Descrizione del bene
Natura prevalente
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Edificio di culto
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Periodo di realizzazione
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Anno X SECOLO
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Valutazione espressa dal MiBACT
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Nessuna
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Contesto
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Viggianello è un paese di circa 3000 anime nel cuore del Parco Nazionale del Pollino. La sua struttura tipica di insediamento medievale, i molti palazzi antichi, gli spettacolari riti arborei, la natura rigogliosa, le tradizioni autentiche che si tramandano di generazioni, lo rendono met? appetibile per il turista. Da un po' d'anni gli sforzi delle amministrazioni che si sono succedute sono stati infatti rivolti al potenziamento del settore turistico, che gi? rappresenta una delle prime fonti di reddito. In quest'ottica è stato pensato il progetto per la creazione di un parco archeologico che andrebbe ad integrare la gi? interessante offerta turistica. Sul territorio del Comune di Viggianello sono diverse le aree dove sono dislocate le cavit? rupestri
medievali, ma in questa prima fase si è deciso di puntare sul complesso di Prantalato, sia per la posizione facilmente accessibile sia per il numero di grotte presenti in quest'area e quindi visitabili.
Tale complesso fa parte dell'Eparchia del Mercurion, sorta in questi luoghi circa mille anni fa e popolata da numerosi monaci di rito greco. Il toponimo del fiume Mercure, che nasce a Viggianello, potrebbe in qualche modo essere legato a detta eparchia. Le cavit? sono ricavate nella roccia grazie all�??utilizzo di utensili per la loro lavorazione e molti segni distintivi al loro interno testimoniano che il loro utilizzo nei secoli è stato costante.
Nelle pareti interne si trovano numerose nicchie destinate all'alloggiamento di travi, lampade, o di semplici recipienti di utilizzo quotidiano. Apprezzabili, poi, i risparmi interni, riseghe nei muri, lacreazione di piani rialzati che indicano chiaramente le ulteriori suddivisioni delle grotte.
All'esterno, invece, fori che testimoniano chiusure di porte o creazioni di tettoie. le finalit? specifiche del progetto possono essere cos? definite:
1. Creazione di un percorso archeologico unico nel suo genere in grado di differenziarsi in maniera forte;
2. favorire l�??arrivo a Viggianello di turisti e visitatori interessati, oltre alla natura, a scoprire un territorio ancora poco conosciuto ma dalle grandi potenzialit?;
3. sensibilizzare le nuove generazioni, soprattutto quelle in et? scolare, alla scoperta della loro storia e delle loro radici, per permettere loro di vivere un presente e un futuro più consapevoli;
4. Promuovere la cultura come forma di attivit? economica redditizia e sostenibile;
5. Offrire un servizio qualificato di guide per la scoperta delle grotte e per conoscerne storia e aneddotica interessante.
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Sintesi morfologica e tipologica
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Il complesso di cavit? rupestri presente sul territorio di Viggianello rappresenta un sito di prim�??ordine, con grande valore di tipo storico-archeologico. Le cavit? dislocate in varie localit? del paese, sono ricavate nella roccia grazie all�??utilizzo di utensili per la loro lavorazione e presentano testimonianze di un utilizzo ininterrotto nei secoli.
Molteplici sono i segni distintivi che testimoniano l�??utilizzo antropico delle cavit?. Spesso numerose nicchie per l'alloggiamento di travi, lampade, o semplici recipienti caratterizzano le pareti interne, fori esterni invece testimoniano chiusure di porte o creazioni di tettoie. L'insediamento rupestre, comprende un numero di circa 18 unit? poste fuori dal centro abitato. Queste cavit? vanno a costituire quattro nuclei più
consistenti, mentre altre 2 unit? si presentano isolate, dislocate in due diverse localit? del territorio e precisamente in localit? Valle Laura e Prantalato.
La Cavit? n. 1 è isolata a 367, 50 m s.l.m. in localit? Valle Laura, ricavata alla base di una bassa parete rocciosa, a 300 m in direzione Nord dalla SP 4 che conduce all�??abitato.
- Il Nucleo I è ubicato in localit? Prantalato, sulla destra del raccordo tra la SP 4 e il centro urbano di Viggianello, che corre sulla destra idrografica del fiume Mercure. Alla base di una parete rocciosa alta tra gli 8 e i 10 m, ad una quota compresa tra i 408,50 m della cavit? n. 2 e i 428,65 m della cavit? n. 9, si aprono gli ingressi di otto cavit? rupestri, ai piedi delle quali si estende una
fascia di terreno pianeggiante; questo gruppo di ambienti è il più importante per il suo grado di conservazione.
- Il Nucleo II è costituito dagli ambienti n. 11, n. 12, è posto in localit? La Serra-Canalea, situato sulla destra idrografica del torrente Canalea.
- Il Nucleo III è ubicato in localit? San Giovanni e include gli ambienti n. 13 A, n. 13 B, n. 14. Gli ingressi delle prime due cavit? sono rivolti a Ovest mentre la cavit? n. 14 è rivolta a Sud. Da segnalare l�??importante sorgente del Mercure, sempre attiva, che sgorga non molti metri più in basso, subito sotto al limite della terrazza posta ai piedi del nucleo III e poco distante anche dal
nucleo IV.
- Il Nucleo IV è ubicato in localit? Sorgente del Mercure ed è costituito dagli ipogei n. 15, n. 16, n. 173, questo è situato sulla destra idrografica della sorgente e del primo tratto del fiume Mercure.
Per la realizzazione di questo progetto è stata scelta l�??area campione di Prantalato (nucleo I) posto sulla destra del raccordo tra la SP 4 e il centro urbano di Viggianello. Il nucleo infatti oltre ad essere quello più facilmente raggiungibile, è costituito da ben otto cavit? rupestri che presentano il
migliore grado di conserva.
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Storia
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La tradizione orale tramanda che la maggior parte delle cavit?, siano state utilizzate fino a pochi anni fa dai contadini come deposito e per luogo di ristoro durante i lavori nei campi.
Inoltre, sembra che gli ambienti possano essere stati utilizzati durante la seconda guerra mondiale come rifugio temporaneo; la memoria di questo fatto ha indotto molti degli attuali conoscitori del luogo a ritenere che l'insieme delle cavit? fossero state scavate in et? moderna.
Invece è stata accertata una funzione abitativa per la maggior parte delle cavit?, e probabilmente alcune di esse furono utilizzate da monaci eremitici.
Infatti, il territorio del piccolo centro lucano, nel Medioevo dovette ricadere nei territori costituenti l�??Eparchia del Mercurion.
Un altro elemento che avvalora questa ipotesi è la caratteristica forma delle volte di alcune abitazioni a forma di arco di tipo moresco, completamente assente nella Basilicata materana e nella Puglia, lo si riscontra talvolta in Sicilia. Da questo tipo di arco deriva l�??uso degli archi detti a sesto acuto.
Questi archi sembrano tradire, in via ipotetica, la volont? di un certa ricercatezza architettonica, senza tralasciare la loro probabile funzione statica.
Ancora in via ipotetica, questi elementi architettonici presenti nell�??insediamento, farebbero pensare ad una influenza araba.
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Destinazione d'uso
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Non utilizzato Fruibile per una libera visita.
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Periodo di fruizione
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Nessuno
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Modalita' di gestione
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Diretta
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Servizi attivi
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- Iniziative promozionali
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Servizi attivabili
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- Sussidi e materiale informativo - Informazione - Guida e assistenza didattica - Iniziative promozionali - Pulizia - Visita e vigilanza
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Non fruibilita'
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Degrado e abbandono diffusi e vegetazione spontanea che impediscono la fruibilit? del bene.
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Intese istituzionali
Disponibilita' a forme di gestione diretta
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La gestione diretta è affidata in parte ai privati concessionari delle grotte.
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Disponibilita' a forme di gestione indiretta
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Disponibilit? a forme di gestione indiretta ad associazioni provenienti da Viggianello e a gruppi di esperti del settore.
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Risorse aggiuntive
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Sostenibilita' gestionale
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Non ancora trattato.
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Sostenibilita' finanziaria
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Non è stato sviluppato alcun programma economico-finanziario di gestione.
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Vincoli su territorio
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nessuno
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Conformita' urbanistica
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Conforme
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Conformita' ambientale
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Conforme
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Eventuali risorse aggiuntive
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Stato della progettazione
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Progettazione preliminare
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