Contesto
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Subito fuori dal centro storico, in passato delimitato dalle mura medievali ora completamente scomparse, si trova il complesso conventuale dedicato a S. Maria della Stella ed al SS. Crocifisso, edificato nel XVII sec., che da allora ospita i Frati Minori Francescani tutt'ora presenti. Il Convento, che ha sostituito l'antico Cenobio di S. Caterina, risulta sufficientemente isolato rispetto all'espansione edilizia sviluppatasi negli ultimi decenni del secolo scorso.
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Sintesi morfologica e tipologica
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Il Complesso Conventuale dedicato a S. Maria della Stella ed al SS. Crocifisso , è stato da subito un punto di riferimento spirituale per la sua capacit? di attrarre grandi gruppi di pellegrini.
I vari ambienti sono disposti intorno al chiostro, centro regolatore dell'intera comunit? conventuale, che permette l'accesso rapido ad ogni ambiente del complesso.
L'ingresso del Convento, in origine, avveniva da un solo portale, situato sulla facciata principale esposta a nord-est. Da qui si entra, ancora oggi, in un corridoio che conduce su un lato del chiostro, attraversando tutta la Chiesa, per giungere fino al retro.
Il settore sud-est ospita gli ambienti comuni dei monaci: il refettorio, la cucina e le dispense.
Il chiostro è costituito da un quadriportico, a pianta quadrata, ed è sostenuto da quattro pilastri angolari e da otto a sezione rettangolare. Al centro si trova la cisterna che raccoglie l'acqua sorgiva, fornisce. Il refettorio è situato nella parte opposta della Chiesa.
La Chiesa è a tre navate di sezione basilicale e rispecchia una tipologia molto rara degli insegnamenti francescani lucani. Le navate laterali presentano una copertura a crociera. Nelle navate laterali sono collocati alcuni altari a muro.
Il coro, coperto da una volta a botte, attualmente è diviso dalla navata centrale nella quale è stato ricavato l'altare-tabernacolo; questa struttura risale al periodo dei lavori settecenteschi che, interessando l'interno della Chiesa, le conferiscono caratteri distintivi tipici del barocco
All'interno della Chiesa troviamo un quadro raffigurante la Vergine "S. Maria della Stella", attribuito a Nicola Federici da Forenza, incastonato in un prezioso altare di legno intagliato e dorato.
Nella parete della navata centrale è racchiuso, in una nicchia posta sull'altare maggiore tra le statue in legno policromo dell'Addolorata e di S. Francesco, un prezioso Crocifisso in rovere attribuito a Fra Angelo da Pietrafitta, l'opera forse più bella ed intensamente espressiva della produzione lignea, caratterizzata da un toccante verismo dei Crocifissisti francescani di scuola calabro-sicula del Seicento, di cui Fra Umile da Pietralia ne è stato il caposcuola.
Nella Sacrestia sono conservati un inginocchiatoio del Settecento e dello stesso periodo una Pala lignea.
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