Localizzazione
Luogo culturale
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La Festa del centro storico nasce dall'idea di promuovere il borgo antico di Castelsaraceno e valorizzare le tradizioni enogastronomiche locali, organizzando una vetrina di prodotti tipici locali e una loro degustazione tra i vicoli del centro storico. La struttura dell'evento vuole far emergere la storia del luogo attraverso la sua cucina ma anche invitando a vivere e far rivivere l'architettura suggestiva della parte più antica del paese.
Il percorso gastronomico ricalca, attraverso le abitudini alimentari dei suoi residenti, tracce di vita e di storia, tipi di economia come la pastorizia (predominante a Castelsaraceno fino a qualche decennio fa) e i tipi di prodotti ad essa associati o comunque derivati da pratiche di gestione del territorio domestica.
Il cibo è storia, cultura, tradizioni, geografia, ma anche socialita'. Ogni sosta è una tappa di tutti questi elementi insieme; si va dalla rafanata tipica del Carnevale, alla pastorale, alla nuglia, salame piccante che ogni famiglia nel periodo tra Gennaio e Febbraio provvede a curare nelle proprie dispense familiari. Il cibo è un'occasione per mostrarsi anche attraverso filastrocche, ricette, pentagrammi musicali e recitati sulla parentesi storica del brigantaggio o documentaristica del rito arboreo della 'Ndenna.
Attraverso la manifestazione, emergono non solo in controluce pagine di storia di Castelsaraceno, ma anche un preciso modello di condivisione delle esperienze, tipico del vicinato, intimo e solidale.
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Localizzazione geografica
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Abbarbicato a suggestive altitudini, Castelsaraceno sembra affiorare dalle pareti montuose che disegnano la sua scenografia, pennellate di verde che conservano le tracce della storia.
Immerso tra il Parco Nazionale del Pollino e il Parco Nazionale dell'Appennino Val D'Agri Lagonegrese, il territorio è dotato di bellezze paesaggistiche di interesse turistico, che emergono soprattutto nel periodo estivo. La manifestazione è in linea con la geopolitica del territorio, che intende promuovere il comune attraverso le sue tradizioni, sia culturali in senso lato che naturalistiche. Situato nell'entroterra lucano, a 1000 metri sul livello del mare, il paese si caratterizza per modeste attivita' commerciali e ricchi repertori culinari. L'evento è un attrattore turistico e un'occasione per ridimensionare l'atavico problema di isolamento infrastrutturale dei paesi di montagna e per far rivivere l'antica condizione del luogo, tramandato come crogiuolo di genti e culture del Sud Italia.
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Descrizione del bene
Aree tematiche
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- Storica (momenti, aspetti/problematiche, protagonisti) - Demoetnoantropologica (Tradizioni, riti, ...) - Saperi tecnici e artigianali
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Valutazione interesse culturale
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La manifestazione, ormai appuntamento fisso da tredici anni, è un'occasione per tramandare e promuovere antichi sapori e saperi che intorno alla cucina e alle tradizioni locali si svilupparono. L'albero genealogico di questa perla naturalistica tuttavia non è perfettamente tracciabile, in quanto al borgo come crocevia, come luogo di passaggio con finalita' prettamente commerciali, si contrappone un'eziologia che risuona dalle pendici del monte Raparo e canta le gesta degli abitanti del villaggio romano, bizantino Planula contro le escursioni degli infedeli.
Le autorevoli ricerche delle professoresse Armenti e Iannella, indefesse studiose delle vicende di Castelsaraceno, riportano la presenza di un percorso antoniniano, la via Erculea, che da Grumento, dalla Val d'Agri risaliva proprio in direzione del territorio di Castelsaraceno, da cui passava addirittura dall'eta' del bronzo una via della transumanza che collegava l'Agri e il Sinni, il Mar Tirreno e il Mar Ionio, battendo il sentiero di un'antichissima via commerciale.
Questa sentieristica sembra brulicare anche nella gastronomia castellana, una traccia importante che ci parla dei prodotti culinari ricavati dall'attivita' della pastorizia come tra i più preziosi della dieta locale. Una ricchezza gastronomica a cui i romani, sembra, non avrebbero saputo rinunciare, nonostante la tortuosa rete viaria che collegava la caput mundi al villaggio e alle mani esperte di prelibati insaccati.
La festa è un'occasione per stimolare le modeste attivita' locali a investire maggiormente sulle peculiarita' locali e sugli eventi funzionali a questa "vendita" del territorio attraverso le sue genuinita' culinarie. L'evento vuole sedurre il turista, con i buoni sapori della storia di Castelsaraceno, ma anche con abitudini slow, di immersione e di fidelizzazione nel e del territorio visitato.
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Contesto
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Le opportunita' di valorizzazione di un'area sono associate alle principali funzionalita' ed attivita' gia' presenti all'interno di un ambito o di cui si propone la valorizzazione ai fini del miglioramento stabile della qualita' della vita oltre che dello sviluppo delle risorse ambientali ed economiche ivi presenti.
Il sistema produttivo territoriale risulta caratterizzato da imprese di piccole e medie dimensioni, con alcune realta' di dimensioni maggiori. All'interno delle imprese più consolidate e competitive si sono sviluppate fasi di produzione a più elevato valore aggiunto, che hanno in parte, frenato lo sviluppo di attivita' innovative esterne alle aziende.
L'agricoltura costituisce ancora una delle attivita' economiche più importanti per l'area, con attivita' come la coltivazione di prodotti cerealicoli e foraggerei e l'allevamento del bestiame. Si riscontra, pero', un inerzia da parte degli operatori rispetto all'impiego di nuove strategie produttive e sostenibili ed all'integrazione con l'attivita' turistica, a cui si aggiungono problematiche legate al ricambio generazionale.
L'associazionismo, la visibilita' sul mercato interno ed esterno, la creazione di un marchio di origine controllata riconoscibile, non si sono rivelate, negli scorsi anni, linee prioritarie seguite dagli agricoltori. Il paesaggio rurale, lo stile di vita, le tradizione contadine possono diventare, se opportunamente valorizzate, interessanti fattori di attrattivita', per visite, corsi, soggiorni ed itinerari turistici.
Le risorse turistiche dell'area (ad esempio piste ciclopedonali, gli itinerari a piedi, a cavallo), le manifestazioni, gli eventi, sono poco conosciute dalla popolazione esterna e non sono raccordate fra loro. Manca in effetti un prodotto turistico, costituito da una varieta' di servizi (trasporti, opportunita' di visita, ristorazione, pernottamento, svago, proposte culturali), caratterizzato dalla messa in rete delle attrattive del comune e dei centri vicini. Mancano in definitiva proposte che stimolino un soggiorno o il pernottamento in loco, cosi come delle misure per favorire la mobilita' alternativa all'interno dell'area.
Visto il contesto territoriale, sara' necessario, quindi, sviluppare un turismo dell'esterno dell'area, raccordare le proposte locali con gli altri centri limitrofi e, soprattutto, presentare delle proposte di sviluppo turistico che si raccordino in particolare con i progetti di valorizzazione ambientale e culturale a regia regionale. L'analisi dei punti di forza'debolezza-opportunita'-rischi condotta illustra pertanto le problematiche, le competenze strategiche e le risorse presenti nell'area dell'Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese - Pollino.
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Descrizione modalita' di gestione
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La Festa del centro storico è stata inaugurata e portata avanti prevedendo un modello partecipativo di risorse umane e finanziarie. Durante gli anni, sono stati fondamentali gli apporti logistici del Comune di Castelsaraceno in sinergia con le associazioni locali, come la Pro Loco, che hanno arricchito la festa con laboratori di riciclo per i più piccoli. La plausibilita' stessa della festa non puo' prescindere da una base partecipativa ampia, anche al di la' delle associazioni (predisposte per definizione alla collaborazione); senza la disponibilita' dei residenti, la festa non sarebbe pensabile, per l'allestimento degli stand e gli svariati contributi che danno un valore aggiunto alla manifestazione, radicandola nel cuore di chi la vive e la promuove. Il coordinamento con lo sportello I.a.t., di informazione e assistenza turistica, ha portato a prevedere un servizio di accompagnamento nel centro storico
originale, con Ciceroni abbigliati in maniera tradizionale e didascalici sulla storia di Castelsaraceno.
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto 25 Febbraio 2022 del MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI, la nuglia, la pastorale, il formaggio tagliatizzo, il tortano, la munnulata, la rafanata e l’insalata “i l zit” di Castelsaraceno sono stati inseriti ufficialmente nell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali ai sensi dell’articolo 12, comma 1, della Legge 12 dicembre 2016, n. 238.
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Caratteristiche significative
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La comunita', soprattutto nelle fasi organizzative precedenti all'evento, si riunisce per dividersi i compiti e contribuire allo svolgimento della serata. Una preziosa sinergia che si ritrova intorno al passato, rivalutato come vanto di orgoglio e biglietto da visita con cui presentarsi al turista che viene da fuori, a cui si da' il benvenuto proprio invitandolo a tavola, come facevano i nostri antenati Greci.
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Bibliografia
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https://www.raiplay.it/video/2022/06/Linea-Verde-Sentieri---Basilicata---25062022-70afa19a-531b-4c23-aa39-3404caa9e5d7.html
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Piano di salvaguardia proposto
Risorse aggiuntive
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Si prevede un apporto di risorse aggiuntive con fondi di bilancio comunale e risorse proprie dell'Associazione Pro Loco Castelsaraceno che gestisce e coordina l'iniziativa da 15 anni.
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Attivita' proposte
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Le attivita' proposte all'interno della Festa del Centro storico andranno a rafforzare la manifestazione pluriennale del comune di Castelsaraceno. Si dovra' potenziare la promozione culturale del paese, intorno alle soste gastronomiche, organizzando e reperendo materiale bibliografico, multimediale e umano da esibire nel percorso di scoperta di Castelsaraceno, ma anche incentivando la partecipazione interna ed esterna alle serate. La degustazione dovra' prevedere servizi aggiuntivi per le famiglie, attraverso l'intrattenimento dei bambini, e per i disabili, attraverso una maggiore integrazione.
La promozione dei prodotti culinari dovra', inoltre, perfezionarsi sulla strada del marketing, intraprendendo e tentando la strada per la certificazione di un disciplinare per la nuglia, salsiccia preparata in maniera peculiare dalla gente del posto.
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E' gia' stato attivato un piano per la salvaguardia/rivitalizzazione e valorizzazione/fruibilita'?
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Si, da oltre 7 anni
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Descrizione attivita' realizzate o da realizzare
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Nessuna
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Calendario attivita'
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La Festa del Centro Storico si svolgerà il 13 Agosto di ogni anno.
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Piano dei costi
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150000
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Piano dei ricavi
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60000
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Partecipazione comunita'
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Lo schema gestionale della festa si è dimostrato attuabile e fattibile in questi anni di attivita' proprio per la partecipazione trasversale della comunita' locale, che arricchisce di idee oltre che permetterne l'esecuzione da un punto di vista strettamente logistico e organizzativo.
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Stato della progettazione
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Progettazione esecutiva e cantierabile
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