Descrizione del bene
Aree tematiche
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- Storica (momenti, aspetti/problematiche, protagonisti) - Demoetnoantropologica (Tradizioni, riti, ...) - Linguistica (dialetti, ...) - Saperi tecnici e artigianali - Territoriale-ambientale
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Valutazione interesse culturale
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Il rito in questione fa parte della sfera laica ma è legato anche ad aspetti religiosi. Alcuni anziani hanno rivelato che a a volte il rito, che solitamente avveniva il giorno del matrimonio, a volte si consumava dopo otto giorni dal matrimonio, periodo in cui gli sposi non uscivano di casa e riprendevano la vita della comunità dopo aver partecipato a una messa di purificazione.
Probabilmente il rito è unico nel suo genere. Allo scrivente non risulta si consumasse anche in altre parti limitrofe. L'usanza è gia scomparsa da tempo in quanto il rito non c'è più e i matrimoni si svolgono in maniera differente. Quindi si tratta di ripercorrere tempi e modi ormai scomparsi solo come memoria.
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Contesto
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Il contesto di riferimento è senz'altro la comunità di Terranova. Un contesto povero nel quale i parenti degli sposi facevano a questi regali in natura per avviare l'economia della nuova famiglia
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Descrizione modalita' di gestione
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Il rito consisteva in questo: dopo la celebrazione religiosa del matrimonio, dopo il pranzo nuziale o, molto più spesso, un rinfresco consistente nella distribuzione di dolci tipici, un panino farcito di provolone e uno di prosciutto locale (il tutto innaffiato da vino locale), si formava un corteo di amici e familiari che offrivano agli sposi doni in natura, nella maggior parte dei casi consistenti in grano, portato in corteo fino alla nuova abitazione, in recipienti tradizionali (tomolo, mezzo tomolo e quarto), portati in bellavista in capo, adornati di fiori, piatti, forchette, vasellame vario e variopinto. I familiari che offrivano grano in maggior quantit? lo trasportavano con gli asini. Il corteo, fatto di persone festanti e di animali da soma, attraversava il paese tra suoni di organetti e altri strumenti musicali tradizionali. Seguuiva la festa con suoni e balli per concludersi a tarada notte con una serenata agli sposi fino alla mattina.
Per alcuni anni la Pro loco ha ripreso il rito includendo i giovani del posto spingendoli a ripetere un rito che fa parte della memoria di tutto il popolo terranovese. Si auspica una ripresa del rito allo scopo di ricordare e di impegnare persone che da varie parti e per variu motivi desiderano perpetuare il rito e riprendere i ruoli di una volta, per esempio quello dei suonatori di organetti o delle zampogne.
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Caratteristiche significative
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Gli elementi caratterizzanti sono quelli descritti sopra: il momento religioso della celebrazione del matrimonio, il momento della festa conviviale in cui le persone socializzano a tavola, il moento della festa fatta di suoni e balli tradizionali, con strumenti della cultura popolare quali organetti e zampogne.
Il bene, naturalmente, va riprodotto perchè, come gi? detto, al momento per ovvi motivi è completamente accantonato.
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Bibliografia
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Maria Stella Schilizzi, Vecchio baule, Wip edizioni
Giovanni Viola, Terranova di Pollino, Le Flaneurs edizioni
Giambattista Tufaro, Per non dimenticare, Centro Stampa 2P
Pasquale Tufaro, Terranova nel '900, Edizioni Archivia
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Piano di salvaguardia proposto
Risorse aggiuntive
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500
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Attivita' proposte
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Nei prossimi tre anni e, ci si augura in altri anni a venire, si produrrà per la rivitalizzazione dell'evento, sempre lo stesso schema, con costi su per giù uguali, consistenti in spese per gli attori, i musicisti, il pranzo nuziale e, naturalmente nel rifacimento dei mezzi di trasporto (tomolo, ecc.) nonchè del grano e degli utensili necessari. Si pensa alla fruizione da parte degli abitanti, dei paesi limitrofi e dei turisti, soprattutto pugliesi.
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E' gia' stato attivato un piano per la salvaguardia/rivitalizzazione e valorizzazione/fruibilita'?
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No, da realizzare per la prima volta
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Descrizione attivita' realizzate o da realizzare
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vedi sopra
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Calendario attivita'
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vedi sopra
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Piano dei costi
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3000
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Piano dei ricavi
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0
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Partecipazione comunita'
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Si pensa di interessare l'intera comunità sia per realizzazione (attori e figuranti) quanto per la fruizione. Il rito dovrebbe essere, nei limiti del possibile, ripetitivo. Si dovrebbe tenere per 4/5 giorni tra luglio e agosto di ogni anno.
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Stato della progettazione
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Nessuna
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