Descrizione del bene
Aree tematiche
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- Storica (momenti, aspetti/problematiche, protagonisti) - Artistica - Santità e vissuto religioso
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Valutazione interesse culturale
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Lo stretto legame che unisce la comunità di Tolve
a San Rocco rappresenta uno straordinario
patrimonio culturale, sociale e religioso, legato
non a semplici manifestazioni folcloristiche ma
all’identità stessa dei Tolvesi. Il culto di San Rocco
è vivo ora come in passato, perché depositario
della coscienza civile e del senso di appartenenza
di un’intera comunità. La devozione per San Rocco
ha permeato e plasmato un territorio di
comportamenti, stili di vita, valori.
Tolve ha una vocazione che nei secoli si è ben
definita: attirare, attrarre, accogliere; queste
caratteristiche, sedimentate nei secoli la rendono
una Città Santuario, in cui moti dello spirito,
tensioni e percorsi diversi convergono, guidati da
un unico principio di identificazione e orientamento
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Contesto
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Il culto di San Rocco a Tolve fin quasi agli inizi del '700 il patrono della città era San Nicola di Bari, che appare raffigurato nell'abside e in un polittico del '500 nella Chiesa Madre. Si narra che la statua lignea di San Rocco fu abbandonata nelle campagne di Tolve dalle truppe francesi in ritirata nel XVI secolo - leggenda coerente sia con l'origine francese del santo che con le guarigioni miracolose dalla peste che, nella realtà storica, venne diffusa proprio dalle truppe francesi.
Il crescendo del culto rocchiano è confermato dai registri dell'Archivio Parrocchiale di Tolve, dai quali si rileva come fra la fine del '600 e inizio del '700 il nome Rocco diventi il più diffuso nell'area. Un fatto storico che potrebbe essere connesso all'infiammarsi della devozione a San Rocco è il terremoto del 1783, uno dei più disastrosi della storia lucana: l'istintivo ricorso alla intercessione della Madonna e di alcuni santi potrebbe essere in relazione con il restauro della statua del Santo e la creazione della prima struttura di accoglienza per i pellegrini che verrà gestita, fino alla metà del '900, dalla Confraternita del Glorioso San Rocco di Tolve.
La grande intensità del culto al Santo è confermata dal consistente patrimonio di ex voto custodito nella "Casa del Pellegrino", una struttura nei pressi della Chiesa Madre di San Nicola, dove viene offerta assistenza ai pellegrini. La raccolta di ex voto testimonia - attraverso immagini, tavolette dipinte, parole ed oggetti - molti aspetti della vita di questa zona e della pietas popolare dei suoi abitanti.
(MIBACT - Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia)
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Descrizione modalita' di gestione
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La salvaguardia e la conservazione del culto per il Santo viene tramandata e trasmessa nelle varie generazioni attraverso la processione
annuale e il materiale dei pellegrini che lasciano in dono a San Rocco.
I fedeli dell'intera area dell'Alto Bradano e di tutta la Regione ogni anno, in due date separate
si recano presso la città Santuario in sengno di devozione a "Santi Rocco".
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Caratteristiche significative
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Il segno costituito dal culto del Santo determina un vasto campo semantico in cui cogliere, a livello culturale, quei processi e quei percorsi di elaborazione di una autocoscienza civile che la storiografia ha indagato tradizionalmente negli aspetti politico-istituzionali o socioeconomici. Depositario del senso di appartenenza di una comunità che in lui si riconosce e si identifica, il Santo ne diviene simbolo coerente e significante, e in quanto tale la sua rappresentazione, così come la sua fruizione, si aggiornano nel tempo, adeguandone i significati al mutare delle condizioni storiche e culturali.
Lo stretto legame che lega la città di Tolve al culto di San Rocco rappresenta un patrimonio straordinario che merita prospettive nuove, degne della eredità di valori spirituali, economico-sociali e civili che la comunità custodisce.
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Bibliografia
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MIBACT - Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia
Se non fosse per quel santo. Tolve. La storia, il prete, il patrono
Nicola Montesano
Feste e riti d'Italia. Sud. Vol. 1
Curatore: S. Massari
Editore: De Luca Editori d'Arte
Collana: Beni immateriali dell'umanità
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Piano di salvaguardia proposto
Risorse aggiuntive
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disponibilità di Bilancio Comunale annuo: euro 5.000
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Attivita' proposte
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centro studi e digitalizzazione del patrimonio,
azioni di comunicazioni e sensibilizzazioni,
allestimento immersivo riguardante la città santuario,
il museo del Santo,
eventi
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E' gia' stato attivato un piano per la salvaguardia/rivitalizzazione e valorizzazione/fruibilita'?
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Si, da 1 a 3 anni
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Descrizione attivita' realizzate o da realizzare
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centro studi e digitalizzazione del patrimonio,
azioni di comunicazioni e sensibilizzazioni,
allestimento immersivo riguardante la città santuario,
il museo del Santo,
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Calendario attivita'
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sviluppo piano di comunicazione integrato del culto e del "bene intangibile",
raccolta dati e tradizioni del posto,
digitalizzazione attraverso l'utilizzo di ultime tecnologie,
allestimento immersivo sulla città santuario e sviluppo del museo del Santo.
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Piano dei costi
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120000
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Piano dei ricavi
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50000
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Partecipazione comunita'
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La Comunità sarà resa partecipe con attività di animazione territoriale da parte dell'amministrazione, della poloco del comune,
da una redazione digitale dedicata alle attività e ripostate su web e social,
da interazioni e manifestazioni che coinvolgono gli altri comuni dell'area e dell'intera regione.
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Stato della progettazione
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Progettazione esecutiva e cantierabile
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