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Patrimonio culturale della Basilicata Regione Basilicata
Guida alla compilazione
Riferimenti dell'Ente
Qualificazione giuridica Comune
Denominazione COMUNE RIVELLO
Codice fiscale/Partita IVA 83000350765
Comune Rivello
CAP 85040
PEC protocollo@pec.comune.rivello.pz.it
Legale rappresentante FRANCESCO ALTIERI
Responsabile del procedimento
Nominativo MARGHERITA RENNE
Email margherita.renne@comune.rivello.pz.it
Telefono
Ruolo 2
Denominazione del bene intangibile
Nome del bene RIVELLO, PRESIDIO DELLA DIETA MEDITERRANEA
Localizzazione
Luogo culturale Un progetto di vita dedicato al genere umano, al suo futuro alimentare, alle sue esigenze volte a migliorare la qualità della vita, alla tutela della terra che produce il suo sostentamento. Il progetto è uno dei primi con caratura internazionale dedicato alla Dieta mediterranea che prende vita nelle regioni del Sud Italia e in particolare in Basilicata a Rivello.
Localizzazione geografica Rivello /Monastero di Sant'Antonio.
Descrizione del bene
Aree tematiche - Storica (momenti, aspetti/problematiche, protagonisti)
- Demoetnoantropologica (Tradizioni, riti, ...)
- Linguistica (dialetti, ...)
- Artistica
- Saperi tecnici e artigianali
- Territoriale-ambientale
Valutazione interesse culturale Lo scienziato americano Ancel Keys ha rilevato e promosso per primo con le sue ricerche sulla nutrizione umana e che oggi l’UNESCO, riconoscendone il valore della Memoria a beneficio delle stesse Nazioni, Intendiamo creare una grande opportunità affinché le nazioni del Mediterraneo e, in particolare le regioni del Sud Italia, possano esprimere, in un contesto internazionale, l’autorevolezza dei propri modelli culturali e alimentari ha proclamato “Patrimonio Immateriale dell’Umanità”: la “Dieta Mediterranea”. Rivello con il suo Monastero cinquecentesco è uno dei primi siti che nasce con il chiaro intento di promuovere e riflettere sul valore della Dieta Mediterranea per la salute dell’Essere Umano e per l’Economia. L’attenzione che l’UNESCO ha rivolto alla Dieta Mediterranea sarà valorizzata dalla nostra iniziativa, in un lavoro d’insieme dalla visione lungimirante finalizzata a favorire la conservazione del bene.
Contesto Il Monastero francescano di Sant’Antonio da Padova, edificato nel 1514 per volontà dei cittadini di Rivello e con l’autorizzazione del Pontefice Leone X, divenne, in breve tempo, un importante centro di cultura per la presenza di una ricca biblioteca. Il convento, chiuso con decreto napoleonico nel 1807, ripristinato nel 1817 e nuovamente soppresso nel 1866, fu abitato dai frati fino all’anno 1889, allorché fu definitivamente abbandonato per il numero esiguo dei religiosi presenti e per le precarie condizioni strutturali in cui versava. L’edificio si sviluppa attorno ad un chiostro quadrangolare, con arcate a tutto sesto poggianti su colonnine e volte a crociera costolonate, che presenta una serie di affreschi, inizialmente attribuiti a Giovanni De Gregorio detto Pietrafesa, ricondotti a Giovanni Todisco di Abriola e aiuti, cui sono riferibili anche i dipinti murali della chiesa e del refettorio, nel quale è rappresentata “L’ultima cena”, datati 1559.
La chiesa annessa dedicata al Santo di Padova, a navata unica coperta da volta a botte, presenta in facciata un portico affrescato con due archi a tutto sesto poggianti su pilastri e un portale affiancato da una coppia di leoni in pietra e paraste scanalate. L’interno, completamente rimaneggiato nel Settecento, con l’aggiunta di elementi decorativi barocchi in stucco, custodisce numerose tele cinquecentesche e un pregevole coro ligneo del XVII secolo. Un’ala del convento, al piano superiore, ospita la mostra archeologica permanente dal titolo “Noce e Lao tra Greci e Indigeni”. L’iniziativa è promossa dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Basilicata - Centro Operativo Misto di Maratea.
Descrizione modalita' di gestione Le Nazioni iniziano a comprendere che continuare la caccia al profitto comporta un livello di stress tale da demolire la stessa Umanità. Per questo motivo si avverte la necessità di investire sulla qualità della vita, sulla centralità dell’Essere Umano, sulla sua salute e su quella dell’ambiente in cui vive. Questa “visione”, che oggi prende il nome di Green Economy, è animata da un sentimento collettivo che l’Economista Agroalimentare Fausto Cantarelli ha definito “umanesimo di ritorno” e la Dieta Mediterranea, le cui radici affondano nella storia della “convivialità”, ne è diventata simbolo in Tavola per avere dimostrato in modo incontrovertibile la sua forza resistendo al progresso. Così, la Dieta Mediterranea diventa oggi ambasciatrice del Cibo Sano, testimone di longevità per l’essere umano e promotrice del rispetto per la terra che ci nutre. Olio, Vino, Pasta, Pane, Ortaggi e tutto quanto rappresenta oggi il modello alimentare contemplato nella Dieta Mediterranea, ritornano ad essere parte di una esistenza più cosciente e responsabile ove l’Amore per il prossimo diventa una lingua universale che si esprime attraverso il Cibo Sano.
Caratteristiche significative Rivello come presidio della dieta mediterranea vuole essere anche un omaggio a tutti coloro i quali si sono occupati delle ricerche sulla Dieta Mediterranea a partire da Ancel e Margaret Keys che ad essa hanno dedicato tutta una vita. Grazie alla testimonianza del Prof. Flaminio Fidanza, tra i più stretti collaboratori di Ancel Keys, è noto che “il Prof. Keys ha molto viaggiato, in lungo ed in largo per il mondo, più e più volte, e quando ha ristretto il suo interesse all’Italia, ha preferito quella meridionale”. Ancel Keys condusse le sue ricerche in diversi luoghi del Sud Italia e per questo motivo guarderà con particolare interesse alle 5 regioni del Mezzogiorno d’Italia (Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia), nelle cui Terre e Tradizioni sono custoditi i segni della grande Civiltà che ha dato vita alla Dieta Mediterranea.
Bibliografia Si rimanda alla presenza di una ricchissima e vasta bibliografia circa il bene da tutelare ( Dieta Mediterranea).
Piano di salvaguardia proposto
Risorse aggiuntive
Attivita' proposte Orto ecologico-Laboratorio di analisi sensoriale-Laboratorio di comunicazione-
Biblioteca specifica.
E' gia' stato attivato un piano per la salvaguardia/rivitalizzazione e valorizzazione/fruibilita'? No, da realizzare per la prima volta
Descrizione attivita' realizzate o da realizzare L’orto sarà un modello di sostenibilità con scopi ecologici (biodiversità genetica, specifica ed ecosistemica, fertilità del suolo, qualità dell’acqua e dell’aria, no inquinamento chimico), economici (autoproduzione di verdure ed erbe per la mensa), e sociali(educativi/didattici, creazione di una comunità, movimento fisico, consumo di cibo biologico, locale, stagionale e fresco, biodiversità sensoriale, conservazione dei semi locali).
L’orto DIETAMED rappresenterà quindi il laboratorio ideale per l’applicazione concreta dei principi teorici agronomici ed ecologici sviluppati in aula. L’esperienza diretta della coltivazione permetterà agli studenti di avvicinarsi alla complessità del sistema agroalimentare partendo dal settore più ricco di implicazioni sociali, economiche, culturali ed ambientali quale l’agricoltura. Lavorando la terra impareranno a conoscerla e a rispettarla.
Calendario attivita' Anno 2023
Anno 2024
Anno 2025

Piano dei costi 90000
Piano dei ricavi 4000
Partecipazione comunita' Associazioni culturali e sociali , attività commerciali del territorio e volontari saranno coinvolti attivamente nelle varie fasi organizzative ed operative.
La scuola sarà coinvolta nella conoscenza e nella rivitalizzazione della dieta mediterranea. Puntiamo ad attrarre nel nuovo centro studenti e non studenti provenienti da ogni parte del mondo che hanno necessità di acquisire informazioni o di essere formati in maniera attiva e dinamica sulla tematica di della Dieta Mediterranea.
Tutto ciò sarà possibile grazie alla complementarietà tra formazione umanistica e formazione scientifica, al forte training sensoriale, all’esperienza diretta (attraverso viaggi regionali e interregionali con produttori e esperti di gastronomia) dei processi artigianali di produzione e di elaborazione del cibo alla base della Dieta Mediterranea.
Stato della progettazione Progettazione esecutiva e cantierabile