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Patrimonio culturale della Basilicata Regione Basilicata
Guida alla compilazione
Riferimenti dell'Ente
Qualificazione giuridica Comune
Denominazione COMUNE CERSOSIMO
Codice fiscale/Partita IVA 82000310761
Comune Cersosimo
CAP 85030
PEC comunecersosimo.pz@pec.it
Legale rappresentante DOMENICA PAGLIA
Responsabile del procedimento
Nominativo DOMENICA PAGLIA
Email comunecersosimo@rete.basilicata.it
Telefono
Ruolo SINDACO
Denominazione del bene intangibile
Nome del bene L’ACROPOLI DI CERSOSIMO
Localizzazione
Luogo culturale Il luogo culturale dove sarà realizzato l’evento sarà l’area archeologica del Comune di Cersosimo (PZ), dove sono stati trovati resti di abitazioni risalenti al XV secolo a. C., primo insediamento umano della Val Sarmento, tra i più antichi insediamenti di Basilicata. Nel sito archeologico sono state evidenziate più fasi di occupazione a partire dall’età del Bronzo medio appena citata, e fino all’insediamento lucano fortificato del IV-III secolo a.C. Il prestigio dell’area è talmente alto da essere mappata come una delle aree archeologiche più interessanti del Parco del Pollino Patrimonio Unesco.
Il progetto sarà preparato all’interno di alcune strutture comunali presenti in paese e nel Centro storico con il coinvolgimento della comunità, la cui memoria orale, tiene in vita il bene intangibile. L'insediamento si trovava in posizione strategica, sul percorso che attraversava l’altopiano del monte Carnara (m. 1283) per raggiungere Alessandria del Carretto e quindi la piana di Sibari. Mutate le condizioni socioeconomiche il Centro fu abbandonato fino a scomparire del tutto. Nel 1034, l’area poco distante dalla fortificazione, si popolò nuovamente grazie alla costruzione di un Monastero basiliano. Secondo il Racioppi, Cyr.Zozimi, deriva da Cir (abate) e Zozimus (nome del fondatore del Convento). I detentori del bene culturale sono la Soprintendenza archeologica di Basilicata che ha operato scavi e monitorato il sito, il Centro Mediterraneo delle Arti diretto da Ulderico Pesce che ha dedicato studi dettagliati e la Comunità di Cersosimo che “protegge” e cerca in ogni modo di valorizzare l’area.
Localizzazione geografica L’Acropoli di Cersosimo circondata da “mura ciclopiche” che contraddistinguono le tecniche di insediamento del popolo Lucano che si stanziò in Basilicata a partire dal V sec. a. C., sorge nella parte alta del paese, è simile ad un trapezio ed ha un perimetro di 507 metri ed un’area di circa due ettari. L’intera zona della fortificazione, nella quale sono stati ritrovati, tracce importanti e consistenti relative a più insediamenti abitativi, si sviluppa su circa 4 ettari di terra. Nell’intero sito sono stati rinvenuti varie suppellettili e strutture di abitazioni risalenti a tre periodi diversi: XV-XIV sec. a.C. (Medio Bronzo); VI-V sec. a.C. (Colonizzazione greca); IV-III sec. a.c. (sito dei Lucani). Sono state trovate inoltre le fondazioni di numerosi edifici a pianta rettangolare di grande importanza e in buono stato di conservazione riferibili al centro abitato fortificato di età ellenistica IV-III sec. a.C.; un’area sacra, risalente allo stesso periodo, di 382 mq.; un edificio detto “dei pithoi” per i grandi recipienti contenente vino. Ulteriori elementi tangibili che caratterizzano il bene è vasellame di varia natura come caccabè, chytrai, clibani, skyphoi, piatti ecc., e soprattutto antiche monete in bronzo risalenti al III sec. a. C. tra le quali una importantissima perché ha l’etnico “dei Lucani.
Il sito archeologico che il progetto mira a far conoscere e valorizzare, contraddistingue Cersosimo, in provincia di Potenza, in Basilicata. Conta 682 abitanti. Sorge a 548 m s.l.m. ai piedi del Monte Castello e si affaccia di fronte al massiccio del Pollino, su alcuni paesi della Calabria quali Oriolo (CS); e su Comuni lucani quali San Giorgio Lucano (MT) e San Paolo Albanese (PZ). Il suo nome deriva dal monastero Basiliano Kyr-Zosimo o Cir-Zosimi, risalente al 1100, attorno al quale si sarebbe formato il primitivo abitato.
Descrizione del bene
Aree tematiche - Storica (momenti, aspetti/problematiche, protagonisti)
- Demoetnoantropologica (Tradizioni, riti, ...)
- Linguistica (dialetti, ...)
Valutazione interesse culturale L’acropoli di Cersosimo è tra le aree archeologiche più antiche di Basilicata, risalente al Bronzo Medio, XV sec. a. C.
L’intero sito archeologico, situato sulla parte alta del paese a 723 di altezza, domina la Val Sarmento e parte di un vasto territorio ricadente nella Regione Calabria, con affaccio sul Massiccio del Pollino. L’interesse culturale del sito è oggettivo ed è sia di tipo naturalistico, visto che l’area ricade nel Parco Nazionale del pollino, bene protetto dall’UNESCO; sia da un punto di vista storico archeologico visto l’importante materiale rinvenuto nel sito, in varie campagne di scavo partite nel 1888 grazie a Michele La Cava, continuate nel 1959 da Giovanni Cremonesi, dell’Università di Pisa, e nel 1969 dall’archeologa Juliette de La Genière e nel 1989, per conto della Soprintendenza Archeologica di Basilicata, da Angela Pontrandolfo. Il sito è stato indagato ancora nel 1997 dall’Università di Napoli e di Bologna, e nel 2001 dal soprintendente Salvatore Bianco. Infine nel 2003 e nel 2004 il sito è stato indagato con importanti scavi da Maria Luisa Nava, Lara Cossalter e Cecilia De Faveri che sono tornate sul sito nel biennio 2009/2010. In tutte queste campagne di scavo sono state rinvenute le “mura ciclopiche” perimetrali dell’acropoli e dell’antico sito risalenti al V-IV sec. a. C., oltre a vasellame e suppellettili tra le quali la prestigiosa antica moneta in bronzo con l’etnico “dei Lucani” datata III sec. a.C. che documenta le origini lucane del sito. Nella parte alta del medesimo sito è stato rinvenuto vario vasellame risalente al XV sec. a. C. che danno all’area il primato di essere tra i primi territori di Basilicata abitati dall’uomo.
Il sito archeologico, che viene “scavato e monitorato” da più di un secolo, ma che in parte viene ricoperto per mancanza di fondi, si è radicato nella storia del luogo oltre che dell’intera Val Sarmento, ed oggi rappresenta un’unicità culturale oltre che un bene da salvare, recuperare, valorizzare, narrare e far conoscere, anche al fine dell’affermazione dell’identità culturale del luogo.
Contesto Cersosimo sorge in posizione panoramica tra alberi di ulivo, boschi e vigneti. L’origine dell’abitato risale al XV sec. a.C., età del Bronzo Medio, successivamente, nel V-IV sec a. C., fu abitato dai Lucani che realizzarono l’Acropoli con svariati edifici ed aree sacre. Molto materiale archeologico rinvenuto è esposto presso il Museo Nazionale Adamesteanu di Policoro. Altro elemento identitario importante è la nascita del Monastero Bizantino ad opera dell’Abate Kyr. I monaci bizantini sono abitualmente chiamati "Monaci basiliani". Il monachesimo bizantino è, in origine, eremitico; il monaco vive nella più completa solitudine. Diventa, quindi, lauritico: il monaco vive solo, per lo più in una grotta, ma in altre grotte vicine vivono altri monaci, e in alcune occasioni particolari, come feste, uffici e preghiere speciali, tutti si riuniscono insieme. Il terzo stadio consiste nel cenobitismo: si ha, cioè, come dice il nome stesso, una vita in comune in un cenobio propriamente detto. Questi tre stadi del monachesimo si incontrano in Basilicata e a Cersosimo si succedono in maniera sistematica. Il luogo dove sorge il paese è ancora immerso in una natura incontaminata, un sito colmo di grotte con paesaggi mozzafiato che si affacciano sul Torrente Sarmento. Un luogo geofisico che è stato scelto dagli uomini già nell’età del Bronzo Medio, XV sec. a. C.. Successivamente l’area fu abitata dai Lucani nel V sec. a. C. e poi fu scelta dai monaci bizantini a partire dal 700. Provenivano dalla Siria, dalla Libia, dall'Egitto: lasciavano i loro paesi devastati dalle prime invasioni arabe (636-638). Questi monaci attraversavano il mare con mezzi di fortuna e giungevano in Sicilia donde, poi, molti passavano in Calabria e in Basilicata. L'emigrazione continuò nel secolo VIII, anche in seguito alla persecuzione iconoclasta scatenata, nel 726, dall'imperatore Leone III Isaurico. Nacquero allora, certamente, i primi stanziamenti monastici del monte Bulgheria, a sud di Salerno, del Mercurion, al confine calabro-lucano e a Cersosimo. Il paese oggi vive grandi difficoltà, nonostante la sua grande storia. La popolazione è scesa sotto i 700 abitanti. Il recupero del sito, la sua messa a sistema e la sua narrazione può rappresentare una possibilità importante sia per l’irrobustimento dell’identità culturale del luogo, sia da un punto di vista reddituale.
Descrizione modalita' di gestione La storia dell’ “Acropoli di Cersosimo”, del patrimonio storico archeologico ma anche naturalistico, la loro unicità e l’importanza internazionale che rivestono, oggi hanno bisogno innanzitutto di essere messi a sistema, nel contempo necessitano di un’organizzazione strutturale e di una capacità di “gestione”. Il bene immateriale che è anche materiale, ha bisogno di essere “portato alla luce” nella sua interezza, ma anche di essere “narrato” e valorizzato attraverso strategie di comunicazione. Il Comune ha pensato, in tal senso, di interagire con il Centro Mediterraneo delle Arti, compagnia teatrale riconosciuta e finanziata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, diretta da Ulderico Pesce, che ha mostrato grande interesse verso i tematismi esposti. Oggi sentiamo l’esigenza di creare un rinnovato interesse nazionale sul bene individuato. E’ stata costruita pertanto un’intesa tra il Comune di Cersosimo e il Centro Mediterraneo delle Arti, tra le migliori compagnie teatrali italiane, con la finalità di un agire comune che può portare alla divulgazione dei tematismi individuati. Il Comune di Cersosimo, in sinergia con il Centro Mediterraneo delle Arti, propone quindi una serie di eventi da realizzare nel Centro storico che possano valorizzare il sito archeologico, il paese, la sua storia e le sue caratteristiche religiose ed etnoantropologiche. Gli eventi previsti si avvarranno di svariati codici, quello del teatro, della gastronomia, della storia orale, della musica, dell’architettura e delle videoinstallazioni.

Caratteristiche significative Il bene intangibile è rappresentato dalla messa in rete di vari tematismi: la storia dell’ “Acropoli di Cersosimo”, dall’insediamento dell’età del Bronzo Medio XVI-XVI sec. a. C. a quello dei Lucani del V-IV sec. a. C., la storia del “primo insediamento bizantino”, la natura e il paesaggio, la tradizione musicale corale, la tradizione gastronomica.
Bibliografia 1 D. ADAMESTEANU, Origine e sviluppo di centri abitati in Basilicata, estratti Atti Ce. S.D.I.R., III, 1970-71.
2. D. ADAMESTEANU, in Popoli panellenici in Basilicata, Soprintendenza alle Antichità della Basilicata, Potenza 1971.
3. R. ALMAGIA’, Le regioni d’Italia, XV, Torino 1961.
4. S. BIANCO, 1988°, La prima età del Ferro, in Archeologia, Arte e Storia alle sorgenti del Lao, Matera 1988.
5. S. BIANCO, Cersosimo (Potenza), in SE LVI, 1989.
6. C. D. FONSECA, Particolarismo istituzionale e organizzazione eccelsiastica del mezzogiorno medievale, Galatina 1987.
7. M. LA CAVA, Cersosimo, in Notizie degli scavi, 1889.
8. G. RACIOPPI, op. cit. II, pp. 128-129, e pg. 133 n. ove è riportato il testo latino originale "Scripsit Polyeuctus, Constantinopolitanus Patriarca Hydruntino Episcopo privilegium, quo sua auctoritate habeat licentiam episcopos consecrandi in Acirentia, Turcico, Gravina, Matera, Tricarico, qui ad consecrationem Domini Apostolici pertinere videntur". Cfr. anche G. GAY, op. cit., pp. 229-230.
9. G. RACIOPPI, op. cit. II, pp. 229-230 (cfr. anche pg. 142).
10. F. RUSSO, La metropolia di S. Severina, in "Archivio storico per la Calabria e la Lucania" anno XVI, f. II, pp. 1-20. Rip. in "Scritti storici calabresi" Napoli, 1957, pp. 43 sg.
Cerenzia, attualmente un piccolo centro in prov. di Catanzaro, fu unita, nel 1438, dal papa Eugenio IV alla diocesi di Cariati, di nuova fondazione.
11. G. ANTONINI, La Lucania, Napoli 1797, II, pp. 22 sg.
Piano di salvaguardia proposto
Risorse aggiuntive
Attivita' proposte Il progetto è una riflessione dedicata soprattutto ai giovani sulla storia di Cersosimo, dal primo insediamento del XV sec. a. C., a quello del IV ec. a.C. di cui conserviamo abbondanti tracce archeologiche, dall’arrivo dei monaci bizantini attorno al 700 fino alla bellezza del paesaggio attuale. Il progetto consiste prevalentemente nell’allestimento di un evento, nel Centro storico del paese, che possa far rivivere i tematismi indicati. L’evento sarà itinerante, sarà affidato al Centro Mediterraneo delle Arti, e sarà strutturato sui codici del teatro, della musica, della letteratura, delle videoproiezioni e della gastronomia. Sarà attuato un vero e proprio percorso guidato attraverso i luoghi “Lucani” che ancora oggi caratterizzano il paese. Un percorso che è artistico ma è anche gastronomico, il sito archeologico, le case del centro storico, le cantine, le chiese, le grotte, ospiteranno microeventi musicali, teatrali, e nel contempo il pubblico degusterà cibi della tradizione.
E' gia' stato attivato un piano per la salvaguardia/rivitalizzazione e valorizzazione/fruibilita'? No, da realizzare per la prima volta
Descrizione attivita' realizzate o da realizzare Il progetto mira per la prima volta e in maniera strutturale a rivitalizzare e rendere fruibili i tematismi indicati.
Calendario attivita' L’evento è previsto durante l’estate autunno del 2018 mentre la fase di studio e di coinvolgimento della comunità è prevista per la primavera del 2018.
Piano dei costi 90000
Piano dei ricavi 100000
Partecipazione comunita' Per stimolare la partecipazione della comunità alla preparazione dell’evento saranno attivati una serie di lavoratori di Comunità sul codice del teatro, della musica, della letteratura. Nel contempo saranno coinvolte le Scuole della Val sarmento e del Senisese e del Metapontino. Saranno coinvolte inoltre le Soprintendenze archeologiche di Basilicata e Calabria oltre che l’Università della Calabria e della Basilicata. Visto che il Centro Mediterraneo delle Arti è finanziato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali contiamo di costruire sinergie di intenti sia con la Regione Basilicata che con detto Ministero.
Stato della progettazione Progettazione esecutiva e cantierabile