Descrizione del bene
Aree tematiche
|
- Storica (momenti, aspetti/problematiche, protagonisti) - Demoetnoantropologica (Tradizioni, riti, ...) - Artistica - Saperi tecnici e artigianali - Santità e vissuto religioso - Territoriale-ambientale
|
Valutazione interesse culturale
|
Era il 1983 quando Constantin Udroiu, dissidente politico romeno e massimo esponente della pittura espressionistica bizantina contemporanea - avverso alla politica accentratrice del dittatore Nicolae Ceaușescu - in esilio in Italia, arriva a Satriano. Sono gli anni del post terremoto e la comunità sentiva l'esigenza di ricostruire non solo le strutture distrutte dal sisma ma lo stesso tessuto sociale. Vi era la necessità di tornare a vivere e a ritrovare l'entusiasmo della quotidianità, l'entusiasmo del riscatto. L'amministrazione dell'epoca, nel riaffermare l'onore e il prestigio dell'insigne compaesano Giovanni De Gregorio - pittore tra i più brillanti del 1600 e protagonista del manierismo napoletano - e nel rilanciare l'attrattiva del borgo, dà vita ad una delle più belle esperienze artistiche, uniche, all'epoca, in tutto il meridione d'Italia. Difronte ad un parete di una nicchia posta in prossimità del centro storico, Udroiu stende la sua prima linea di colore e realizza il primo murale della storia di Satriano: un Cristo seminatore in stile bizantino immerso nel contesto del panorama delle campagne satrianesi. Oggi nel paese si contano circa 200 opere realizzate negli anni da artisti locali e non, provenienti da ogni parte d'Italia. Le tecniche di realizzazione sono tra le più innovative che garantisco una resistenza nel tempo della qualità delle opere. Il rischio di sparizione è dietro l'angolo per l'evidente mancanza di sostegno e risorse, unici mezzi per realizzare nuove opere ma sopratutto per manutenere le esistenti.
|
Contesto
|
Il paese ricade all'interno del Parco Nazionale dell'Appennino Lucano Val D'agri-Lagonegrese ed è tra più caratteristici della Basilicata per il suo grazioso centro storico e la ricchezza artistica che ha fatto guadagnare a Satriano l'inclusione tra i 190 Borghi autentici d'Italia e già inserito nell'elenco dei Borghi più belli d'Italia fino al 2004.
Il borgo ha dato i natali al Pietrafesano (1579-1656), le cui opere sono disseminate nelle chiese di gran parte della regione Basilicata e della Regione Campania.
Pietrafesa (Pietrafixa) nel XII secolo era un piccolo borgo rurale, sorto a ridosso di un promontorio roccioso, collocato a valle rispetto all'abitato dell'antica Satrianum. Il nome Pietrafesa, (pietra spaccata) è strettamente legato alle caratteristiche geomorfologiche del luogo su cui sorgeva. Il Piccolo borgo rurale con la crescita della popolazione, successiva alla distruzione dell'antica Satrianum, si estese su altre due "rocce" costituendo un suggestivo ed unico agglomerato urbano. Il borgo, insieme all'antica Satrianum, faceva parte di un unico contado.
Nella seconda metà dell'Ottocento gli abitanti di Pietrafesa vollero rinsaldare il legame con la città medievale posta sull'altura. Si deliberò infatti di sostituire la denominazione Pietrafesa con il nome medievale di Satriano (di Lucania), a ricordo del fiorente insediamento antico.
Oggi il borgo si dipana lungo i vicoletti sui quali si affacciano alcuni palazzi gentilizi, come Palazzo Loreti (XVIII sec.)
|
Descrizione modalita' di gestione
|
Il paese dei Murales e del pittore Giovanni De Gregorio, noto come Il Pietrafesa, uno dei massimi esponenti della cultura pittorica lucana tra tardo manierismo e barocco.
Veri e propri affreschi realizzati da pittori professionisti impreziosiscono le architetture di Satriano di Lucania.
Il centro storico si presenta al visitatore come una pinacoteca a cielo aperto, tra un intricato avvicendarsi di violetti su cui insistono palazzi gentilizi databili tra il 600 e il 700.
|
Caratteristiche significative
|
Il paese dei Murales e del pittore Giovanni De Gregorio, noto come Il Pietrafesa, uno dei massimi esponenti della cultura pittorica lucana tra tardo manierismo e barocco.
Veri e propri affreschi realizzati da pittori professionisti impreziosiscono le architetture di Satriano di Lucania.
Il centro storico si presenta al visitatore come una pinacoteca a cielo aperto, tra un intricato avvicendarsi di violetti su cui insistono palazzi gentilizi databili tra il 600 e il 700.
|
Bibliografia
|
Numerosi cataloghi e pubblicazioni.
|
Piano di salvaguardia proposto
Risorse aggiuntive
|
Bilancio comunale
|
Attivita' proposte
|
In budget assegnato è finalizzato al raggiungimento dei seguenti obiettivi specifici:
- restauro e manutenzione opere;
- realizzazione nuovi murales;
- creazione della prima scuola di arte digitale e NFT
|
E' gia' stato attivato un piano per la salvaguardia/rivitalizzazione e valorizzazione/fruibilita'?
|
Si, da oltre 7 anni
|
Descrizione attivita' realizzate o da realizzare
|
Realizzazione opere su pareti con tecniche diverse; realizzazione su diverse superfici; utilizzo di materiali con innesti bi e tridimensionali.
|
Calendario attivita'
|
Aprile - Settembre 2023
Aprile - Settembre 2024
Aprile - Settembre 2025
|
Piano dei costi
|
60000
|
Piano dei ricavi
|
0
|
Partecipazione comunita'
|
Realizzazione di laboratori; presentazione delle opere; coinvolgimento delle associazioni e di singoli cittadini nella scelta dei temi; istituzioni di commissioni annuali per la valutazione dei bozzetti; convegni.
|
Stato della progettazione
|
Progettazione esecutiva e cantierabile
|