Contesto
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Il Sole, durante l’anno, compie un moto apparente tanto da sembrare che si muova fra le stelle descrivendo una curva. In realtà, quella curva, è la proiezione, sulla sfera celeste, dell’orbita effettuata dalla Terra che ruota intorno al Sole. La curva che si delinea, però, non si svolge, sempre, sullo stesso asse ma con una variazione dell’asse stesso di un grado al giorno. Queste variazioni permettono la diversa durata del giorno e della notte come l’alternarsi delle stagioni. La curva delineata è detta Eclittica ed è posta in corrispondenza dell’Equatore oscillando, entro certi limiti, durante l’anno. Si delinea, così, un ipotetico arco che corrisponde ad Est, al punto in cui sorge il Sole, e ad Ovest, a quello in cui tramonta, oscillando, durante l’anno, aventi e indietro, verso Sud e poi verso Nord. Le oscillazioni massime corrispondono al Solstizio d’estate e a quello d’inverno passando per l’Equinozio una volta in un movimento da Nord a Sud (Equinozio di primavera) e una volta in un movimento contrario (Equinozio d’autunno).La posizione dei nove cippi dell’auguraculum di Banzi, suddivisi in tre file da tre cippi, equidistanti tra loro, fa supporre una connessione con i punti di oscillazione dell’Eclittica, proprio in corrispondenza delle oscillazioni che indicano solstizi ed equinozi, il sorgere e il tramontare del sole. Al centro di questo auguraculum, infatti, è posto il sole (SOLEI) e i cippi di buono e cattivo presagio corrispondono, rispettivamente, con l’Est (dove sorge il sole) e l’Ovest (dove tramonta).
I nove cippi del tempio corrispondono alle principali posizioni “occupate” dal Sole durante l’anno. L’Est, dove il sole sorge, è dedicato agli auspici favorevoli, al contrario, l’Ovest, dove tramonta, è dedicato a quelli sfavorevoli. Cicerone, Varrone e Festo descrivono una cerimonia in cui l’àugure, rivolto verso l’est, interviene con arcane parole, oscuri discorsi e preghiere segrete. Le preghiere e le parole sconosciute purificano il luogo affinché si possa svolgere la cerimonia e accogliere il volere divino che risponde alla richiesta, stipulatio, dell’auspicante, posizionato al centro del tempio e rivolto verso il sud.
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Caratteristiche significative
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Il templum augurale dell’età repubblicana a Bantia è costituito da 9 cippi con iscrizioni, 6
scoperti nel 1962 e gli altri tre scoperti nel 1967 da un giovanissimo archeologo Mario Torelli. Ritrovato a Banzi, piccolo borgo badiale , è il templum in cui l'augure leggeva i segni del cielo attraverso gli uccelli e/o i fulmini per divinare il favore degli Dei su una decisione umana da intra-prendere. Aveva la doppia funzione di essere il luogo dove avveniva il rito divinatorio e quella di essere il modello di pianificazione delle città perché l'Auguraculum (templum in terris) era la riproduzione terrestre del templum celeste.Con riferimento alla sua funzione
divinatoria, abbiamo pensato a un Festival nell'Auguraculum perchè, pur con ritualità molto differenti e ognuno secondo le proprie preferenze, non abbiamo ancora smesso di essere nell'Auguraculum, di aver bisogno di prendere gli "auspici".
unica testimonianza del mondo latino attestante l'esistenza di questo particolare tempio dedicato alle divinazioni
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