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Patrimonio culturale della Basilicata Regione Basilicata
Guida alla compilazione
Riferimenti dell'Ente
Qualificazione giuridica Comune
Denominazione COMUNE SAVOIA DI LUCANIA
Codice fiscale/Partita IVA 80004110765
Comune Savoia di Lucania
CAP 85050
PEC comune.savoia@cert.ruparbasilicata.it
Legale rappresentante Rosina Ricciardi
Responsabile del procedimento
Nominativo ROSINA RICCIARDI
Email rosina.ricciardi@libero.it
Telefono
Ruolo Sindaco Pro Tempore
Denominazione del bene intangibile
Nome del bene Salvia (o Savoia): storia, botanica e magia
Localizzazione
Luogo culturale Il luogo culturale e’ la comunita’ di Savoia di Lucania.
Il suo primo toponimo del Comune fu Salvia derivante, come vuole la tesi dell’Alfano: così detta dall'abbondanza dell’erba salvia che nasce nel monte dov’e’ situata. E’ solo nel 1879 il paese di Salvia diventa Savoia di Lucania, a seguito dell’episodio in cui, Giovanni Passannante, nativo di Salvia, attenta alla vita di Re Umberto I di Savoia mentre era in visita a Napoli. Il 22 novembre il consiglio comunale di Salvia per riparare al gesto diretto a privare l’Italia del suo Re e per dimostrare la profonda dedizione al sovrano chiede ed ottiene che il paese sia autorizzato a mutare la sua denominazione da Salvia in Savoia di Lucania. Tuttavia, il gesto non e’ stato accettato pienamente dalla popolazione che conserva tuttora nello stemma comunale una pianta di salvia su fondo verde, nonché la denominazione di “salviani”.
Localizzazione geografica “SALVIA, terra in Principato Citra, in Diocesi di Campagna, distante da Salerno miglia 44. E’ situata in luogo montuoso, vi si respira buon’aria, e gli abitanti ascendono a circa 1700. La loro industria e’ l’agricoltura, e la pastorizia. Vi e' della caccia, e non vi manca dell’acqua”. (Dizionario geografico-ragionato del regno di Napoli – Tomo VII; Lorenzo Giustiniani 1804 – Napoli).
Ma SALVIA è anche la pianta da cui ha origine il luogo.
“Cur moriatur homo, cui salvia crescit in horto?
Contra vim mortis non est medicamen in hortis.
Salvia salvatrix, naturae conciliatrix.”
(Come potrebbe morire un uomo a cui la salvia cresce nell’orto?
Contro il potere della morte, non esiste rimedio simile negli orti.
Salvia salvatrice, della natura conciliatrice)
Così recitava il capo LX dei Taccuini della Scuola Salernitana, uno dei primi trattati di medicina dell'epoca "moderna"
A partire da questo straordinario dualismo nasce l’idea di approfondire il tema delle origini del luogo a cui tale pianta ha dato il nome, attraverso lo studio degli usi e dei riti, tra magia e botanica, le cui radici sono nella tradizione.
La conoscenza degli effetti benefici delle piante risale alla preistoria, ma l’incapacità di comprenderne i meccanismi curativi porta spesso le prime comunità a immaginare interventi soprannaturali di tipo magico e divino. Se da un lato gli studi sulla botanica fanno passi da giganti, dall’altro le credenze magiche sulla salvia rimangono radicate nel credo collettivo.
Nella tradizione salviana e' di fondamentale importanza nei rituali di guarigione, si dice doni lunga vita a chi la cura e coltiva con dedizione e passione. Portata addosso dona saggezza e denaro ma porta sfortuna se piantata da se' nel proprio giardino. Fino al 1930, o comunque prima del secondo conflitto mondiale, era uso nelle famiglie salviane, lavare i bambini appena nati in un bagno di vino rosso e foglie di salvia quale rito di purificazione.
Descrizione del bene
Aree tematiche - Demoetnoantropologica (Tradizioni, riti, ...)
Valutazione interesse culturale L’utilizzo della salvia quale elemento purificatore ha a Savoia radici antiche, così come i Romani la raccoglievano a mano, vestiti di bianche toghe immacolate, a piedi nudi, i Galli che ritenevano quest’arbusto avesse la capacità di guarire ogni male, e i Druidi preparavano una birra dai poteri curativi, anche a Savoia rappresenta uno “strumento” purificatore e curativo.
Essa e' essa stessa strumento di identificazione culturale, basti pensare che si conserva tuttora nello stemma comunale una pianta di salvia sradicata di verde, nonche' la denominazione di “salviani”.
La naturalità con cui questa pianta nasce spontanea e rigogliosa in diverse zone del territorio comunale, mostra che essa trova in questi luoghi il proprio Habitat ideale.
Il rischio di sparizione dei riti legati alla salvia e' alto poiche', come già accennato, la medicina moderna ha di fatto spiantato le credenze popolari, che resistono in limitate “sacche” della popolazione piu' anziana e pertanto va recuperata e messa per iscritto. In tal modo, attraverso lo studio degli usi e dei riti, tra magia e botanica, potremo trovare le radici della nostra tradizione.
Contesto Il contesto storico di riferimento e' quello che va dalle origini del Centro abitato ai giorni nostri.
Il toponimo Salvia derivante, come vuole l’Alfano: “cosi' detta dall'abbondanza dell'erba salvia che nasce nel monte dov'e' situata” ha lasciato il posto nel 1879 alla denominazione da Salvia in Savoia di Lucania. Ma il radicamento al nome è ancora oggi oggetto di fervente discussione, che di tanto in tanto sfocia nella proposta di ritorno al nome originario.
Fino alla meta' del 1800 a Salvia la popolazione era prevalentemente dedita all'agricoltura. Essa manifestava la propria religiosità con una serie di atteggiamenti, atti, cerimonie che erano l'osservanza di un insieme di remotissime tradizioni barbare e pagane. I racconti di alcune di queste tradizioni sono permaste fino a oggi ma soffrono di un fortissimo rischio di sparizione.
Descrizione modalita' di gestione Le attività proposte per la salvaguardia/rivitalizzazione e valorizzazione/fruibilità del bene intangibile segnalato, sono sviluppate su tre annualità, e riguarderanno:
1. La preparazione di percorsi a piedi sul territorio salviano laddove questa pianta officinale e altre crescono spontaneamente: si ipotizza un percorso che ha inizio da c.da Serrone, via Costa la Serra, sopra le pietre, costa Mezzana, costa del Forluso, Macchia Carrara, Acqua delle rose, fino a Santa Maria degli angeli, con preparazione della sentieristica e della cartellonistica relativa alle specie botaniche e ai loro utilizzi;
2. La formazione di guide botaniche e la strutturazione di erbari, con la realizzazione di un luogo espositivo per le piante autoctone e alimurgiche;
3. La pubblicazione delle ricerche storiche riguardo le tradizioni descritte nei punti precedenti e realizzazione di materiale cartaceo per la diffusione culturale inerenti le essenze, gli usi e i filtri curativi.
La collaborazione tra le due associazioni, rappresenta una vera e propria sinergia di proposta. La realizzazione di questi percorsi permetterà anche la possibilità di collaborazione con la nostra scuola tramite il gruppo istruttori qualificati in Camminata Naturale Lucana (CNL) e Nordic Postural Walking (NPW) che potranno creare delle lezioni itineranti lungo gli stessi, ricreando il dualismo di “Itinerario botanico illustrato”.
Caratteristiche significative Le caratteristiche piu' significative di questo bene intangibile e' dato da:
- la riscoperta e la trasmissione della cultura dei riti magici e medicali della nostra terra;
- la ricerca demo-antropologica sui riti storici, anche attraverso interviste agli anziani, la nostra memoria storica, e alle notizie bibliografiche;
- la ricerca dei sentieri idonei lezioni itineranti lungo gli stessi, di modo da ricreare il dualismo di conoscenza del territorio, della propria tradizione e della cura di se stessi.
Bibliografia Dizionario geografico-ragionato del regno di Napoli – Tomo VII; Lorenzo Giustiniani – Napoli, 1804
L’antica Salvia oggi Savoia di Lucania - Paternoster F. - Tipografia Zafarone, Potenza, 1970
Regimen Sanitatis Salernitanum - Sec. XI
Salvia divinorum. Dai riti degli sciamani alla farmacologia molecolare - Guido Valle (Autore), Marco Carmignani (Autore), A. Rita Volpe (Autore), 2010
Savoia di Lucania. Storia di un nome - Agoglia G. - Tacchi Editore., Pisa, 1989
www.bibliotecamai.org
www.comune.savoia.pz.it
Piano di salvaguardia proposto
Risorse aggiuntive Nessuna
Attivita' proposte - La preparazione di percorsi a piedi sul territorio salviano laddove questa pianta officinale e altre crescono spontaneamente, con preparazione della sentieristica e della cartellonistica relativa alle specie botaniche e ai loro utilizzi;
- La formazione di guide botaniche e la strutturazione di erbari, con la realizzazione di un luogo espositivo per le piante autoctone e alimurgiche;
- La pubblicazione delle ricerche storiche riguardo le tradizioni descritte nei punti precedenti e realizzazione di materiale cartaceo per la diffusione culturale inerenti le essenze, gli usi e i filtri curativi.
A conclusione di ogni anno di attivita', sarà organizzata una giornata di presentazione del lavoro realizzato.
E' gia' stato attivato un piano per la salvaguardia/rivitalizzazione e valorizzazione/fruibilita'? No, da realizzare per la prima volta
Descrizione attivita' realizzate o da realizzare Da realizzare per la prima volta.
Calendario attivita' Le attività si svolgeranno in modo continuo durante tutto l’anno, ma con preferenza nel periodo primavera-estate, ovvero del periodo di maggiore efflorescenza delle specie analizzate. L'evento conclusivo di ogni anno potrà presumibilmente realizzarsi tra luglio e agosto, data la presenza di un numero maggiore di presenze.
Piano dei costi 39000
Piano dei ricavi 0
Partecipazione comunita' L’evento coinvolge direttamente i membri della comunità, sia attraverso l’organizzazione a mezzo dell’Associazione Savoia Terra Mia e della Walking School Italia, che la partecipazione dei singoli cittadini quali possono interagire nella realizzazione e nella partecipazione. L’evento coinvolge inoltre agricoltori, artigiani, operatori commerciali, Associazioni culturali e di categoria, e le scuole.
Stato della progettazione Progettazione esecutiva e cantierabile