanea relativi alla costruzione della Diga di Senise ricorrendo anche a interviste video ai testimoni ancora in vita. La messa a sistema di quei fatti storici e la loro narrazione spettacolare rappresentano il fulcro del lavoro proposto. Si propone di produrre l’allestimento di un evento, da ripetere nel tempo, che narri i fatti avvenuti. La produzione dell’evento sarà preceduta da momenti di laboratori formativi sui codici espressivi quali il teatro, il cinema, la letteratura, la scrittura, la musica e la danza.
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E' gia' stato attivato un piano per la salvaguardia/rivitalizzazione e valorizzazione/fruibilita'?
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Si, da 1 a 3 anni
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Descrizione attivita' realizzate o da realizzare
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Evento spettacolare che racconti la storia della Diga di Senise. Visite guidate con racconti sulla storia della diga e sui rapport tra la comunità e il governo nazionale. Lezioni Tematiche. Laboratori. Dibattiti. Presentazione risultati delle ricerche. Supporti di comunicazione esterna, portale web e applicazione per smartphone.
L'intervento prevede la realizzazione di un evento che si svolgerà tra i mesi di agosto - settembre; esso si pone l'obiettivo di presentare il territorio, la sua storia ma anche I suoi prodotti, non solo ai turisti o visitatori, ma anche ad una ventina tra i migliori giornalisti specializzati, italiani e stranieri, chiamati a dare un riconoscimento qualificato. L'obiettivo è quello di radunare i maggiori esperti di acqua in modo da accendere i riflettori mediatici sul tema acqua e sulla centralità nazionale di Senise.
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Calendario attivita'
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Strumenti di comunicazione prevedono le seguenti azioni:
- brochure istituzionali
- una pubblicazione di pregio, che presenti in forma approfondita la Diga di Monte Cotugno e la sua storia.
- un percorso didattico - informativo dai banchi di scuola ai banchi del mercato per riscoprire e valorizzare l’acqua.
- attività di laboratorio, per far conoscere il territorio, da proporre nelle scuole di ogni ordine e grado del comprensorio, nel periodo febbraio - giugno; ai turisti nel periodo di Agosto.
- Per un pubblico di profilo medio-alto, che utilizza smartphone, netbook e tablet, contenuti multimediali ad hoc scaricabili gratuitamente, per esplorare il territorio di riferimento. Visite guidate con racconti della storia della diga e del popolo del Senisese.
- Evento sulla storia della Diga di Monte Cotugno.
Aprile - Maggio - Agosto - Ottobre
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Piano dei costi
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90000
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Piano dei ricavi
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9000
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Partecipazione comunita'
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La popolazione, che sarà formata attraverso laboratori didattici di comunità, è chiamata a ricoprire il ruolo dell'accoglienza dei turisti ad interagire con gli ospiti narrando la storia della Diga di Senise e le idee sviluppate per portare lavoro e sviluppo nell’area sud della Basilicata.
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Stato della progettazione
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Progettazione esecutiva e cantierabile
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