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Patrimonio culturale della Basilicata Regione Basilicata
Guida alla compilazione
Riferimenti dell'Ente
Qualificazione giuridica Comune
Denominazione COMUNE MONTALBANO JONICO
Codice fiscale/Partita IVA 81001250778
Comune Montalbano Jonico
CAP 75023
PEC comune.montalbano@cert.ruparbasilicata.it
Legale rappresentante PIERO MARRESE
Responsabile del procedimento
Nominativo MARIA LORUBBIO
Email contenzioso@comune.montalbano.mt.it
Telefono
Ruolo 2
Denominazione del bene intangibile
Nome del bene La Festa di San Donato
Localizzazione
Luogo culturale Il progetto "La festa di San Donato", antica festa contadina tipica del centro Montalbanese, coinvolge il territorio e la comunita' di Montalbano Jonico. L'area interessata in cui sara' attuato l'intervento è costituita da ambiti territoriali caratterizzati da una precisa identita' storico-culturale, da logiche territoriali diverse come il patrimonio storico, archeologico, naturalistico e da proposte attrattive indirizzate a vari target turistici. Lo sviluppo del progetto che è alla base della creazione di un'iniziativa culturale di valorizzazione del patrimonio storico e culturale del paese, prevede l'implementazione di una precisa strategia, attraverso la realizzazione di un evento, tradizione montalbanese, inteso come "attrattore" di un flusso di presenze turistiche nel nostro territorio; per tale scopo si prefigge la realizzazione di un modello innovativo di gestione integrata del patrimonio culturale, tanto negli aspetti legati alla promozione dei beni tangibili come gli edifici storici monumentali, quanto negli aspetti legati alla promozione dei BENI INTANGIBILI come le tradizioni, riti e usanze contadine, gli eventi storici e musicali che hanno segnato la citta' di Montalbano Jonico, il patrimonio artistico, ambientale, culturale, artigianale ed enogastronomico.
Localizzazione geografica Il progetto La Festa di San Donato, di antiche origini contadine, ricade perfettamente,come bene intangibile,nella realta' di Montalbano poiche' qui la natura del territorio,del centro abitato,dei luoghi è parte integrante di storie antiche,contadine,popolari,musicali,teatrali. Presso i Giardini (l'Isch) vi è una caratteristica chiesetta con la statua di San Donato, tradizionalmente ogni anno si tiene la processione e la santa messa. Si vuole fare rivivere ai montalbanesi il tradizionale pellegrinaggio da Montalbano Jonico sino alla Cappella di San Donato,dopo le funzioni religiose, e la tradizionale fiera che si svolgeva anni addietro muovendosi con un'escursione che percorre la mulattiera Appiett u mulin, che parte dal centro storico, e raggiunge la chiesetta di San Donato.
Montalbano è caratterizzata da diverse frazioni, mentre il centro abitato è diviso tra una parte alta (antica) e una parte bassa (moderna), realizzata a partire dalla prima meta' del 900.Territorio con un patrimonio straordinario,alla base di molti beni intangibili,elementi essenziali della vita dei montalbanesi: i cosiddetti calanchi. Montalbano,grazie alla risorsa monumentale del centro storico,ricco di palazzi nobiliari, casette di antichissima origine,di caratteristici rioni,della doppia cortina muraria di origine medievale, rappresenta uno scrigno di preziosi gioielli da ammirare e preservare,non puo' che essere la sede naturale del progetto La Festa di San Donato. Cosi' come l'entroterra,con le sue bellezza paesaggistiche,la ricchezza produttiva,meravigliosi scenari naturalistici di un territorio straordinario.Da un punto di vista storico e architettonico di eccezionale importanza la fattoria ellenistica di III sec. a.C. di Vaccariccio di Andriace (con ricostruzione della medesima secondo le tecniche greche antiche),ed altre peculiarita' che,forti della loro storia,non nascondono le velleita' di ospitare l'evento in questione.
Descrizione del bene
Aree tematiche - Storica (momenti, aspetti/problematiche, protagonisti)
- Demoetnoantropologica (Tradizioni, riti, ...)
- Santità e vissuto religioso
- Territoriale-ambientale
Valutazione interesse culturale Montalbano è tra i più antichi e suggestivi borghi della Basilicata. Antico insediamento ad economia agricolo-pastorale,oggi è un polo agricolo di forte impatto economico grazie alle sue produzioni di agrumi,uliveti,vigneti e frutteti di vario genere.Storia millenaria,a tratti velata da leggenda.Il radicamento e la forza della sua tradizione associata al Bene Intangibile in questione pone le basi fin nel mondo antico,formando la mentalita' e gli usi ed i costumi ad esso legato.Durante la sua storia, con Angioini, Aragonesi e Spagnoli il centro conobbe una discreta floridezza. Citta' quasi gioiellino medievale, bellissimi piazza Cirillo, piazza Savonarola, il lungo calanchi,che per molti metri costeggia la lussureggiante Val d'Agri e i calanchi.Il susseguirsi di popoli nella gestione del territorio e la forte identita' cosi' venutasi a creare si rispecchiano nella mentalita' e finanche nella realizzazione fisica di case,piazze,edifici,tipiche del mondo greco e ispanico in particolare,senza dimenticare i riti di religiosita' superstiziosa di origine romana.Tutto questo ha plasmato il tipico modello culturale montalbanese, condiviso da altri comuni limitrofi,ma differenziato nel dialetto e nel senso di appartenenza alimentato dalla tipologia di colture agricole,nei riti cultuali ad esse connessi e nei tipici e caratteristici sentieri paese-territorio.Per la loro unicita' e peculiarita' storica e paesaggistica essi sono meta di molti tour ed escursioni naturalistiche: le Appiett «,percorsi fin da epoche remote soprattutto di contadini,pastori e commercianti,che salivano e scendevano dalla e verso la fertile Valle dell'Agri.Si era contadini dall'alba al tramonto e il fatto che la vita del cittadino montalbanese fosse regolata direttamente dai ritmi imposti dalla vita dei campi,ha impresso un segno indelebile:molti modi di pensare,molte tradizioni,molte espressioni traggono origine dal passato rurale,da quello greco fino ai giorni nostri.In fin dei conti tutta la storia di Montalbano,che si sintetizza nei due sentieri principali degli Appiett «,che connettono in un unico ed inscindibile corpo vivo i calanchi, il territorio e il paese,è stata impreziosita dalla natura contadina del suo popolo,che nonostante le varie dominazioni ha conservato fiero,la sua unicita',i suoi canti,il suo dialetto,i suoi modi,le sue tradizioni.Un luogo di tali preziosita' non puo' che essere sede di iniziative musicali,teatrali,storiche e culturali che esplichino questa profonda realta' culturale per rafforzare la conoscenza da parte delle comunita' locale, regionale ed extra-regionale, del patrimonio di eccellenze monumentali, naturalistiche ed ambientali presenti su gran parte del territorio: cosi' le antiche tradizioni, i saperi, gli usi e i costumi ad essi strettamente collegati continueranno a vivere nella memoria e negli occhi di tutti e che oggi sono in via di estinzione a causa della modernita' sempre più dilagante in tutti gli ambienti della vita sociale cittadina.
Contesto Il centro abitato e il territorio di Montalbano hanno una storia molto antica. La ricerca archeologica attesta presso l'insediamento di Termitito (suddiviso oggi amministrativamente tra Montalbano e Scanzano) la presenza di genti micenee fra XIV e XII sec. a.C., nonche' di scambi commerciali e collegamenti fra l'entroterra e la costa. Per non parlare dell'esistenza di successive, ricche comunita' greche e romane in tutto il territorio,tanto che con la colonizzazione greca della costa ionica, questo è stato oggetto di una rivitalizzazione quanto meno agraria ricadendo, probabilmente, nella chora di Siris fin dalla sua fondazione nel VII sec. a.C. Per secoli la ricchezza contadina ed agro-pastorale del territorio ha reso florido anche l'abitato, a dispetto sue caratteristiche geo-morfologiche che nel tempo hanno causato il fenomeno delle frane. Eppure la forza del popolo montalbanese, che fiero della sua antica cultura basata sul continuo fare, sul rialzarsi sempre dalle difficolta' della vita, ha spinto verso la modernita' e la ricostruzione, senza dimenticare il passato. Un esempio sono le trasformazioni dei secoli XVIII e XIX: sono quelli della riedificazione e della riqualificazione urbana, nonche' della ricostruzione di alcune aree del centro storico, soprattutto delle zone sud, della rinascita dopo il buio del 1600. Oggi, Montalbano, come nel passato, è una realta' che vive soprattutto di agricoltura, di aziende vinicole, olearie ed ortofrutticole e di un discreto interesse culturale, che cerca di recuperare le antiche tradizioni legate ai miti della natura. Proprio la vita contadina e commerciale del suo territorio, essenziale, come abbiamo visto, fin da epoche remote è alla base della cultura montalbanese. Rimane cosi' forte la tradizione formativa connessa alla musica (quella dei campi, delle donne che lavano i panni, dei bambini a scuola, ecc.) e al teatro (che tentava di riprodurre in chiave goliardica e simbolica le caratteristiche della vita della comunita') che qui, da sempre sono stati elementi cruciali della esistenza sociale e civile. Oggi, anche grazie alle bellezze naturalistiche del suo territorio, nonche' alla fama dei calanchi, si sta pian piano imponendo una discreta presenza turistica.
In questo contesto il progetto punta a diventare un appuntamento fisso annuale con la finalita' di promuovere la Basilicata, in particolar modo il patrimonio storico, culturale e paesaggistico di Montalbano. L'intervento proposto vuole essere un giusto veicolo per raccogliere le eccellenze dei vari settori e promuovere le sue tradizioni.
Descrizione modalita' di gestione Le pratiche culturali di Montalbano si sono tramandate oralmente da padre in figlio, da madre a figlia, ed in pochi casi, anche per iscritto o attraverso supporti musicali: in questo bisogna ringraziare P. Rondinelli con la sua opera scritta del 1913 "Montalbano e i suoi dintorni", V. Rosano con la sua musica di incisa su vari supporti fisici ed elettronici e i vari autori locali che hanno conservato memoria scritta del dialetto e degli aspetti storici di Montalbano.Oggi varie associazioni locali e la Pro-loco, attraverso differenziate attivita' culturali e la riproduzione di balli, canti e ricostruzioni storiche tentano di salvare quel poco che è rimasto, ma che gli ultimi anziani conservano nella memoria orale.Infatti, attualmente, le modalita' di trasmissione del bene intangibile in questione sono affidate all'oralita' e a qualche documento fotografico.Per il prossimo futuro l'attivita' di salvaguardia progettata prevede innanzitutto la raccolta delle informazioni che riguardano la storia, le tradizioni e la cultura contadine che verranno opportunamente archiviate in forma cartacea, digitale, realizzazione di opere d'arte comuni in spazi degradati o da valorizzare.Rappresentazioni musicali e spettacolari saranno ulteriori strumenti attraverso i quali vivificare e tramandare a futura memoria il bene intangibile segnalato.
Caratteristiche significative Il Bene Intangibile è la raffigurazione, ormai sempre più flebile, della tradizione contadina tipica montalbanese. E a tal riguardo la Festa di San Donato con rappresentazione musicale, teatrale e della danza sono parte del ricordo, dell'identita' di un popolo, della sua cultura e delle sue tradizioni, soprattutto durante le raccolte della frutta, degli ortaggi, selle sagre del passato, degli eventi caratterizzanti la vita di tutti i giorni.
La fatica che quotidianamente i contadini e le donne a casa dovevano affrontare, i luoghi di lavoro da raggiungere attraverso scorciatoie tracciate dai muli erano espressione tipica della cultura montalbanese fino al XX sec. Il duro lavoro delle terre, la vita scandita dal ritmo del sole, delle stagioni, hanno impresso nella popolazione montalbanese modi di dire e di fare, tradizioni, saperi, espressioni che hanno la loro origine nel passato rurale.
Bisogna recuperare, salvaguardare e implementare il patrimonio storico e culturale presente, avendo cura di individuare le priorita' di intervento volte alla promozione e, valutando le potenzialita' derivanti dalla realizzazione di iniziative culturali ed artistiche nei luoghi d'interesse e, le potenzialita' della ricaduta socio-economica sul territorio. Si prevede in futuro l'utilizzo anche di risorse private ed istituzionali regionali e l'uso secondo modalita' e soluzioni tecniche innovative compatibili con l'abbattimento di tutte quelle barriere che limitano la fruizione dei beni e del patrimonio collettivo, prendendo come punti di riferimento realta' nazionali gia' operanti e consolidate.
Il sapere contadino quasi come un rituale unico della citta' di Montalbano rappresenta un repertorio di usanze, pratiche colturali e culturali, interpretazioni del mondo da conservare per ricordarci delle nostre radici nonche' una risorsa strategica utile per affrontare il futuro che ci attende, un patrimonio da trasmettere alle generazioni che verranno.
Bibliografia
Piano di salvaguardia proposto
Risorse aggiuntive
Attivita' proposte Le attivita' proposte mirano alla valorizzazione del patrimonio storico del paese da tutelare, contribuendo alla conoscenza di antiche memorie contadine tipiche di Montalbano, alla divulgazione del sapere, delle tradizioni e della cultura. L'iniziativa, attraverso svariati eventi culturali prolungati nel tempo intende, altresi', promuovere i paesaggi e le origini del popolo montalbanese per rafforzare le strategia di promozione turistica avviata gia' sul territorio.
Il progetto prevede le seguenti attivita':
- Iniziative culturali ed artistiche;
- percorsi culturali ed enogastronomici;
- visite guidate naturalistiche nei Calanchi;
-Grand Tour/visite guidate nel sito archeologico (fattoria Ellenistica di Andriace) e presso i siti culturali della citta' di Montalbano;
- attivita' di studio, ricerca e comunicazione volte al recupero e alla trasmissione del bene intangibile;
-attivita' di catalogazione, archiviazione e informatizzazione;
-il tradizionale pellegrinaggio da Montalbano Jonico sino alla Cappella di San Donato, dopo le funzioni religiose, e la tradizionale fiera che si svolgeva anni addietro muovendosi con un'escursione che percorre la mulattiera Appiett u mulin, che parte dal centro storico, e raggiunge la chiesetta di San Donato
E' gia' stato attivato un piano per la salvaguardia/rivitalizzazione e valorizzazione/fruibilita'? No, da realizzare per la prima volta
Descrizione attivita' realizzate o da realizzare DA REALIZZARE PER LA PRIMA VOLTA
Calendario attivita' Il Calendario delle attivita' su tre anni avra' l'obiettivo di rendere fruibile tutti i siti attraverso la realizzazione di iniziative di promozione culturale.
PERIODO AGOSTO
Piano dei costi 140000
Piano dei ricavi 10000
Partecipazione comunita' Il progetto prevede la partecipazione attiva delle associazioni e della comunita' locale. La cittadinanza sara' protagonista della ricerca, della scoperta e della conservazione del proprio patrimonio culturale e delle proprie tradizioni: questa sara' coinvolta con apposite campagne di sensibilizzazione curate dall'esistente e attivo network di associazioni. Ci si attende, inoltre, un supporto e coordinamento da parte del polo culturale montalbanese.
Stato della progettazione Progettazione esecutiva e cantierabile