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Patrimonio culturale della Basilicata Regione Basilicata
Guida alla compilazione
Riferimenti dell'Ente
Qualificazione giuridica Comune
Denominazione COMUNE ARMENTO
Codice fiscale/Partita IVA 81000210765
Comune Armento
CAP 85010
PEC comune.armento@pec.ruparbasilicata.it
Legale rappresentante MARIA FELICIA BELLO
Responsabile del procedimento
Nominativo Maria Felicia Bello
Email sindaco@comune.armento.pz.it
Telefono
Ruolo SINDACO
Denominazione del bene intangibile
Nome del bene SAN LUCA D'ARMENTO E SAN VITALE
Localizzazione
Luogo culturale Armento, un Comune della Val d"Agri, in Basilicata, di circa 560 abitanti, caratterizzato da una grande ricchezza storica, meta del mondo bizantino, la cui testimonianza è data dalla conservazione presso la Chiesa Madre di San Luca d'Armento e la Cripta di San Vitale, delle reliquie dei due Santi. Abitato fin da tempi remoti Armento sorge sull'antica Galasa , città dei tempi della guerra di Troia. Furono rinvenuti i resti delle sue mura ed alcuni luoghi sacri alle divinità greche. Un'altra campagna di scavi ha portato alla luce una necropoli, oltre ad un gran numero di ceramiche conservate oggi nei musei di Policoro, Potenza, Napoli, Monaco di Baviera e Londra. A Monaco in particolare è conservata la corona d"oro di Critonio con foglie e rami d'oro intrecciati. Del periodo romano sappiamo invece che il console Terenzio Lucano, reduce da Cartagine, venne a risiedere nel luogo chiamato Casale, e le rovine del suo palazzo sono tuttora visibili. Con l'arrivo dei monaci bizantini, che attorno all' anno Mille stanziarono in Val d'Agri, Armento riacquista importanza. San Luca Demenna, nato a Demenna, in Sicilia nel 920, e morto ad Armento il 13 ottobre del 993, sconfisse i Saraceni, nel luogo oggi chiamato Serra San Luca ed è rappresentato a cavallo sullo stemma del Comune. A San Vitale di Castronuovo, divenuto compatrono di Armento, nasce a Castronovo di Sicilia, con cui il Comune di Armento è gemellato dal 2000, e muore ad Armento intorno all'anno 1000, è dedicata la Cripta custode degli affreschi seicenteschi raffiguranti alcuni dei miracoli compiuti dallo stesso. A lui si attribuisce la costruzione dell’Abbazia di Sant’Angelo al monte Raparo, sita a San Chirico Raparo, uno dei monumenti bizantini più importanti del centro-sud, interamente restaurato di recente.
Localizzazione geografica Armento sorge a 710 m s.l.m. in Val d"Agri, in provincia di Potenza. Confina con Montemurro, San Martino d'Agri, Guardia Perticara, Corleto Perticara e San Chirico Raparo. Un luogo geografico ancora oggi pieno di grotte, a bassissima cementificazione dove il trionfo della natura è totale, un luogo scelto dai monaci bizantini dediti alla preghiera e all'ascetismo. La Val d'Agri, il Serrapotamo e le grotte di Matera furono scelte dai monaci bizantini in fuga dall'Oriente dopo la Legge emanata da Leone III che vietava la creazione di icone sacre. San Luca d'Armento ha agito prima in Sicilia e poi in Basilicata, ad Armento e a Carbone ci sono tracce architettoniche dei "suoi luoghi sacri". Molti sono inoltre i documenti storici che lo descrivono e le testimonianze orali che ne ricostruiscono i miracoli, la vita ascetica e la sua "guerra" contro i Turchi. I luoghi di San Luca d'Armento e San Vitale, in quanto primi insediamenti bizantini di Basilicata, sono collegati ad altri luoghi fisici del territorio regionale quali le Chiese rupestri, di origine Bizantina, di Matera, soprattutto Santa Barbara, il Monastero di Sant'Elia e Anastasio di Carbone (PZ), l'antica chiesa di San Luca Abate di Armento risalente al 1040, oggi diventata la Chiesa madre dove riposano le spoglie mortali del Santo, la Cripta di San Vitale ad Armento, custode delle reliquie del Santo, Santa Maria di Orsoleo di Sant'Arcangelo (PZ), la Chiesa bizantina di Lungro (CS) e la Chiesa Bizantina di Grottaferrata nei pressi di Roma. Sarebbe importantissimo realizzare una rete tra questi luoghi spirituali.
Descrizione del bene
Aree tematiche - Storica (momenti, aspetti/problematiche, protagonisti)
- Demoetnoantropologica (Tradizioni, riti, ...)
- Artistica
- Santità e vissuto religioso
Valutazione interesse culturale Il progetto vuole recuperare la figura di San Luca d'Armento e San Vitale, santi bizantini, che riposano ad Armento, il primo fondatore del Monastero di Sant'Elia ed Anastasio di Carbone, e l'altro dell’Abbazia di Sant’Angelo al monte Raparo, portarono in Basilicata capacità costruttiva, realizzarono monasteri importantissimi, scavarono nella roccia l'iconostasi, il caso della chiesa rupestre di Santa Barbara a Matera, grandi innovatori agricoli, divulgarono sapienza "agricola, forestale e dell'allevamento", anche "imprenditori" basta pensare al documento storico che racconta l'esistenza di una zattera sul fiume Sinni, all'epoca navigabile, di proprietà dei monaci, che permetteva il passaggio del fiume a pagamento. San Luca si trasferì in Calabria e poi in Lucania fondò il monastero basiliano di Carbone. Infine giunse nell'antico Cenobio di San Giuliano nei pressi di Armento dove fu eletto abate.In realtà s. Luca nacque in Sicilia, a Demenna (Castrogiovanni), e fu avviato all'ascesi basiliana nel monastero di S. Filippo d'Agira dove si formarono altri famosi monaci greci del sec. X.Per sfuggire alle vessazioni dei Saraceni, che avevano conquistato l'isola attraversò lo stretto e andò a mettersi sotto la disciplina di s. Elia Speleota di Reggio. ben presto anche la zona dell'Aspromonte divenne meta delle incursioni saracene, prese la via del Nord fino a raggiungere la famosa eparchia monastica del Mercurion, meta di tutti i santi italo-greci del sec. X. Fondò una laura nel territorio di Noia (Noepoli), dove restaurò la cadente chiesa di S. Pietro. Fortificò il castello di Armento e la chiesa della Madre di Dio. Di qui ebbe origine intorno al 971 il celebre monastero dei SS. Elia ed Anastasio di Carbone, che divenne il quartiere generale di S. Luca sia come baluardo fortificato contro le incursioni dei Saraceni, sia come palestra dei molti miracoli. E' necessario continuare l'interscambio culturale e rapporto di reciproca collaborazione con Nafpaktos (Grecia), sottoscritto a novembre 2022, nell'ambito dei Piani Integrati della Cultura finanziati dalla Regione Basilicata. Legati dalle medesime radici italo-greco, con Nafpaktos, gli accordi di stabile collaborazione per la promozione delle reciproche realtà, ai fini di incentivare il turismo devozionale sull’asse italo-greco con esperienze di approfondimento accademico, residenze d’artista, hanno reso la presenza in loco della Comunità monastica di Nafpaktos (Holy Monastery Metamorfoseos), e viceversa. In Grecia sono state realizzate attività di promozione delle realtà italo-greche di Armento e San Chirico Raparo presso istituzioni culturali di Nafpaktos e di Patrasso, con l'intervista alla TV Nazionale Greca e la realizzazione di un corner informativo permanente utile alla promozione internazionale presso l’accesso al Santuario della Madonna di Lepanto che registra migliaia di visitatori all'anno.
Contesto Armento sorge in posizione panoramica tra alberi di ulivo, boschi e sorgenti. L'elemento identitario più importante è sicuramente la permanenza di San Luca d'Armento e San Vitale e la nascita del Monastero Bizantino. I monaci bizantini sono abitualmente chiamati "Monaci basiliani". Il monachesimo bizantino passa attraverso tre stadi di sviluppo: è, in origine, eremitico; il monaco vive, cioè, nella più completa solitudine. Diventa, quindi, lauritico: il monaco vive solo, per lo più in una grotta, ma in altre grotte vicine vivono altri monaci. Il terzo stadio consiste nel cenobitismo: si ha, cioè, una vita in comune in un cenobio propriamente detto; nel cenobio si ha un superiore. Questi tre stadi del monachesimo si incontrano in Basilicata e ad Armento si succedono in maniera paradigmatica. Il luogo dove sorge il paese è ancora immerso in una natura incontaminata, un sito colmo di grotte, sorgenti e torrenti. Un luogo geofisico che è stato scelto dai monaci eremiti. I monaci dell'Italia meridionale furono, all'inizio, eremiti. Giunsero in Calabria e Basilicata già nel secolo VII. Provenivano dalla Siria, dalla Libia, dall'Egitto: lasciavano i loro paesi devastati dalle prime invasioni arabe (636-638). Questi monaci attraversavano il mare con mezzi di fortuna e giungevano in Sicilia donde, poi, molti passavano in Calabria e in Basilicata. L'emigrazione continuò nel secolo VIII, anche in seguito alla persecuzione iconoclasta scatenata, nel 726, dall'imperatore Leone III Isaurico. Nacquero allora, certamente, i primi stanziamenti monastici del Mercurion, al confine calabro-lucano. L'importanza di queste sedi monastiche, poste sui monti ai confini calabro-lucano-campani.
Descrizione modalita' di gestione La storia di "San Luca d'Armento" e di San Vitale, del patrimonio naturalistico ancora vivo, della spiritualità ancora viva nell'area dove i Santi riposano, la loro unicità e l'importanza internazionale che rivestono, oggi hanno bisogno di un'organizzazione strutturale e di una visibilità e riconoscibilità nazionale. Negli scorsi anni, il Comune ha coinvolto il Centro Mediterraneo delle Arti e altre compagnie teatrali, con eventi dedicati al monachesimo bizantino.
Di rilevanza internazionale, lo scorso anno, grazie ai Piani Integrati della Cultura della Regione Basilicata, "Synthesis” - Armento-San Chirico Raparo, il Comune di Armento è riuscito a realizzare una galleria civica, mediante la riconversione di spazi comunali, sede espositiva permanente di n.25 icone bizantine su foglia ora, della scuola di Lepanto, "Ori e Orazioni", collezione affine allo spirito del luogo, intraprendendo l'interscambio internazionale presso Nafpaktos e Patrasso in Grecia, mediante la sottoscrizione di un accordo di reciproca collaborazione. Inoltre, nell'ambito dello stesso progetto, l'artista palermitano, Igor Scalisi Palminteri, ha realizzato un affresco sulla facciata laterale della Chiesa di San Luca, raffigurante di due santi di origine bizantine, San Luca e San Vitale, e due icone su tavola da realizzate in residenza d’artista oggi esposte nella nostra galleria civica. La portata di Synthesis ha permesso alla popolazione armentese e dei paesi limitrofi di partecipare ad un concerto di musica classica di rilievo nazionale, presso la Chiesa di San Luca a cura della dell’Orchestra da Camera lucana sotto la Direzione artistica del Maestro Pasquale Menchise e ad uno spettacolo teatrale d’avanguardia internazionale “site specific” in collaborazione con Città delle 100 scale festival ai fini dell’inserimento di Armento nello stabile circuito del Festival internazionale.
Caratteristiche significative Il bene intangibile è rappresentato dalla messa in rete di vari tematismi: la storia del "primo insediamento bizantino", la vita e i miracoli di San Luca d'Armento e di San Vitale, questi ultimi testimoniati dagli affreschi seicenteschi conservati nella Cripta, la natura, il paesaggio, la tradizione musicale corale, il Vesperale conservato nel museo diocesano di Tricarico, che conserva antiche melodie, la tradizione gastronomica.
Bibliografia Bibliografia

Traina Giuseppe, San Vitale di Castronuovo e San Luca di Armento, Sac. Giuseppe Traina, 1907.
Alfonsina Russo Tagliente, Armento: archeologia di un centro indigeno;
G. RACIOPPI, op. cit. II, pp. 128-129, e pg. 133 n. Cfr. anche G. GAY, op. cit., pp. 229-230.
G. RACIOPPI, op. cit. II, pp. 229-230 (cfr. anche pg. 142).
Gianluca Borghese, Luca di Armento, santo. G. ClPRII, Descriptio orbis romani. Ed. E. Gelzer, Lipsia, pg. 82, n. 1729, 1763.
G. MINASI, S. Nilo di Calabria, Napoli, 1892, pp. 107-108.
F. RUSSO, La metropolia di S. Severina, anno XVI,
F. UGHELLI, Italia sacra, Venezia, 1721, col. 6.
G. ANTONINI, La Lucania, Napoli 1797, II, pp. 22 sg.
"Vesperale di San Vitale”, custodito presso il Museo diocesano di Tricarico
Piano di salvaguardia proposto
Risorse aggiuntive
Attivita' proposte Alla luce del percorso di salvaguardia intrapreso per la salvaguardia e la valorizzazione del bene intangibile segnalato, ampiamente descritto nei punti precedenti, nasce oggi la necessità di accentuare la fruibilità del bene integrando quanto realizzato sino ad oggi con un modello paradigmatico di fondo che punta al miglioramento della Qualità di Vita, per come rappresentato nell'elaborazione di Schalock e colleghi (Schalock, 2000; Schalock et al., 2002, Schalock, Gardner, & Bradley, 2007), che individua 8 domini fondamentali:

1. Benessere emozionale;
2. Relazioni interpersonali;
3. Benessere materiale;
4. Sviluppo personale;
5. Benessere fisico;
6. Autodeterminazione;
7. Inclusione sociale;
8. Diritti.
ciò porrebbe le basi per una possibile ricucitura con la filosofia greca della contemporanea impostazione del modello di qualità della vita offerta dal concetto di Eudaimonia. Il termine greco si riferisce al vivere in uno stato di soddisfazione, salute, felicità e prosperità. È utilizzata anche per indicare le azioni che portano al benessere dell’individuo. Il benessere diventa un valore essenziale.
In senso più letterale, Eudaimonia significa «avere un buon spirito guardiano» . Rappresenta il fine ultimo a cui tendere ed è più uno stato oggettivo che soggettivo, che caratterizza una vita vissuta bene nonostante gli alti e i bassi di chi la vive. L’ Eudaimonia rappresenta l’obiettivo finale verso cui ognuno di noi tende. Per Aristotele la felicità consiste nel condurre una vita virtuosa, cioè nell’attualizzare ciò che di più degno vi è nell’uomo, utilizzando appieno le proprie potenzialità.
E' gia' stato attivato un piano per la salvaguardia/rivitalizzazione e valorizzazione/fruibilita'? Si, da 1 a 3 anni
Descrizione attivita' realizzate o da realizzare Il Comune di Armento e la sua cittadinanza hanno recentemente sperimentato benefici di notevole portata conseguenti alla realizzazione del progetto Synthesis, attuato nel corso del 2022 e ispirato alla sperimentazione delle vocazioni territoriali più eclatanti. La matrice culturale italo-greca, ha connotato la storia e le tradizioni delle comunità ed è senza dubbio un unicum regionale in considerazione del cospicuo patrimonio materiale e immateriale che il Comune vanta. Il Progetto concluso ha infatti mirato alla conservazione e alla tutela del patrimonio esistente e alla generazione di nuovi contenitori culturali coerenti, dando impulso alla realizzazione di attività ad alto indice di attrattività ispirate alla ripresa delle attività coreutiche e musicali di caratura internazionale. Assume oggi portata strategica, non disperdere lo sforzo condotto e non pregiudicare gli investimenti garantendo continuità. Galleria civica, biblioteca comunale, presidio permanete di ascolto e orientamento, agorà, spazi sacri, borgo Casale, le pratiche coreutiche. Il progetto ambisce a portare oltre questa esperienza, facendo della Cripta e della sua area prospicente il nucleo essenziale per la produzione in loco di opere di danza contemporanea, teatro, performance che consentano al patrimonio di tornare al centro della vita culturale, simbolica, di far circuitare il prodotto di una fruttuosa interazione tra lo spirito dei luoghi e le esigenze di una comunità culturale internazionale.
Calendario attivita' La portata del progetto consentirebbe di svolgere attività sul territorio per tutto il periodo dell'anno, creando una sensazione di appagamento per tutta la comunità residente, spesso trascurata con la convinzione di dover svolgere gli eventi soltanto nel periodo estivo a beneficio dei turisti. Con un calendario che prevede eventi con cadenza mensile e/o settimana, il senso di appartenenza per chi ha scelto di investire la propria vita ad Armento, sarebbe davvero sentito.
Piano dei costi 230000
Piano dei ricavi 20000
Partecipazione comunita' Per come ampiamente motivato nel prologo, l’intero impianto progettuale, particolarmente complesso e articolato, mira a conseguire risultati che si traducano nel chiaro miglioramento della qualità di vita percepita. Un obiettivo che evidentemente pone i residenti quali principali ma, auspicabilmente, non unici destinatari. Sono infatti le comunità che esprimono dinamismo e gioia di vivere che, naturalmente, diventano attrattive e sono in grado di sperimentare, attraverso l’offerta di servizi e di iniziative ad alto grado di densità esperienziale, l’interessamento di utenza e di fruitori provenienti da ogni dove.
Stato della progettazione Progettazione preliminare