Descrizione del bene
Natura prevalente
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Unita' immobiliare
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Complesso strutturale
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Il bene non è inserito in un complesso strutturale più ampio.
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Periodo di realizzazione
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Seconda metà secolo XV secolo
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Valutazione espressa dal MiBACT
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Il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali con Decreto Ministeriale del 24-03-1993 ha dichiarato l'immobile d'interesse ai sensi della Legge 1089/1939.
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Contesto
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Oggetto della presente relazione è la proposta progettuale di recupero del fabbricato storico denominato Palazzo RUFFO sito in Ruoti (PZ) nel centro storico.
Sulla facciata principale è ancora visibile lo stemma dei Capeca Minutolo che raffigurava un leone rampante.
L'interno offre un antico cortiletto con loggetta seicentesca, gradinate in pietra dell'Abetina, scuderie e cantine. E' presente, inoltre, un cortile più recente: aveva la funzione di ricevere gli animali da soma con i quali i contadini portavano prima le decime, poi gli affitti del grano. Sull'antica loggetta, inoltre, sempre in pietra dell'Abetina, c'é un grande stemma dei Ruffo che, per eredit?, dopo l'eversione della feudalit?, ottennero i resti dell'antico feudo dei Capece Minutolo (studi e ricerche commissionate dall'Amministrazione comunale, APT Basilicata e MiBACT).
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Sintesi morfologica e tipologica
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Il palazzo fornisce testimonianza di almeno due fasi della sua edificazione, con il portale bugnato di sicuro periodo seicentesco e con l'ampliamento della precedente costruzione che vide l'annessione di una nuova ala sopra l'antica cappella di S.Sebastiano.
A seguito del passare del tempo e anche dal susseguirsi di eventi calamitosi l'immobile ha subito danni di varia natura. Al Comune di Ruoti (PZ), a seguito degli ultimi eventi sismici è stata assegnata la prima categoria.
Un primo sopralluogo ha evidenziato una distribuzione anomala del danno, tenuto conto di un patrimonio edilizio che, ad una prima valutazione, sembrava avere caratteristiche strutturali abbastanza omogenee. La distribuzione del danno e la tipologia del danno (fenomeni di crolli delle coperture e dei solai lignei) sono correlabili soprattutto alle caratteristiche dell'edificio.
Il complesso edilizio oggetto della presente Relazione è costituito da un unico corpo di fabbrica, in muratura portante; il numero di piani per lo più è pari a due, di cui oltre uno terra, con due accessi diretti dall�??esterno. Si deduce che l�??immobile risale nelle sue forme attuali al �??600.
Le murature sono generalmente costituite da pietrame con conci di forma irregolare. Gli orizzontamenti di piano sono in parte a volta e in parte con elementi di legno; le coperture sono con putrelle e tavelloni ovvero con travi in legno.
Dall�??esame del manufatto, si desumono fenomeni di degrado e di dissesto connessi al naturale processo di invecchiamento delle costruzioni in muratura ed aggravati dagli eventi sismici menzionati. Il quadro fessurativo è da ricondurre principalmente alla scarsa efficacia degli ammorsamenti tra le pareti e alla presenza di coperture potenzialmente spingenti.
I fenomeni di degrado e di dissesto connessi al naturale processo di invecchiamento delle costruzioni in muratura richiedono l�??applicazione di procedure di controllo e monitoraggio con lo scopo di approfondire la conoscenza dei manufatti, e poter quindi formulare un giudizio sul loro stato di �??salute�?� e certificarne la sicurezza.
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Storia
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Costruito per la prima volta nella seconda met? del XV secolo, fu ampliato intorno al 1577 dai Principi Zenobia Scaglione e Gianbattista Caracciolo che, stabilitisi a Ruoti, trasferirono la corte baronale nel palazzo.
Dai Caracciolo il palazzo passa nel 1626 ai Principi Capece Minutolo Baroni di Ruoti che lo tennero fino al 1830, anno in cui perviene per eredit? alla Casa Ruffo.
Notizie storiche dirette si rinvengono nell'Archivio di Stato di Napoli dove l'immobile è riportato nel Catasto Onciario del 1753 in testa al barone di Ruoti Principe Don Ferdinando Capece Minutolo.
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Destinazione d'uso
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Non utilizzato Il bene non è attualmente fruibile.
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Periodo di fruizione
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Il bene non è attualmente accessibile.
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Modalita' di gestione
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Indiretta
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Servizi attivi
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- Visita e vigilanza
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Servizi attivabili
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- Organizzazione di mostre e manifestazioni culturali - Iniziative promozionali
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Non fruibilita'
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Il bene è gravemente danneggiato, fenomeni di crolli delle coperture e dei solai lignei.
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Intese istituzionali
Disponibilita' a forme di gestione diretta
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L'Amministrazione preceder? all'attuazione dell'intervento di restauro mediante forma di gestione diretta, e con a capo del Procedimento l'Ing. Rosario Famularo - Resp. Area Tecnica Comunale.
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Disponibilita' a forme di gestione indiretta
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L'Amministrazione comunale è disponibile ad attuare, di concerto con l'Ufficio Sistemi Turistici e Culturali della Regione Basilicata, forme di gestione indiretta a vantaggio di imprese e start-up operanti nel settore della cultura.
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Risorse aggiuntive
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Sostenibilita' gestionale
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Il gestore sar? individuato mediante le procedure previste dal Codice degli Appalti e coerentemente con i principi e le finalit? della L.R. Basilicata numero 37 del 12 dicembre 2014 (sulla riorganizzazione del settore della cultura in Basilicata.
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Sostenibilita' finanziaria
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L'Amministrazione intende segnalare il bene culturale al fine di qualificare l'intervento di restauro come progetto di Ultimo Miglio, e pertanto ammissibile al finanziamento regionale.
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Vincoli su territorio
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Il bene è sottoposto a vincolo della Soprintendenza Belle Arti. Esiste tuttavia ad oggi un parere preliminare positivo sul restauro dell'opera rilasciato dallo stesso organismo.
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Conformita' urbanistica
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L'intervento è conforme a quanto previsto dagli attuali strumenti urbanistici.
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Conformita' ambientale
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L'intervento è conforme alle attuali norme ambientali.
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Eventuali risorse aggiuntive
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Stato della progettazione
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Progettazione preliminare
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