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Patrimonio culturale della Basilicata Regione Basilicata
Guida alla compilazione
Riferimenti dell'Ente
Qualificazione giuridica Comune
Denominazione
Codice fiscale/Partita IVA 00128970761
Comune Tito
CAP 85050
PEC protocollo@pec.comune.tito.pz.it
Legale rappresentante GRAZIANO SCAVONE
Responsabile del procedimento
Nominativo FABIO LAURINO
Email laurino.fabio@yahoo.it
Telefono
Ruolo vicesindaco
Denominazione del bene intangibile
Nome del bene SATRIANUM: DALLE BOTTEGHE MEDIEVALI AI DONI DELLA SPOSA
Localizzazione
Luogo culturale Torre di Satriano in Tito è un sito di straordinaria rilevanza poiché consente di tracciare un percorso storico di lunga durata che va dalla media Età del Bronzo fino al Basso Medioevo.
La Torre si erge a circa 1000 metri di altezza distaccandosi nettamente dal paesaggio montuoso e collinare che la circonda connotando l’orizzonte di un’area vastissima della Basilicata centrale.
Ai suoi piedi si aprono le vie tracciate dai fiumi, Agri, Basento, Melandro e Noce, che incidono il paesaggio spingendosi in direzioni diverse verso le piane costiere del
Tirreno, dello Ionio e dell’Adriatico.
Densamente popolata sin dall’VIII sec. a. C., dalla rocca al paesaggio che si distende dai pendii fino a valle, l’area di Torre di Satriano testimonia la storia di una moltitudine di popoli e culture che si sono avvicendati nel corso dei secoli, dall’antichità fino alle porte della modernità.
Al centro di una fitta rete di scambi, gli insediamenti della Torre incrociano genti e civiltà diverse, italici, sanniti, lucani, magnogreci, romani… su un paesaggio in parte diverso da quello attuale, con vaste aree boschive di querce e abete bianco, pur sempre contrassegnato dalla presenza estesa di fattorie in cui prevalente è la pastorizia, unita alla produzione di cerali, olio e vino. Tanti i manufatti ritrovati fra le residenze delle élite e le case di campagna.
Il sito è oggetto una lunga stagione di scavi e ricerche condotta dalla Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici di Matera, dell’Università degli Studi della Basilicata con l’appoggio della Soprintendenza Archeologia della Basilicata, iniziata nel 2000 e tuttora in corso. Nel 2004 sono iniziate le ricerche sul sito fortificato medievale e nel 2015 si è concluso un percorso di valorizzazione del sito che si è concluso con la realizzazione del Museo Multimediale nella Torre di Satriano. Da questo progetto è nata l’associazione “Memorìa” che si sta occupando della gestione del sito.
Localizzazione geografica Con la conclusione dei lavori di restauro dell’antica Torre, oggi questo importante monumento viene restituito alla collettività nella sua integrità.
Edificata su tre livelli, la Torre presenta la struttura originaria in pietra a pianta quadrata. Il tavolato in legno sui due piani intermedi, fra l’ingresso al piano terra, dove è stata recuperata anche l’antica cisterna, e il terrazzo, permette di fruire degli spazi interni sui diversi livelli. La terrazza è il punto d’arrivo, il luogo più emozionante della Torre per la visione mozzafiato del paesaggio circostante che consente di focalizzare l’attenzione sul dato indentitario più forte del sito, ovvero la sua centralità geografica. L’allestimento museale prevede l’utilizzo di diverse metodologie di rappresentazione, secondo una impostazione che deve privilegiare forme di narrazione immersive e interattive, concepite nel totale rispetto della struttura architettonica. Il percorso espositivo punta sulla stimolazione multisensoriale e al coinvolgimento emozionale dei visitatori.
I nuclei tematici principali sono tre:
le risorse naturali (acqua, terra, bosco…) e le mutazioni del paesaggio che il loro utilizzo ha determinato nel corso dei secoli, la cultura materiale e
la religiosità e le ritualità popolari. L’allestimento museale si basa su strutture autoportanti create essenzialmente in legno. Quinte autoportanti che si armonizzano con la struttura architettonica della torre lasciandone quanto più visibile il tracciato architettonico. Schermi touch screen, proiezioni audio-visive e pannelli descrittivi costituiscono la base del percorso narrativo con exhibit multimediali e interattivi nei quali si inseriscono anche alcuni manufatti. L’ultimo piano, il terrazzo all’aperto, è dotato di totem mobili che propongono un approfondimento sull’archeologia del paesaggio.
Il sito è dotato di un applicativo multimediale per la visita virtuale agli ambienti della Torre per gli utenti impossibilitati a raggiungere l’ingresso.
Descrizione del bene
Aree tematiche - Storica (momenti, aspetti/problematiche, protagonisti)
- Demoetnoantropologica (Tradizioni, riti, ...)
- Saperi tecnici e artigianali
- Santità e vissuto religioso
- Territoriale-ambientale
Valutazione interesse culturale Studi recenti e meno recenti hanno evidenziato insediamenti preesistenti quello medievale. Già a partire dall’età del Ferro il luogo è stato colonizzato e collocato al centro di imponenti traffici commerciali nei territori delle valli del Platano e del Melandro, dell’Agri e del Basento.
Più precisamente, la storia del territorio individua tre momenti, ciascuno dei quali caratterizzato da specifiche prerogative:
- l’insediamento pre-lucano: tra età del Bronzo e V sec. a.Ch.;
- l’insediamento lucano: tra V e IV sec. a.Ch.;
- la città e l’epoca medievale: Satrianum.
INSEDIAMENTO PRE LUCANO
Sono state proprio le ricerche archeologiche, che a più riprese hanno interessato il sito, a portare alla luce tracce di insediamenti e reperti la cui datazione evidentemente ha permesso di fare un discorso diacronico.
Strutture murarie e sepolture ascrivibili al VI sec. a.Ch. sono pertanto indicazione tangibile dell’insediamento.
L'INSEDIAMENTO LUCANO E IL SANTUARIO
È possibile registrare tra il V e il IV sec. a.Ch., come si ricordava già prima, una sostanziale modificazione nell’organizzazione dell’insediamento nel territorio di Torre di Satriano dovuta all’arrivo di nuove popolazioni o alla trasformazione negli assetti socio-politici territoriali. Il nuovo insediamento evidenzia la presenza di nuclei sparsi nel territorio, con fattorie e piccoli villaggi, che circonda l’altura di Torre di Satriano, tutta circondata a sua volta da un muro di cinta, i cui resti sono stati appunto rinvenuti, in pietra arenaria, a difesa di un territorio già di per sé naturalmente protetto.
Le modificazioni che intercorrono tra il V e il IV sec. portano alla creazione di una struttura che finirà per diventare il centro della vita locale: il santuario di Torre di Satriano. Il santuario appare organizzato su terrazze, costituito da un sacello quadrato addossato ad un edificio rettangolare, considerati l’edificio di culto e la sala da banchetto con attigua cucina rispettivamente.
LA CITTA' MEDIEVALE: SATRIANUM
Più discontinue e disordinate sono le conoscenze che si hanno circa gli insediamenti nel territorio di Torre di Satriano tra l’età della romanizzazione e l’età tardo antica. In effetti, mentre nel resto della Lucania romana cominciavano a nascere ville e tenute, quella che un tempo era stata la sede di un importante centro di culto perde la propria importanza. Poche sono le notizie che abbiamo a proposito di quest’epoca. Per risentire di nuovo il nome di Satriano, bisogna aspettare il Medioevo, quando un insediamento normanno permette ancora l’utilizzo del territorio con significato preliminare nella storia lucana. La Torre di Satriano, un imponente bastione normanno, rappresenta solo uno degli edifici di un importante complesso, esteso lungo tutte le pendici dell’altura e costituito da abitazioni medioevali nonché da una cattedrale collocata sulla sommità organizzate in due complessi.
Contesto A partire dal XII secolo si nota l’inizio di un’attività vescovile a Torre di Satriano, corrispondente alla perdita di potere dei centri limitrofi. Questa inaspettata prosperità si palesa nella costruzione di numerosi edifici abitativi a due piani affiancati da magazzini e zone produttive. La Torre invece si innalzava isolata, costruita con le stesse pietre che un tempo costituivano la cinta muraria di epoca lucana. Come questa località fiorente e importante (come sottolinea il non stato di vassallaggio a Brienza in età federiciana) sia poi andata gradualmente decadendo fino alla distruzione dell’abitato, non è dato saperlo. Una tradizione locale attribuisce la fine del centro abitato ad un’ordinanza della regina di Napoli Giovanna II, la quale ordinò al comandante Antonio de Riccardis, nel 1430, di distruggere Satrianum a seguito di una disputa con gli abitanti del luogo. Ben più colorite sono invece le leggende popolari, le quali attribuiscono ad un capriccio amoroso della regina, Giovanna “La Pazza”, la distruzione con un incendio di quella che era stata la fiorente Satrianum. Al di là dei dati più o meno coloriti, è certo che attorno alla metà del 1400 Satrianum perde il proprio significato e la propria importanza storica, per non ritornare più a quelli che erano stati gli antichi albori.
Descrizione modalita' di gestione Il sito archeologico, dal 2000, è oggetto di una campagna di scavo condotta dalla Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici di Matera che, annualmente, organizza workshop e momenti di formazione in loco. Nel corso di questi anni sono stati molteplici gli appuntamenti di convegnistica organizzati fino alla realizzazione della prima ricostruzione storica "A cena con il Conte Goffredo", realizzata nell'estate 2017 a cui sono seguite le edizioni 2018 e 2019 dell'evento di rievocazione storica. Attualmente il sito è gestito da un'associazione locale, costituita da studenti della Scuola di Specializzazione che, oltre ad occuparsi delle visite guidate, organizzano corsi di archeologia dedicati ai più piccoli e non. Inoltre, grazie anche alla collaborazione con l'associazione Attivati, ogni 10 agosto viene realizzato un concerto musicale sul sito archeologico; un'occasione per far conoscere il sito a un pubblico più ampio e giovanile.
Caratteristiche significative Il bene rientra nell'appuntamento di Festivalia- L'archeologia si racconta, un format ideato dalla SSBA e si strutturerà in più momenti: una settimana di workshop e due eventi finali serali (ricostruzione storica e concerto sul sito archeologico). La ricostruzione storica sarà ambientata in età normanna alla fine del XI sec. L'argomento scelto annualmente è sempre legato all' età normanna e ambientato in Italia meridionale, sede in cui le antiche usanze normanne si fondono con le pratiche religiose bizantine e latine. Attraverso una rilettura di alcune fonti storiche pertinenti le tradizioni normanne si ripercorreranno i riti dell' età normanno-sveva, guardando l'evento sia da un punto di vista religioso che laico e profano. L'evento sarà preceduto da una settimana di laboratori medievali di archeologia pubblica, nel corso dei quali verranno realizzati manufatti da esporre e utilizzare nel corso dell'evento.
Bibliografia ALBANESI 2009 = ALBANESI C., Il complesso architettonico della Cattedrale di Satrianum. I risultati delle nuove indagini nell’area dell’episcopio in OSANNA, COLANGELO, CAROLLO 2009, pp. 263-271.
COLANGELO 2008 = COLANGELO L., Il complesso architettonico della cattedrale di Satrianum. I risultati delle nuove indagini, in OSANNA, SERIO, BATTILORO 2008, pp. 183-192.
COLANGELO, OSANNA, SERIO 2006 = COLANGELO L., OSANNA M., SERIO B. (a c. di), Le ricerche a Torre di Satriano nel 2006. Rapporto preliminare, in “Siris. Studi e ricerche della Scuola di Specializzazione in Archeologia di Matera”, VIII 2006, pp. 163-170
D’ULIZIA, SOGLIANI 2008 = D’ULIZIA A., SOGLIANI F., Dai documenti di archivio al dato archeologico: Satrianum e la sua forma urbana, in OSANNA, SERIO 2008, pp. 171-181.
FONSECA 1998 = FONSECA C.D. (a c. di), “Castra ipsapossunt et debentreparari”. Indagini conoscitive e metodologie di restauro delle strutture castellane normanno-sveve, Roma
HOUBEN 2006 = HOUBEN H., Le istituzioni monastiche italogreche e benedettine, in FONSECA 2006, pp. 355-386
MARONGIU 1962= MARONGIU A., La forma religiosa del matrimonio nel diritto bizantino, normanno e svevo, in “Rivista italiana per le scienze giuridiche”, 15 (1962), pp. 1-11.
MUSCA 1989= MUSCA G. (a cura di), Condizione umana e ruoli sociali nel mezzogiorno normanno-svevo, Atti delle none giornate nomanno-sveve (Bari, 17-20 ottobre 1989).

Piano di salvaguardia proposto
Risorse aggiuntive Risorse di bilancio comunale: 1.000, 00 euro
Attivita' proposte 1. Evento storico: Rievocazione storica di una tradizione normanna. Organizzato sulla scia della ricostruzione storica realizzato a luglio 2017, 2018 e 2019 grazie alla collaborazione della compagnia teatrale locale "Cecco Spera". Da realizzare dal primo anno.
2. Le Botteghe medievali: laboratorio delle candele, laboratorio di ceramica, laboratorio di erbe e medicamenti, laboratorio di calligrafia medievale. da Realizzare dal primo anno.
3. Pubblicazione volume su Satrianum, in cui vengono descritti i principali aspetti della vita quotidiana in un insediamento medievale.
4. Evento musicale su sito della Torre di Satriano in Tito il 10 agosto, giunto ormai alla 8 edizione.

E' gia' stato attivato un piano per la salvaguardia/rivitalizzazione e valorizzazione/fruibilita'? Si, da 4 a 7 anni
Descrizione attivita' realizzate o da realizzare Attività realizzata: Rievocazione storica
Attività da realizzare: Rievocazione storica, pubblicazione sul sito di Satrianum, evento che coniughi la storia medievale con l'arte contemporanea, attraverso l'installazione di opere di arte contemporanea in alcuni punti del sito.
Calendario attivita' 1. Evento storico: rievocazione storica. Organizzato sulla scia della ricostruzione storica realizzato a luglio 2017, 2018 e 2019 grazie alla collaborazione della compagnia teatrale locale "Cecco Spera".
2. Le Botteghe medievali: laboratorio delle candele, laboratorio di ceramica, laboratorio di erbe e medicamenti, laboratorio di calligrafia medievale. da Realizzare dal primo anno.
3. Pubblicazione volume su Satrianum, in cui vengono descritti i principali aspetti della vita quotidiana in un insediamento medievale. Da realizzare solo il primo anno.
4. Evento musicale su sito della Torre di Satriano in Tito il 10 agosto, giunto ormai alla 8 edizione.
5. Installazione di opere di arte contemporanea sul sito della Torre di Satriano in Tito.
Piano dei costi 1. Evento storico: 5.000,00 euro
2. Le Botteghe medievali- settimana di workshop: 5.000,00 euro
3. Pubblicazione volume su Satrianum: 7.000,00 euro
4. Evento musicale: 5.000,00 euro
5. Installazione di opere di arte contemporanea: 10.000,00 euro
Piano dei ricavi 1. Ingresso visitatori: 2.000,00 euro
2. Iscrizioni: 1.000,00 euro
3. Nessun ricavo
4. Ingresso visitatori: 1500,00 euro
5. Ingresso visitatori: 2.000,00 euro
Partecipazione comunita' Artefici del mantenimento e della trasmissione, alle future generazioni, di questa saggezza è la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici di Matera (attraverso il coinvolgimento concreto anche nella fase organizzativa degli archeologici presenti per la campagna di scavo nel mese di luglio), l'Università degli Studi della Basilicata, la Soprintendenza Archeologica della Basilicata, le associazioni Attivati e Anspi e la compagnia di teatro amatoriale "Cecco Spera"
Stato della progettazione Progettazione preliminare