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Patrimonio culturale della Basilicata Regione Basilicata
Guida alla compilazione
Riferimenti dell'Ente
Qualificazione giuridica Comune
Denominazione COMUNE BELLA
Codice fiscale/Partita IVA 00224880765
Comune Bella
CAP 85051
PEC protocollo@pec.comune.bella.pz.it
Legale rappresentante LEONARDO SABATO
Responsabile del procedimento
Nominativo donato sabato
Email carlucci68.ac@gmail.com
Telefono
Ruolo 2
Denominazione del bene intangibile
Nome del bene IL CASTELLO E LA LEGGENDA DI ISABELLA
Localizzazione
Luogo culturale CASTELLO ARAGONESE , PIAZZA CASTELLO , CENTRO STORICO
Isabella è nell'immaginario collettivo del popolo bellese, perchè Bella ha tratto il nome proprio da ISABELLA.
Il racconto della LEGGENDARIA ISABELLA è stato oralmente tramandato da secoli, di generazione in generazione, tanto che ancora oggi rappresenta il simbolo del PAESE di BELLA: lo stemma del Comune e di Piazza Castello mostrano il simbolo tramandato dalla leggendaria Isabella.
Il Comune di Bella già da anni aveva progettato la RIEVOCAZIONE STORICA e l'anteprima del progetto fu realizzata nel 2012. La prima edizione fu realizzata nel 2013. con il coordinamento dell'Associazione IO ISABELLA.
L'evento coinvolge la comunità bellese nel suo complesso. La manifestazione è animata dai cittadini che collaborano all'allestimento del borgo medioevale e alla rappresentazione della 'Leggenda di Isabella'. Isabella è entrata nell'immaginario collettivo del paese e dei bellesi e attraverso di essa vuole rappresentare la Storia del paese, vuole dar voce alla fantasia, al folclore, alla leggenda, appunto, che è anche la parte più bella della memoria di un popolo.
Il Castello, che sormonta il paese, per l'occasione è messo a disposizione dal Comune per ospitare, nelle sue vetuste stanze, concerti, mostre e degustazioni di piatti della tradizione locale più antica. La manifestazione è un evento culturale, artistico, sociale, formativo ed aggregativo che si rinnova di anno in anno. Dal 2019, infatti, l'evento è arricchito con una rappresentazione teatrale che richiede oltre tre mesi di prove per rievocare una storia leggendaria. Uno spettacolo che conta una regia, una direzione tecnica, le musiche, la prosa, i costumi, le luci e tutti i personaggi della leggenda quali, normanni, nobili, popolani, fanciulle, portati in scena dai cittadini: giovani, meno giovani, figli, madri, padri, nonne, nonni, studentesse, studenti, lavoratrici, lavoratori, maestre, professoresse. Bella è all'unisono sul palcoscenico.
Localizzazione geografica L'evento rievocativo si svolge tra il Castello, Piazza Castello/Principe Caracciolo, Piazza Barricate e via Campidoglio, Viale Santa Maria delle Grazie, via Barricata, Piazza Mons. Gagliardi. La rappresentazione teatrale effettuata nel 2022 è stata realizzata nel campo sportivo Andreolo in erba del Comune di Bella al fine di poter ospitare un pubblico numeroso. Oltre 1000 le presenze allo spettacolo teatrale.
Secondo una leggenda molto accreditata, i Normanni, giunti a Sant'Antonio Casalini, non trovarono una buona accoglienza perchè la popolazione era ostile agli invasori, da qui la scintilla per dare inizio ai saccheggi e alle distruzioni. Il primo villaggio distrutto fu quello dei Casalini, poi toccò a Castelluccio e uguale sorte sarebbe toccata al villaggio di San Lorenzo se un'impavida fanciulla, Isabella, non li avesse fermati.
Descrizione del bene
Aree tematiche - Storica (momenti, aspetti/problematiche, protagonisti)
- Artistica
- Saperi tecnici e artigianali
- Territoriale-ambientale
Valutazione interesse culturale L'evento, che coinvolge tutta la comunità bellese, ha realizzato la VIII edizione nell'anno 2022. La manifestazione prende il nome da Isabella, una fanciulla che decise di sacrificare la sua vita piuttosto che assistere alla distruzione del proprio paese. Indossato l'abito bianco da sposa, ella andò incontro agli invasori per di fermarli. Il capo normanno, sorpreso nel vedere quella fanciulla bellissima che, da sola e senza alcuna difesa, avanzava verso morte sicura, le promise che non sarebbe entrato in paese, le cinse il fianco con la sua spada e la nominò capitano del popolo. Da allora il paese fu conosciuto con il nome della fanciulla anche se il popolo, comunemente, lo chiamò il paese della BELLA, in ossequio alla sua bellezza. Dopo la morte di Isabella fu stabilito che il paese si chiamasse Bella.
La manifestazione che si è tenuta sempre intorno al 13 di Agosto è legata al monumento-simbolo del Paese, il Castello. Nell'XI secolo, un'orda di barbari invase l'Italia meridionale e nuove guerre si scatenarono in questo territorio tra Normanni e Saraceni. I Normanni non furono da meno: essi percorsero in lungo e in largo il tenimento di Bella, seminando terrore ed impossessandosi degli averi dei cittadini indifesi. Secondo la leggenda, la distruzione del paese fu impedita dal coraggio della bellissima Isabella. Il comune di Bella è l'ente promotore dell'evento rievocativo "La leggenda di Isabella" che è poi organizzato ed attuato dalle Associazioni culturali ed Enti del territorio.
Si ripropone la nascita leggendaria del Comune attraverso l'impresa di una fanciulla del popolo che si oppose da sola all'esercito normanno ed impedì che il paese venisse distrutto. Il giorno della manifestazione Bella fa un tuffo indietro nel tempo e viene avvolta dall'atmosfera surreale di un borgo medioevale, animato da circa 200 figuranti con abiti confezionati da sarti locali, con tessuti e modelli tipici del periodo storico trattato. Dalle zone limitrofe, arrivano gruppi di tamburi e chiarine che scandiscono i tempi della rappresentazione e orde di armigeri , che impersonano i guerrieri normanni insieme a giovani di Bella, protetti da camagli in metallo e armati di lance, spade e grande spirito di immedesimazione. Nel borgo medioevale gli artigiani, ai loro banchetti didattici, ricamano, lavorano il ferro e il legno, macinano cereali e preparano spezie, costruiscono armature, giochi, calzature e cesti. Al banco del conio viene battuta moneta risalente al 1100 circa. Al loro arrivo, i visitatori vengono accolti da artisti di strada, giocolieri, trampolieri, falconieri, maghi , addomesticatori di serpenti, mercanti,locandiere, figuranti che fanno rivivere un borgo medioevale con tutti i suoi rumori, i suoi colori, i suoi odori e i suoi umori. E' possibile ammirare anche un ricco corteo storico, rappresentante i signorotti locali, fuggiti all'arrivo dei Normanni.
Contesto Nell'XI secolo, un'orda di barbari invase l'Italia meridionale e nuove guerre si scatenarono in questo territorio tra Normanni e Saraceni, finchè questi ultimi furono cacciati dalla Lucania e da tutta l'Italia meridionale. I Normanni non furono meno barbari e saccheggiatori dei Saraceni: essi percorsero in lungo e in largo l'attuale tenimento di Bella, seminando ovunque terrore ed impossessandosi degli averi dei cittadini indifesi. Secondo la leggenda, la distruzione del paese fu impedita dal coraggio della bellissima Isabella.
Descrizione modalita' di gestione L'evento rievocativo 'La leggenda di Isabella' è promosso dal Comune di Bella e attuato da Associazioni Culturali del territorio in particolare dall'Associazione 'Io Isabella', nata allo scopo, nonchè dalla Proloco, con il coinvolgimento diretto di tutta la comunità bellese.
Caratteristiche significative La manifestazione ripropone la nascita leggendaria del Comune di Bella attraverso l'impresa di una fanciulla del popolo che, armata di coraggio ed orgoglio, affronta da sola l'esercito normanno ed impedisce che il paese venisse distrutto. Il giorno dell'evento Bella farà un tuffo nel passato e sarà avvolta dall’atmosfera surreale di un borgo medioevale, animato da circa 200 figuranti con costumi d’epoca confezionati da sarte locali, con tessuti e modelli tipici del periodo storico trattato.
I figuranti saranno prevalentemente soci dell’Associazione, ma anche altri volontari provenienti sia da Bella sia dai comuni limitrofi. Tra loro è doveroso segnalare la partecipazione di cittadini bellesi trasferiti da anni in altre località italiane ed estere che, tornati al luogo natio per le vacanze estive, offriranno la loro partecipazione attiva alla manifestazione.
Dalle zone limitrofe arriveranno gruppi di tamburi, chiarine, sbandieratori, che scandiranno i tempi della rappresentazione, e orde di armigeri che, insieme a giovani di Bella, impersoneranno i guerrieri normanni, protetti da camagli in metallo e armati di lance, spade e… grande spirito di immedesimazione .
Nel borgo medioevale gli artigiani, ai loro banchetti , ricameranno, lavoreranno la lana, il ferro e il legno, macineranno cereali e prepareranno spezie, costruiranno armature, giochi, scarpe e cesti. Al banco del conio sarà battuta moneta risalente al 1100 circa. Musiche e danze medioevali, frutto di ricerca storica e del contributo di maestri del settore, allieteranno la narrazione.
Contadini, artigiani, mercanti, mendicanti, lavandaie, benestanti, nobili, suore, boia, locandiere, tutti intenti a svolgere attività quotidiane, si aggireranno tra le capanne (costruite con pali in legno e teli di cotone grezzo), le balle di fieno, i recinti della fattoria, gli animali, le panche e i tavoli in legno delle locande, la fontana in pietra, il carcere, le botti . I soldati normanni si prepareranno all’attacco in un accampamento di tende, velari , carri in legno, rastrelliere.
Al loro arrivo, i visitatori vengono accolti da artisti di strada, giocolieri, trampolieri, falconieri, maghi , addomesticatori di serpenti, mercanti,locandiere, figuranti che fanno 'rivivere'un borgo medioevale con tutti i suoi rumori, i suoi colori, i suoi odori e i suoi umori. E' possibile ammirare anche un ricco corteo storico, rappresentante i signorotti locali , fuggiti all'arrivo dei Normanni.
Bibliografia Franco Noviello, Bella nella storia, ristampa a cura della Comunità Montana 'Marmo Platano'. Muro Lucano, 1983
Giacomo Racioppi, Storia dei popoli della Lucania e della Basilicata'. Roma, 1889
Vito Amoroso, Bella città lucana, a cura della Società di cultura per la Lucania.
Piano di salvaguardia proposto
Risorse aggiuntive Contributo del Comune di Bella: 12.000.
Attivita' proposte La salvaguardia del bene passa attraverso la disponibilità per i prossimi anni di risorse finanziarie pubbliche che consentano l'affermazione dell'iniziativa e l'accompagnamento della stessa verso una forma di parziale autofinanziamento. Numerose attività che vengono svolte nel Castello durante l'anno (Presepe vivente,mercatini natalizi, concerti, allestimento di un museo contadino,convegni, mostre, rappresentazioni multimediali) promuovono non solo la fruizione del maniero, ma anche la manifestazione del "Io Isabella" che si tiene nel mese di Agosto.
E' gia' stato attivato un piano per la salvaguardia/rivitalizzazione e valorizzazione/fruibilita'? Si, da oltre 7 anni
Descrizione attivita' realizzate o da realizzare ANNO 2023
Per l'anno in corso, anno 2023, sarà organizzata e realizzata la IX edizione di "Io Isabella" che prevede due giornate, il 12 ed il 13 Agosto, per celebrare il decimo anno della realizzazione dell'Evento con l'Associazione Io Isabella. Nella sceneggiatura il lavoro delle Associazioni sarà sempre supportato dalle competenze di un regista esperto di storia medioevale e nell’allestimento della scenografia sarà dato un valido contributo da carpentieri, fabbri, falegnami e altri artigiani del luogo. Il 12 Agosto si prevede lo spettacolo con gli arcieri, gruppo musicale, la sfilata con i figuranti che hanno partecipato a tutte le edizioni dal 2013 al 2022, lo spettacolo serale con l'attacco al castello e la cena medievale nel viale del "Borgo", la piazza principale del paese. Il 13 Agosto lo spettacolo teatrale in replica.
ANNO 2024
Alla manifestazione verrà aggiunto un antefatto che ricostruira’ la storia dell’Italia meridionale del dodicesimo secolo, caratterizzata dalla presenza di Normanni, Bizantini e Saraceni.
ANNO 2025
La manifestazione sarà implementata con il coinvolgimento di diverse associazioni italiane.
Calendario attivita' L'evento si svolge il 13 Agosto.
Piano dei costi 60000
Piano dei ricavi 0
Partecipazione comunita' La comunità collabora alla realizzazione della scenografia e della sceneggiatura. Non solo. Con il nuovo format che prevede la rappresentazione teatrale i cittadini diventano anche attori non professionisti, recitanti e non.
Gli artigiani locali mettono a disposizione la loro esperienza e il loro tempo prezioso per rimettere in uso tecniche di lavoro e antichi attrezzi; le sarte cuciono abiti dell'epoca con tessuti tirati fuori dai bauli delle nonne; cuochi qualificati preparano cibi legati alla più lontana tradizione locale; illustri maestri bellesi curano i testi,le musiche e le coreografie. Tutti i cittadini, insomma, investono un po' di se stessi in questa esperienza, sia economicamente sia emotivamente, mettendosi in gioco per testimoniare la loro intraprendenza, lo spirito collaborativo e, soprattutto,l'attaccamento alle proprie radici.
Stato della progettazione Progettazione esecutiva e cantierabile