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Patrimonio culturale della Basilicata Regione Basilicata
Guida alla compilazione
Riferimenti dell'Ente
Qualificazione giuridica Comune
Denominazione COMUNE TITO
Codice fiscale/Partita IVA 00128970761
Comune Tito
CAP 85050
PEC protocollo@pec.comune.tito.pz.it
Legale rappresentante GRAZIANO SCAVONE
Responsabile del procedimento
Nominativo FABIO LAURINO
Email antonio.dolce@comune.tito.pz.it
Telefono 0971796201
Ruolo 2
Denominazione del bene tangibile
Nome del bene CONVENTO SANT'ANTONIO DA PADOVA
Localizzazione
Localita' Tito
Indirizzo CONVENTO LARGO SNC
Coordinate geografiche N. 40?34'58.08 E. 15?40'43.01
Riferimenti catastali
Comune Tito
Foglio 72
Particella/e 693
Descrizione del bene
Natura prevalente Edificio di culto
Periodo di realizzazione Anno 1514
Valutazione espressa dal MiBACT Nessuna
Contesto I lavori per la costruzione del complesso monastico ebbero inizio nel 1514. Nel 1529 il cenobio venne consegnato ad un frate di osservanza francescana, Gian Francesco da Potenza e venne dedicato a Sant'Antonio da Padova. Negli anni successivi l'importanza del convento crebbe notevolmente tanto da divenire una casa di studio per la filosofia e la teologia. Lungo le pareti del chiostro del convento e' possibile ammirare gli affreschi relativi alla vita del santo di Lisbona risalenti alla scuola pietrafesana databili introno al 1606-1607.
Sintesi morfologica e tipologica L'antichissimo cenobio intitolato al santo portoghese e' stato completamente ristrutturato dopo l'ultimo sisma. A pianta quadrata, il convento presenta una teoria di quattro archi per ogni lato, che si affacciano sul chiostro interno, dove un tempo erano sistemati un pozzo per la raccolta dell'acqua, predisposto per le esigenze dei frati.
Degno di nota e' l'affresco posto sulla parete dell'annessa chiesa (lato settentrionale) che riproduce i miracoli compiuti da Sant'Antonio da Padova nel corso della sua vita. L'opera si compone di sei quadri che sono stati commissionati da titesi in segno di devozione al santo. Coeva all'epoca di costruzione del cenobio e' la chiesa adiacente, a due navate riccamente stuccate. Vi si accede da un portale sul quale spicca lo stemma dei Francescani. Sul lato destro dell'aula si aprono alcune nicchie decorate con madonne e santi e arricchite da motivi ornamentali.
Storia Come per la maggior parte dei conventi francescani della Basilicata, anche per il convento di S. Antonio da Padova di Tito si e' verificata una notevole dispersione di fonti archivistiche. Dalla lettura di un inventario dei beni mobili del convento compilato il 17 agosto 1808, si comprende quanto poco fosse rimasto a quell'epoca dell'archivio conventuale. La documentazione che in maggior misura ha consentito di scrivere pagine inedite della storia del convento francescano di Tito e' quella rinvenuta presso l'Archivio di Stato di Potenza. Da tali ricerche la prima fonte storica sull'origine del convento di Tito e' costituita dall'opera scritta nel 1587 da padre Francesco Gonzaga, che fa riferimento alla fondazione del Convento sorto per iniziativa di un gruppo di padri francescani originari di Tito. Ottenuto pertanto l'assenso da papa Leone X nel 1514, si diede avvio alla costruzione del convento "ex publicis facultatibus", cio con il concorso dell'universita'.
Destinazione d'uso Luogo di culto Il bene risulta fruibile, sia come luogo di culto che come luogo visitabile (Chiostro del Convento)
Periodo di fruizione E' fruibile tutti i giorni. Il chiostro è visitabile tutti i giorni, previo appuntamento.
Modalita' di gestione Indiretta
Servizi attivi - Organizzazione di mostre e manifestazioni culturali
Servizi attivabili - Accoglienza
- Guida e assistenza didattica
- Visita e vigilanza
Completamento ai fini della valorizzazione e fruizione
Data e storia recente dei restauri e degli interventi di conservazione
Risorse necessarie per opere murarie 100000
Risorse necessarie per attrezzature e allestimenti 250000
Risorse necessarie per altro 0
Eventuale descrizione risorse necessarie per altro
Intese istituzionali
Disponibilita' a forme di gestione diretta Disponibilit? a forme di gestione diretta attraverso l'impiego di guide turistiche.
Disponibilita' a forme di gestione indiretta Disponibilit? ad attivare forme di gestione indiretta
Risorse aggiuntive
Sostenibilita' gestionale Non esiste al momento nessun piano di gestione
Sostenibilita' finanziaria N.A.
Vincoli su territorio Zona F12 del Regolamento Urbanistico - COMPLESSO MONASTICO
L'area nella zona F12, di circa 2400 mq, e' occupata dal Complesso Monastico con l'annessa chiesa. Da poco, la parte antistante e il piccolo spazio verde limitrofo e' stato riqualificato dal Comune.
1 - Regimi d'uso: Attrezzature Culturali - Attrezzature pubbliche di culto o religiose;
2 - Regimi d?intervento: Manutenzione Ordinaria e Straordinaria - Risanamento Conservativo - Restauro.
Conformita' urbanistica Conforme
Conformita' ambientale Conforme
Eventuali risorse aggiuntive
Stato della progettazione Progettazione preliminare