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Patrimonio culturale della Basilicata Regione Basilicata
Guida alla compilazione
Riferimenti dell'Ente
Qualificazione giuridica Comune
Denominazione COMUNE TERRANOVA DI POLLINO
Codice fiscale/Partita IVA 82000430767
Comune Terranova di Pollino
CAP 85030
PEC comune@pec.comune.terranovadipollino.pz.it
Legale rappresentante VINCENZO GOLIA
Responsabile del procedimento
Nominativo GIOVANNI LUFRANO
Email giovanni.lufrano@comune.terranovadipollino.pz.it
Telefono
Ruolo RESPONSABILE AMMINISTRATIVO-CONTABILE
Denominazione del bene intangibile
Nome del bene U PRISIJEND
Localizzazione
Luogo culturale Terranova di Pollino- Associazioni culturali locali
Localizzazione geografica Il bene è patrimonio della comunità locale che, dati i tempi, ha evidentemente accantonato per accedere a usi e necessità moderne. Sono presenti e interessati luoghi e spazi della comunità, strumenti e oggetti della tradizione.
Va da sé che il bene in questione viene ripetuto come memoria di un passato neppure troppo lontano.
Descrizione del bene
Aree tematiche - Storica (momenti, aspetti/problematiche, protagonisti)
- Demoetnoantropologica (Tradizioni, riti, ...)
- Linguistica (dialetti, ...)
- Saperi tecnici e artigianali
- Territoriale-ambientale
Valutazione interesse culturale Il rito in questione fa parte della sfera laica ma è legato anche ad aspetti religiosi. Alcuni anziani hanno rivelato che a a volte il rito, che solitamente avveniva il giorno del matrimonio, a volte si consumava dopo otto giorni dal matrimonio, periodo in cui gli sposi non uscivano di casa e riprendevano la vita della comunità dopo aver partecipato a una messa di purificazione.
Probabilmente il rito è unico nel suo genere. Allo scrivente non risulta si consumasse anche in altre parti limitrofe. L'usanza è gia scomparsa da tempo in quanto il rito non c'è più e i matrimoni si svolgono in maniera differente. Quindi si tratta di ripercorrere tempi e modi ormai scomparsi solo come memoria.
Contesto Il contesto di riferimento è senz'altro la comunità di Terranova. Un contesto povero nel quale i parenti degli sposi facevano a questi regali in natura per avviare l'economia della nuova famiglia
Descrizione modalita' di gestione Il rito consisteva in questo: dopo la celebrazione religiosa del matrimonio, dopo il pranzo nuziale o, molto più spesso, un rinfresco consistente nella distribuzione di dolci tipici, un panino farcito di provolone e uno di prosciutto locale (il tutto innaffiato da vino locale), si formava un corteo di amici e familiari che offrivano agli sposi doni in natura, nella maggior parte dei casi consistenti in grano, portato in corteo fino alla nuova abitazione, in recipienti tradizionali (tomolo, mezzo tomolo e quarto), portati in bellavista in capo, adornati di fiori, piatti, forchette, vasellame vario e variopinto. I familiari che offrivano grano in maggior quantit? lo trasportavano con gli asini. Il corteo, fatto di persone festanti e di animali da soma, attraversava il paese tra suoni di organetti e altri strumenti musicali tradizionali. Seguuiva la festa con suoni e balli per concludersi a tarada notte con una serenata agli sposi fino alla mattina.
Per alcuni anni la Pro loco ha ripreso il rito includendo i giovani del posto spingendoli a ripetere un rito che fa parte della memoria di tutto il popolo terranovese. Si auspica una ripresa del rito allo scopo di ricordare e di impegnare persone che da varie parti e per variu motivi desiderano perpetuare il rito e riprendere i ruoli di una volta, per esempio quello dei suonatori di organetti o delle zampogne.
Caratteristiche significative Gli elementi caratterizzanti sono quelli descritti sopra: il momento religioso della celebrazione del matrimonio, il momento della festa conviviale in cui le persone socializzano a tavola, il moento della festa fatta di suoni e balli tradizionali, con strumenti della cultura popolare quali organetti e zampogne.
Il bene, naturalmente, va riprodotto perchè, come gi? detto, al momento per ovvi motivi è completamente accantonato.
Bibliografia Maria Stella Schilizzi, Vecchio baule, Wip edizioni
Giovanni Viola, Terranova di Pollino, Le Flaneurs edizioni
Giambattista Tufaro, Per non dimenticare, Centro Stampa 2P
Pasquale Tufaro, Terranova nel '900, Edizioni Archivia
Piano di salvaguardia proposto
Risorse aggiuntive 500
Attivita' proposte Nei prossimi tre anni e, ci si augura in altri anni a venire, si produrrà per la rivitalizzazione dell'evento, sempre lo stesso schema, con costi su per giù uguali, consistenti in spese per gli attori, i musicisti, il pranzo nuziale e, naturalmente nel rifacimento dei mezzi di trasporto (tomolo, ecc.) nonchè del grano e degli utensili necessari. Si pensa alla fruizione da parte degli abitanti, dei paesi limitrofi e dei turisti, soprattutto pugliesi.

E' gia' stato attivato un piano per la salvaguardia/rivitalizzazione e valorizzazione/fruibilita'? No, da realizzare per la prima volta
Descrizione attivita' realizzate o da realizzare vedi sopra
Calendario attivita' vedi sopra
Piano dei costi 3000
Piano dei ricavi 0
Partecipazione comunita' Si pensa di interessare l'intera comunità sia per realizzazione (attori e figuranti) quanto per la fruizione. Il rito dovrebbe essere, nei limiti del possibile, ripetitivo. Si dovrebbe tenere per 4/5 giorni tra luglio e agosto di ogni anno.
Stato della progettazione Nessuna