Attenzione! Il browser in uso è obsoleto e si potrebbero verificare anomalie nella visualizzazione o durante la procedura, si consiglia di installare un browser aggiornato.
Patrimonio culturale della Basilicata Regione Basilicata
Guida alla compilazione
Riferimenti dell'Ente
Qualificazione giuridica Comune
Denominazione COMUNE RIPACANDIDA
Codice fiscale/Partita IVA 01113300766
Comune Ripacandida
CAP 85020
PEC protocollo.generale.comune.ripacandida@pec.it
Legale rappresentante Giuseppe Sarcuno
Responsabile del procedimento
Nominativo Giuseppe Gioiosa
Email comuneripacandida@comune.ripacandida.pz.it
Telefono
Ruolo 2
Denominazione del bene intangibile
Nome del bene Il culto di San Donato
Localizzazione
Luogo culturale Il Comune di Ripacandida ha come santo protettore San Donato V.M. a cui è dedicato il Santuario presente in questo paese.
Negli ultimi anni, il Santuario di San Donato di Ripacandida e i suoi preziosi affreschi, hanno ottenuto la ribalta regionale e nazionale, grazie alla sapiente azione congiunta dell’Amministrazione comunale e dell’Associazione Pro-Loco nel rendere proficue le attività di gemellaggio con la Basilica di San Francesco in Assisi. Essere entrati nella scia luminosa di Assisi ci rende orgogliosi e non a caso la fede e l’arte presente nella nostra chiesa si sono pienamente ritrovate nella definizione di "piccola Assisi di Basilicata".
La venerazione di san Donato ormai ha raggiunto i confini del mondo.
Per alimentare la devozione del Santo è stata costituita una associazione denominata “Associazione delle città di San Donato”.
La bellezza degli affreschi ha permesso di inserire, nel luglio 2019, il Santuario di San Donato nella piattaforma Google Art & Culture che è un museo digitale in cui poter visitare virtualmente mostre, collezioni e luoghi di interesse storico situati in tutto il globo.
Gli stessi affreschi sono stati oggetto di uno studio approfondito che ha portato alla pubblicazione di un libro dal titolo “La chiesa di san Donato a Ripacandida. Storia e arte di un santuario lucano dimenticato” il cui autore è Ruggiero Doronzo.
Localizzazione geografica La festa in onore del santo protettore si svolge nei giorni 5, 6 e 7 agosto nei pressi del Santuario di San Donato.
Diversi pullman di fedeli per l'occasione vengono a visitare e pregare il santo di Ripacandida.
Questo piccolo e incantevole centro del Vulture può essere considerato un sito di notevole importanza nell’ambito delle tradizioni popolari, della fede e diventare meta di un flusso migratorio di fedeli che, nella sapiente lettura di ispirazione biblica e della spiritualità francescana, fanno della Chiesa di San Donato e del suo ciclo pittorico, un cantico perenne, un racconto convincente e avvincente che introduce al mistero e ne fornisce un’adeguata chiave di lettura.
Descrizione del bene
Aree tematiche - Storica (momenti, aspetti/problematiche, protagonisti)
- Artistica
- Santità e vissuto religioso
Valutazione interesse culturale Ripacandida, questo piccolo e incantevole centro del Vulture, può essere considerato un sito di notevole importanza nell’ambito delle tradizioni popolari, della fede e diventare meta di un flusso migratorio di fedeli che, nella sapiente lettura di ispirazione biblica e della spiritualità francescana, fanno della Chiesa di San Donato e del suo ciclo pittorico, un cantico perenne, un racconto convincente e avvincente che introduce al mistero e ne fornisce un’adeguata chiave di lettura.
Contesto Siamo consapevoli che tutto quello che finora è stato fatto non è sufficiente a rendere efficace l’azione di promozione e di valorizzazione del sito, in quanto mancano gli strumenti necessari a pubblicizzare adeguatamente il sito sul territorio locale, regionale e nazionale, anche se l’inserimento sulla piattaforma Google Art & Culture ha consentito di far conoscere la bellezza degli affreschi del santuario in tutto il mondo.
Questo Ente vuole adoperarsi per realizzare progetti di marketing territoriale e di promozione del Santuario di San Donato, del suo culto oltre al Giardino Storico di San Francesco avvalendosi della collaborazione delle associazioni locali.
Descrizione modalita' di gestione Nel 1602, in un Capitolo dei Minori Osservanti della provincia di San Nicola tenutosi a Terlizzi, si decide di istituire una comunità minoritica a Ripacandida, dove pare che i Francescani siano giunti nel 1605 e abbiano dato inizio alla costruzione del convento accanto alla chiesa.
Con il "Regio Decreto per la Soppressione delle Congregazioni Religiose" del 7 luglio 1866, vengono cacciati anche i Minori di S. Donato: erano dodici i frati che ne costituivano la comunità.
Il convento, di proprietà del Comune di Ripacandida, viene, nel 1894 affidato alle suore Francescane di Gesù Bambino, che lo abitano tuttora e che hanno in cura il Santuario che custodiscono insieme all'intera struttura.
Molto nel tempo è stato realizzato dalle Suore, dalla Parrocchia e dalle associazioni presenti sul territorio comunale; importante è stata la divulgazione del Santuario e del suo ciclo pittorico da parte dell'Associazione “Pro Loco di Ripacandida” che, attraverso la promozione del gemellaggio con la Basilica di San Francesco di Assisi e la divulgazione attraverso i mezzi di informazione, ha fatto conoscere dappertutto la bellezza della chiesa di San Donato di Ripacandida.
Il Comune di Ripacandida ha siglato, successivamente, un “patto di amicizia e di fratellanza” con il Comune di Assisi.
L'Associazione culturale feste patronali “San Donato” si occupa dell’organizzazione della festa e della diffusione del culto del santo e delle tradizioni popolari.
Caratteristiche significative La chiesa sorge probabilmente su una costruzione più antica, che il pontefice Eugenio III elenca nella bolla del 1152 indirizzata al vescovo di Rapolla Ruggero. Monumento nazionale, definito anche la «piccola Assisi lucana», presenta una semplice facciata, impreziosita dal bel portale del XVII secolo. L'interno a navata unica, è articolato in quattro piloni che definiscono tre campate coperte da volte a crociera, a sesto rialzato.
L'interessante ciclo pittorico rappresenta la Bibbia a partire dalla Resurrezione. Questi affreschi sono noti come la «Bibbia di Ripacandida». Sulle vele della prima campata, sono dipinti la Vita e Passione di Cristo, sulla parete di destra è rappresentato l'Inferno, in quella di sinistra è dipinto il Paradiso con il Cristo in trono circondato dagli Angeli, nella seconda e terza campata, si sviluppano i temi tratti dalla Genesi, che raffigurano Dio che separa la luce dalle tenebre, la creazione della terra, della luce, delle piante e delle stagioni, la creazione della donna, il peccato originale, il sacrificio di Caino e Abele. Troviamo quindi tre interessanti cicli di affreschi: il ciclo della Genesi, il ciclo Cristologico, il ciclo dei santi. Il ciclo cristologico dovuto ad Antonello Palumbo di Chiaromonte sul Sinni, il ciclo della Genesi e Santi, dovuto a Nicola da Novi, fa parte di questo ciclo il capolavoro San Francesco che riceve le stimmate.
All'interno è conservato un organo, uno splendido altare barocco, ed un dipinto raffigurante il Martirio di santa Giulia di Paolo De Matteis. Il santuario, uno dei più famosi della Basilicata, è gemellato con la basilica di San Francesco in Assisi e ha ricevuto in dono una reliquia del corpo del santo patrono d'Italia.
Bibliografia Bibliografia:
- F. Agnoli, M. Luscia, A. Pertosa, Santi & rivoluzionari, SugarCo, 2008.
- Mario Benatti, I santi dei malati, Ed. Messaggero, 2007.
- Benedetto XVI, I santi di Benedetto XVI. Selezione di testi di Papa Benedetto XVI, Libreria Editrice Vaticana, 2008.
- Alban Butler, Il primo grande dizionario dei santi secondo il calendario, Piemme, 2001.
- Lorenza Dardanello Tosi, Storie di santi e beati e di valori vissuti, Paoline Edizioni, 2006.
- Mario Giusti, Trenta santi più uno. San Paolo Edizioni, 1990.
- Piero Lazzarin, Il libro dei Santi. Piccola enciclopedia, Edizioni Messaggero
- Roberto Olivato, Sacrari, santi patroni e preghiere militari, Edizioni Messaggero
- Joseph Ratzinger, Santi. Gli autentici apologeti della Chiesa, Lindau Edizioni, 2007.
- Antonio Maria Sicari, Atlante storico dei grandi santi e dei fondatori, Jaca Book, 2006.
- Maria Vago, Piccole storie di grandi santi, Edizioni Messaggero.
- San Donato da Ripacandida, in Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, santiebeati.it.
- Nicola Tricarico, Relazione su S. Donato in Ripacandida.
- Ruggiero Doronzo “La chiesa di san Donato a Ripacandida. Storia e arte di un santuario lucano dimenticato”, Casa editrice Quorum - pubblicato 2018.
Piano di salvaguardia proposto
Risorse aggiuntive L'Amministrazione comunale, compatibilmente con le ridotte risorse di bilancio, sostiene annualmente l'iniziativa del culto di San Donato con un contributo economico di € 3.000,00 / 4.000,00.
L'iniziativa non ha finalità di lucro ma persegue unicamente l'interesse generale del culto del Santo, della promozione dei luoghi artistici, storici e monumentali presenti nel paese.
Attivita' proposte 1) Corteo - processione;
2) Spettacoli ed attività musicali;
3) Produzione di materiali divulgativi (Poster, cartelloni pubblicitari, cartoline, cofanetti, brochure, ed altro) da posizionare nei punti di interesse per l’arte e il turismo religioso.
4) Produzione di materiale multimediale.
5) Luminarie;
6) Fuochi d'artificio
E' gia' stato attivato un piano per la salvaguardia/rivitalizzazione e valorizzazione/fruibilita'? Si, da oltre 7 anni
Descrizione attivita' realizzate o da realizzare Corteo per le vie del paese / processioni;
Spettacoli ed attività musicali;
Luminarie per le vie del paese;
Fuochi pirotecnici.
Calendario attivita' La ricorrenza viene svolta nei giorni 5 - 6 e 7 agosto di ogni anno.
Piano dei costi 75000
Piano dei ricavi 0
Partecipazione comunita' Le attività programmate, grazie alla comunicazione multimediale/digitale ed alla affissione di materiale pubblicitario attireranno turisti e pellegrini.
Stato della progettazione Progettazione preliminare