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Patrimonio culturale della Basilicata Regione Basilicata
Guida alla compilazione
Riferimenti dell'Ente
Qualificazione giuridica Comune
Denominazione COMUNE CRACO
Codice fiscale/Partita IVA 81001170778
Comune Craco
CAP 75010
PEC info@pec.comune.craco.mt.it
Legale rappresentante Giuseppe Lacicerchia
Responsabile del procedimento
Nominativo Giuseppe Ranoia
Email Ufficiotecnico@comune.craco.mt.it
Telefono 0835459005
Ruolo 2
Denominazione del bene tangibile
Nome del bene Chiesa Madre di S. Nicola e percorso di visita Largo Machiavelli-Via Onorati
Localizzazione
Localita' Craco
Indirizzo Largo Machiavelli-Via Onorati Chiesa Madre
Coordinate geografiche
Riferimenti catastali
Comune Craco
Foglio 17
Particella/e A
Descrizione del bene
Natura prevalente Fabbricato
Periodo di realizzazione Prima metà secolo XIV
Valutazione espressa dal MiBACT Decreto del 24/02/2015 del Ministero dei Beni e delle Attivit? Culturali e del Turismo. �? inoltre in corso di definizione la procedura per l�??attribuzione del vincolo ai sensi dell�??art. 10 del Dlgs 42/2004.
Contesto Il vecchio abitato di Craco presenta un quadro prospettico estremamente suggestivo e ricco di spunti architettonici, costituito da edilizia spontanea e popolare unita a palazzi nobiliari ed edifici religiosi. Tanto da diventare un punto di riferimento per la cinematografia italiana. Di particolare pregio è anche il quadro naturale determinato dalle unit? edilizie e architettoniche di antica origine, composte essenzialmente da un connettivo di edifici strutturati con muratura in pietrame locale che compongono il paese abbandonato, incastonato su un rilievo argilloso, sabbioso e in conglomerato formatosi in et? pliocenica, risalente cioè, a quasi sette milioni di anni fa. Tale contesto determina una singolarit? paesaggistica di notevole rilievo ambientale, offrendo numerosi punti di vista e di belvedere che, per taluni aspetti, diventano sempre più incantevoli. Il vecchio paese di Craco è oggi abbandonato a seguito del decreto del Presidente della Repubblica 23 aprile 1965, n. 800 per via di serie problematiche di carattere geologico che continuano a determinare frane e crolli estremamente pericolosi per la pubblica incolumit?.
Considerato altres?, che la rupe sulla cui dorsale si sviluppa il vecchio abitato di Craco, delimitata da strapiombi naturali e dominata dalla mole della Torre medievale e della chiesa madre attorno a cui si articola la fitta trama del tessuto edilizio di antica origine, costituisce un quadro naturale di suggestiva bellezza e di spiccato valore estetico tradizionale.

Sintesi morfologica e tipologica Gi? nell�??XI secolo Craco aveva una sua giurisdizione ecclesiastica rientrante nelle pertinenze della diocesi di Tricarico. �? verosimile che la chiesa madre sia stata edificata in questo periodo e ampliata successivamente nel XVI secolo e soprattutto nel �??700, quando all�??interno vengono costruite le cappelle corredate da altari barocchi che attualmente risultano completamente spogliati di ogni elemento decorativo. Gli intagli del portale d�??ingresso, rimossi nel corso di un tentativo di trafugamento, sono stati in buona parte recuperati e ripristinati. Il campanile si contraddistingue per la cupola maiolicata.
Prima che il borgo medievale in et? moderna si espandesse verso valle, il fulcro del centro abitato era rappresentato dall�??ampio slargo che fungeva da cerniera tra i principali percorsi urbani del centro originario.
Le quinte del Largo Machiavelli mettono in evidenza una bassa cortina oltre la quale si staglia la Torre Normanna (versante Nord); il prospetto laterale del Palazzo Grossi (versante Ovest); le costruzioni addossate a monte della Chiesa Madre, oltre le quali è comunque visibile parte della cupola di quest�??ultima e un suggestivo scorcio paesaggistico in lontananza (versante Sud). Il sito è stato ampiamente immortalato nel film di Francesco Rosi �??Cristo si è fermato a Eboli�?� (1979).
Il Palazzo Grossi ha un impianto tipologico alquanto variegato. L�??ingresso è costituito da un portale rettangolare incorniciato databile agli anni a cavallo tra XVI e XVII secolo, che immette in un androne coperto da cui si snoda una scala conducente ai livelli superiori. L�??interno è costituito da ampie sale coperte a volta, alcune delle quali affrescate con motivi floreali e paesaggistici. Relativamente all�??ultimo piano, i prospetti lasciano intravvedere delle lesene che ripartiscono la superficie in campate all�??interno delle quali si aprono i balconi con ringhiere in ferro battuto ascrivibili alla fase edificatoria sette-ottocentesca. Conclude l�??insieme architettonico in elevazione uno scenografico cornicione in pietra sostenuto da mensole.
La strada Onorati, conosciuta nel gergo locale come �??strada della mazza�?�, rappresenta il percorso conducente da Largo Machiavelli ai nuovi rioni sorti a valle del primo nucleo medievale.
�? interamente gradonata con pavimentazione in ciottoli di fiume e s�??impone all�??attenzione per il suo notevole interesse ambientale. Le quinte che si affacciano su di essa espongono svariate tipologie edilizie, in prevalenza pertinenti i ceti meno abbienti. A livello di strada sono gli accessi - posti in rapida sequenza - a stalle, cantine e locali di pertinenza delle abitazioni; ma anche gli ingressi diretti a queste ultime, a volte posti su scale esterne o al disotto di atri coperti da volte. I paramenti murari sono in muratura mista, con netta prevalenza di laterizi.
Se la si percorre in discesa, si possono cogliere con lo sguardo interessan
Storia In epoca normanna, Craco, registrato come terra, figura tra le pertinenze della diocesi di Tricarico (1060). Nel luglio 1128 Craco viene occupata dall�??esercito di Ruggero, duca di Puglia e figlio di Roberto il Guiscardo e nel Catalogus baronum, compilato tra il 1161 e il 1167, appartiene a Erberto. Nel 1277 sono presenti a Craco 83 fuochi fiscali, che passano a 116 nel 1320. Nel 1305 Craco appartiene alla contea di Montescaglioso e nel 1346 ai Sanseverino per poi passare nel 1414 a Muzio Attendolo Sforza ritornando di nuovo sotto i Sanseverino. Nel 1526 Craco viene assegnata ad Antonio Pignatelli. Nel 1561 la popolazione è di oltre 2.500 abitanti. Altri feudatari furono Veronica Putignano (1669) e Francesco Vergara (1735). Al lasso di tempo corrispondente alla bassa et? medievale e alla prima et? moderna è ascrivibile l�??edificazione del contesto urbano e delle emergenze qui indicate.
Fonti: D. D�??Angella, Note storiche sul Comune di Craco, Pisticci 1986; F Manfredi, L�??antico centro di Craco. Indagini per la lettura dell�??evoluzione storico-urbanistica, 2005 (inedito); F. Angelucci, F. Domenici, S. Ricci, Prime acquisizioni sull�??abitato e la torre normanna di Craco (Matera), in �??Case e torri medievali IV�?�, Acquapendente (VT) 2014.
Destinazione d'uso Culturale
Periodo di fruizione Tutti i giorni.
Modalita' di gestione Diretta
Servizi attivi - Guida e assistenza didattica
- Organizzazione di mostre e manifestazioni culturali
- Iniziative promozionali
- Pulizia
- Visita e vigilanza
Servizi attivabili - Guida e assistenza didattica
- Organizzazione di mostre e manifestazioni culturali
- Iniziative promozionali
- Visita e vigilanza
Non fruibilita' Attualmente il bene ha una fruizione molto limitata , infatti nella parte retrostante l'edificio della chiesa si sono determinati alcuni crolli del tetto che impediscono l'uso della struttura nel suo complesso. Sono stati realizzati due interventi di restauro : portale dell'ingresso e portone di ingresso
Completamento ai fini della valorizzazione e fruizione
Data e storia recente dei restauri e degli interventi di conservazione Sono stati realizzati due interventi di restauro : portale dell'ingresso e portone di ingresso nel 2015 e 2016/2017
Risorse necessarie per opere murarie 1200000
Risorse necessarie per attrezzature e allestimenti 350000
Risorse necessarie per altro 0
Eventuale descrizione risorse necessarie per altro
Intese istituzionali
Disponibilita' a forme di gestione diretta Il bene rientra nel Parco Museale Scenografico di Craco gi? in esercizio sia per la visitabilit? e fruizione turistica e sia per l'uso culturale , artistico e scientifico del sito di Craco
Disponibilita' a forme di gestione indiretta NO
Risorse aggiuntive
Sostenibilita' gestionale Il bene rientra nel Parco Museale Scenografico di Craco gi? in esercizio sia per la visitabilit? e fruizione turistica e sia per l'uso culturale , artistico e scientifico del sito di Craco. Il comune di Craco ha affidato in gestione novennale il Parco alla societ? Craco Ricerche srl , societ? partecipata dal Comune di Craco.
Sostenibilita' finanziaria Il Parco Museale Scenografico di Craco impiega attualmente 6 addetti con una spesa medi annua di 120.000 euro a cui si aggiungono spese per le utenze pari a circa 15.000 euro annuali. Gli interventi di manutenzione ordinaria e pulizie del parco assommano a circa 18.000 euro annui per un totale di spese pari a 153.000 euro- Le entrate per servizi turistici e location del parco nel 2016 sono state pari a 162.000 euro.
Vincoli su territorio Vincolo paesaggistico Titolo 3 Codice Beni culturali
Conformita' urbanistica Il comune di Craco ha in itinere la redazione del Piano di recupero del centro storico.Nella fase transitoria valgono le norme di salvaguardia più restrittive consentendo solo opere di restauro ,messa in sicurezza per la fruizione non di tipo residenzial
Conformita' ambientale Conforme alle attuali norme
Eventuali risorse aggiuntive
Stato della progettazione Progettazione preliminare