Descrizione del bene
Natura prevalente
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Complesso architettonico
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Complesso strutturale
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II complesso difensivo è costituito da tre elementi principali.
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Periodo di realizzazione
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Anno 1100
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Valutazione espressa dal MiBACT
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MBAC-SBAP-BAS PROT.0001254 05/02/2014
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Contesto
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La prima notizia documentata sul castello risale al 1240.
Il Castello faceva parte di una fitta rete di vedette e di presidi che costituivano il sistema di difesa e di controllo del territorio del Regno delle Due Sicilie che l'imperatore svevo, in parte, aveva ereditato dagli antenati Altavilla. La struttura fortificata si trovava in una posizione dominante l'alta valle del Basento. II complesso difensivo è costituito da tre elementi principali. primo, centrale, sorge a mezzacosta lungo il dorso roccioso della collina, con differenti livelli a monte e a valle. II secondo, all'estremit? settentrionale, è dato da una torretta, che sorta come punto di avvistamento, venne, poi, trasformata dagli Antinori in cappella dedicata a S. Michele.
L'ultimo si allunga sulla sommit? della seconda gobba, a Sud del corpo centrale, e presenta poche ma significative tracce murarie incastonate, ancora una volta, tra elementi rocciosi. La presenza di feritoie e la sua posizione sovrastante l'incrocio tra i due tratturi di accesso alla rocca fanno pensare ad una originaria funzione difensiva.
Il corpo centrale, alla sinistra dell'entrata principale, è presente un avancorpo basso, munito di numerose feritoie e strette aperture, baluardo di difesa da incursioni nemiche provenienti da Sud.
Finita l'epoca sveva, dopo gli ultimi vani tentativi di Corradino di opporsi agli Angi?, il nuovo re Carlo I sostitu? con cavalieri d'oltralpe tutti i milites collusi con il passato regime.
A parte gli avvicendamenti nel possesso dei feudi del Regno, Carlo I non apport? sostanziali modifiche alle norme promulgate da Federico II in merito alla manutenzione del patrimonio fortificato. Pertanto il castello continu? a rivestire un ruolo di primaria importanza nella difesa e nel controllo dell'area centro-occidentale della Basilicata.
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Sintesi morfologica e tipologica
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Il castello di Brindisi Montagna, con i suoi 877 metri sul livello del mare si staglia su di un paesaggio ricco e vario che va dai toni aspri del blocco roccioso arenario che cade a strapiombo sul lato occidentale della rocca, a quelli più dolci della Grancia Certosina di S. Demetrio, a Nord del sito fortificato.
Alla rocca si accede attraverso varie strade. La più importante, parte dal belvedere, all'estremit? meridionale del sottostante abitato, nei pressi della chiesa di S. Vincenzo, e si inerpica tra spuntoni rocciosi che solo a tratti lasciano intravedere le muraglie del castello.
Dopo una salita ripida e una doppia curva, propizia per eventuali imboscate dei difensori del castrum contro il nemico in assalto, si offrono allo sguardo alti totem murari che evocano un passato antico e sofferto.
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Storia
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E�?? certamente l�??edificio più antico che all�??origine doveva costituire più che una struttura militare un presidio del territorio per funzioni civili, sociali ed economico-produttive e successivamente divenne anche dimora dei feudatari succedutisi nella propriet? tra i quali i Sanseverino, i D�??Erario, gli Antinori, i Battaglia ed infine i Fittipaldi che lo donarono al Comune all�??inizio del 1900. Risalirebbe all�??epoca delle incursioni arabe e saracene (IV sec. d.C.) o dell�??Impero Carolingio oppure del dominio degli Svevi nel Meridione. Un dato di riferimento certo è l�??investitura concessa da Carlo d�??Angi? a Guidone de Foresta: Primus Dominus Brundusii de Montanea et Ansiae (1268). �?? Ora ha le occhiaie vuote nel gran teschio, l�??occipite corroso e in qualche parte infranto; lo direi tragicamente muto e tetro, se nei pleniluni lo squittire petulante della civetta e il lamentevole fischio dell�??assiolo non avessero per i suoi fantasmi un richiamo tra il grottesco e il beffardo�?�.
(A.Pisani, Dall�??Albania a Brindisi di Montagna �??Cronistoria dal 1261 al 1927, Palombara Sabina, s.a.,pag. 16).
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Destinazione d'uso
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Culturale
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Periodo di fruizione
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A RICHIESTA DEL VISITATORE
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Modalita' di gestione
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Diretta
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Servizi attivi
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- Sussidi e materiale informativo - Informazione - Visita e vigilanza
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Servizi attivabili
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- Gestione dei punti vendita e l'utilizzazione commerciale delle riproduzioni dei beni - Accoglienza - Guida e assistenza didattica - Organizzazione di mostre e manifestazioni culturali - Vigilanza e biglietteria
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Non fruibilita'
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Non attualmente fruibile nel complesso data la necessit? di ultimare i lavori di restauro.
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Completamento ai fini della valorizzazione e fruizione
Data e storia recente dei restauri e degli interventi di conservazione
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Il recupero iniziato a fine anni ottanta e proseguito con un intervento stralcio prima del P-O- val d'agri , con recupero e restauro della Torretta , e successivamente con fondi PIT risorse liberate P.O. 2000-2006.
Un successivo intervento, completato di recente, è stato effettuato con i fondi del PO Fesr 2007-2013 MISURA 323.
I Lavori effettuato hanno consentito di bloccare il progressivo degrado cui era destinato e nel contempo ha permesso il recupero di ampi spazi fruibili. il completamento degli interventi di recupero strutturale e di messa in sicurezza, e quindi la sistemazione delle aree esterne e degli accessi.
Tali opere sono fondamentali per la successiva fase di piena utilizzazione.
Si ritiene altrettanto fondamentale anche la realizzazione di impianto illuminotecnico con effetti particolarmente coivolgenti in grado di attrarre sempre più visitatori.
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Risorse necessarie per opere murarie
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200000
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Risorse necessarie per attrezzature e allestimenti
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50000
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Risorse necessarie per altro
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50000
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Eventuale descrizione risorse necessarie per altro
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Di questa somma "?. 200.000,00 sono previsti per la esecuzione di lavori ; "?. 60.000,00 per la esecuzione di impianto scenico illuminotecnico; "?.40.000,00 Per imprevisti, spese tecniche , spese di gestione dell"appalto.
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Intese istituzionali
Disponibilita' a forme di gestione diretta
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NO
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Disponibilita' a forme di gestione indiretta
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SI
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Risorse aggiuntive
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SI
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Importo risorse aggiuntive
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50000
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Sostenibilita' gestionale
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NO
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Sostenibilita' finanziaria
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NO
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Vincoli su territorio
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Il Castello Fittipaldi di Brindisi Montagna è sottoposto a vincolo dal Ministero dei Beni e Attivit? Culturali
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Conformita' urbanistica
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CONFORME
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Conformita' ambientale
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CONFORME
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Eventuali risorse aggiuntive
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SI
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Stato della progettazione
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Progettazione preliminare
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