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Patrimonio culturale della Basilicata Regione Basilicata
Guida alla compilazione
Riferimenti dell'Ente
Qualificazione giuridica Comune
Denominazione COMUNE TRECCHINA
Codice fiscale/Partita IVA 84002100769
Comune Trecchina
CAP 85049
PEC trecchina@pec.it
Legale rappresentante FABIO MARCANTE
Responsabile del procedimento
Nominativo NICOLA CRESCI
Email affarigenerali@comune.trecchina.pz.it
Telefono
Ruolo RESPONSABILE UFFICIO AFFARI GENERALI
Denominazione del bene intangibile
Nome del bene Trecchina: isola linguistica gallitalica
Localizzazione
Luogo culturale L'evento non è mai stato realizzato. Per la prima volta la lingua Gallitalica che si parla a Trecchina dal 1200, diventa material di studio e di spettacolarizzazione. Trecchina, nell’area Sud della Basilicata, a pochi chilometri dalla “perla del Tirreno”, Maratea, circondata da boschi centenari. Trecchina è un’isola linguistica “Gallitalica”. Occupa, la comunità trecchinese, un posto central nel patrimonio linguistico italiano che il progetto vuole mettere a sistema e far conoscere. Il progetto è nato in sinergia con il Centro Mediterraneo delle Arti, impresa culturale riconosciuta dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. Nei giorni dell'evento si affiancheranno al Centro citato, numerosi altri cittadini, volontari, essenziali per la buona riuscita della manifestazione. Alcuni di essi, custodi di lingua antica, faranno rivivere la parlata tradizionale Gallitalica. Dalle persone più anziane saranno attinti i saperi e le conoscenze necessarie. Gli anziani sono infatti i custodi della memoria collettiva, sono ancora i depositari dell'informazione, della conoscenza e della tradizione. Tradizione che non dovrebbe essere persa, e che infatti grazie al progetto, rivivrà.
Localizzazione geografica La manifestazione si svolge nel suggestivo borgo antico, comunemente consciuto come castello, risalente al periodo tardo medievale.
Descrizione del bene
Aree tematiche - Storica (momenti, aspetti/problematiche, protagonisti)
- Linguistica (dialetti, ...)
- Artistica
- Territoriale-ambientale
Valutazione interesse culturale L’importanza del dialetto nell’identità di un popolo è cosa ormai acclarata dopo le ricerche del Rohlfs, del Lansberg e del Milillo. Il dialetto è cioè visto come la lingua che caratterizza un popolo, una comunità, e il territorio di appartenenza. Gli studi effettuati dal Rohlfs nell’Italia Meridionale evidenziarono la presenza in Basilicata di “Dialetti Gallitalici”. Il grande linguista evidenziò la presenza di questa tipologia di lingua nei comuni di Potenza, Picerno, Pignola e Tito che vanno a formare un quadrilatero linguistico nella Basilicata del Nord, mentre a Sud, individuò Trecchina come “un’isola linguistica gallitalica”, rispetto al suo contest geografico e storico. Le ipotesi del Rohlfs furono successivamente confermate da due altri grandi linguisti: Lansberg e Milillo. La denominazione trasse origine dal fatto che i cinque dialetti si rifacevano tutti a due ceppi linguistici differenti: il gallico e l’italico ed avevano ambedue in commune la lingua madre Latina. Questo dialetto, che ancora oggi si parla a Trécchina ha un particolare sistema “vocalico” tutto proprio e alcuni fenomeni consonantici unici in tutta Italia. La particolare caratterizzazione dei dialetti gallitalici si può far risalire ad un evento storico: la immigrazione in Basilicata di gruppi di eretici Valdesi del Piemonte Meridionale, al confine con la Liguria. Questi si sarebbero rifugiati nella nostra regione, con la protezione di Federico II per sfuggire alla persecuzione dei Tribunali dell’Inquisizione. Evidentemente una comunità Valdese del Piemonte arrivò e si stanziò a Trecchina. L’evento proposto sarà strutturato su laboratori linguistici, sulla formazione di un archivio audiovideo della parlata gallitalica trécchinese, e sull’allestimento di uno spettacolo itinerante all’interno del centro storico, che utilizzi il dialetto gallitalico e, nel contempo, ne illustri la prestigiosa storia.
Contesto Il galloitalico di Basilicata identifica una serie di territori alloglotti all'interno della Basilicata, composti da comunità nei cui dialetti si riscontrano caratteristiche, soprattutto fonetiche, di tipo settentrionale, appartenenti cioè a parlate della famiglia dei galloitalici, diffusa nell'Italia Settentrionale. Documenti storici testimoniano che questi infatti, si trasferirono in Basilicata nel XII secolo giunti al seguito di signori feudali in epoca normanna e angioina (XII e XIII sec.). L’individuazione di queste parlate si deve al filologo Gerhard Rohlfs che nel 1931 descrive le particolarità dei suoni ascoltati durante il viaggio da Salerno a Taranto nei pressi delle cittadine di Picerno, Tito, Potenza e Vaglio di Basilicata. Trécchina fa parte del primo nucleo delle due aree strategiche più importanti della regione.

A Trécchina ancora si parla un dialetto di origine galloitalica che costituisce un’isola glottologica e che deriva, secondo il Rohlfs, da un probabile stanziamento di popolazioni del Monferrato, avvenuto durante le persecuzioni religiose del XII-XXIII sec.

La Situazione attuale: Le condizioni estremamente precarie della "galloitalicità" lucana non hanno mai supportato la costruzione di una identità specifica per gruppi di popolazione perfettamente integrati nella realtà regionale. Solo di recente, sulla scia dell'interesse scientifico, sono state avviate alcune iniziative per la valorizzazione del patrimonio linguistico altoitaliano della Basilicata, col coinvolgimento delle amministrazioni comunali e di gruppi di cultori e appassionati. Mancano totalmente inchieste e approfondimenti sul numero di parlanti e sullo stato complessivo di salute di queste varietà.
Descrizione modalita' di gestione La trasmissione del dialetto gallitalico a Trécchina avviene da circa un millennio in maniera orale. Si trasmette da padre in figlio. La lingua di Trécchina non è rimasta chiusa in sé, ma ha esercitato un forte influsso sui paesi confinanti quali Nemoli, Lauria, Maratea e Rivello. Questa antica lingua non è mai stata studiata, decodificata e archiviata in maniera stutturale, nonostante gli importanti studi del Mennonna, e del Varvaro che invitano ad un maggiore approfondimento. Va detto che l’Università di Basilicata con cui ci interfacceremo per lo sviluppo del progetto, nel suo corso di laurea in lingue e letterature straniere, ha incluso nei suoi insegnamenti fondamentali la glottologia che mirerà a studiare con maggiore serietà i nostri dialetti. Il progetto che nasce in sinergia con il Centro Mediterraneo delle Arti, impresa culturale riconosciuta dal Mibact e rientrante nella Legge 37/2014 della Regione Basilicata, prevede un lavoro di recupero e di registrazione del patrimonio linguistico di Trécchina esposto ai rischi dei processi di modernizzazione; prevede inoltre la formazione di un archivio del dialetto trécchinese con registrazione di conversazioni spontanee e di storie di vita.
Caratteristiche significative La manifestazione si svolgerà presso l'antico borgo “Castello”, prestigiosa cornice che valorizza ancor piu' la manifestazione.
La realizzazione dell’ evento, tra studio linguistico e spettacolarizzazione, sarà una novità per Trecchina e tutta l’area del Lagonegrese. Per la prima volta sarà utilizzata l’antica lingua dialettale come material di studio e material di spettacolo. La manifestazione non solo contribuirà in maniera determinante ad irrobustire l’identità culturale del paese ma attrarrà studiosi e turisti aiutando a promuovere e valorizzare il territorio.
Bibliografia Antonio Rosario Mennonna. Dialetti Gallitalici. Congedo Editore.1987
A. Rosario Mennonna, I dialetti gallitalici della Lucania, Congedo, Galatina, 1987, ISBN 9788877863324.
Sebastiano Rizza, "Vocabolario del dialetto di Pignola (PZ)", Siracusa, Grafica Saturnia, 2007.
AA.VV. (1991), Le parlate lucane e la dialettologia italiana (Studi in memoria di Gerhard Rohlfs). Atti del convegno di Potenza 1988, Galatina, Congedo Editore 1991, ISBN 8877864532.
Patricia Bianchi, Nicola De Blasi, Franco Fanciullo, La Basilicata, in I dialetti italiani. Storia struttura uso, Torino, UTET 2002, pp. 757–792.
Gerhard Rohlfs, Studi linguistici sulla Lucania e sul Cilento, Galatina, Congedo 1988, ISBN 9788877863577
Fiorenzo Toso, Le minoranze linguistiche in Italia, Bologna, Il Mulino 2002, ISBN 8815126775.
Maria Teresa Greco, Dizionario dei dialetti di Picerno e Tito, ed. ESI, Napoli, 1991.
Sebastiano Rizza, "Pignola e il suo dialetto galloitalico" (PDF), su digilander.libero.it. URL consultato il 14 dicembre 2015.
Sebastiano Rizza, "Come si parlava a Pignola al tempo di Rohlfs" (PDF), su digilander.libero.it. URL consultato il 14 dicembre 2015.
Tonino Cuccaro, "Inedito galloitalico - Dialetto, parlanti e civiltà contadina in Basilicata", Potenza, APT Basilicata-Città di Tito, 2013.
Sebastiano Rizza, Breve storia di “galloitalico” a proposito di “Inedito galloitalico” di T. Cuccaro, http://digilander.libero.it/cultura.popolare/pignola/dialettopignolese/storia-galloitalico.pdf
Piano di salvaguardia proposto
Risorse aggiuntive nessuna risorsa aggiuntiva
Attivita' proposte Visite guidate con racconti della storia urbanistica e linguistica di Trecchina; laboratory didattici sulla lingua e sul codice teatrale; archiviazione attraverso registrazioni audio video della parlata Gallitalica di Trecchina; allestimento di un evento spettacolare sulla lingua.
Aprile - Maggio - Agosto - Ottobre
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Lo svolgimento delle attivita' sarà occasione per mostrare una vetrina dei prodotti di eccellenza del Territorio con una rilevanza nazionale e/o internazionale dell'evento
E' gia' stato attivato un piano per la salvaguardia/rivitalizzazione e valorizzazione/fruibilita'? Si, da 1 a 3 anni
Descrizione attivita' realizzate o da realizzare Visite guidate con racconti della storia urbanistica e linguistica di Trecchina; laboratory didattici sulla lingua e sul codice teatrale; archiviazione attraverso registrazioni audio video della parlata Gallitalica di Trecchina; allestimento di un evento spettacolare sulla lingua.
Calendario attivita' Aprile - Maggio - Agosto - Ottobre
Piano dei costi 45000
Piano dei ricavi 0
Partecipazione comunita' La popolazione, che sarà formata attraverso laboratori didattici di comunità, è chiamata a ricoprire il ruolo dell'accoglienza dei turisti ad interagire con gli ospiti, narrando la storia di Trecchina e l’arrivo delle comunità Valdesi dal Piemonte. Sarà coinvolta in maniera attiva anche nelle registrazioni audio video relative alla paralata Gallitalica e sia nell’allestimento spettacolare.
Stato della progettazione Progettazione esecutiva e cantierabile