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Patrimonio culturale della Basilicata Regione Basilicata
Guida alla compilazione
Riferimenti dell'Ente
Qualificazione giuridica Comune
Denominazione COMUNE SATRIANO DI LUCANIA
Codice fiscale/Partita IVA 00135250769
Comune Satriano di Lucania
CAP 85050
PEC comune.satriano.pz@pec.it
Legale rappresentante UMBERTO VITA
Responsabile del procedimento
Nominativo Rocco Perrone
Email roccoperrone2050@gmail.com
Telefono
Ruolo ASSESSORE ALLE TRADIZIONI E AL SENSO DI COMUNITA'
Denominazione del bene intangibile
Nome del bene Valorizzazione e recupero di ecotipi di peperoncino piccante presente nelle aree interne della Lucania e negli orti del Melandro
Localizzazione
Luogo culturale La comunità preposta alla salvaguardia e valorizzazione del bene è composta dai seguenti attori pubblici e privati:
- la Delegazione Accademica dell'Appennino Lucano, soggetto promuovente il seguente piano di salvaguardia adottato e condiviso anche dall'Amministrazione comunale di Satriano di Lucania
- associazione di produttori lucani nell'areale "Orti del Melandro"
- Comune di Satriano di Lucania
- ALSIA Basilicata che ha implementato il progetto di “Valorizzazione e recupero di ecotipi di peperoncino piccante presente nelle aree interne della Lucania e negli orti del Melandro”
- Dipartimento Agricoltura Regione Basilicata
- Presidenza del Consiglio Regionale di Basilicata
- Associazione Pro Loco di Satriano di Lucania
- Museo del Peperoncino di Maierà
- Accademia Nazionale del Peperoncino di Diamante
Localizzazione geografica Orti del Melandro nel Comune di Satriano di Lucania.
Descrizione del bene
Aree tematiche - Saperi tecnici e artigianali
Valutazione interesse culturale La coltivazione del peperoncino è praticata in tutti gli orti familiari, in alcune aree è diventata una fonte di guadagno inaspettata. Nella Valle del Melandro e in particolare a Satriano la coltivazione si è ormai consolidata e lo comprova la presenza di un panorama varietale rilevante.
L’ALSIA, con il Progetto di “Valorizzazione e recupero di ecotipi di peperoncino piccante presente nelle aree interne della Lucania e negli orti del Melandro”, si propone di incentivare la produzione, attraverso una adeguata rete di assistenza tecnica, e di selezionare e caratterizzare geneticamente il materiale attualmente presente e a rischio di estinzione.
Contesto La coltivazione del peperoncino piccante (Capsicum annuum L.) è diffusa in tutto il territorio lucano. La convinzione che l’effetto del piccante fosse una panacea per l’organismo umano e, soprattutto per lo stomaco, lo poneva assieme alla cipolla, come un alimento da consumare regolarmente per una efficace prevenzione alle malattie più comuni. La facilità di coltivazione unita alla facilità di conservazione e trasformazione (secco, intero o in polvere, fresco, sottolio o sottaceto) ne consentiva un utilizzo pressoché costante e quindi si disponeva di una medicina per tutto l’anno. Nel tempo poi le generazioni che si sono susseguite, oltre a tramandarsi gli aspetti terapeutici e salutistici del peperoncino, hanno migliorato e selezionato ecotipi che si distinguono sia per l’estetica che per la piccantezza. Anche i nomignoli dialettali “riavliedd”, “cancaricchio”, “pepafort”, “peparul fort”, “cirasedda”, “cerasiello” sono peculiari e legati alla piccantezza dello stesso. Nel periodo invernale era in uso nella aree dell’Appennino Lucano preparare un piatto povero ma forte: si trattava della “Ciauredda” in cui il peperoncino e la cipolla ne erano i principali ingredienti. Un uso particolare presente nella cucina lucana è quello legato al suo utilizzo in polvere negli insaccati e nella preparazione del prosciutto per la stagionatura: consisteva nella costituzione di una crema fatta di unto (sugna di maiale), peperoncino piccante, pepe nero macinato grossolanamente e che, spalmata sulla superficie della coscia di prosciutto costituiva un ottimo rimedio atto a prevenire gli attacchi di mosca e ad evitare l’eccessiva disidratazione della carne. Lasciando l’aspetto culinario e addentrandoci in quello tecnico va detto che le aree interne della Basilicata si caratterizzano sia per una elevata adattabilità pedoclimatica, che ne consente la facile coltivazione, e sia per la presenza di un vasto panorama varietale modellato ad ogni singolo areale. La piccantezza è sicuramente legata alla fascia altimetrica e al clima temperato-freddo delle aree interne. Da qualche anno a Satriano di Lucania si promuove lo sviluppo e la valorizzazione del peperoncino. Ed è per rafforzare tale iniziativa che nasce questo opuscolo. Il principale produttore di peperoni e peperoncini è la Cina con oltre il 50% della produzione mondiale, seguono Messico, Indonesia, Turchia e Spagna. In Italia la coltivazione è diffusa ovunque, ma la Calabria è riuscita, attraverso iniziative mirate, a selezionare un ecotipo, il Diavolicchio Diamante, che i contadini del tirreno cosentino coltivano negli orti da più generazioni. A far conoscere e apprezzare il “Diavolicchio” ci pensa l’Accademia Italiana del peperoncino che ha ormai adepti anche in terra lucana.
Descrizione modalita' di gestione La cultura contadina ed artigianale legata alla produzione e trasformazione del peperoncino satrianese ha previsto nel tempo la generazione delle seguenti attività artigianali e culturali di valorizzazione del bene:
- mostre e rassegne fotografiche
- murales
- realizzazione del Museo Multimediale Pepem Fabuleum
- costituzione di un'associazione di produttori lucani nell'areale "Orti del Melandro"
- la costituzione di un attore di sviluppo, ovvero la Delegazione Accademica dell'Appennino Lucano che contempla tra le sue priorità statutarie la valorizzazione e la salvaguardia della microfiliera del peperoncino del Melandro
- la conduzione di uno studio dell'ALSIA Basilicata sul "Cerasiello Lucano" coltivato a Satriano di Lucania
Caratteristiche significative Il bene intangibile è rappresentato dall'insieme dei saperi tecnici ed artigianali legati alla produzione e trasformazione dei seguenti ecotipi di peperoncino del Melandro:
1) Nome locale: Cirasedda Corta (rinvenuto nell’areale del Melandro).
Pianta: a sviluppo verticale, molto vigorosa, con una buona radicazione e portamento verticale dei frutti.
2) Nomi locali: Cerasiedd Piccante
Pianta: Portamento assurgente della pianta, molto vigorosa, con una buona radicazione e portamento verticale dei frutti. Peculiarità: Ottima resa in trasformazione, per l’essiccazione e l’uso della polvere tritata in cucina.
Bibliografia 1) NEL REGNO DEL “CERASIELLO” LUCANO a cura dell'ALSIA BASILICATA
2) PEPERONCINO AMORE MIO di Enzo Monaco.
Piano di salvaguardia proposto
Risorse aggiuntive L'ente comunale co-finanzia l'iniziativa attraverso la copertura delle spese generali ed oneri amministrativi vari per un valore di 1.000,00 €/annui.
Attivita' proposte Il Peperoncino Fest di Satriano di Lucania dal 2013 rappresenta il piano di salvaguardia dei saperi e delle tecniche di trasformazione legate al peperoncino satrianese. Nasce dal gemellaggio nato nel 2013 tra Satriano di Lucania e Diamante, cittadina in provincia di Cosenza. Ad accomunare i due borghi, uno immerso nel verde dell'appennino lucano e l'altro affacciato sul blu del Mar Tirreno, è la presenza dei murales sulle pareti delle case e la “passione” per il peperoncino, divenuta nel tempo il perno di iniziative di valorizzazione della filiera della spezia piccante e del territorio in cui essa è inserita.
L’iniziativa, ideata e promossa dalla Delegazione dell’Accademia dell’Appennino Lucano, consiste nell’organizzazione di una kermesse con cadenza annuale, sul finire del mese di settembre di ciascun anno, all’interno della quale vengono proposti per le piazze del centro storico satrianese degli itinerari culturali, artistici e di promozione del prodotto peperoncino, attraverso:
- mostre mercato di prodotti artigianali a base di peperoncino;
- attività di degustazione e showcooking realizzate dai piccoli produttori, dalle aziende agrituristiche locali e dalla “rete di ristori piccanti” (progetto promosso dalla Delegazione nel 2014 che mira a tutelare e valorizzare le tipicità del peperoncino e ad esaltarne il suo utilizzo nei piatti tipici della cucina locale magistralmente preparati dai ristoratori Lucani);
- estemporanee di pittura e mostre fotografiche;
- reading e lettura di poesie e/o passi letterari sulle tradizioni appenniniche meridionali legati all’uso del piccante in cucina;
- convegni scientifici e medici sulle proprietà benefiche per la salute e la dieta alimentare umana di questo prodotto.
Il programma dell’iniziativa di quest’anno, il 23 e 24 settembre p.v., prevede il gemellaggio e la partecipazione del Museo del Peperoncino di Maierà (CS) e dell’Accademia Italiana del Peperoncino con sede a Diamante (CS).
Satriano infatti sarà raggiunta da una rete di piccoli operatori ed artigiani cosentini e calabresi, specializzati nella coltivazione e produzione del peperoncino, nonché nella produzione di manufatti artigianali raffiguranti il prodotto. All’interno del borgo del Pietrafesa sarà organizzato una mostra lungo un percorso itinerante, che sarà intervallato all’interno delle varie piazzette a cui approda il percorso, da mostre fotografiche, degustazioni, attività musicali e showcooking dimostrativi.
Saranno infine curati dalla Delegazione Lucana degli incontri e seminari presso il Museo Pepem Famuleum con rappresentanti del Museo del Peperoncino di Maierà e dell’Accademia Nazionale di Diamante, al fine di far conoscere alle comunità locali, ai turisti e visitatori il peperoncino, la sua storia, la sua cultura; promuovendone lo studio e la ricerca sulla sua produzione, sulle sue qualità e la sua utilizzazione nel campo della gastronomia, della cosmesi, della farmacologia e della medicina.
E' gia' stato attivato un piano per la salvaguardia/rivitalizzazione e valorizzazione/fruibilita'? Si, da oltre 7 anni
Descrizione attivita' realizzate o da realizzare Il piano di salvaguardia ha già previsto la realizzazione di attività di valorizzazione del bene in passato.
Calendario attivita' Il palinsesto delle attività in programma è così di seguito strutturato:
- mostra fotografica, corso sulla fotografia ed estemporanea di pittura e visita guidata tra i murales del borgo satrianese e al Museo Pepem Fabuleum
- attività di degustazione e showcooking che prevede l'utilizzo del peperoncino a tavola
- mostre mercato dei prodotti a base di peperoncino
L’ideazione e la direzione tecnica dell’evento è curata dalla Delegazione Accademica dell’Appennino Lucano, che si avvarrà della collaborazione di altri a partner, limitatamente alle seguenti funzioni:
- partner Museo del Peperoncino di Maierà per l’organizzazione di attività culturali divulgative sul prodotto peperoncino
- partner Accademia Nazionale del Peperoncino, che garantisce la partecipazione di produttori ed artigiani calabresi alla mostra mercato
- partner “Rete dei Ristori Piccanti” per l’organizzazione dell’attività di showcooking e degustazione
Piano dei costi 20000
Piano dei ricavi 0
Partecipazione comunita' Le attività da realizzare all’interno del Peperoncino Fest mirano a:
- promuovere la vendita diretta del prodotto finale e la filiera corta, al fine di sviluppare un consumo più critico e consapevole, rispettoso delle tipicità e delle produzioni regionali;
- favorire ed incoraggiare l’utilizzo di tale prodotto all’interno della ristorazione e gastronomia, anche attraverso iniziative in rete.
Il Peperoncino Fest, promosso dalla Delegazione Accademica dell’Appennino Locano, coinvolge i seguenti enti pubblici e privati:
- Comune di Satriano di Lucania
- Associazione Pro Loco di Satriano di Lucania
- Comune di Diamante
- Museo del Peperoncino di Maierà
- Accademia Nazionale del Peperoncino di Diamante
- associazioni culturali ed operatori economici del Marmo Melandro
Stato della progettazione Progettazione esecutiva e cantierabile